ciao a tutti.
Ho appena terminato l'Iron Bike 2005 e volevo raccontarvi brevemente la mia intensa esperienza.
Innanzitutto, nonostante la preparazione che ho effettuato, ho sputato sangue per una settimana.
La gara è veramente dura. 550km per 21000mt di dislivello. Tanto asfalto ma anche tanto trekking (bici in spalla e via!).
Mediamente si stà in "sella" 8/9 ore al giorno e pensate che hanno fatto tappe da 120 e 150 km con 5/6000 mt di dislivello al giorno.
I posti sono fantastici ma purtroppo non sempre ci sono le condizioni per gustarseli in quanto il perconso è lungo, impegnativo e pieno di insidie. Inoltre i tempi sono abbastanza tirati ed è difficile tenere un'andatura turistica.
Logisticamente (cibo, organizzazione, servizi, informazioni ecc..) poteva essere più curata soprattutto per le fatiche a cui i corridori sono quotidianamente sottoposti.
Il clima che si respira è veramente "familiare" in quanto i partecipanti sono un centinaio e le intense giornate vissute insieme con momenti anche "drammatici" aiutano a fare gruppo e legare.
Sicuramente un'esperienza faticosa, intensa e bella...un po' distante da quello che generalmente si intende per mountain bike. Questo è un raid estremo che vivi 24 ore al giorno per 8 giorni.
Per l'anno prossimo...vediamo...devo ancora smaltire la fatica. Magari faccio la Transalp.
ciao a tutti e spero di non avervi annoiato.
Roberto
Ho appena terminato l'Iron Bike 2005 e volevo raccontarvi brevemente la mia intensa esperienza.
Innanzitutto, nonostante la preparazione che ho effettuato, ho sputato sangue per una settimana.
La gara è veramente dura. 550km per 21000mt di dislivello. Tanto asfalto ma anche tanto trekking (bici in spalla e via!).
Mediamente si stà in "sella" 8/9 ore al giorno e pensate che hanno fatto tappe da 120 e 150 km con 5/6000 mt di dislivello al giorno.
I posti sono fantastici ma purtroppo non sempre ci sono le condizioni per gustarseli in quanto il perconso è lungo, impegnativo e pieno di insidie. Inoltre i tempi sono abbastanza tirati ed è difficile tenere un'andatura turistica.
Logisticamente (cibo, organizzazione, servizi, informazioni ecc..) poteva essere più curata soprattutto per le fatiche a cui i corridori sono quotidianamente sottoposti.
Il clima che si respira è veramente "familiare" in quanto i partecipanti sono un centinaio e le intense giornate vissute insieme con momenti anche "drammatici" aiutano a fare gruppo e legare.
Sicuramente un'esperienza faticosa, intensa e bella...un po' distante da quello che generalmente si intende per mountain bike. Questo è un raid estremo che vivi 24 ore al giorno per 8 giorni.
Per l'anno prossimo...vediamo...devo ancora smaltire la fatica. Magari faccio la Transalp.
ciao a tutti e spero di non avervi annoiato.
Roberto