Inchiesta triestini: chi va a lavorare in bici?

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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Il tempo libero per andare in bici deve fare sempre i conti con gli impegni che abbiamo: lavoro, famiglia, incombenze varie...ed e' sempre meno di quello che si vorrebbe.

Un modo per "creare" il tempo libero che non c'e' e' quello di inserirlo tra le nostre attivita' per cosi' dire "obbligatorie", ad esempio andando al lavoro in bicicletta, col duplice risultato di risparmiare sul carburante e di mantenere un grado di alllenamento decente; l'altro lato della medaglia e' il dover pedalare su un percorso che spesso non ha carettistiche favorevoli al transito in bicicletta con rischi per la propria incolumita' fisica.

Siccome ogni mattina vedo qualche ciclista x strada presumo che stia appunto recandosi al lavoro come me ma in bici, e cosi' penso anch'io di far cosi' a partire dai prossimi giorni.

Chi e' che lo sta gia' facendo? o-o
 

depax

Biker serius
16/10/08
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Io ci vado qualche volta, abbastanza spesso, d'estate, da Chiarbola all'AREA di ricerca. Il tragitto e' buono approfittando anche della ciclabile, e al ritorno vien bene allungare. E ho anche la possibilita' della doccia.
D'inverno pero' mi passa la voglia, e il buio si avvicina...
 

bikemann

Biker novus
30/10/06
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Ciao a tutti, inizio a scrivere da ciclista "urbano", anche se da una vita uso la bici per escursionismo.
Ho iniziato ad andare al lavoro in bici 4 anni fa, a da allora non ho più smesso.
Il mio tragitto è fortunato: solo 4 km tra Chiarbola e San Giovanni. Tutti i giorni porto anche un figlio alla materna (con seggiolino posteriore), alcune volte tutti e due con ulteriore seggiolino anteriore). Ho già iniziato a spiegare loro che questa cuccagna presto finirà (...forse anche per me, ma non ci ho ancora pensato).
All'inizio ero molto titubante, poi tutto è diventato semplice. Anche se i problemi ci sono sempre, soprattutto nell'organizzazione degli accessori:

- casco: quando serve, fa la differenza. Io l'ho sempre usato praticando MTB, ma in città, è una bella rottura...non l'ho mai usato fino a quando non ho centrato una portiera.

- corretto abbigliamento: sudare non aiuta le relazioni sociali. Usare un ricambio in ufficio è una questione di scelta personale....Io non lo faccio e vesto leggero in tutte le stagioni: controllo il sudore con velocità moderate, distribuisco gli sforzi....E' un allenamento (anche mentale) pure questo. Uso gilè e giacche traspiranti contro il vento ed il freddo. I vestiti più pesanti ti tengo nello zaino.

- zainetto: per tenere tutte le cianfrusaglie già dette. Contiene anche una pompetta, un set multiuso, kway+pantalone. In caso di caduta, più aiutare come un airbag.

- molletta da sfigati (o meglio nastro 3M con anima in metallo) per salvare il pantalone....Vorrei evitarlo, ma è impossibile non usarlo.

Il kway mi ha salvato in molte situazioni. Il tempo è certo al mattino, ma nessuno può sapere con certezza come sarà 8 ore dopo. Decine di volte sono ritornato a casa durante una "finestra" di calma tra un temporale e l'altro.
Solo 2/3 volte all'anno abbandono la bici in città per troppa pioggia. Forse 10/15 volte all'anno torno a casa con kway sotto una pioggerellina. Numeri ridicoli.

Consiglio di mantenere una velocità moderata.
Consiglio di rispettare il codice della strada, sempre, a tutti i semafori ed a tutte le ore.
Ho imparato che in città è importante tornare a casa, in quanto vige la regola non scritta del più forte, inteso del più pesante in termini di quintali....In qualsiasi occasione, tra me e un mezzo motorizzato non è difficile capire chi può avere la peggio.....Nel dubbio freno, mi fermo, giro sempre la testa, cerco di avere un controllo totale del mio spazio....ma ovviamente ho fallito più di una volta.

Se non si è capito, uso la bici perché non riesco ad immaginare un modo diverso di vivere la mia giornata, se non con maggior fatica. Oltre a divertirmi, ovviamente....


Gammaray, non hai che da provare....
 

Discobolo

Biker novus
14/9/10
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TRST
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Gamma, bhe io ci vado ogni tanto anche se in questo ultimo periodo ho abbandonato la cosa.... pero' a me va decisamente bene....prendo la ciclabile a San Giacomo e scendo a Bagnoli.... quindi nessun problema... pero' come dice Ammi...e' una palla fare sempre lo stesso percorso seppur sempre bello... diventa noia...
Per il rientro, tempo permettendo, si allunga sempre di qualche km....:D
 

grumo

Biker serius
6/9/07
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estremo est
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ha ragione bikemann... una volta presa la bici, ogni altro mezzo è una triste necessità. cambia davvero la vita ed è di gran lunga più semplice di tutte le pippe che la gente si fa in testa.
 

Kosso

Biker tremendus
L'ho fatto per un anno, abito in centro e lavoravo in zona industriale, 5km andata e 5km ritorno. Talvolta approfittavo anche della pausa pranzo per farmi quasi mezzora di giretto, così per prendere aria ... come una volta che per tornare a casa sono passato per San Servolo/Socerb :smile:
Siccome sono un rompiballe cosmico, ero riuscito a coinvolgere anche qualche collega, e spesso ci si trovava per fare un pezzo di strada in compagnia.

Dopo due collisioni light e una un po' meno light con le scatole a motore, ho mollato. Al mattino era troppo rischioso: gente che va sul lavoro di fretta con furgoni condotti a velocità cosmica, miniutilitarie sfreccianti come missili che portano i bimbi a scuola, automobilisti in coma, str... che se vedono una bici se ne strafottono dello stop ... o si è in sintonia con questo "sistema" o si è in pericolo, c'è poco da fare.

Ora lavoro in Carso e gli impegni familiari mi danno poco tempo dunque sono motizzato. Quando avrò piu' margine di tempo ritornerò in bici, pedalerò in pista ciclabile, qui ho uno spogliatoio e posso fare anche la doccia all'arrivo, sono ad un passo dal Cocusso, già immagino il giro per tornare a casa :smile:
:i-want-t:
 

bikemann

Biker novus
30/10/06
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Trieste
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Vedo che più di qualcuno ha tentato di trasformare la routine della propria giornata e poi ha cambiato "strada".
Ogni scelta deve tener conto di tante le variabili. Non credo a nessuna regola valida per tutti.

Le cose funzionano quando ci si trova al posto giusto al momento giusto.
Il mio tragitto è breve e mediamente trafficato; inoltre è compatibile con i doveri familiari. Riesco a spostarmi da A a B in 20 minuti circa. Stop. Queste condizioni, da sole, potrebbero moltiplicare i ciclisti in circolazione.

Condizioni favorevoli a parte, sono un ammalato di bici come tutti voi, quindi poco affidabile nei discorsi oggettivi....

Il bello (o brutto) è che per me ormai è difficile cambiare idea...anche oggi ,con la bora a il primo freddo,....anche se incasinato appena parcheggio la bici tra:

casco, guanti, fascia-pantalone, luce posteriore e luce anteriore asportabili, lucchetto, zaino (con tutti gli accessori già descritti oltre ad un nuovo coprizaino impermeabile a bande rifrangenti appena arrivato da Chainreaction), cellulare, chiavi, portafoglio....tutto stivato tra tasche pantalone e tasche giubbotto.....Neanche fossi a giochi senza frontiere.....

Alcuni giorni odio tutto questo...e penso agli scooter che hanno sempre un bauletto, o almeno un vano sottosella....Ma c'è sicuramente chi è più organizzato di me e si fa meno pippe....

Gammaray, dove sei finito? Hai deciso o no?
 

Riodario

Biker ultra
3/10/05
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www.sc-cottur.org
si e' da lunedi che vado al lavoro in bici...ma ci sono gia' stato altre volte in passato, non e' una novita' assoluta.
Niente male solo lo zaino lo devo alleggerire.
Se vado via x un wikend in montagna ho meno cose dentro...
Per il vento non c'e' problema, ma se dovesse piovere beh prendo l'auto

Io ieri sera avevo preparato tutto sula vecchia ktm in acciaio:
magicshine frontale
lumino rosso posteriore
campanello d'ordinanza
copertone slick dietro (per metterla sui rulli la sera...)
portapacchi con sacche posteriori
abiti civili nelle sacche
calza tagliata da mettere sopra i jeans
lasciato il trasportabile (portatile da 17" da 5Kg e passa...) in ufficio

però stamattina la bora mi ha fatto desistere.
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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ho messo una lucetta bianca di posizione sul manubrio, una rossa sullo zaino e una lampada frontale nello zaino nel caso servisse al ritorno, visto che oggi sono "consegnato" fino alle 17:30.
Il campanello devo ancora montarlo, ma lascero' perdere il gilet fosforescente di sicurezza
anche se obbligatorio perche' ho le luci e con lo zaino da 30 L neanche si vedrebbe,
probabilmente la prossima settimana con il ritorno dell'ora solare montero' i faretti di profondita',
il mio percorso casa-lavoro e' praticamente extraurbano.
Meglio che non vi dico l'inventario del mio zaino, pare quello di EtaBeta...
Per il vento...con la mtb che col manubrio da 69 si controllano meglio le folate, con la bdc
penso sarebbe piu' critico.
Riguardo al traffico...devo dire che non vedo il problema: gli automobilisti che incontro sono tendenzialmente rispettosi, sara' che arrivo al lavoro prima delle 8 ora di punta,
poi chissa'...sara' un po' per la divisa sociale rosso/blu come quella di Superman e Superciuk...
evidentemente i supereroi hanno la precedenza!!!
Certo esser poi visto dai colleghi (e riconosciuto pure) cosi' conciato un po' mi secca...
comunque ieri son riuscito a fare oltre 30 km di allenamento che altrimenti non avrei potuto fare.
 

wankelmania

Biker forumensus
22/1/04
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TRIESTE
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Bike
Dean Duke 29", Seven Sola S 26", RM ETS-X
Andavo al lavoro in bici quest'estate, in mtb dapprima, poi ho prediletto la bdc (percorso tutto asfalto, extraurbano) più scorrevole e veloce nei due sensi.
Ora no, mi inscatolo e via.


Max, vuoi che ti proponiamo itinerari alternativi per il ritorno?

Via Commerciale è purtroppo assai trafficata..farla in su in bici, anche se hai buona gamba, ti mette alla mercè della rimanente fauna urbana civile ed incivile, e fai da chicane mobile a tutti.
Dovresti allungare il ritorno salendo per Strada Nuova e poi scendendo, ritengo sia inopportuno a meno di non avere tanto tempo a disposizione.
Se salissi per, chessò, Vicolo delle Rose prendendo Commerciale alta da via Giaggioli/Verniellis..il vicolo non è tanto più libero della tua direttrice..le "sconte" hanno pro e contro e quelle ripide sono tutte assai strette.
Di norma è difficile che permettano il transito contemporaneo di un veicolo e di un ciclista..
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
1.951
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Trieste
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E ora vi metto alla prova: abito in via Commerciale (alta) ...

Da Piazza Dalmazia sali fin dove il tram si aggancia alla funicolare (Piazza di Scorcola?) poi da li' salendo arrivi in Via di Romagna che con Via Ovidio ti porta in Via Commerciale,
o, se stai ancora piu' su, arrivi alla fine di Via Romagna, passi sulla Via Cantu', da li' dove ci sono le case degli americani sali a Via Muratori, attraversi le rotaie alla stazione di aggancio di Scorcola e con Via Marziale arrivi poco sotto il campo di Cologna...

da li' e' passata la prima tappa del PedalaItalia, la traversata da TS a Reggio Calabria in mtb lungo le Alpi e gli Appennini
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
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Trieste
www.triestefreeride.it
Tutto molto bello, solo piuttosto ripido! Potrei valutare il ritorno in tram oppure, più facile, mi prendo il mio tempo e vado a piedi. Ho affrontato Via Commerciale solo una volta in bici ed è stato abbastanza traumatico (fare il 20% di domenica in mezzo ad un bosco è un po' diverso di farlo in abiti civili al buio, su asfalto con le macchine che sfrecciano!)
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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C'e' solo il primo tratto di via di Scorcola che ha un picco del 18%, saran 200 m fino alla prima curva, cosi' eviti la prima parte di Via Romagna stretta ripida e trafficata.
C'e' solo un breve tratto al 19-20% tra Via Muratori e le rotaie della stazione alta di Scorcola, saran 50 m se non di meno, pero' li' il traffico e' inesistente...non c'e' la strada ma solo un sentiero lastricato
 

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