dall'editoriale di una famosa testa della MTB
Cinque notizie, tutte insieme, in un paio di giorni. Le esportazioni taiwanesi e della Cina continentale calano drasticamente a causa della recessione mondiale (ci sono meno soldi, si acquistano meno oggetti, dunque si producono - e si spediscono - meno oggetti), ma quelle delle bici sono le uniche a resistere, anzi a crescere, insieme ai prodotti farmaceutici. In Giappone sono i componenti per bici che tengono in piedi il colosso
Shimano: da soli costituiscono quasi l80 per cento del fatturato della casa di Osaka e addirittura hanno fatto il 27 per cento in più rispetto allanno precedente. Dallaltra parte dellOceano Pacifico, a Los Angeles, sta chiudendo i battenti un negozio molto conosciuto della contea di Orange a causa della recessione, dei margini ridotti e di internet. Internet inteso come concorrenza dei mail order, ovvio. Davvero troppi i 180 dollari per comprare a Natale la meno costosa bici da bambino in vetrina. I consumatori americani sono tra i più colpiti dalla crisi economica e le amministrazioni locali continuano giustamente a costruire piste ciclabili, nonostante tutto . Un altro Oceano, quello Atlantico, e siamo nel Regno Unito. A Londra e dintorni, forse lo sapete, hanno deciso di abbassare lIva (Vat), è scesa dal 17.5 al 15 per cento. Per invogliare agli acquisti, una grande
catena di negozi di bici ha ridotto i prezzi del 5 per cento, venendo così incontro al numero crescente di utilizzatori dei mezzi a due
ruote, invogliati anche dalla politica economica che prevede incentivi per chi si reca al lavoro in bicicletta. Ultima: Kymco, gigante degli scooter, entra nel mercato delle bici elettriche. Prima a Taiwan, fra un anno nel resto mondo. Insomma, le bici hanno un grandissimo futuro davanti alle ruote, le mountain bike ancora di più. Perché possono andare dappertutto. Le altre no.