meno male..... se capita anche a voi allora non sono "malato"muldox ha scritto:E' vero! Troppo bello la sera, quando una persona "normale" si mette a leggere un buon libro e tu il foglio 27, scala 1:25000
o almeno non sono soloIl vero biker esploratore
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
o almeno non sono solo
XANDER ha scritto:meno male..... se capita anche a voi allora non sono "malato"
Stai tranquillo, non sei il solo.
Per me i malati sono quelli che la sera guardano alla TV schifezze tipo reality show oppure sono malati di calcio e si sorbiscono tutte le partite che danno ogni giorno.
tutti gli itinerari che abbiamo fatto con il Gumasio sono nati così, studiando la sera quando i figli me lo permettono............
Il problema nasce nei momenti di stanca ed allora mi metto a studiare le bici,e quello alla fine è uno studio che risulta più costoso
Renzo ® ha scritto:Stai tranquillo, non sei il solo.
Per me i malati sono quelli che la sera guardano alla TV schifezze tipo reality show oppure sono malati di calcio e si sorbiscono tutte le partite che danno ogni giorno.
tutti gli itinerari che abbiamo fatto con il Gumasio sono nati così, studiando la sera quando i figli me lo permettono............
Il problema nasce nei momenti di stanca ed allora mi metto a studiare le bici,e quello alla fine è uno studio che risulta più costoso
Quoto
Io ho ventina di mappe IGM dell' oltrepo pavese e una decina di topografiche varie del nord Italia, più Corsica in digitale e alto Atlas in Marocco; praticamente i posti in cui ho girato. Generalmente le compro quando necessario, e poi c'è "Atlante italiano".
In ogni caso tengo un indice dei posti interessanti che trovo sulle riviste in modo di poterli rintracciare.
Bussola e altimetro (SUNTO) aiutano a leggere le carte.
Sono invece più scettico sul GPS, forse xchè non ce lò...
Ma ho l'impressione che girare per un posto sconosciuto senza pormi il problema di dove vado, con una macchina che mi dice di girare a dx ma senza sapere xchè mi toglierebbe un pò di poesia. Il GPS serve dove non hai punti di riferimento, nell'oceano o nel deserto, ma dove sono stato io se ne può fare a meno, a costo di sbagliare e svallare dove non dovevi...
In ogni caso tengo un indice dei posti interessanti che trovo sulle riviste in modo di poterli rintracciare.
Bussola e altimetro (SUNTO) aiutano a leggere le carte.
Sono invece più scettico sul GPS, forse xchè non ce lò...
Ma ho l'impressione che girare per un posto sconosciuto senza pormi il problema di dove vado, con una macchina che mi dice di girare a dx ma senza sapere xchè mi toglierebbe un pò di poesia. Il GPS serve dove non hai punti di riferimento, nell'oceano o nel deserto, ma dove sono stato io se ne può fare a meno, a costo di sbagliare e svallare dove non dovevi...
carb level ha scritto:
q8 anke io.
Sono talmente imprecise che dopo averne comprate tre mi è passata la voglia di usarle.
Il guaio è che anche io perdo le ore a studiare le carte geografiche, sicchè probabilmente ne comprerò altre.
Inutile negarlo, dopo aver cominciato a praticare mtb, il numero di carte topografiche in casa mia ha cominciato a crescere. Non ne ho molte, ma ho iniziato ad acquistarne da allora. Prima non mi interessavo molto a quest'aspetto, nonostante mio padre avesse già parecchie cartine in scala 1:25000 a casa, oltre ad una predilezione assoluta per la montagna. L'interesse è cresciuto quando mi è venuta voglia di esplorare, come da oggetto del topic, così sono cominciate le prime "sedute" di consultazione con la cartina, anzichè in compagnia del solito libro o - orrore - della tv...
Noto con piacere, leggendo gli interventi altrui, che il germe ha contagiato più di qualcuno, non sono solo io un "malato" di mappe!
La passione per la mtb ha integrato e ampliato quella preesistente per la montagna, rendendola così ancor più intensa.
Noto con piacere, leggendo gli interventi altrui, che il germe ha contagiato più di qualcuno, non sono solo io un "malato" di mappe!
La passione per la mtb ha integrato e ampliato quella preesistente per la montagna, rendendola così ancor più intensa.
Winterhawk ha scritto:La passione per la mtb ha integrato e ampliato quella preesistente per la montagna, rendendola così ancor più intensa.
Quoto!
carb level ha scritto:
Aggiungo di più!
Non solo sono completamente d'accordo con chi ha scritto che i veri "malati" sono altri, non coloro i quali amano consultare una cartina, sono anche super-entusiasta di essere un amante dei monti (e di condividere questa passione con chi l'ha), al punto che quando non posso andarci entro in crisi d'astinenza da montagna.
Ripensandoci, forse un pò malato sono pure io...
io ne ho un decinaio di centine;a volte mi servono per perdermi cambiando all'improvviso il percorso che avevo deciso seguendone uno che mi pareva meglio ..... il piu' delle volte mi servono per addormentarmi sognando i percorsi appena studiati.
X WHINTERHAWK : ci siamo conosciuti in Cansiglio,hai provato la mia Specy con il tuo amico Ninja, ho una curiosita': hai riempito i forum di messaggi!
Che .azz. di lavoro fai ??
X WHINTERHAWK : ci siamo conosciuti in Cansiglio,hai provato la mia Specy con il tuo amico Ninja, ho una curiosita': hai riempito i forum di messaggi!
Che .azz. di lavoro fai ??
Tutti gli appennini da Bologna fino a Parma... Appennini Umbro-Marhigiani North Cal. La zona di S.ta Barbara... Tokay in Zoud Afrika e la zona delle Wineland... Qualcosa del trentino (Val Venosta e Val Passiria). In tutto saranno una ventina senza contare i libri di itinerari e sull'antica viabilità appenninica (La Vandelli, ad sempio, me la sono cercata non è che ho preso per buono le "proposte escursionistiche" già confezionate).marco ha scritto:
Ad ogni modo io non mi ritengo un esploratore ma un riscopritore di antichi sentieri
parecchie, dati i miei trascorsi di escursionista ed alpinista (super scarso), per mtb ne uso solo 2: Sibillini e monti della laga
io penso di ritenermi un vero biker esploratore.La gran parte dei sentieri che conosco li ho dapprima addocchiati per poi provare ad affrontarli studiando da dove prenderli e calcolando i tempi di percorrenza..questo metodo mi ha portato a errori di valutazione..mi sono ritrovato in piena primavera in mezzo ad una lunga foresta di felci e vegetazione varia,dovendo trascinare la bike per km oppure m sn ritrovato ad arrivare a casa alle 8 di sera col buio o addirittura a rimanere bloccato fino a tarda notte in un rifugio a mille metri avendo detto ai miei ke sarei stato at home per ora di cena;nonostante tutti questi inconvenienti la soddisfazzione provata al termine di un single track da te scoperto e percorso conlo spirito dell'avventura mi spinge a continuare con questo metodo...imparando naturalmente dagli errori del passato...
Sabato ho esplorato un sentiero nuovo. Bellissimo, in mezzo alla lava. Purtroppo percorribile solo all'inizio per un decimo della sua lunghezza: il resto lho fatto con la bici in spalla 