Mi sono letto 10 pagine di commenti ma ahi me nessuno che si sia posto una domanda.
Esaminiamo i fatti.
Allora gli abitanti di Riva del Garda dovrebbero essere felici che espositori stranieri con i propri soldi investano in una manifestazione di questo richiamo.
Immagino che lo siano, sarebbero stupidi altrimenti.
Ma il problema non è che Riva del Garda è con le "pezze al culo" senza i tedeschi.
La questione è che i tedeschi preferiscono e sono felicissimi di andare ad organizzare questo evento a Riva del Garda e lo fanno ormai da anni, non da ieri.
Quindi immagino, che anche i tedeschi non siano stupidi e che a Riva del Garda si trovino molto bene (spiegatemi altrimenti perché spender tanti soldini...)
Quindi se tu ti trovi bene a casa mia, ed io sono felice che tu venga a fare turismo da me, sarebbe troppo chiedere un gesto di apertura e in fondo di educazione di fronte al padrone di casa che è quello di non fare una distinzione tra italiano e tedesco, nel momento in cui devo fare provare una bici?
Tutto il resto caro signor amministratore secondo me non centra. Ti ho letto con interesse ma non condivido la tua posizione perché io sono cresciuto con i valori di educazione e rispetto. (non voglio dire che tu non li abbia)
Non ho vissuto in prima persona l'esperienza della negazione della prova bici, ma leggendo ne rimango colpito molto negativamente.
Come potete giustificare un atteggiamento ai limiti dell'arroganza, e si potrebbe dire anche altro. Io non sono abituato così, mi spiace.
Al Bike Festival ho girato ed è vero che molti espositori parlavano solo tedesco, ma non è quello il problema alla fine loro sono li per vendere. Se questi non capiscono che diversità della lingua può essere di ostacolo alla trattativa non lo posso spiegare io, che non conosco il tedesco. ( ...non saprei proprio come fare
).
Molti altri espositori parlavano anche italiano ed io, forse anche per simpatia mi sono avvicinato ed ho acquistato da quest'ultimi.
Credo che giustamente il commercio debba essere libero, e che giustamente il consumatore liberamente deve decidere. Se non mi trovo bene con quel commerciante che non vuole sforzarsi di parlare una lingua internazionale come l'inglese o la lingua del posto, non comprerò da lui. Tutto qui.
Infatti si dimostra che i molti: pizzaioli, gelatai, lavoratori... italiani, in Germania, un po di tedesco lo parlano.
Non difenderei un posizione provocatoria, poco importa se lo vuole essere o meno, ma così è.
In ultimo.
Per tutti coloro che credono che l'Italia senza i tedeschi vada a rotoli, rispondo che forse i tedeschi senza l'Italia non saprebbero dove andare in vacanza... e vuoi vedere che alla fine ci ritroveremo ad andare a rotoli assieme?
Chiudo.
Grazie e arrivederci!