Il sindaco di Firenze è un grande

lorenzom89 · 31/3/23

fafnir ha scritto:
Si è ovvio quello che ho detto, ma ampiamente scoraggiato. Del resto se tutti facessero quello che ho detto chiuderebbero le fabbriche, gente licenziata e povertà diffusa, e il tutto mentre siamo sempre di più e con meno risorse e sempre più automatizzati.

Infatti l'unica vera strada per la sostenibilità si chiama decrescita. Guadagnare meno, spendere meno, comprare meno, usare meno cose, lavorare meno.
Magari è essere poveri di soldi, ma è essere estremamente ricchi di tempo.
Ovvio che è estremamente utopico, ma c è chi già lo fa.
Questa è la mia visione di sostenibilità.

Mentre invece la visione mainstream è la seguente: un futuro dove 7 miliardi di persone hanno case green al 100%, auto elettriche, fabbriche green. Peccato che se fate 2 conti vedrete che una transizione del genere autodistruggerà il pianeta ancora prima di rendere green anche solo 1 miliardo di persone..

MauroPS · 31/3/23

fafnir ha scritto:
Si è ovvio quello che ho detto, ma ampiamente scoraggiato. Del resto se tutti facessero quello che ho detto chiuderebbero le fabbriche, gente licenziata e povertà diffusa, e il tutto mentre siamo sempre di più e con meno risorse e sempre più automatizzati. Io non mi ci metto a svuotare il mare con un cucchiaio, magari avrei la coscienza più pulita, ma neanche tanto. Ringrazio solo di essere nato in tempo utile per vivere dignitosamente

qui andiamo oltre la questione ambientale. bisogna pensare globale (e non agire solo locale) e forse i cinesi con l'obbligo di un solo figlio a coppia non avevano tutti i torti, anche se sono stati demonizzati per un bel periodo.
le fabbriche già stanno chiudendo, il lavoro sta cambiando, ma la maggior parte delle persone vuole lavorare fino a domenica per poi poter andare 2 settimane in estate a fare le vacanze in qualche resort ai tropici. la mentalità va cambiata come prima cosa.

MauroPS · 31/3/23

lorenzom89 ha scritto:
Infatti l'unica vera strada per la sostenibilità si chiama decrescita. Guadagnare meno, spendere meno, comprare meno, usare meno cose, lavorare meno.
Magari è essere poveri di soldi, ma è essere estremamente ricchi di tempo.
Ovvio che è estremamente utopico, ma c è chi già lo fa.
Questa è la mia visione di sostenibilità.

Mentre invece la visione mainstream è la seguente: un futuro dove 7 miliardi di persone hanno case green al 100%, auto elettriche, fabbriche green. Peccato che se fate 2 conti vedrete che una transizione del genere autodistruggerà il pianeta ancora prima di rendere green anche solo 1 miliardo di persone..

prima parte sono d'accordo e ho pure dato il buon esempio, sempre lavorato part time.

la visione mainstream? non è quella che indichi tu, magari. la visione mainstream è fatalista e afferma che non possiamo rinunciare al nostro benessere per contrastare dei presunti cambiamenti climatici.

avalonice · 31/3/23

lorenzom89 ha scritto:
si chiama decrescita

inizia tu.. questa sarà la tua prossima bici

è più che utopico, se ci sarà decrescita non sarà felice.

PS

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Il passato che ritorna. Dalle mani di Tom Ritchey riecco lo storico manubrio Bullmoose, unico pezzo con l'attacco e in fibra di carbonio. Ecco i dettagli...

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MauroPS · 31/3/23

avalonice ha scritto:
è più che utopico, se ci sarà decrescita non sarà felice.

basterebbe tornare indietro agli anni 80/90, dove c'era un po' di superfluo, ma non eccessivamente...

poi se la felicità sta nel possedere tanti oggetti sempre nuovi e che diventano obsoleti dopo poco, forse è meglio cambiare prospettiva.

marcstr · 31/3/23

MauroPS ha scritto:
e dei ciclisti?

No se vanno a piedi

lorenzom89 · 31/3/23

MauroPS ha scritto:
prima parte sono d'accordo e ho pure dato il buon esempio, sempre lavorato part time.

la visione mainstream? non è quella che indichi tu, magari. la visione mainstream è fatalista e afferma che non possiamo rinunciare al nostro benessere per contrastare dei presunti cambiamenti climatici.

La visione main stream è sempre la solita: comprare, comprare, comprare. Auto elettriche, pannelli solari, vestiti usati, cibo gourmet ecc..
E per farlo indovina un pò cosa devi fare? Devi avere soldi. Quindi lavorare, lavorare, lavorare. E lavorare al 99% vuol dire inquinare.

Tutti quegli slogan che mettono, no diesel e benzina dal 2035, europa carbon neutral entro il 2050, non sono vere soluzioni, perché per raggiungere tali obiettivi si sfruttano le emissioni dei paesi in via di sviluppo.

sideman · 31/3/23

MauroPS ha scritto:
qui andiamo oltre la questione ambientale. bisogna pensare globale (e non agire solo locale) e forse i cinesi con l'obbligo di un solo figlio a coppia non avevano tutti i torti, anche se sono stati demonizzati per un bel periodo.

ah beh....
si sta andando in un mondo dove anche i figli si comprano su Amazon, si sceglie la taglia il colore e con pure il reso se viene fuori male...
Le donne sfruttate come mere schiave incubatrici per 9 mesi perdono ogni diritto compreso quello all'aborto e vengono rimpinzate di ormoni come i polli in batteria
e li chiamano diritti...
meglio che non mi esprima oltre... il fallimento completo del femminismo...
ma @NenaGT89 ??

Tc70 · 31/3/23

lorenzom89 ha scritto:
La visione main stream è sempre la solita: comprare, comprare, comprare. Auto elettriche, pannelli solari, vestiti usati, cibo gourmet ecc..
E per farlo indovina un pò cosa devi fare? Devi avere soldi. Quindi lavorare, lavorare, lavorare. E lavorare al 99% vuol dire inquinare.

Tutti quegli slogan che mettono, no diesel e benzina dal 2035, europa carbon neutral entro il 2050, non sono vere soluzioni, perché per raggiungere tali obiettivi si sfruttano le emissioni dei paesi in via di sviluppo.

Lavorare provoca inquinamento, per produrre cose, oggetti, cibo, che noi umani poi compriamo con i soldi guadagnati per produrli!
È un cane che si morde la coda, un circolo vizioso che non avrà mai fine, se non fino all' estinzione del genere umano.
Vero è, che abbiam prodotto per migliorare la nostra esistenza su questo pianeta, ma per produrre abbiam sfruttato risorse che stan per finire, siamo l' unica specie animale in progressione demografica, se non si faranno scelte epocali e crude, e che non piaceranno, non abbiamo scampo.

Tc70 · 31/3/23

sideman ha scritto:
ah beh....
si sta andando in un mondo dove anche i figli si comprano su Amazon, si sceglie la taglia il colore e con pure il reso se viene fuori male...
Le donne sfruttate come mere schiave incubatrici per 9 mesi perdono ogni diritto compreso quello all'aborto e vengono rimpinzate di ormoni come i polli in batteria
e li chiamano diritti...
meglio che non mi esprima oltre... il fallimento completo del femminismo...
ma @NenaGT89 ??

Direi anche il fallimento dell' uomo sotto questo aspetto...
Comunque @MauroPS non ha detto una cosa totalmente sbagliata, è giunta l'ora, come dicevo sopra, di fare scelte epocali e che purtroppo non piaceranno...se il genere umano vuol tentar di sopravvivere a se stesso...
È un discorso che prima o poi dovrà affrontare, oltre alle dinamiche/problematiche di inquinare meno...qualcuno negli anni '80 cantava già:
" siamo troppi sulla terra, come tappi della birra, è una folliaaa..."

lorenzom89 · 31/3/23

Tc70 ha scritto:
Lavorare provoca inquinamento, per produrre cose, oggetti, cibo, che noi umani poi compriamo con i soldi guadagnati per produrli!
È un cane che si morde la coda, un circolo vizioso che non avrà mai fine, se non fino all' estinzione del genere umano.
Vero è, che abbiam prodotto per migliorare la nostra esistenza su questo pianeta, ma per produrre abbiam sfruttato risorse che stan per finire, siamo l' unica specie animale in progressione demografica, se non si faranno scelte epocali e crude, e che non piaceranno, non abbiamo scampo.

Come specie animale in progressione demografica non lo so. Al mondo si stima ci siano circa 12 miliardi di polli e galline.

Comunque il problema non è demografico secondo me, ma legato allo stile di vita.
Non è possibile che per essere felici (poi neanche tanto perché c è una percentuale altissima di persone stressate, infelici o depresse) ogni persona deve ambire a : viaggi, case, auto, elettrodomestici, vestiti ecc.. la maggior parte delle quali ha un ciclo di vita medio che va da 1 anno a 5-10 anni.
Semplicemente non è sostenibile.

aria · 31/3/23

tostarello ha scritto:
Che bello essere la famiglia felice del mulino bianco

Nella quotidianità ci si può già ritenere fortunati ad avere un lavoro, di più a potersi permettere di andare a lavoro con l'auto, e magari trovare parcheggio vicino.
Sono rare le aziende che hanno un parcheggio interno e talvolta non tutti possono accedervi, figuriamoci avere anche la presa di ricarica per l'auto elettrica

non ci sono più le mezze stagioni, piove governo ladro, una rondine non fa primavera...

e poi dove è stato scritto che per ricaricare un'auto elettrica devi avere il parcheggio interno all'azienda?!?

sideman ha scritto:
Mi basta rispondere a questa baggianata per far capire il pulpito, ....

Guarda forse chi può caricare l'auto al posto di lavoro saranno il 10% dei lavoratori... e sono stato largo!!!
e gli altri?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

non ho tempo per rispondere a chi non capisce neanche cosa si scrive e vede a meno di mezzo metro dal proprio naso, sorry.

AlfreDoss ha scritto:
Senza contare chi se la potrà permettere l'auto elettrica, insieme alla casa in classe A con annesso box con presa di ricarica.
C'è gente che lascia l'auto in strada perché non ha un box, dove la caricano questi?
Ah vero, basta fare le colonnine a bordo marciapiede, ma ci sarà posto per tutti?

i lampioni sono a fianco di ogni marciapiede?
accipicchia, è incredibile vero?

sideman ha scritto:
Piuttosto come dice @Pietro.68 non siamo capaci di rattoppare le buche o togliere la spazzatura dalle strade... mi viene solo da ridere a pensare come implementare nelle città la possibilità di far ricaricare tutti... vanno fatte modifiche strutturali e su tutti i piani regolatori, poi si fa tutto, ma qui si parla di almeno 50 anni se va bene ....

qualunquismo e parole messe a caso senza nessuna attinenza con la discussione... ok, mi sono fatto il quadro.

MauroPS ha scritto:
Sovranisti che si indignano per problemi creati da loro stessi...

è una cosa più sottile:
furbacchioni (criminali) che si costruiscono un futuro creando problemi per poi spacciarsi come soluzioni strillando slogan. Polli che abboccano -come si vede- ce ne sono a camionate e non danno cenno di aver capito il gioco dopo decenni...
Pensa che abbiamo esportato il modello pari pari persino negli States...

aria · 31/3/23

comunque, alla fine non si è saputo se sta presunta vernice fosse veramente tale.
ribadisco che per me molto probabilmente era innocua polvere di mais colorata di un estintore holi.

ma fare grandi panegirici sul nulla distrae le masse...

Tc70 · 31/3/23

lorenzom89 ha scritto:
Come specie animale in progressione demografica non lo so. Al mondo si stima ci siano circa 12 miliardi di polli e galline.

Comunque il problema non è demografico secondo me, ma legato allo stile di vita.
Non è possibile che per essere felici (poi neanche tanto perché c è una percentuale altissima di persone stressate, infelici o depresse) ogni persona deve ambire a : viaggi, case, auto, elettrodomestici, vestiti ecc.. la maggior parte delle quali ha un ciclo di vita medio che va da 1 anno a 5-10 anni.
Non è semplicemente sostenibile.

Quei numeri ci sono per colpa nostra, non sono naturali, li produciamo noi, non han valore specifico/scientifico e fan parte dell' inquinamento che produciamo a cui dobbiamo trovare una soluzione e in fretta.

Vero, siamo troppo vincolati da cose materiali, ma è dura anche tornare indietro, quindi cosa fare, se non si è in grado di rinunciare?

gabriele(76) · 31/3/23

Tc70 ha scritto:
siamo l' unica specie animale in progressione demografica

Quest'affermazione andrebbe argomentata diversamente.
Numericamente, la popolazione mondiale cresce, ma non è un fenomeno globale. Nelle zone economicamente "avanzate", la popolazione è in decrescita, ed è un fenomeno noto e ben documentato. Al netto dell'immigrazione, tutta la popolazione europea sarebbe in decrescita. Al lordo dell'immigrazione, la popolazione italiana ogni anno decresce di 200.000 residenti. E' un fenomeno noto denominato "quarta transizione demografica".
E' plausibile che questo fenomeno sopraggiungerà anche in tutti quei paesi nel momento in cui il boom economico si completerà: Africa, India, ecc...

lorenzom89 · 31/3/23

Tc70 ha scritto:
Quei numeri ci sono per colpa nostra, non sono naturali, li produciamo noi, non han valore specifico/scientifico e fan parte dell' inquinamento che produciamo a cui dobbiamo trovare una soluzione e in fretta.

Vero, siamo troppo vincolati da cose materiali, ma è dura anche tornare indietro, quindi cosa fare, se non si è in grado di rinunciare?

beh secondo me deve avvenire un cambiamento culturale prima di tutto, io sempre più spesso sento parlare di minimalismo, decrescita, semplicità volontaria, fenomeno FIRE, ritorno a ritmi più lenti, semplici e "umani", per alcuni è già realtà, e in pochi ritornano indietro una volta abbandonato il lavoro da 40 ore settimanali 5 giorni su 7, segno che non solo sono in grado di rinunciare allo stile di vita precedente, ma che stanno addirittura meglio.

se ci pensi termini come "carriera", "bilancio", "produttività", "competitività" fino a 100/150 anni fa non esistevano neanche nell'immaginazione, eppure il mondo andava avanti lo stesso, forse siamo alla fine di un ciclo e all'inizio di un altro, di sicuro se continuiamo così non andiamo tanto lontano.

MauroPS · 31/3/23

lorenzom89 ha scritto:
beh secondo me deve avvenire un cambiamento culturale prima di tutto, io sempre più spesso sento parlare di minimalismo, decrescita, semplicità volontaria, fenomeno FIRE, ritorno a ritmi più lenti, semplici e "umani", per alcuni è già realtà, e in pochi ritornano indietro una volta abbandonato il lavoro da 40 ore settimanali 5 giorni su 7, segno che non solo sono in grado di rinunciare allo stile di vita precedente, ma che stanno addirittura meglio.

se ci pensi termini come "carriera", "bilancio", "produttività", "competitività" fino a 100/150 anni fa non esistevano neanche nell'immaginazione, eppure il mondo andava avanti lo stesso, forse siamo alla fine di un ciclo e all'inizio di un altro, di sicuro se continuiamo così non andiamo tanto lontano.

infatti. meglio lavorare meno, avere un frontino da "enduro" ed uscire un giorno sì e uno no, o avere una full in carbonio, top di gamma, e poi non avere mai un giorno libero per andarci? scegliete!

avalonice · 31/3/23

lorenzom89 ha scritto:
"carriera", "bilancio", "produttività", "competitività"

forse non esistevano le parole ma i concetti esistevano ed erano ben chiari, alcuni esempi un po' a caso:

pensa la carriera militare di Napoleone
pensa al bilancio che facevano i banchieri fiorentini del '300
pensa alla fine della schiavitù perchè non più produttiva
pensa alla competizione (guerra) tra i vassalli dell'imperatore nel medioevo

Tc70 · 31/3/23

gabriele(76) ha scritto:
Quest'affermazione andrebbe argomentata diversamente.
Numericamente, la popolazione mondiale cresce, ma non è un fenomeno globale. Nelle zone economicamente "avanzate", la popolazione è in decrescita, ed è un fenomeno noto e ben documentato. Al netto dell'immigrazione, tutta la popolazione europea sarebbe in decrescita. Al lordo dell'immigrazione, la popolazione italiana ogni anno decresce di 200.000 residenti. E' un fenomeno noto denominato "quarta transizione demografica".
E' plausibile che questo fenomeno sopraggiungerà anche in tutti quei paesi nel momento in cui il boom economico si completerà: Africa, India, ecc...

Mi auguro sia cosi...ma credo che una ricchezza a livello globale porterà ad un ulteriore inquinamento e sfruttamento del pianeta con un esito ben oltre le aspettative...

gabriele(76) · 31/3/23

Tc70 ha scritto:
Mi auguro sia cosi...ma credo che una ricchezza a livello globale porterà ad un ulteriore inquinamento e sfruttamento del pianeta con un esito ben oltre le aspettative...

Ufficialmente, la quinta transazione ancora non esiste tuttavia, se ne ipotizzano dei modelli e dei fattori scatenanti. Tra le ipotesi c'è una ipotetica rivoluzione ecologica che porterebbe ad un'economia più sostenibile ma soprattutto socialmente più equa. l'Europa potrebbe essere il primo luogo in cui la quinta transazione potrebbe avviarsi.

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