Il programma di riciclaggio di Trek risparmia alle discariche 32 000 kg di carbonio

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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aleza

Biker superis
12/10/09
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Busto Arsizio
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Mah, sarò cinico e maligno ma se un'azienda fa un'operazione del genere lo fa per avere un tornaconto... e non solo in termini di marketing ecofriendly.
Alla fine si passa dal dover pagare uno smaltimento a vendere degli scarti; una volta ammortizzati gli impianti, è presumibile che la voce "scarti" diventi una voce che porta utile.

Poi ben venga che si allunghi la vita dei materiali destinandoli ad altro uso e risparmiandoli alle discariche...ma questo è un po' l'effetto collaterale positivo della faccenda, non è il motivo per cui è stato fatto.
 

MTBVENETO

Biker superis
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Mah, sarò cinico e maligno ma se un'azienda fa un'operazione del genere lo fa per avere un tornaconto... e non solo in termini di marketing ecofriendly.
Alla fine si passa dal dover pagare uno smaltimento a vendere degli scarti; una volta ammortizzati gli impianti, è presumibile che la voce "scarti" diventi una voce che porta utile.

Poi ben venga che si allunghi la vita dei materiali destinandoli ad altro uso e risparmiandoli alle discariche...ma questo è un po' l'effetto collaterale positivo della faccenda, non è il motivo per cui è stato fatto.

mi sembra una cosa buona no un tornaconto...:nunsacci:
una volta che qualcuno fa qualcosa di buono subito a criticare....:nunsacci:
questo forse e un tornaconto...:omertà: [url=http://www.youtube.com/watch?v=-uHnaaxj68U]PER IL RESTO, TUTTO BENE! - YouTube[/URL]
 

aleza

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mi sembra una cosa buona no un tornaconto...:nunsacci:
una volta che qualcuno fa qualcosa di buono subito a criticare....:nunsacci:
questo forse e un tornaconto...:omertà:

Ma non è che critico, almeno non intendevo farlo, .. dico solo che, purtroppo, al giorno d'oggi non si muove foglia senza che il dio denaro sia coinvolto (almeno, questo è quello che vedo nella mia esperienza lavorativa). Ripeto, ben venga il passo fatto da Trek e da tante altre aziende dei più svariati settori, in quanto il risultato dell'inizativa è lodevole e porta benefici all'ambiente ma questa non è filantropia, è solo business.
 

aleza

Biker superis
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Busto Arsizio
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Non oggi, da sempre. Tu lavoreresti gratis?

Hai estrapolato una frase da un concetto che intendevo molto più ampio, comunque si, per passione, e si chiama volontariato... certo non si può vivere di questo e quindi, per rispondere alla tua domanda, non lavorerei gratis perchè non potrei permettermelo.

Detto questo, non vorrei andare OT dato che era nata una bella discussione tecnica su materiali e tecnologie; ho solo cercato di dire la mia sull'aspetto più prettamente economico/aziendale della vicenda distaccandomi dai proclami del marketing.
In ogni caso... buona bici a tutti, carbonio acciaio o alluminio che sia :i-want-t:.
 

One_1

Biker perfektus
17/7/08
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Hai estrapolato una frase da un concetto che intendevo molto più ampio, comunque si, per passione, e si chiama volontariato... certo non si può vivere di questo e quindi, per rispondere alla tua domanda, non lavorerei gratis perchè non potrei permettermelo.

Il volontariato però non lo fanno le imprese, la cui prerogativa è quella di creare profitto, anche se questo può consistere solo in un miglioramento della propria immagine, non necessariamente un ricavo economico diretto.
Se un'impresa facesse le cose "a perdere" fallirebbe in breve. Per questo tipo di volontariato ci sono le organizzazioni no profit, che godono di notevoli vantaggi dal punto di vista fiscale e di finanziamenti, proprio per non fallire.

L'unico modo per "convicere" un'azienda a fare un'attività buona (riciclo, riduzione emissioni, ecc..) è quello di costringerla con un sistema di sanzioni e sgravi fiscali. Poi però arrivano le aziende orientali, che hanno meno vincoli e tutto il sistema crolla...
 

aleza

Biker superis
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Il volontariato però non lo fanno le imprese, la cui prerogativa è quella di creare profitto, anche se questo può consistere solo in un miglioramento della propria immagine, non necessariamente un ricavo economico diretto.
Se un'impresa facesse le cose "a perdere" fallirebbe in breve. Per questo tipo di volontariato ci sono le organizzazioni no profit, che godono di notevoli vantaggi dal punto di vista fiscale e di finanziamenti, proprio per non fallire.

L'unico modo per "convicere" un'azienda a fare un'attività buona (riciclo, riduzione emissioni, ecc..) è quello di costringerla con un sistema di sanzioni e sgravi fiscali. Poi però arrivano le aziende orientali, che hanno meno vincoli e tutto il sistema crolla...

Sono perfettamente d'accordo con te :celopiùg:, niente utili niente azienda, così deve essere.

Tornando a bomba nello specifico, aggiungo a quanto evidenziato che un'azienda può decidere di fare una buona attività anche senza "costrizioni" ingegniandosi e sviluppando un'ottimizzazione del processo produttivo e della gestione degli scarti (con una presumibile riduzione dei costi) così come ha brillantemente fatto Trek.
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
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Venezia Giulia.
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Ma quale polemica, è interessante! ;-)Chissà che un giorno non si riesca a partire dalle vecchie bici a fare il grafene che sembra sia il futuro dell'elettronica! :-)L'ho pensato anch'io, appena ho letto il comunicato! :loll:


lavorando da più di un decennio nel settore, volevo segnalarti che per ora, nella produzione industriale di schede elettroniche, in italia di grafene nemmeno l'ombra.
per rimanere competitivi e vendere a prezzi migliori, si usa ancora il vecchio circuito stampato in silicio, spesso di pessima qualità , prodotto di solito in cina e venduto veramente "al chilo" come al mercato.

per quanto riguarda trek, per quanto lodevole, quoto in toto chi dice che l'han fatto con un occhio prima al denaro, poi all'immagine, e molto poi al reale interesse di salvaguardia della natura.

non per nulla nelle analisi psico-sociologiche ed economiche "trasversali" sul fenomeno della moneta, questa viene comunemente classificata come "motivatore universale" (cit. Marco Della Luna - Oligarchia per i popoli Superflui - Koinè nuove edizioni.... per chi volesse...)

ergo, un'azienda non respira nemmeno, se non per fatturare.
la salvaguardia ambientale diciamo che è un "piacevole" effetto collaterale.

altrimenti al protocollo di Kyoto avrebbero aderito parecchie nazioni senza fare tanti capricci su "quanto ci costerà metterci in regola".

e guardacaso.... indovinate chi si è chiamato fuori da tale protocollo per la salvaguardia ambientale....


in ogni caso, un sicuro aspetto di un futuro ecosostenibile è proprio la materia del riciclo , materia peraltro davvero complessa.

poi il riciclo dovrebbe andare a braccietto con un'altro aspetto economico necessario che si chiama "decrescita sostenibile", ma qui sfociamo in un OT (che fa fischiare le orecchie a parecchi imprenditori...)
 

MTBVENETO

Biker superis
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lavorando da più di un decennio nel settore, volevo segnalarti che per ora, nella produzione industriale di schede elettroniche, in italia di grafene nemmeno l'ombra.
per rimanere competitivi e vendere a prezzi migliori, si usa ancora il vecchio circuito stampato in silicio, spesso di pessima qualità , prodotto di solito in cina e venduto veramente "al chilo" come al mercato.

per quanto riguarda trek, per quanto lodevole, quoto in toto chi dice che l'han fatto con un occhio prima al denaro, poi all'immagine, e molto poi al reale interesse di salvaguardia della natura.

non per nulla nelle analisi psico-sociologiche ed economiche "trasversali" sul fenomeno della moneta, questa viene comunemente classificata come "motivatore universale" (cit. Marco Della Luna - Oligarchia per i popoli Superflui - Koinè nuove edizioni.... per chi volesse...)

ergo, un'azienda non respira nemmeno, se non per fatturare.
la salvaguardia ambientale diciamo che è un "piacevole" effetto collaterale.

altrimenti al protocollo di Kyoto avrebbero aderito parecchie nazioni senza fare tanti capricci su "quanto ci costerà metterci in regola".

e guardacaso.... indovinate chi si è chiamato fuori da tale protocollo per la salvaguardia ambientale....


in ogni caso, un sicuro aspetto di un futuro ecosostenibile è proprio la materia del riciclo , materia peraltro davvero complessa.

poi il riciclo dovrebbe andare a braccietto con un'altro aspetto economico necessario che si chiama "decrescita sostenibile", ma qui sfociamo in un OT (che fa fischiare le orecchie a parecchi imprenditori...)

scusate adesso ho meglio capito...:cucù:
perciò fin che Noi gli compriamo le Bici, possono far vedere che fanno anche i braviii con queste iniziative, poi come diceva LukaFreestyle ne daranno del lavoro di recupero...:omertà:
ora vado in bici ma non con una Trek...:arrabbiat:
 

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