Punto di partenza: Follonica (GR), in particolare il piazzale davanti all' ingresso dell' ippodromo (SS1 Aurelia uscita Follonica Centro, all' incrocio con la vecchia Aurelia diritto, dopo il sottopasso della ferrovia c'è un semaforo e subito dopo a destra c'è il parcheggio)
Dislivello: 950 metri
Km: 45
Difficoltà: facile dal punto di vista tecnico ma con salite faticose e alcuni trattia spinta
Cartografia: "Alta Maremma - Parco di Montioni" 1:25.000 Multigraphic; "Colline Metallifere" 1:50.000 S.EL.CA., reperibile presso l'APT di Massa Marittima
Periodo migliore: tutto l'anno
Roadbook: si esce a sinistra dal parcheggio, subito dopo il sottopasso si gira a sinistra in una strada chiusa da due birilli fino ad incrociare la vecchia Aurelia (fonte di acqua del Fiora, fate rifornimento). Subito si entra su sterro, si tiene la destra due volte (la seconda presso un canile) fino a costeggiare l'Aurelia. Si sale sul cavalcavia e si gira a destra fino ad incontrare sulla sinistra la cessa verso la Pievaccia.
Il tracciato fa parte di un sentiero della Provincia di Grosseto ed è marcato da segnavie bianco-rossi. Una dura salita porta alla chiesa medioevale immersa nel bosco: dopo aver ammirato il paesaggio dal tetto (è messo in sicurezza con una scala metallica protetta) si prosegue la salita, al Poggio Tre Cancelli si lascia il sentiero tenendo la destra su una mulattiera che scende verso valle, dapprima scorrevole poi più impegnativa. Si guada un torrente e si gira a destra sulla strada delle cave fino all' asfalto, qui a destra fino ad una casa dove si piega a sinistra in salita di nuovo su sterrato. In cima alla salita si gira a sinistra in un'ampia strada di bosco che scende fino al fondovalle, dove si prosegue a diritto ignorando le deviazioni laterali. Quando la valletta si apre in un campo si incontra il sentiero 40 della Comunità Montana, che sale a destra. In questo tratto possiamo incontrare un po' di fango e due tratti che richiedono di spingere la bici. Nei pressi del podere Mucinino si lascia il sentiero 40 girando a sinistra in una strada di bosco che sale e che sbocca infine su una sterrata di nuovo sul sentiero 40. Si prosegue a salire fino a incontrare la strada asfaltata da Massa marittima verso Montebamboli e Suvereto: si gira a sinistra, si supera la Fattoria di Montebamboli ed il podere Santa Ftrancesca, per poi girare a sinistra su sterro nei pressi di un palo della luce. Si prosegue, oltrepassando due case ed un cancello, poi si aggira la casa in ristrutturazione scendendo a destra prima, tenendo la sinistra poi e di nuovo a destra (a sinistra c'è un cancello). Qui inizia la cessa dei Tre Leccini, che con un percorso vallonato prima e in discesa poi riporta nei pressi di Montioni (circa a metà si ritrova il sentiero 40). All'asfalto a sinistra fino a Montioni, qui a destra e in fondo al parcheggio si va a sinistra e subito a destra (a diritto prosegue il sentiero della Provincia), inoltrandosi tra i vecchi fabbricati delle cave di allume. Si imbocca a sinistra una strada di bosco che si impenna verso una casa e che prosegue in sentiero nella macchia fino a sboccare su un'ampia strada di bosco, di nuovo marcata con i segnavie. Si prosegue la salita ignorando le deviazioni laterali, poi si piega a destra lasciando il sentiero segnato. Abbiamo ora imboccato la Cessa del Martellino, che attraversa la macchia nella zona detta di Serra Porcina. Al primo incrocio teniamo la sinistra (a diritto si scende verso Follonica nella zona del tiro a volo o verso Riotorto) e dopo un tratto in pianura si affrontano due brevi ma ripide salite. In cima alla seconda c'è un piccolissimo spiazzo, dove a sinistra si imbocca un singletrack noto ai local come "il flipperino". Dopo cento metri il soprannome è evidente, il sentiero si snoda in un bosco di piccoli lecci e se affrontato in velocità sballotta il biker a destra e sinistra (occhio ai bar-end, se li avete!) per poi scendere deciso. Arrivati in fondo si gira a destra, si passa sotto l' Aurelia e si prosegue nel bosco per uscire dalla macchia nei pressi del canile, da dove si ripercorre a ritroso il tragitto dell'andata.
Da sinistra a destra: l'imbocco della prima salita, la Pievaccia, nella macchia di Montioni, il panorama verso il mare.
Dislivello: 950 metri
Km: 45
Difficoltà: facile dal punto di vista tecnico ma con salite faticose e alcuni trattia spinta
Cartografia: "Alta Maremma - Parco di Montioni" 1:25.000 Multigraphic; "Colline Metallifere" 1:50.000 S.EL.CA., reperibile presso l'APT di Massa Marittima
Periodo migliore: tutto l'anno
Roadbook: si esce a sinistra dal parcheggio, subito dopo il sottopasso si gira a sinistra in una strada chiusa da due birilli fino ad incrociare la vecchia Aurelia (fonte di acqua del Fiora, fate rifornimento). Subito si entra su sterro, si tiene la destra due volte (la seconda presso un canile) fino a costeggiare l'Aurelia. Si sale sul cavalcavia e si gira a destra fino ad incontrare sulla sinistra la cessa verso la Pievaccia.
Il tracciato fa parte di un sentiero della Provincia di Grosseto ed è marcato da segnavie bianco-rossi. Una dura salita porta alla chiesa medioevale immersa nel bosco: dopo aver ammirato il paesaggio dal tetto (è messo in sicurezza con una scala metallica protetta) si prosegue la salita, al Poggio Tre Cancelli si lascia il sentiero tenendo la destra su una mulattiera che scende verso valle, dapprima scorrevole poi più impegnativa. Si guada un torrente e si gira a destra sulla strada delle cave fino all' asfalto, qui a destra fino ad una casa dove si piega a sinistra in salita di nuovo su sterrato. In cima alla salita si gira a sinistra in un'ampia strada di bosco che scende fino al fondovalle, dove si prosegue a diritto ignorando le deviazioni laterali. Quando la valletta si apre in un campo si incontra il sentiero 40 della Comunità Montana, che sale a destra. In questo tratto possiamo incontrare un po' di fango e due tratti che richiedono di spingere la bici. Nei pressi del podere Mucinino si lascia il sentiero 40 girando a sinistra in una strada di bosco che sale e che sbocca infine su una sterrata di nuovo sul sentiero 40. Si prosegue a salire fino a incontrare la strada asfaltata da Massa marittima verso Montebamboli e Suvereto: si gira a sinistra, si supera la Fattoria di Montebamboli ed il podere Santa Ftrancesca, per poi girare a sinistra su sterro nei pressi di un palo della luce. Si prosegue, oltrepassando due case ed un cancello, poi si aggira la casa in ristrutturazione scendendo a destra prima, tenendo la sinistra poi e di nuovo a destra (a sinistra c'è un cancello). Qui inizia la cessa dei Tre Leccini, che con un percorso vallonato prima e in discesa poi riporta nei pressi di Montioni (circa a metà si ritrova il sentiero 40). All'asfalto a sinistra fino a Montioni, qui a destra e in fondo al parcheggio si va a sinistra e subito a destra (a diritto prosegue il sentiero della Provincia), inoltrandosi tra i vecchi fabbricati delle cave di allume. Si imbocca a sinistra una strada di bosco che si impenna verso una casa e che prosegue in sentiero nella macchia fino a sboccare su un'ampia strada di bosco, di nuovo marcata con i segnavie. Si prosegue la salita ignorando le deviazioni laterali, poi si piega a destra lasciando il sentiero segnato. Abbiamo ora imboccato la Cessa del Martellino, che attraversa la macchia nella zona detta di Serra Porcina. Al primo incrocio teniamo la sinistra (a diritto si scende verso Follonica nella zona del tiro a volo o verso Riotorto) e dopo un tratto in pianura si affrontano due brevi ma ripide salite. In cima alla seconda c'è un piccolissimo spiazzo, dove a sinistra si imbocca un singletrack noto ai local come "il flipperino". Dopo cento metri il soprannome è evidente, il sentiero si snoda in un bosco di piccoli lecci e se affrontato in velocità sballotta il biker a destra e sinistra (occhio ai bar-end, se li avete!) per poi scendere deciso. Arrivati in fondo si gira a destra, si passa sotto l' Aurelia e si prosegue nel bosco per uscire dalla macchia nei pressi del canile, da dove si ripercorre a ritroso il tragitto dell'andata.
Da sinistra a destra: l'imbocco della prima salita, la Pievaccia, nella macchia di Montioni, il panorama verso il mare.