Armstrong confessa dalla Winfrey: "Impossibile vincere 7 Tour senza doping".
Si può davvero fare tutto e il contrario di tutto.
Nessuna memoria storica, si vive solo del presente, ci si nutre solo dell'apparenza e si riconosce valore all'apparire indipendentemente da cosa si mostri.
Premessa un po' enfatica, ma in questa frase di Armstrong secondo me si nasconde, neanche tanto, tutto questo.
Come puoi giustificare un tuo comportamento, illecito perché altrimenti vinci, con l'affermazione che se non ti comportavi illecitamente non avresti vinto?
Ma grazie al cazzo, mi vien da dire, è come se mi intervistano dopo che mi hanno arrestato per aver molestato Valentina Lodovini e mi giustifico dicendo che senza un po' di quelle violenze non avrei potuto tastarle il culo.
Arigrazie al cazzo.
Se funziona così, c'è un altro modo per vincere 7 tour, ma anche 70 se è per questo, farseli in Ducati.
Io non voglio innescare una nuova discussione sul doping, e chi lo fa, e se lo fanno tutti, non voglio innescare neanche una terribile spirale del dubbio a causa della quale per non essere accusato devi semplicemente non vincere.
Però voglio sottolineare la pochezza dellanimo umano, ma non del suo che ha nella logica del tornaconto economico una ragione (ma non una giustificazione).
Voglio sottilenare la nostra, di pochezza.
Nostra che non abbiamo la capacità di elaborare le cose con la nostra testa, e che ci facciamo unopinione sulla base dellultimo quarto dora ascoltato.
Nostra, che subiamo acriticamente massicce dosi di disinformazione e le diamo per vere semplicemente perché ce le raccontano urlando.
Nostra che ci basta che uno dopo dieci anni che è stato nero ci dica che ora è bianco per farne un protagonista.
Mi ricorda quel colonnello libico, vice di Gheddafi, che dopo che per decenni aveva fatto quello che aveva fatto Gheddafi, tre giorni prima che morisse Gheddafi è diventato buono e si è schierato con gli insorti.
Ecco, io ho preferito Gheddafi.
Grazie dellattenzione
Claudio
Si può davvero fare tutto e il contrario di tutto.
Nessuna memoria storica, si vive solo del presente, ci si nutre solo dell'apparenza e si riconosce valore all'apparire indipendentemente da cosa si mostri.
Premessa un po' enfatica, ma in questa frase di Armstrong secondo me si nasconde, neanche tanto, tutto questo.
Come puoi giustificare un tuo comportamento, illecito perché altrimenti vinci, con l'affermazione che se non ti comportavi illecitamente non avresti vinto?
Ma grazie al cazzo, mi vien da dire, è come se mi intervistano dopo che mi hanno arrestato per aver molestato Valentina Lodovini e mi giustifico dicendo che senza un po' di quelle violenze non avrei potuto tastarle il culo.
Arigrazie al cazzo.
Se funziona così, c'è un altro modo per vincere 7 tour, ma anche 70 se è per questo, farseli in Ducati.
Io non voglio innescare una nuova discussione sul doping, e chi lo fa, e se lo fanno tutti, non voglio innescare neanche una terribile spirale del dubbio a causa della quale per non essere accusato devi semplicemente non vincere.
Però voglio sottolineare la pochezza dellanimo umano, ma non del suo che ha nella logica del tornaconto economico una ragione (ma non una giustificazione).
Voglio sottilenare la nostra, di pochezza.
Nostra che non abbiamo la capacità di elaborare le cose con la nostra testa, e che ci facciamo unopinione sulla base dellultimo quarto dora ascoltato.
Nostra, che subiamo acriticamente massicce dosi di disinformazione e le diamo per vere semplicemente perché ce le raccontano urlando.
Nostra che ci basta che uno dopo dieci anni che è stato nero ci dica che ora è bianco per farne un protagonista.
Mi ricorda quel colonnello libico, vice di Gheddafi, che dopo che per decenni aveva fatto quello che aveva fatto Gheddafi, tre giorni prima che morisse Gheddafi è diventato buono e si è schierato con gli insorti.
Ecco, io ho preferito Gheddafi.
Grazie dellattenzione
Claudio