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Il mito....

bike59

Biker novus
20/10/07
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Rapallo (ge)
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Con mia nipote stavamo scalando il Plan de Corones (sede della 16° tappa del giro d'Italia 2008) quando, all'ultimo tornante, ci siamo trovati
davanti un cartellone con la foto del grande e indimenticabile Marco Pantani.....non vi dico l'emozione che abbiamo provato!!!
 

Complimenti per l'esperienza e grazie per averla condivisa con noi...
 

lele 71

Biker poeticus
23/6/05
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Varese
lele71.blogspot.com
Ogni anno passo da Cesenatico a fargli visita.
Quando entro nella cappelletta non riesco a non emozionarmi e quando vedo i fiori, le targhe, le foto ed il libro delle firme mi rendo conto che il pirata non e' morto perche' noi continuiamo a farlo vivere.
Almeno cosi' mi piace pensare.

Ora vado a riascoltarmi "e mi alzo sui pedali" degli stadio, per chi non la conoscesse ecco le parole:

Io sono un campione questo lo so
È solo questione di punti di vista
In questo posto dove io sto
Mi chiamano Marco, Marco il ciclista
Ma è che alle volte si perde la strada
Perché prima o poi ci sono brutti momenti
Non so neppure se ero un pirata
Strappavo la vita col cuore e coi denti
E se ho sbagliato non me ne son reso conto
Ho preso le cose fin troppo sul serio
Ho preso anche il fatto di aver ogni tanto
Esagerato per sentirmi più vero

E ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino
Dopo un po’ prendevo il volo dal cancello del giardino
E mio nonno mi aspettava senza dire una parola
Perché io e la bicicletta siamo una cosa sola
E mi rialzo sui pedali ricomincio la fatica
Poi abbraccio i miei gregari passo in cima alla salita
Perché quelli come noi hanno voglia di sognare
E io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare
E vedo te…e aspetto te…

Adesso mi sembra tutto distante
La maglia rosa e quegli anni felici
E il Giro d’Italia e poi il Tour de France
Ed anche gli amici che non erano amici
Poi di quel giorno ricordo soltanto
Una stanza d’albergo ed un letto disfatto
E sono sicuro di avere anche pianto
Ma sono sparito in quell’attimo esatto

E ora mi alzo sui pedali all’inizio dello strappo
Mentre un pugno di avversari si è piantato in mezzo al gruppo
Perché in fondo una salita è una cosa anche è normale
Assomiglia un po’ alla vita devi sempre un po’ lottare
E mi rialzo sui pedali con il sole sulla faccia
E mi tiro su gli occhiali al traguardo della tappa
Ma quando scendo dal sellino sento la malinconia
Un elefante magrolino che scriveva poesie
Solo per te… solo per te…

Io sono un campione questo lo so
Un po’ come tutti aspetto il domani
In questo posto dove io sto
Chiedete di Marco, Marco Pantani.


 

geppo960

Biker grossissimus
23/6/03
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Roma NW
www.ebic.it
Diavoletto diavoletto: lo so da me che sono antipatico e polemico, però ti chiedo: quando e se avrai un figlio, glielo indicherai come modello daseguire? è forse un simbolo oppure una persona da cui imparare qualcosa?
Potresti anche avere un minimo di ragione, ma perlomeno parla dei vivi e lascia stare i morti.
Ahh già, a te i morti danno lavoro giusto !!!
 
Perchè, dei morti si può parlare solo bene? Bisogna essere oggettivi: un atleta dopato e un uomo senza spina dorsale che è caduto nella trappola della droga....in sintesi estrema....



Il mio lavoro prevede di valutare il "perchè si muore" non le "qualità in vita" del morto nell'eventualità di incidenti stradali...pertanto non credo che MAI mi occuperò di morti per overdose....
 

666 le demon

Biker dantescus
24/8/05
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REGGIO EMILIA...E...INFERNO
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Bike
mtb Trek Superfly 20er-Specialized Fat Boy e bdc Specialized Tarmac
Diavoletto diavoletto: lo so da me che sono antipatico e polemico, però ti chiedo: quando e se avrai un figlio, glielo indicherai come modello daseguire? è forse un simbolo oppure una persona da cui imparare qualcosa?

Caro napoleoncino,io non ho fatto altro che ironizzare su una frase che hai tu stesso scritto...Vuoi sapere se ho figli?Ho due figlie,alle quali ho cercato di insegnare,per quanto mi è possibile,a essere educate e portare rispetto verso il prossimo e soprattutto a rispettare le persone defunte,cosa che invece non hanno insegnato ad altri...(ogni riferimento è puramente casuale,Bonaparte)
Pantani non deve essere per forza un modello da seguire,ognuno ha i propri punti di riferimento,senza che un genitore glieli debba imporre,io vivo e lascio vivere,perchè non è la fame che uccide,ma l'ignoranza.
In una persona io guardo soprattutto l'aspetto umano,caratteristche che per me vanno al di là di qualsiasi scandalo...o chiacchiere da bar.

Spero di essere stato esaudiente......Alla prossima.​
 

Ci mancherebbe diavoletto, lo so che volevi ironizzare, mica mi sono offeso...e sapevo già in anticipo che la mia idea, come d'altra parte anche altre che mi frullano per la testa, non è certo apprezzata o condivisa da tutti.
Il rispetto per i defunti è proporzionale al valore che hanno avuto in vita: se il rispetto ritieni sia dovuto a tutti i defunti, allora ti invito ad onorare la memoria di Hitler, o di Stalin, o di altri personaggi storici "indiscutibilmente" negativi. Chiaramente eccessivo, forse provocatorio, ma la morte sarà pure una livella, come diceva Totò, ma vediamo di non scordarci il "prima".

Tornando a Pantani, il mio intervento voleva sottolineare che spesso (troppo) si cerca di cancellare i personaggi che hanno fatto "errori" sportivi dalla memoria, trascinandoli nel dimenticatoio....sarebbe forse successo anche a Pantani, ma lui è morto, e questo ne ha reso leggendaria la figura. Avrebbe qualcosa di leggendario anche Riccò, se domani lo schiacciase una macchina? a mio parere no, perchè resterebbe comunque uno che ha ingannato.
Sostieni di guardare in una persona l'aspetto umano, cosa trovi di umano nel farsi fino all'overdose? Pantani è stato, per la mia personalissima opinione, il NON campione per eccellenza, perchè era alle stelle, e non ha retto alla pressione di essere caduto nelle stalle...aveva il mondo del ciclismo ai suoi piedi, ma non ha saputo assorbire i duri colpi della vita, sia sportiva che non, si è trovato solo e con un pugno di mosche in mano (oltre che un grosso gruzzolo).....umanamente si è rinchiuso, rifugiato in sè stesso, con una sorta di autolesionismo....non ha avuto spina dorsale, e quando e se avrò anche io 2 figlie, dirò sempre loro di tenere duro, di non scegliere la via più facile, di non abbattersi di fronte alle difficoltà....cosa che Pantani ha fatto.
 

lele 71

Biker poeticus
23/6/05
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Varese
lele71.blogspot.com
Perchè, dei morti si può parlare solo bene? Bisogna essere oggettivi: un atleta dopato e un uomo senza spina dorsale che è caduto nella trappola della droga....in sintesi estrema....
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Personalmente la trovo troppo estrema come sintesi.
Quello che rimane di lui, IMHO, e' proprio l'uomo, nel bene e nel male.
Poi c'e' il solito discorso, la tua visione potrebbe essere "ribaltata" e si potrebbe parlare di un uomo che e' stato vittima di un sistema malato.

Intendiamoci, non voglio fare il buonista o il garantista ad oltranza, pero' la vicenda e' stata piuttosto complessa ed una visione di "sintesi estrema" come quella che hai dato mi pare troppo sbrigativa e semplicistica, non possiamo fermarci cosi' in superficie, ti pare?
 

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