Il manubrio della gravel

rockarolla

Biker urlandum
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Singular Swift dropbar 29er, OnOne Inbred 29" 120mm, Simoncini Oh!SweetNuthin' allrounder, Bianchi Nth dropbar citybike
Spero dalla foto si capisca, nonostante la borsa nel mezzo..
È molto diverso da quello della Sequoia (che conosco bene perché ce l'ha un mio amico). Nel manubrio Specialized il rialzo è nella parte più centrale, a mo' di riser, mentre per il resto è una normale compact con curvatura a raggio variabile e un po' di flare. Sinceramente non ne capisco più di tanto il senso, il rise fa non fa nulla più di quello che fa uno spessore in più sotto lo stem...soluzione più semplice, pulita, leggera e robusts, imho.
Il Nitto che ho io invece rialza gradualmente a lato della parte centrale, culminando nel punto in cui curva in avanti (che è anche molto arrotondato), facendone una sorta di "collinetta" che segue la forma che assumono le mani -una sorta di coppa- impugnando il manubrio in quella posizione.
Questa caratteristica rende la presa dietro le leve estremamente confortevole, perfetta per riposare mani braccia e schiena -grazie alla posizione meno stretchata dovuta all'arretramento della presa- nei tratti meno impegnativi dal punto di vista della guida, specialmente in salita. Inoltre il reach più lungo rispetto alla classica compact (110mm vs 75-85) differenzia notevolmente questa presa da quella sopra le leve, così che, magari usando uno stem 10-20mm più corto, si può avere una posizione del corpo più rilassata o più allungata, spaziando a volontà tra le due.
Ovviamente anche le tratte orizzontali basse sono più lunghe, così da avere una posizione allungata e "cattiva" per la guida in discesa e gli scatti, e una ribassata e rilassante scorrendo le mani in fondo alle tratte, più tutto quello che sta nel mezzo.
Il flare risulta particolarmente utile, con il reach più lungo, ad evitare interferenze con la parte superiore del manubrio quando in presa bassa. A molti potrebbe piuttosto non piacere la curvatura classica a raggio costante...ma per quello non c'è che provare. Io, fatta l'abitudine, mi ci trovo meglio che con una curvatura variabile.
In pratica è pensato per differenziare tra di loro le possibili prese, consentendo una variabilità della posizione di mani, braccia, schiena e appoggio sulla sella superiore ad un qualsiasi altro tipo di drop bar, e allo stesso tempo rendere ogni presa più ergonomica. Se si sta tante ore in sella queste possibilità sono una manna!
 

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ozzap73

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Spero dalla foto si capisca, nonostante la borsa nel mezzo..
È molto diverso da quello della Sequoia (che conosco bene perché ce l'ha un mio amico). Nel manubrio Specialized il rialzo è nella parte più centrale, a mo' di riser, mentre per il resto è una normale compact con curvatura a raggio variabile e un po' di flare. Sinceramente non ne capisco più di tanto il senso, il rise fa non fa nulla più di quello che fa uno spessore in più sotto lo stem...soluzione più semplice, pulita, leggera e robusts, imho.
Il Nitto che ho io invece rialza gradualmente a lato della parte centrale, culminando nel punto in cui curva in avanti (che è anche molto arrotondato), facendone una sorta di "collinetta" che segue la forma che assumono le mani -una sorta di coppa- impugnando il manubrio in quella posizione.
Questa caratteristica rende la presa dietro le leve estremamente confortevole, perfetta per riposare mani braccia e schiena -grazie alla posizione meno stretchata dovuta all'arretramento della presa- nei tratti meno impegnativi dal punto di vista della guida, specialmente in salita. Inoltre il reach più lungo rispetto alla classica compact (110mm vs 75-85) differenzia notevolmente questa presa da quella sopra le leve, così che, magari usando uno stem 10-20mm più corto, si può avere una posizione del corpo più rilassata o più allungata, spaziando a volontà tra le due.
Ovviamente anche le tratte orizzontali basse sono più lunghe, così da avere una posizione allungata e "cattiva" per la guida in discesa e gli scatti, e una ribassata e rilassante scorrendo le mani in fondo alle tratte, più tutto quello che sta nel mezzo.
Il flare risulta particolarmente utile, con il reach più lungo, ad evitare interferenze con la parte superiore del manubrio quando in presa bassa. A molti potrebbe piuttosto non piacere la curvatura classica a raggio costante...ma per quello non c'è che provare. Io, fatta l'abitudine, mi ci trovo meglio che con una curvatura variabile.
In pratica è pensato per differenziare tra di loro le possibili prese, consentendo una variabilità della posizione di mani, braccia, schiena e appoggio sulla sella superiore ad un qualsiasi altro tipo di drop bar, e allo stesso tempo rendere ogni presa più ergonomica. Se si sta tante ore in sella queste possibilità sono una manna!
Quanto è lungo dalla parte dritta a dove vanno i comandi? Dove si può trovare ad un prezzo umano?
 

vdisalvo

Biker superis
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non conoscevo questo manubrio, in effetti un reach più lungo (abbinato ad uno stem più corto, ovviamente) potrebbe essere un'idea. Anche a me capita , impugnando il manubrio per l'80% in alto sulle leve, di cercare una posizione un po' più arretrata con le mani (senza però arrivare alla classica presa alta, troppo eretta e con le braccia troppo strette), posizione che con un reach di 85 mm semplicemente non esiste, soprattutto se hai le mani grandi. E non è questione di misura della bici, le misure sono perfette così.
E complimenti per la bici. Mi sembra molto curata in molti particolari….Fantastica la pompa sul fodero verticale del carro:prost:
 

rockarolla

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Quanto è lungo dalla parte dritta a dove vanno i comandi? Dove si può trovare ad un prezzo umano?

Intendi il reach? Ovvero quanto è "lungo" il manubrio", insomma la distanza orizzontale tra il morsetto dello stem e il centro della curvatura che va verso il basso? Se non ricordo male 110mm. Considera che le compact stanno sui 75-85mm, quindi una discreta differenza.
Ovviamente le leve stanno montate un po' più indietro, ma allo stesso modo di una compact: il raggio di curvatura è costante invece che variabile, ma è una differenza che si nota solo nella parte bassa della medesima.
Io lo presi quando capitò in sconto su Planet X, normalmente lo trovi sui 60-70€. Difficilmente si trova scontato (motivo per cui non me lo son fatto scappare quando è capitato). Comunque anche a prezzo pieno non è troppo esoso, e secondo me vale ogni centesimo che costa..
 
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Intendi il reach? Ovvero quanto è "lungo" il manubrio", insomma la distanza orizzontale tra il morsetto dello stem e il centro della curvatura che va verso il basso? Se non ricordo male 110mm. Considera che le compact stanno sui 75-85mm, quindi una discreta differenza.
Ovviamente le leve stanno montate un po' più indietro, ma allo stesso modo di una compact: il raggio di curvatura è costante invece che variabile, ma è una differenza che si nota solo nella parte bassa della medesima.
Io lo presi quando capitò in sconto su Planet X, normalmente lo trovi sui 60-70€. Difficilmente si trova scontato (motivo per cui non me lo son fatto scappare quando è capitato). Comunque anche a prezzo pieno non è troppo esoso, e secondo me vale ogni centesimo che costa..
Beh 110 non mi sebra lungo,devo controllare la mia piega ma mi sembra addirittura più lungo...boh magari mi sbaglio
 

rockarolla

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non conoscevo questo manubrio, in effetti un reach più lungo (abbinato ad uno stem più corto, ovviamente) potrebbe essere un'idea. Anche a me capita , impugnando il manubrio per l'80% in alto sulle leve, di cercare una posizione un po' più arretrata con le mani (senza però arrivare alla classica presa alta, troppo eretta e con le braccia troppo strette), posizione che con un reach di 85 mm semplicemente non esiste, soprattutto se hai le mani grandi. E non è questione di misura della bici, le misure sono perfette così.
E complimenti per la bici. Mi sembra molto curata in molti particolari….Fantastica la pompa sul fodero verticale del carro!

Grazie per i complimenti! In questa bici ho concentrato tutto quello che ho imparato negli anni su cosa funziona e cosa no per me, e ho stressato il povero Simoncini con una attenzione al dettaglio che ha dato frutti eccellenti!
Per tornare on topic, penso che le compact moderne si siano sviluppate come conseguenza dell'introduzione dei comandi integrati: siccome ciò ha favorito l'uso della presa sopra le leve come posizione di gran lunga più importante, i manubri si sono via via accorciati per rendere tale presa più fruibile, e allo stesso tempo si è andati a ridurre progressivamente il drop perché, se i ciclisti passano la maggior parte del tempo in presa alta, questa deve essere più bassa che in precedenza, senza però abbassare la presa bassa in modo che rimanga all'occorrenza fruibile anch'essa.
Tutto ciò va bene, per i pro, o per chi fa gare, o per i tanti che vogliono sentirsi dei oro, ma un po' meno per chi della bici fa un uso non agonistico (che non significa necessariamente passeggiarci un po' ogni tanto).
Se si sta tanto tempo in sella, avere tre posizioni fisse, e quelle sono, per quanto ottimizzate, non è l'ideale.
L'unico particolare che mi rendo conto a molti potrebbe non piacere è il drop a raggio costante, soprattutto se abituati alla posizione più ergonomica della curvatura variabile. Però ci si fa facilmente l'abitudine, con il vantaggio di non essere obbligato ad una posizione "d'attacco" unica ma potendo scorrere un po' in su o in giù senza problemi.

Beh 110 non mi sebra lungo,devo controllare la mia piega ma mi sembra addirittura più lungo...boh magari mi sbaglio

Scusa, che manubrio hai?
Le compact normalmente hanno 75-80 (raramente fino a 85)mm di reach e 120-125mm di drop, mentre i manubri tradizionali (deep drop) 85-95 x 135-150. Il Nitto di cui parlo abbina questo reach maggiorato ad un drop ridotto (120mm). 110mm di reach sono tanti anche per una piega vecchio stile. Chiaramente però, se la misura la prendi dal centro del manubrio alla punta delle leve è parecchio maggiore.
 

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Grazie per i complimenti! In questa bici ho concentrato tutto quello che ho imparato negli anni su cosa funziona e cosa no per me, e ho stressato il povero Simoncini con una attenzione al dettaglio che ha dato frutti eccellenti!
Per tornare on topic, penso che le compact moderne si siano sviluppate come conseguenza dell'introduzione dei comandi integrati: siccome ciò ha favorito l'uso della presa sopra le leve come posizione di gran lunga più importante, i manubri si sono via via accorciati per rendere tale presa più fruibile, e allo stesso tempo si è andati a ridurre progressivamente il drop perché, se i ciclisti passano la maggior parte del tempo in presa alta, questa deve essere più bassa che in precedenza, senza però abbassare la presa bassa in modo che rimanga all'occorrenza fruibile anch'essa.
Tutto ciò va bene, per i pro, o per chi fa gare, o per i tanti che vogliono sentirsi dei oro, ma un po' meno per chi della bici fa un uso non agonistico (che non significa necessariamente passeggiarci un po' ogni tanto).
Se si sta tanto tempo in sella, avere tre posizioni fisse, e quelle sono, per quanto ottimizzate, non è l'ideale.
L'unico particolare che mi rendo conto a molti potrebbe non piacere è il drop a raggio costante, soprattutto se abituati alla posizione più ergonomica della curvatura variabile. Però ci si fa facilmente l'abitudine, con il vantaggio di non essere obbligato ad una posizione "d'attacco" unica ma potendo scorrere un po' in su o in giù senza problemi.



Scusa, che manubrio hai?
Le compact normalmente hanno 75-80 (raramente fino a 85)mm di reach e 120-125mm di drop, mentre i manubri tradizionali (deep drop) 85-95 x 135-150. Il Nitto di cui parlo abbina questo reach maggiorato ad un drop ridotto (120mm). 110mm di reach sono tanti anche per una piega vecchio stile. Chiaramente però, se la misura la prendi dal centro del manubrio alla punta delle leve è parecchio maggiore.
E' un selcof...comunque hai ragione 75mm c/c
 

rockarolla

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Ah ok! Comunque, per dare un'idea, la parte realmente fruibile (dal centro della parte alta a dove le leve iniziano a salire) è 135mm. Le tratte piatte in basso, dalla fine della curvatura ai tappini, sono lunghe 110mm
 

rockarolla

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Giusto per completezza, il Nitto b135 GrandRandonneur (questo il suo nome per esteso) NON è concepito come manubrio da fuoristrada, ma piuttosto come manubrio da lunghe galoppate.
Per questo è così a suo agio sul bitume. Ciò non vuol dire che sia poco robusto o poco efficiente dove l'asfalto finisce, anzi!.
Semplicemente, è molto diverso dai manubri pensati appositamente per l'offroad. Però, pur essendo un modello in teoria stradale, le sue particolari caratteristiche lo rendono eccellente per le lunghe girate indifferentemente dal fondo, finché è pedalabile.
Se cercate qualcosa che sia a suo agio anche quando la situazione si fa tecnica, esistono modelli più appropriati (Midge, Woodchipper, Daija Farbar ecc)...ma qui entriamo in territorio mtb, oserei dire che se si sente il bisogno di un manubrio del genere, forse si stanno affrontando percorsi al di là delle capacità del mezzo... L'alternativa, ovvero quei manubri uguali in tutto e per tutto alle compat stradali eccetto per il flare più o meno pronunciato, trovo siano paragonabili alle compact da cui derivano tranne che per il lieve vantaggio del maggior (di poco) braccio di leva in presa bassa....che si usa ad esagerare un 10-15% del tempo passato a pedalare.
 
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iurifrenk

Biker extra
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Ciao, ho fatto passare tutte le pagine della discussione ma ho trovato pochi riferimenti..... Per chi ha già una bdc, la misura del manubrio Gravel l'ha presa uguale, più larga e di quanto (ovviamente parlo della parte superiore, a prescindere dalla larghezza inferiore dovuta ai gradi di curvatura vs. l'esterno)?
 

Arwen

Biker superis
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Ciao, ho fatto passare tutte le pagine della discussione ma ho trovato pochi riferimenti..... Per chi ha già una bdc, la misura del manubrio Gravel l'ha presa uguale, più larga e di quanto (ovviamente parlo della parte superiore, a prescindere dalla larghezza inferiore dovuta ai gradi di curvatura vs. l'esterno)?

se parliamo di piega di tipo gravel ho preso la stessa misura di quello della bici da corsa, invece all'inizio avevo usato una normale piega da corsa ma di una misura più larga.
 

FABRILOC

Biker serius
30/8/13
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non ci sta l'elenco
Ciao, ho fatto passare tutte le pagine della discussione ma ho trovato pochi riferimenti..... Per chi ha già una bdc, la misura del manubrio Gravel l'ha presa uguale, più larga e di quanto (ovviamente parlo della parte superiore, a prescindere dalla larghezza inferiore dovuta ai gradi di curvatura vs. l'esterno)?

Ciao.
Io uso un drop bar identico a quello che uso sulla bdc; considera però che io percorro parecchia boscaglia e mi pare di essere più snello ...... fino a prova contraria, ovviamente.
 

Railspike

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Domandona: su un manubrio da bici da corsa mi serve un manubrio di larghezza 460mm. Passando ad un manubrio "gravel" che misura dovrei prendere? 460 mm di larghezza nella parte alta o nella parte bassa?
Ad esempio: questo manubrio dovrei prenderlo con larghezza da 400mm nella parte alta che diventa 460mm nella parte alta o quello da 460mm nella parte alta che diventa 520mm nella parte bassa? Screenshot_20181006-125831_Chrome.jpg
 

albasnake

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Domandona: su un manubrio da bici da corsa mi serve un manubrio di larghezza 460mm. Passando ad un manubrio "gravel" che misura dovrei prendere? 460 mm di larghezza nella parte alta o nella parte bassa?
Ad esempio: questo manubrio dovrei prenderlo con larghezza da 400mm nella parte alta che diventa 460mm nella parte alta o quello da 460mm nella parte alta che diventa 520mm nella parte bassa? Vedi l'allegato 261713
460? hai le spalle belle larghe!!
non mi sembra ci sia qualche regola in letteratura, comunque in base alla mia poca esperienza personale (1500km con piega FSA compact da corsa + 1000km con on-one midge) direi che la norma sarebbe 460 parte alta e sotto quello che viene, però dipende un po' anche da come la intendi usare, se userai la presa bassa solo per le discese scassate va bene, ma se la usi anche per farti i drittoni in pianura a tutta, allora tanto larga è un po' scomoda. Tieni sempre conto che stretta vuol dire più comfort sul dritto in pianura, più larga vuol dire più controllo soprattutto sulle salite e discese scassate, dove è importante mettere la ruota dove deve andare con precisione millimetrica.
In generale io ti consiglierei una soluzione intermedia di compromesso.
Unica cosa importante, anzi secondo me fondamentale, la larghezza della presa influisce in modo sensibile sul posizionamento, più allarghi l'impugnatura e più abbassi la schiena, quindi metti in conto che se cambi la dropbar che hai con qualcosa di più largo, sicuramente ci sarà da riconsiderare la messa in sella, e forse potrebbe essere il caso di cambiare l'attacco con uno più corto.
 
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Railspike

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460? hai le spalle belle larghe!!
non mi sembra ci sia qualche regola in letteratura, comunque in base alla mia poca esperienza personale (1500km con piega FSA compact da corsa + 1000km con on-one midge) direi che la norma sarebbe 460 parte alta e sotto quello che viene, però dipende un po' anche da come la intendi usare, se userai la presa bassa solo per le discese scassate va bene, ma se la usi anche per farti i drittoni in pianura a tutta, allora tanto larga è un po' scomoda. Tieni sempre conto che stretta vuol dire più comfort sul dritto in pianura, più larga vuol dire più controllo soprattutto sulle salite e discese scassate, dove è importante mettere la ruota dove deve andare con precisione millimetrica.
In generale io ti consiglierei una soluzione intermedia di compromesso.
Unica cosa importante, anzi secondo me fondamentale, la larghezza della presa influisce in modo sensibile sul posizionamento, più allarghi l'impugnatura e più abbassi la schiena, quindi metti in conto che se cambi la dropbar che hai con qualcosa di più largo, sicuramente ci sarà da riconsiderare la messa in sella, e forse potrebbe essere il caso di cambiare l'attacco con uno più corto.
Sì, spalle larghe, ho fatto nuoto per una quindicina di anni da quando ne avevo 4 anni, poi muhay thay, kick boxing.
Appena riesco vado dal biomeccanico che mi ha messo in sella sulla mtb; al momento mi ha fatto una consulenza telefonica, ma poi preferisco passare. Nel frattempo mi aggiusto a sentimento.
 

darioedante

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Io.ho sulla straggler un woodchipper che in effetti mi é del tutto inutile in presa bassa. Troppo aperto in basso, troppo lunghe le estremità, in pratica non ci vado quasi mai. Dite che un venturemax sarebbe più fruibile? Cerco qualcosa più compatto e chee spanci meno. Considerando che ho anche i bar end shifter che toccano ovunque
 

albasnake

Biker tremendus
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Io.ho sulla straggler un woodchipper che in effetti mi é del tutto inutile in presa bassa. Troppo aperto in basso, troppo lunghe le estremità, in pratica non ci vado quasi mai. Dite che un venturemax sarebbe più fruibile? Cerco qualcosa più compatto e chee spanci meno. Considerando che ho anche i bar end shifter che toccano ovunque
Io ti risponderei lo stesso che ho scritto sopra, se fai hard offroad -> largo, se fai asfalto/strade bianche stretto, io mi per fare asfalto+ciclabili sterrate mi trovo benissimo con una piega da corsa, con soli 4° di apertura. Con i barend direi che stretto è abbastanza obbligatorio, o quantomeno gli estremi devono essere in linea con la bici, se aprono vero l'esterno è un casino.
Non conosco il venturemax, salvo le foto, personalmente non mi convince, la posizione bassa secondo me "dovrebbe" essere inclinata in senso longitudinale alla bici, non so te ma io mi trovo malissimo a pedalare in presa bassa con le mani orizzontali, il polso è obbligato a una posizione innaturale e molto stancante (per me). Però mi pare abbia un certo successo, quindi presumo che in molti non la pensino come me.
 

Railspike

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Preso il manubrio di cui sopra, montato mettendo la parte finale del manubrio perpendicolare al terreno. Ora ho il "problema" delle leve. Come vanno posizionate? Esiste una regola o meno? Posto foto di come le ho posizionato ma mi sembrano troppo inclinate in avanti, mi sento troppo lungo. Fra la parte più alta della leva e la parte alta del manubrio c'è un dislivello di 2,5 cm. Alzo o mi devo solo abituare?
20181012_202849.jpg
 

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Preso il manubrio di cui sopra, montato mettendo la parte finale del manubrio perpendicolare al terreno. Ora ho il "problema" delle leve. Come vanno posizionate? Esiste una regola o meno? Posto foto di come le ho posizionato ma mi sembrano troppo inclinate in avanti, mi sento troppo lungo. Fra la parte più alta della leva e la parte alta del manubrio c'è un dislivello di 2,5 cm. Alzo o mi devo solo abituare?
Vedi l'allegato 262000
Benvenuto nel meraviglioso mondo della zona sterzo! Ti dico già che dopo mesi di ricerche sono giunto alla conclusione che tutte le regolazioni sulla drop bar sono una questione molto personale, che dipende da come ti piace stare sulla bici e da come è fatta la piega. Se dai una occhiata con google troverai svariati video tutorial che spiegano la regola classica, ossia di ruotare la piega in modo che la parte terminale risulti parallela al terreno, e di montare gli sti in modo che le punte tocchino l'orizzontale virtuale che passa per le parti terminali, regola che io non seguo perché mi trovo male.
Esempio sulla mia bdc la configurazione classica dovrebbe essere questa (notare la parte bassa della piega orizzontale allineata con gli sti):
Y114TTCC.jpg


Io invece la tengo così (parte alta orizzontale) e mi trovo immensamente meglio:
JAbxQ7T.jpg


Chiaramente, a seconda di come la metti cambia tutto, altezza, ma soprattutto distanza, quindi c'è sempre da rivedere anche il numero di distanziali e la lunghezza dell'attacco. Nel caso sopra la bici mi è un po' corta, quindi va bene, altrimenti dovrei accorciare l'attacco per tenere la piega dritta sulla parte alta.
Unica cosa, gli sti devono avere circa orizzontale la parte su cui appoggi il palmo in presa alta; se pendono in avanti rischi che ti scappino in frenata da presa alta, se invece piegano in su fai fatica a frenare in presa bassa, perché devi piegare i polsi verso l'alto, improponibile.
 

Railspike

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Benvenuto nel meraviglioso mondo della zona sterzo! Ti dico già che dopo mesi di ricerche sono giunto alla conclusione che tutte le regolazioni sulla drop bar sono una questione molto personale, che dipende da come ti piace stare sulla bici e da come è fatta la piega. Se dai una occhiata con google troverai svariati video tutorial che spiegano la regola classica, ossia di ruotare la piega in modo che la parte terminale risulti parallela al terreno, e di montare gli sti in modo che le punte tocchino l'orizzontale virtuale che passa per le parti terminali, regola che io non seguo perché mi trovo male.
Esempio sulla mia bdc la configurazione classica dovrebbe essere questa (notare la parte bassa della piega orizzontale allineata con gli sti):
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Io invece la tengo così (parte alta orizzontale) e mi trovo immensamente meglio:
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Chiaramente, a seconda di come la metti cambia tutto, altezza, ma soprattutto distanza, quindi c'è sempre da rivedere anche il numero di distanziali e la lunghezza dell'attacco. Nel caso sopra la bici mi è un po' corta, quindi va bene, altrimenti dovrei accorciare l'attacco per tenere la piega dritta sulla parte alta.
Unica cosa, gli sti devono avere circa orizzontale la parte su cui appoggi il palmo in presa alta; se pendono in avanti rischi che ti scappino in frenata da presa alta, se invece piegano in su fai fatica a frenare in presa bassa, perché devi piegare i polsi verso l'alto, improponibile.
Avevo trovato la quadra col manubrio originale. Poi ho preso questo e non ho misurato come erano messi. Ora tocca ricominciare a tribolare :nunsacci:
Male che vada che le faccio sistemare dal biomeccanico visto che voglio tornare a fare un controllo.
 

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