Il Lago dell'Accesa (GR)

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Bike
una nera e l'altra pure
Punto di partenza: Ghirlanda (GR), raggiungibile via SS1 Aurelia, uscita Follonica Centro, direzione Massa Marittima

Dislivello: 750 metri

Km: 40

Difficoltà: media, alcuni tratti tecnici e ripidi

Cartografia: Colline Metallifere, 1:50.000, SEL.Ca., reperibile presso l'APT di Massa Marittima

Periodo migliore: da settembre a giugno

Roadbook: La descrizione (e la traccia) parte dalla località Ghirlanda, ma è possibile iniziare il percorso da Valpiana (consigliato) o da La Pesta nei pressi del lago dell'Accesa

Ci si incammina su asfalto verso Perolla fino al bivio del sentiero 32 a destra. La strada sterrata sale oltre una casa per poi scendere verso il podere Camparelli, lasciando a destra il sentiero 32 ed imboccando il 45. Poco prima della casa si piega a sinistra in discesa su mulattiera fino a guadare il fosso Zanca, che presenta un fondo rossastro dovuto agli affioramenti ferrosi. La mulattiera risale fino a raggiungere una ampia strada di bosco che va seguita a destra; si lascia il sentiero 45 che scende sulla sinistra verso Perolla continuando a diritto, con la strada che si stringe fino a diventare un single che risale verso i poggi Girasole e Giovannaccio. Qui si incontra un bivio con un cartello "attenzione volantini": si prende a sinistra iniziando una divertente discesa nella fitta macchia di leccio che sbocca a valle in un bivio: si prende a sinistra raggiungendo un podere e la strada provinciale che va seguita a destra. Dopo 900 metri si incontra sulla destra un bivio segnalato come sentiero n.46.

Il percorso aggira una vigna per poi piegare a destra in un pascolo che sale dolcemente verso una fattoria (attenzione ai cancelli da aprire e richiudere) dove si ritrova una strada sterrata che scende oltre un fosso ed il bivio per il podere Monte Pozzalino.
Duecento metri dopo questo bivio, all' esterno di una curva a sinistra si stacca una stradina, ancora segnalata come sentiero 46, che diviene ben presto mulattiera e presenta due ripidi strappi, il secondo dei quali veramente impegnativo. In fondo alla seconda discesa si incontra un bivio: a sinistra si può scendere in breve ad un pittoresco laghetto, utilizzato da un agriturismo come "spiaggia" in periodo estivo.
Tornati al bivio si prosegue imboccando uno streto singletrack a mezza costa che percorre una valletta e la risale sull' altro versante, per poi sboccare infine sulla strada provinciale del lago dell' Accesa. Un km sulla destra e si incontrano le case della Pesta, una volta borgo di minatori (acqua e bar/ristorante).Subito a sinistra dell'edificio del bar si supera il torrente Bruna su di un ponticino e si segue lo stradello che conduce all'area di sosta di Macchia del Monte, adiacente agli omonimi scavi etruschi. Nella bella stagione è' possibile fare il bagno, visto che l'acqua è molto pulita.
Se il terreno è asciutto si può effettuare il periplo del lago: si prende a sinistra la sterrata abbandonandola subito a destra su un evidente stradello, che aggira il lago e termina oltre un cancello su una strada asfaltata dove si gira a destra, raggiungendo in breve la strada provinciale che va seguita a sinistra per 1 km.
Venti metri prima di un cartello stradale di curva pericolosa, si abbandona l'asfalto scendendo a sinistra in un singletrack nella macchia (l'imbocco è evidente), si va diritto al primo bivio, a sinistra al secondo ed infine a destra al successivo, iniziando a salire decisamente sempre su viottolo, fino a sboccare su un'ampia sterrata sull'altro lato della quale si trova l'incrocio con una cessa ed una mulattiera: si prende proprio quest'ultima, che sale sulla destra, si tiene la destra al primo incrocio e si inizia a scendere. Lo stradello si stringe fino a divenire un sentiero che attraversa dapprima la macchia e poi un'oliveta sboccando sullo sterro sotto al podere Bonsecco:


raggiunto l'asfalto si gira a sinistra verso il paese di Valpiana, ma prima di giungervi si imbocca a destra un ponticino contrassegnato come sentiero della Provincia di Grosseto. Ora stiamo percorrendo il sedime della ferrovia Massa-Follonica, che ha collegato fino alla fine della guerra le due località per il trasporto sia di passeggeri che di materiale minerario. Si aggira una stazioncina, ora trasformata in abitazione, si attraversa l'asfalto e quando il tracciato della ferrovia si interrompe, si scende a sinistra alla sottostante provinciale. Qui si gira a sinistra e dopo poche decine di metri a destra, fino a raggingere la strada che congiunge Follonica a Massa. Si gira a destra facendo particolare attenzione in quanto c'è in genere abbastanza traffico, ed al primo bivio a sinistra si gira di nuovo su una strada secondaria che torna a salire, sempre seguendo i segnali del sentiero della Provincia. In cima alla salita sulla destra si incontra un cartello che indica la prosecuzione del sentiero n.38: su singletrack abbastanza tecnico si sbuca nei pressi di alcuni poderi su una sterrata fino ad un incrocio. Qui si va diritto affrontando un tratto molto ripido: quando la strada spiana si gira a sinistra su sterro, di nuovo sul percorso della ferrovia, che però dopo 1400 metri si interrompe di nuovo a causa di una proprietà privata. Occorre girare a destra in ripida salita fino ad una sterrata che scende a sinistra, per poi riprendere la ferrovia, ora un viottolo, a destra verso Ghirlanda. Il sentiero della ferrovia non si interrompe più per concludersi nel piazzale della stazione, ora adibito a terminal degli autobus di linea.
 

Allegati

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