Il nostro giro per comodità parte dalla frazione di San Pellegrino posta sulla S.S. Montanara a circa 5 km da Firenzuola provenendo dal versante Romagnolo-Imolese.
Lasciamo le auto nel parcheggio accanto alla Trattoria Jolanda (ottimo punto di sosta finale, ficattola, tortelli di patate, fiorentina) e ci dirigiamo verso Firenzuola lungo la statale.
Dopo circa 5 km, prima di entrare nel paese, lasciamo la statale girando a sinistra per dirigerci verso la frazione di Frena su una strada che parte asfaltata per poi diventare ghiaiata. La strada sale a “gradoni” con pendenze in certi punti accentuate ma i brevi tratti in piano permettono di rifiatare.
Passiamo tra le case della borgata di Frena e poco dopo la traccia diventa sentiero sconnesso che con un’ultima erta si immette su una ghiaiata dove teniamo la dx in discesa.
La ghiaiata diventa poco dopo asfaltata, strada che in prossimità della Collinaccia si immette nell’altra asfaltata, che imbocchiamo a sx., che scende a Badia di Moscheta.
Qui, dopo il bar, teniamo la sx (indicazioni per il Giogarello), strada forestale che nel giro di 2,5 km ci farà guadagnare circa 400 metri di dislivello e arrivare alla casa del Giogarello.
Imbocchiamo poco prima della casa il sentiero a dx con direzione Serra, sentiero tecnico dove in qualche punto bisognerà scendere per arrivare sulla cima del M.te Acuto dove potremo ammirare uno splendido panorama sul rio Rovigo (a sx.) e sul passo del Giogo (a dx.).
Qui troviamo un tratto in cui la traccia diventa libera,dobbiamo raggiungere il sentiero CAI individuabile poco sotto di noi e poi la costruzione della Serra che si vede in direzione SudEst.
Arrivati alla Serra, teniamo la sx prima della casa e ci immettiamo in uno splendido sentiero che costeggia il Rio Rovigo e i Fossi che si immettono sullo stesso rio.
Il sentiero alterna discese a tratti in salita ripidi e dopo alcuni kilometri di puro divertimento immersi in splendide faggete arriviamo al guado del rio Rovigo, teniamo la sinistra, saliamo e sbuchiamo nella Statale che unisce il passo della Colla al passo della Sambuca in prossimità della località le Spiagge.
Saliamo a sx per asfalto verso il passo della Sambuca e poco prima di collinare, imbocchiamo a sinistra il sentiero CAI 739 (che in seguito si immette nel CAI 701) che manterremo fino al cimone della Bastia, la vetta che con i sui quasi 1.100 mt. risulta la cima più alta della zona.
Qui bisogna fare attenzione poiché, dentro un boschetto e in prossimità di una leggera curva verso destra, dobbiamo abbandonare il sentiero 701 e prendere il sentiero a sinistra.
Questo sentiero all’inizio divertente, presenta però dopo un kilometro, alcune centinaia di metri quasi impossibili da fare in sella a causa dei solchi lasciati dalle moto da enduro, in alcuni punti profonde anche mezzo metro e subito dopo un tratto molto tecnico di pietraia.
Alla fine di questo tratto, curva secca a destra (evitare il sentiero sulla sx.) e si prosegue a mezza costa sempre su un sentiero abbastanza tecnico fino ad arrivare ad un campo sulla cui dx. sorge una casa recentemente ristrutturata, la “Palazzina”.
Qui il sentiero diventa sterrato, all’interno di un vecchio castagneto, con curve rialzate da fare in appoggio molto divertenti, il sentiero presenta qualche bivio ma la regola da seguire è di tenere sempre verso destra e dopo un paio di km. sbuchiamo in una strada asfaltata che prendiamo a sinistra e che nel giro di circa 2 kilometri ci riporta direttamente al parcheggio.
Alcune foto:
Lasciamo le auto nel parcheggio accanto alla Trattoria Jolanda (ottimo punto di sosta finale, ficattola, tortelli di patate, fiorentina) e ci dirigiamo verso Firenzuola lungo la statale.
Dopo circa 5 km, prima di entrare nel paese, lasciamo la statale girando a sinistra per dirigerci verso la frazione di Frena su una strada che parte asfaltata per poi diventare ghiaiata. La strada sale a “gradoni” con pendenze in certi punti accentuate ma i brevi tratti in piano permettono di rifiatare.
Passiamo tra le case della borgata di Frena e poco dopo la traccia diventa sentiero sconnesso che con un’ultima erta si immette su una ghiaiata dove teniamo la dx in discesa.
La ghiaiata diventa poco dopo asfaltata, strada che in prossimità della Collinaccia si immette nell’altra asfaltata, che imbocchiamo a sx., che scende a Badia di Moscheta.
Qui, dopo il bar, teniamo la sx (indicazioni per il Giogarello), strada forestale che nel giro di 2,5 km ci farà guadagnare circa 400 metri di dislivello e arrivare alla casa del Giogarello.
Imbocchiamo poco prima della casa il sentiero a dx con direzione Serra, sentiero tecnico dove in qualche punto bisognerà scendere per arrivare sulla cima del M.te Acuto dove potremo ammirare uno splendido panorama sul rio Rovigo (a sx.) e sul passo del Giogo (a dx.).
Qui troviamo un tratto in cui la traccia diventa libera,dobbiamo raggiungere il sentiero CAI individuabile poco sotto di noi e poi la costruzione della Serra che si vede in direzione SudEst.
Arrivati alla Serra, teniamo la sx prima della casa e ci immettiamo in uno splendido sentiero che costeggia il Rio Rovigo e i Fossi che si immettono sullo stesso rio.
Il sentiero alterna discese a tratti in salita ripidi e dopo alcuni kilometri di puro divertimento immersi in splendide faggete arriviamo al guado del rio Rovigo, teniamo la sinistra, saliamo e sbuchiamo nella Statale che unisce il passo della Colla al passo della Sambuca in prossimità della località le Spiagge.
Saliamo a sx per asfalto verso il passo della Sambuca e poco prima di collinare, imbocchiamo a sinistra il sentiero CAI 739 (che in seguito si immette nel CAI 701) che manterremo fino al cimone della Bastia, la vetta che con i sui quasi 1.100 mt. risulta la cima più alta della zona.
Qui bisogna fare attenzione poiché, dentro un boschetto e in prossimità di una leggera curva verso destra, dobbiamo abbandonare il sentiero 701 e prendere il sentiero a sinistra.
Questo sentiero all’inizio divertente, presenta però dopo un kilometro, alcune centinaia di metri quasi impossibili da fare in sella a causa dei solchi lasciati dalle moto da enduro, in alcuni punti profonde anche mezzo metro e subito dopo un tratto molto tecnico di pietraia.
Alla fine di questo tratto, curva secca a destra (evitare il sentiero sulla sx.) e si prosegue a mezza costa sempre su un sentiero abbastanza tecnico fino ad arrivare ad un campo sulla cui dx. sorge una casa recentemente ristrutturata, la “Palazzina”.
Qui il sentiero diventa sterrato, all’interno di un vecchio castagneto, con curve rialzate da fare in appoggio molto divertenti, il sentiero presenta qualche bivio ma la regola da seguire è di tenere sempre verso destra e dopo un paio di km. sbuchiamo in una strada asfaltata che prendiamo a sinistra e che nel giro di circa 2 kilometri ci riporta direttamente al parcheggio.
Alcune foto: