Bravo, hai espresso perfettamente un concetto importantissimo, i passi giusti al momento giusto.
Bell'articolo, scritto bene utile e umile ad un tempo.
Avrei una domanda per te, che riguarda una personale esperienza che ritrovo in vari sport: mi capita spesso dopo stop forzati o casuali, di trovarmi molto in confidenza (anche e più di quando ho smesso) con il primo giro (parlando di mtb), e ritornare a livelli più bassi nei giri successivi. In pratica dopo uno stop riprendo la bici (la racchetta gli sci...) e mi sembra di essere appena sceso e di avere anzi quasi più abilità dell'ultima volta. Poi il giro dopo torno alla condizione da mezza pippa in cui dovrei essere e devo fare tutto da capo visto il periodo di stop.
Io mi sono spiegato la cosa con un concetto che mi pare tu non abbia espresso ma che magari ho inventato io:
Mentre studio un movimento difficilmente questo mi verrà bene (bene inteso in termini di fluidità e naturalezza). Soltanto quando, dopo la fase di studio, lo potrò eseguire senza doverci pensare questo riuscirà come vorrei.
Ecco quel breve momento di qualità al ritorno dallo stop io l'ho associato ad una certa "spensieratezza", una cosa simile a quella dei ragazzi che si buttano nelle cose e riescono più degli adulti perchè le fanno con meno sovrastrutture.
Cosa ne pensi?