Salve ragazzi, mi consigliate sulla nuova bici?
Luso che vorrei farne è abbastanza polivalente, dalla girata domenicale di 60/80 km al cicloviaggio estivo ( in quel caso allestendo la bici con portapacchi, borse e quantaltro necessario)
Come tipologia di terreno direi in prevalenza asfalto, ma siccome non mancherà certo qualche strada bianca vorrei comunque una bici che mi permetta di farle senza grossi problemi.
Cercando in po di info anche qui sul forum, mi sembra di capire che, aldilà di marche, modelli ed allestimenti, le soluzioni che potrebbero fare al caso mio sono sostanzialmente due: una ibrida stradale ed una ibrida come dire .più vicina alla mtb; trekking diciamo,prendendo in prestito il termine che molte case produttrici usano per descrivere questa tipologia di bici.
Ecco dunque latroce dilemma: su cosa orientarmi?
Dopo aver letto decine di post e di opinioni, sono più confuso che mai, perché mi rendo conto che ognuna delle due tipologie di bici ha i suoi pro ed i suoi contro.
La ibrida stradale, tipo Specialized Sirrus, Scott Metrix o la (troppo per me ) cara Quick speed Cannondale, ha dalla sua, immagino, minor peso e maggiore scorrevolezza, ma non so quanto possa andar bene per un uso non solo stradale e di cicloturismo a medio/lungo raggio.
La ibrida trekking, tipo Cube Nature Pro, Scott Sportster o Specialized Crosstrail, ha la forcella anteriore ammortizzata ,freni a disco, gomme più polivalenti e , forse ma chiedo consiglio a Voi, una maggiore versatilità per più tipologie di percorso e situazioni, vedi ad esempio allestimento con portapacchi e borse; non so però quanto sia penalizzante su strada rispetto all'altra tipologia.
Bel dilemma no?
I miei dubbi e quindi domande sono molte:
Con un ibrida stradale, con una Sirrus ad esempio, posso fare in tutta tranquillità strade bianche?
Non parlo ovviamente di timori di rottura ma di comfort di guida.
Sono comunque ideali anche per un cicloviaggio visto che vengono presentate perlopiù come bici da fitness?
Di contro, se prendessi una ibrida trekking , perderei molto su strada?
La forcella ammortizzata ( ovviamente da poter bloccare su asfalto) le ruote ed il peso generale maggiore si fanno sentire molto nelluso prettamente stradale?
Non parlo di prestazione velocistica, ma di fatica in più da fare in soldoni, tra una Sirrus ed una Cube Nature Pro, si sente molto la differenza ( ovviamente su asfalto) di leggerezza e scorrevolezza?
Il tutto ovviamente tenendo conto che sono un semplice appassionato di bicicletta e non ho certo la sensibilità di un professionista....quindi magari nemmeno mi accorgo della differenza!
Infine una domanda su i rapporti; me ne intendo poco, ma mi sembra di capire che tra le due tipologie le differenze di corone e pignoni ( si chiamano così, giusto? ) siano evidenti ......domanda: fermo restando che in pianura non credo ci siano problemi, per quanto riguarda le salite è meglio la rapportatura della ibrida stradale o di quella trekking?
Insomma, mi piacerebbe insieme a Voi ,più esperti , sviscerare i vari aspetti delle due soluzioni; visto anche la spesa che dovrò affrontare ( a proposito: budget max 900 euro che sicuramente sono pochi per una bella bici, ma tanti per le mie possibilità ) aiutatemi a non sbagliare bicicletta!
Grazie
P,S. dimenticavo: ho un'ernia del disco lombare, secondo voi in quetso caso una forcella anteriore ammortizzata può essere comunque consigliabile?
Luso che vorrei farne è abbastanza polivalente, dalla girata domenicale di 60/80 km al cicloviaggio estivo ( in quel caso allestendo la bici con portapacchi, borse e quantaltro necessario)
Come tipologia di terreno direi in prevalenza asfalto, ma siccome non mancherà certo qualche strada bianca vorrei comunque una bici che mi permetta di farle senza grossi problemi.
Cercando in po di info anche qui sul forum, mi sembra di capire che, aldilà di marche, modelli ed allestimenti, le soluzioni che potrebbero fare al caso mio sono sostanzialmente due: una ibrida stradale ed una ibrida come dire .più vicina alla mtb; trekking diciamo,prendendo in prestito il termine che molte case produttrici usano per descrivere questa tipologia di bici.
Ecco dunque latroce dilemma: su cosa orientarmi?
Dopo aver letto decine di post e di opinioni, sono più confuso che mai, perché mi rendo conto che ognuna delle due tipologie di bici ha i suoi pro ed i suoi contro.
La ibrida stradale, tipo Specialized Sirrus, Scott Metrix o la (troppo per me ) cara Quick speed Cannondale, ha dalla sua, immagino, minor peso e maggiore scorrevolezza, ma non so quanto possa andar bene per un uso non solo stradale e di cicloturismo a medio/lungo raggio.
La ibrida trekking, tipo Cube Nature Pro, Scott Sportster o Specialized Crosstrail, ha la forcella anteriore ammortizzata ,freni a disco, gomme più polivalenti e , forse ma chiedo consiglio a Voi, una maggiore versatilità per più tipologie di percorso e situazioni, vedi ad esempio allestimento con portapacchi e borse; non so però quanto sia penalizzante su strada rispetto all'altra tipologia.
Bel dilemma no?
I miei dubbi e quindi domande sono molte:
Con un ibrida stradale, con una Sirrus ad esempio, posso fare in tutta tranquillità strade bianche?
Non parlo ovviamente di timori di rottura ma di comfort di guida.
Sono comunque ideali anche per un cicloviaggio visto che vengono presentate perlopiù come bici da fitness?
Di contro, se prendessi una ibrida trekking , perderei molto su strada?
La forcella ammortizzata ( ovviamente da poter bloccare su asfalto) le ruote ed il peso generale maggiore si fanno sentire molto nelluso prettamente stradale?
Non parlo di prestazione velocistica, ma di fatica in più da fare in soldoni, tra una Sirrus ed una Cube Nature Pro, si sente molto la differenza ( ovviamente su asfalto) di leggerezza e scorrevolezza?
Il tutto ovviamente tenendo conto che sono un semplice appassionato di bicicletta e non ho certo la sensibilità di un professionista....quindi magari nemmeno mi accorgo della differenza!
Infine una domanda su i rapporti; me ne intendo poco, ma mi sembra di capire che tra le due tipologie le differenze di corone e pignoni ( si chiamano così, giusto? ) siano evidenti ......domanda: fermo restando che in pianura non credo ci siano problemi, per quanto riguarda le salite è meglio la rapportatura della ibrida stradale o di quella trekking?
Insomma, mi piacerebbe insieme a Voi ,più esperti , sviscerare i vari aspetti delle due soluzioni; visto anche la spesa che dovrò affrontare ( a proposito: budget max 900 euro che sicuramente sono pochi per una bella bici, ma tanti per le mie possibilità ) aiutatemi a non sbagliare bicicletta!
Grazie
P,S. dimenticavo: ho un'ernia del disco lombare, secondo voi in quetso caso una forcella anteriore ammortizzata può essere comunque consigliabile?