Prima di tutto un ringraziamento a Monterosabike per avermi dato la possibilità di testare la Stambek. Le prove si sono svolte sul terreno della Montagnola, ideale per testare una bici per il fondo sassoso e sconnesso.
Breve descrizione del montaggio: forcella White Brothers BW130 a perno passante, cerchi DTSwiss 470 montati su mozzi N4A (p) e Atomlab (a), gomme Specialized Captain 2,0 posteriore e Rampage 2,35 anteriore con camera, guarnitura RaceFace Evolve XC con rapportatura standard, pignoni SRAM 970 11/34, cambio deragliatore e comandi XT, attacco Kore da 90mm rovesciato e piega lowriser Kore, freni Louise BAT 180/160.
Fa uno strano effetto tornare a pedalare su una front in acciaio dopo la bellezza di nove anni. La risposta elastica del telaio è sensibilmente diversa da quella di un telaio in alluminio, i contraccolpi dal carro sono meno secchi anche se la geometria particolarmente sloping della Stambek comporta dei foderi alti più corti e quindi leggermente più rigidi. E' possibile che questa caratteristica sia stata attenuata nei modelli attualmente in produzione (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=113474) con dei foderi un po' più elastici.
La maneggevolezza della bici è buona, tanto più se si pensa che la forcella è da 130mm: l'assetto piuttosto rialzato non peggiora la maneggevolezza in salita, l'alleggerimento dell'anteriore è infatti minimo come normale per una 29er, anche se devo dire che non sono riuscito a metterlo alla prova su pendenze "estreme" per la presenza del 22 come corona piccola: diciamo che prima del limite della bici è arrivato il limite delle gambe.... L' assetto alto, la geometria azzeccata e la forcella lunga tornano utili anche in discesa dove la Stambek esalta le caratteristiche di scorrevolezza e superamento ostacoli tipiche dei ruotoni.
Le ruote sono adatte all'uso per cui la Stambek è stata pensata, non sono delle piume da XC ma sono ampiamente in grado di resistere ai maltrattamenti su terreni impegnativi. Il mozzo posteriore tiene tanta compagnia nel corso delle discese, la ruota libera "canta" ad un volume degno dei ChrisKing ma con un tono un po' più metallico. Ed io che pensavo che i miei American Classic fossero rumorosi! Una parola per la Rampage, che inchioda l'anteriore come su un binario, dovrò provarlo sulla RIP...
La forcella così com'è è un po' grezza, d'altronde si tratta di un modello non recentissimo, e probabilmente non è all'altezza di RockShox, Manitou o Fox per scorrevolezza e assorbimento dei piccoli urti durante la marcia. In discesa però si difende bene, merito anche del perno passante che le conferisce una buona rigidità e forse anche del Rampage anteriore. Ad avere un po' più di tempo si potrebbe giocare sulla regolazione della compressione (molto sensibile) e sul volume della camera pneumatica per ottenere un comportamento più omogeneo.
Non mi soffermo sul resto della componentistica in quanto ampiamente conosciuta e poco significativa nell' ottica della prova della bici.
Il termine che userei per definire la Stambek è "polivalente": con un montaggio adeguato può accontentare sia chi vuole una bici da escursionismo impegnativo (forcella da 120, ruote robuste) sia chi vuole una front "normale" (forcella da 100, ruote più leggere) con il valore aggiunto di un vero "made in Italy" fatto a mano.
Breve descrizione del montaggio: forcella White Brothers BW130 a perno passante, cerchi DTSwiss 470 montati su mozzi N4A (p) e Atomlab (a), gomme Specialized Captain 2,0 posteriore e Rampage 2,35 anteriore con camera, guarnitura RaceFace Evolve XC con rapportatura standard, pignoni SRAM 970 11/34, cambio deragliatore e comandi XT, attacco Kore da 90mm rovesciato e piega lowriser Kore, freni Louise BAT 180/160.
Fa uno strano effetto tornare a pedalare su una front in acciaio dopo la bellezza di nove anni. La risposta elastica del telaio è sensibilmente diversa da quella di un telaio in alluminio, i contraccolpi dal carro sono meno secchi anche se la geometria particolarmente sloping della Stambek comporta dei foderi alti più corti e quindi leggermente più rigidi. E' possibile che questa caratteristica sia stata attenuata nei modelli attualmente in produzione (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=113474) con dei foderi un po' più elastici.
La maneggevolezza della bici è buona, tanto più se si pensa che la forcella è da 130mm: l'assetto piuttosto rialzato non peggiora la maneggevolezza in salita, l'alleggerimento dell'anteriore è infatti minimo come normale per una 29er, anche se devo dire che non sono riuscito a metterlo alla prova su pendenze "estreme" per la presenza del 22 come corona piccola: diciamo che prima del limite della bici è arrivato il limite delle gambe.... L' assetto alto, la geometria azzeccata e la forcella lunga tornano utili anche in discesa dove la Stambek esalta le caratteristiche di scorrevolezza e superamento ostacoli tipiche dei ruotoni.
Le ruote sono adatte all'uso per cui la Stambek è stata pensata, non sono delle piume da XC ma sono ampiamente in grado di resistere ai maltrattamenti su terreni impegnativi. Il mozzo posteriore tiene tanta compagnia nel corso delle discese, la ruota libera "canta" ad un volume degno dei ChrisKing ma con un tono un po' più metallico. Ed io che pensavo che i miei American Classic fossero rumorosi! Una parola per la Rampage, che inchioda l'anteriore come su un binario, dovrò provarlo sulla RIP...
La forcella così com'è è un po' grezza, d'altronde si tratta di un modello non recentissimo, e probabilmente non è all'altezza di RockShox, Manitou o Fox per scorrevolezza e assorbimento dei piccoli urti durante la marcia. In discesa però si difende bene, merito anche del perno passante che le conferisce una buona rigidità e forse anche del Rampage anteriore. Ad avere un po' più di tempo si potrebbe giocare sulla regolazione della compressione (molto sensibile) e sul volume della camera pneumatica per ottenere un comportamento più omogeneo.
Non mi soffermo sul resto della componentistica in quanto ampiamente conosciuta e poco significativa nell' ottica della prova della bici.
Il termine che userei per definire la Stambek è "polivalente": con un montaggio adeguato può accontentare sia chi vuole una bici da escursionismo impegnativo (forcella da 120, ruote robuste) sia chi vuole una front "normale" (forcella da 100, ruote più leggere) con il valore aggiunto di un vero "made in Italy" fatto a mano.