Dopo un pò di vane ricerche nella zona di castelrotto e a san candido sono riuscito a trovare (purtroppo ad agosto) un alloggio a selva, ora però vorrei dei consigli sui giri da poter effettuare. A me forma permettendo piacerebbe tanto fare il giro dello sciliar, ho già letto l'itinerario di Marco e quello di www.meranobike.it, la prima differenza che ho notato è che il primo parte da selva ed arriva a castelrotto e l'altro parte e ritorna da siusi. Mi è parso di capire che quello del diretur è molto piu lungo perchè non prende nessun impianto infatti è 60 km contro i 37 km dell'altro. Però poi non conoscendo la zona non rieso a capire se il clou del giro ovvero l'alpe di siusi e lo sciliar vengono attraversate con i stessi sentieri. Qualora così fosse magari poteri optare per il secondo per non bruciare tutte le forze con un uscita. Il Diretur poi fa riferimento anche ad un altro giro nella zona ovvero la salita allìega di cason;
-"Se la scalata allo Sciliar è un giro da consigliare solo a biker bene allenati e tecnicamente in gamba, litinerario sotto le Odle, fra Ortisei e Selva di Val Gardena, è fattibile da una cerchia più ampia di amanti delle belle salite e delle discese su singletrack. La salita allEga di Cason si sviluppa su 900 metri di dislivello, la successiva prima discesa della giornata ripaga però di tutte le fatiche. Un bel singletrack, in mezzo al bosco prima e su ampi prati poi, lascia scorrere ladrenalina nelle nostre vene fino al momento in cui vediamo la seconda salita della giornata, quella che conduce al Seceda. Ladrenalina lascia spazio alla disperazione: la sterrata segue la pista da sci con pendenze inumane. Un bel cartello presso la stazione intermedia della funivia ci ridà speranza: Trasporto biciclette consentito. Non è nella nostra etica di biker prendere una funivia durante un giro ad anello, ma in questo momento letica lascia spazio alla ragione ed in men che non si dica ci troviamo nella funivia, librandoci veloci e contenti sopra quel mostro di sterrata. Siamo adesso a 2456 metri di altitudine, il vento è freddo e delle nubi minacciose si avvicinano velocemente.
La discesa è, fortunatamente, altrettanto veloce: un bel singletrack ci conduce in direzione rifugio Firenze, transitando per una piccola malga che potrebbe apparire sul poster di una pubblicità dolomitica: situata in mezzo ad un bel prato verde, immersa nei raggi del sole e con alle spalle una fantastica parete di roccia gialla. Per di più scopriamo che la proprietaria ha appena finito di preparare un fantastico apfelstrudel a cui non possiamo dire di no. Siamo gli unici clienti, probabilmente tutti i turisti sono allAlpe di Siusi. Sulla panca di legno fuori dalla malga ci godiamo cibo e panorama, finché le nuvole cacciano noi ed il sole. La nostra cacciata non è altro che unennesima cavalcata su singletrack fino a Selva di Val Gardena, prima che un violento temporale saluti il calar definitivo del sole.
qualcuno conosce questo giro oltre il diretur di cui mi fido naturalmente?
Ipotizzando una terza uscita settimanalequale altro giro poteri fare?
Preciso che sono un escursionista con doti di gambe media (circa 3500 km l'anno) che di tecnica abbastanza buona. La bici è una full 100-100 anche se xc oriented. Sarei propenso a fare le prime due uscite di 6|8 ore partendo la mattina presto (diciamo intorno alle 06:30) e magari l'altra più leggera. Naturalmente se qualcuno oltre che darmi consigli si vorrà aggregare è a dir poco il benvenuto.
Ciao
Francesco
-"Se la scalata allo Sciliar è un giro da consigliare solo a biker bene allenati e tecnicamente in gamba, litinerario sotto le Odle, fra Ortisei e Selva di Val Gardena, è fattibile da una cerchia più ampia di amanti delle belle salite e delle discese su singletrack. La salita allEga di Cason si sviluppa su 900 metri di dislivello, la successiva prima discesa della giornata ripaga però di tutte le fatiche. Un bel singletrack, in mezzo al bosco prima e su ampi prati poi, lascia scorrere ladrenalina nelle nostre vene fino al momento in cui vediamo la seconda salita della giornata, quella che conduce al Seceda. Ladrenalina lascia spazio alla disperazione: la sterrata segue la pista da sci con pendenze inumane. Un bel cartello presso la stazione intermedia della funivia ci ridà speranza: Trasporto biciclette consentito. Non è nella nostra etica di biker prendere una funivia durante un giro ad anello, ma in questo momento letica lascia spazio alla ragione ed in men che non si dica ci troviamo nella funivia, librandoci veloci e contenti sopra quel mostro di sterrata. Siamo adesso a 2456 metri di altitudine, il vento è freddo e delle nubi minacciose si avvicinano velocemente.
La discesa è, fortunatamente, altrettanto veloce: un bel singletrack ci conduce in direzione rifugio Firenze, transitando per una piccola malga che potrebbe apparire sul poster di una pubblicità dolomitica: situata in mezzo ad un bel prato verde, immersa nei raggi del sole e con alle spalle una fantastica parete di roccia gialla. Per di più scopriamo che la proprietaria ha appena finito di preparare un fantastico apfelstrudel a cui non possiamo dire di no. Siamo gli unici clienti, probabilmente tutti i turisti sono allAlpe di Siusi. Sulla panca di legno fuori dalla malga ci godiamo cibo e panorama, finché le nuvole cacciano noi ed il sole. La nostra cacciata non è altro che unennesima cavalcata su singletrack fino a Selva di Val Gardena, prima che un violento temporale saluti il calar definitivo del sole.
qualcuno conosce questo giro oltre il diretur di cui mi fido naturalmente?
Ipotizzando una terza uscita settimanalequale altro giro poteri fare?
Preciso che sono un escursionista con doti di gambe media (circa 3500 km l'anno) che di tecnica abbastanza buona. La bici è una full 100-100 anche se xc oriented. Sarei propenso a fare le prime due uscite di 6|8 ore partendo la mattina presto (diciamo intorno alle 06:30) e magari l'altra più leggera. Naturalmente se qualcuno oltre che darmi consigli si vorrà aggregare è a dir poco il benvenuto.
Ciao
Francesco