Guida in tratti con sassi

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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54
Roma
www.lamelodia.it
Ciao a tutti, mi sono imbattuto per caso in questo topic e mi intrometto perchè anche a detta degli amici me la cavo sia in salita che in discesa e i tratti tecnici sono la mia passione. Prima di tutto io consiglio oltre al casco almeno delle protezioni da roller (classiche ed economiche ginocchiere e gomitiere) in modo da essere più protetti soprattutto nel caso di impatto con pietre. Non affrontare cose che potrebbero risultare pericolose se non siete convinti e soprattutto se siete da soli. Diversamente, con calma, cercate di trovare una traiettoria che vi potrebbe sembrare quella giusta e provatela considerando soprattutto che un eccessivo arretramento del corpo rispetto alla bici, tipico delle situazioni di incertezza e paura, è quanto di peggio si possa fare perchè si perde completamente il controllo dell'avantreno. Mettete in conto possibili bozzi alla bicicletta perchè dovete dare la precedenza a voi stessi; meglio un graffio sulla bici che qualcosa di rotto.
Seguite gente in gamba e fatevi consigliare da compagni più bravi di voi. Cercate la gradualità in quello che fate e magari mettete un x sui passaggi che non siete riusciti ad addomesticare in modo da ritornarci e riprovarci.
Altra cosa a cui ho fatto caso col tempo e quella di usare sempre un rapporto che con una mezza pedalata vi dia la possibilità di superare l'ostacolo anche se siete quasi fermi, permettendovi di non impuntarvi. Freno anteriore da usare con parsimonia con piccoli colpi che a volte possono permettervi di recuperare l'equilibrio.
Certamente una bici adatta ad un certo tipo di percorsi potrebbe dare un po di sicurezza nell'affronare certe difficoltà. Se ad esempio hai una front da XC con uno stem da 9 o 11 cm sono bei cazzi ad affrontare discese ripide e sconnesse. Per esempio la mia Sanction appena comprata aveva uno stem da 7cm che ho cambiato con quello della bici vecchia da 4,5 e il feeling era tutta un'altra cosa.
Per finire, le salite molto sconnesse. Premetto che la mia bici pesa 16kg e ha 152mm di escursione posteriore e 160 davanti che non posso abbassare come anche la vecchia z1 da 150 alla quale si era rotto il blocco. Nelle salite ripide e dissestate ho fatto di necessità virtù e vi assicuro che alzando la sella oltre la solita posizione per voi normale e pedalando quasi sulla punta della sella (quasi come se foste in piedi) manterrete un controllo perfetto su entrambe le ruote oltre a costringervi a creare quel movimento morbido e circolare della pedalata che è tanto importante in questi casi. In questi casi chi ha una front dovrebbe essere avvantaggiato ma se tutti quelli che hanno una full seguono il mio consiglio sono sicuro del buon risultato. Poi avviamente un buon allenamento alla fatica aiuta. Alcuni tratti potranno essere superati solo di slancio e quindi bisognerà aumentare l'andatura a volte oltre la soglia aerobica. Poi se sul sentiero non hai alternative a pietre smosse e massi più grossi ma ben piantati a terra, io scelgo quasi sempre gli ultimi. Recuperare la traiettoria persa a causa di un sasso che scivola sotto la ruota è una delle cose che ti fa bruciare più energie.
Spero di essere stato d'aiuto e vediamo se ora m'addormo

Ho dimenticato una cosa di non poco conto; i pedali flat (quelli senza attacco per intenderci). C'è chi preferisce avere quelli con l'attacco, però secondo me in discesa il tempo di staccare un piede dal pedale può essere già troppo lungo in determinate situazioni, senza considerare che se cadi e non si staccano i pedali può aumentare notevolmente la possibilità di farsi proprio male non avendo la piena libertà dei movimenti. Il pedale flat potrebbe far perdere qualcosa in salita, però con la sella alta e l'impostazione che ho spiegato nell'altro post si riesce a sopperire alla mancanza (secondo me).
 

ilmitico

Biker ultra
27/3/09
635
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NAPOLI
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Tra i tanti consigli di guida e posizione mi intrometto con la mia piccola esperienza: scendendo con qualcuno moolto + bravo che, però, mi seguiva, mi ha fatto notare che tendevo a stringere il telaio tra le gambe. Effettivamente mi sono accorto che era una posizione che mi trasnetteva più sicurezza, in realtà tenendo le gambe più larghe la bici ha maggiore fluidità e possibilità di districarsi tra gli ostacoli, mentre il corpo rimane centrale rispetto al terreno. Quindi mentre scendo mi ripeto in mente "gambe larghe e dito sinistro leggero sul freno". Vado molto più fluido e spedito su tutti quei sentieri pieni di ostacoli o sassi smossi.
 

cech12

Biker superioris
:adore!:in discesa i flat sono Obbligatori e su questo non si discute per il resto,mollare i freni e giu a tutta!almeno io faccio cosi sempre sicuro su me stesso e sul mio mezzo front o full che sia scioltezza sui pedali e lascia correre
 

alxgravity

Biker superioris
22/1/09
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(TO) canavese
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Considerando che si parla di sezioni rocciose e ripide deduco che si tratta di un percorso All mountain e quindi considero anche che la bici di utilizzo sia una con escursioni abbastanza importanti (120+120). detto questo posso solo dire che le sospensioni sono capaci di assorbire tanta energia da rallentare troppo il mezzo fino a fermarlo con conseguente cappottamento (se prese già a velocità ridotta), invece se prese a velocità "leggermente" più elevate possono far galleggiare il mezzo sopra le rocce. poi naturalmente c'è la giusta posizione in sella cercare di stare il più indietro possibile e lasciar scorrere la bici...
questa è la teoria, io generalmente cerco di andare un pò più forte solo (e ripeto SOLO) nei tratti dove sono convinto al 100 per 100, oltre scendo e me la faccio a piedi e guardo le possibili traiettorie che potevo prendere così per essere pronto la prossima volta...
L'unico consiglio che dò è quello di essere sicuri di ciò che si fà e non strafare cercando di superare i propri limiti...
 

aspire

Biker superis
5/8/09
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perugia
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e invece spesso serve eccome, certi tratti fatti piano sono pericolosissimi, fatti in velocità nemmeno li senti sotto le ruote, un piccolo esempio le scalinate: provate a scendere ai 2 all'ora da una rampa ripidissima, arrivate in fondo con le palle degli occhi che ancora vi ballano dai sobbalzi, poi provate a farla in scioltezza, lasciando correre la bici prendendo velocità senza esagerare: le ruote cominciano a passare da un gradino all'altro e nemmeno sentite più gli spigoli!

questo piccolo esempio funziona anche in fuoristrada, i sassi non vanno copiati, vanno presi di slancio, se poi avete una fullazza da 200 ancora meglio!
per quelli smossi e la ghiaia invece via fluidi e veloci lo stesso, ma tanto si muovono e non è la stessa cosa, ma prendere un po' di velocità aiuta eccome a galleggiarvi sopra!

oink o-o

eh come hai ragione :scassat:
 

brinca

Biker superis
9/10/08
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Alghero-bike team
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salve a tutti!!
a me capita molte volte di prendere delle curve con troppa velocità e avendo paura di scivolare tendo a frenare, ma la bici dal quel momento fa quello che vuole, sembra attratta da una calamita e và dove vuole lei, chi mi può dare un consiglio?
denkiu
 

Ringhio81

Biker superis
25/7/10
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Trentino
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salve a tutti!!
a me capita molte volte di prendere delle curve con troppa velocità e avendo paura di scivolare tendo a frenare, ma la bici dal quel momento fa quello che vuole, sembra attratta da una calamita e và dove vuole lei, chi mi può dare un consiglio?
denkiu


frena prima della curva, mai in curva...
se è troppo ripido il percorso non vergognarti di andar giu "pinzato".

non guardare i video che vanno giu allegramente e sono vestiti come robocop, loro fanno i percorsi ripuliti senza ostacoli e senza rami a mezz'aria, e li fanno 3-4 volte prima di mettere su i video..
 

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