Guida in tratti con sassi

luky-82

Biker serius
25/8/10
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Corciano(PG)
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Ciao ragazzi , io sono nuovo del forum e sono tornato alle mtb da poco dopo anni di moto stradale...
Anch'io ho gli stessi problemi sui sassi mentre riesco a mantenere un buon controllo e buone velocità sui sterrati di terra o erba o simili, anche stretti..
premetto che ho una Bottecchia front non specialistica, la fx 510, cmq l'altro giorno mentre ero a M.Malbe,(perugia), arrivato alla cima sono risceso per un sentierino strettissimo che si è rivelato in seguito un letto asciutto di un torrente, praticamente una pietraia ripida e con sassi grossi anche come meloni e buche improvvise, ho provato a galleggiare in scioltezza ma la bici andava da tutte le parti, e alla fine ero sempre attaccato ai freni per non schiantarmi, dipende anche dalla bici front piuttosto che full? oltre che alla mia inesperienza?
 

Gepp1

Biker assatanatus
27/5/08
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rovereto
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Sfatiamo un mito:
non è la full o la front a fare la differenza....ma le geometrie un ang. aperto ti fa scendere con più velocità diconseguenza galleggi meglio e guidi meglio.

ed ora mi contraddico....ho visto scendere Scratera (un utente del forum) con un telaio Scapin in alu ed una ritchey in carbonchio da un tratto del genere, ed anche bello lungo, e se la cavava meglio di me con una fulletta da 100
dove voglio arrivare???LA TECNICA DI GUIDA FA MIRACOLI perciò il mio consiglio è nn evitare quei tratti ma cercali e percorrili un paio di volte la settimana in modo da allenare la tecnica e cerca la scioltezza nei moimenti.
 
Giusto.... ottima recensione..... a me è successo una situazione simile... ma non erano ciotoli.... bensì sassi di misura dai 10 cm ai 20 cm su un terreno in discesa nel bosco con foglie umide e muschio.... (per chi conoscesse il posto... era a Sega di Ala nella discesa dal Passo della Morte che porta ai Busoni.... esattamente il giro della Lessinia Bike)
La discesa era pericolosa ma non impossibile e vi erano numerosi sassi "semovibili " o non fissi con foglie secche e tanta umidità... (le prime ore del giorno)
La prima discesa la prendo molto piano avendo paura di cadere.... e .... quasi a metà della discesa stacco il piede e porto il peso troppo avanti...
Risultato.....

... son caduto....
La seconda volta la prendo molto più veloce e porto il peso un pelo più indietro....
Risultato.... sono arrivato alla fine della discesa sano e salvo avendo fatto galleggiare la bici sui sassi.....
Non sempre andare piano vuol dire correre meno rischi... ma non per questo bisogna venire giù sparati.
 

Sim880

Biker forumensus
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Bike
Brave Machine RUBATAMI; Carnielli CRN 4000; Sunn Tzar S1
Salve a tutti, dopo aver preso la mia bici nuova (Carnielli CRN 4000...prima ero con la bianchi dell'esselunga del 2000...una 860 full series rossa e blu se non sbaglio!) ho fatto qualche giro più "elaborato" in montagna quest'estate, e mi è sorta una domanda dopo un giro che ho fatto...
uso questo stesso post perchè la domanda mi pare attinente: sentierino in costa, con ghiaiccio e qualche sasso, e uno strapiombo piuttosto simpatico (~400m) a fianco...ad un certo punto curva stretta a destra e controcurva a sinistra...in pratica la classica curva ad S...solo che più che sentiero in quel punto c'erano scalini (fatti con sassi e tronchi)...

beh io me la sono abbastanza fatta sotto e l'ho fatto a mano, e pure così per non tenere la bici dalla parte dello strapiombo a momenti ci finisco io ^^

qualche suggerimento su come riuscire a farlo? Sono io poco capace o effettivamente la cosa è un po' difficile?

Sopratutto due o tre scalini con saltelli piuttosto evidenti mi han creato problemi: con la bici a mano, prima che la ruota anteriore toccasse il fondo dello scalino, la corona grande toccava per terra!!!
Per chi conoscesse il posto, è Madonna di Campiglio..il sentiero che dallo Spinale raggiunge le cascate di Vallesinella Alta.

allego una foto del sentiero

grazie a chi avrà la pazienza di leggere sta spataffiata e consigliare XD
 

Allegati

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Bike&Snow

Biker cesareus


ciao, non vorrei fare lo sborone, ma i single trak riportati nelle due foto non sono propio proibitive, anzi li con un'avanzamento di marcia discreto, (non lento ne velocissimo), si riesce a copiare tutto anche con una front che abbia però una buona forka;

ritornanto al post principe, secondo me molto fa il corpo sulla bike, mi spiego tutto il corpo all'evenienza (ostacolo) deve essere molto attivo propio per bilanciare il peso sulla bike, quindi spostarsi rapidamente in avanti dietro e con gli arti (braccia e gambe) che seguono e ammortizzano.
 

Sim880

Biker forumensus
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Brave Machine RUBATAMI; Carnielli CRN 4000; Sunn Tzar S1
i single track in foto erano il pezzo subito dopo quello che mi ha dato problemi, ovvero la curva ad S stretta coi maledetti gradini che mi ha obbligato a scendere di sella...non chiedermi perchè non ho fatto la foto direttamente a quella...al momento non mi pareva una cosa utile...
ho messo l'immagine solo per dare un'idea del tipo di sentierino ^^

edit: chiedo scusa all'autore del post per l'intrusione, mi eclisso al più presto XD
 

Gepp1

Biker assatanatus
27/5/08
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rovereto
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Tieni presente che una curva ad esse cresce di difficoltà man mano che decresce il raggio delle curve (che scoperta!!!) e lo strapiombo aggiunge una possibilità nn da ridere....ovvero il fatto di pagare molto caro un errore....
in qst caso se uno se la sente lo affronta e basta punto chiuso nn c'è nemmeno la possibilità di sbagliare perchè sarai così concentrato che farai tutto nella maniera ottimale...ma se tu dovessi avere un'incertezza li sbaglieresti...qst per dirti che non seiu una ciofeca ma che probabilmente devi aumentare un pò la tua tecnica e la tua convinzione poi di fondo rimane che ognuno da valutazioni differenti.
 

Sim880

Biker forumensus
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Brave Machine RUBATAMI; Carnielli CRN 4000; Sunn Tzar S1
appena torno su riprovo allora con un filo di velocità XD

se non vado dritto giù dallo strapiombo, posto il risultato

lascio il campo al post originario che ho già inquinato anche troppo ^^
 

enzonen

Biker popularis
6/9/10
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Tricesimo
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scusa l'intromissione, qua parlate di discese fatte su terreno smosso

ma in salita sullo stesso terreno che tecnica usate?
ma sopratutto forcella bloccata o aperta?
pressione delle gomme?

mi sono riavvicinato alla mtb dopo 10 anni di strada che cmq faccio ancora ma ieri dopo un giro da 85 km di mtb in salita ho trovato delle difficoltà......azzo sembravo piantato
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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cioè, dopo 85 km in mtb hai trovato difficoltà su di una salita smossa? pensavi di mangiartela tutta d'un fiato?
comunque io la forka la tengo chiusa (ma quasi tutti diranno il contrario perchè scorre meglio la ruota anteriore) e la pressione della gomma posteriore (tubeless) sulle 2-2,5 atm.
pedalata non troppo agile ma soprattutto belle rotonda ed alleggerendo il peso sulla bici ove serve per aiutare la gomma a copiare meglio il terreno.
 

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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Roma
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Ciao a tutti, mi sono imbattuto per caso in questo topic e mi intrometto perchè anche a detta degli amici me la cavo sia in salita che in discesa e i tratti tecnici sono la mia passione. Prima di tutto io consiglio oltre al casco almeno delle protezioni da roller (classiche ed economiche ginocchiere e gomitiere) in modo da essere più protetti soprattutto nel caso di impatto con pietre. Non affrontare cose che potrebbero risultare pericolose se non siete convinti e soprattutto se siete da soli. Diversamente, con calma, cercate di trovare una traiettoria che vi potrebbe sembrare quella giusta e provatela considerando soprattutto che un eccessivo arretramento del corpo rispetto alla bici, tipico delle situazioni di incertezza e paura, è quanto di peggio si possa fare perchè si perde completamente il controllo dell'avantreno. Mettete in conto possibili bozzi alla bicicletta perchè dovete dare la precedenza a voi stessi; meglio un graffio sulla bici che qualcosa di rotto.
Seguite gente in gamba e fatevi consigliare da compagni più bravi di voi. Cercate la gradualità in quello che fate e magari mettete un x sui passaggi che non siete riusciti ad addomesticare in modo da ritornarci e riprovarci.
Altra cosa a cui ho fatto caso col tempo e quella di usare sempre un rapporto che con una mezza pedalata vi dia la possibilità di superare l'ostacolo anche se siete quasi fermi, permettendovi di non impuntarvi. Freno anteriore da usare con parsimonia con piccoli colpi che a volte possono permettervi di recuperare l'equilibrio.
Certamente una bici adatta ad un certo tipo di percorsi potrebbe dare un po di sicurezza nell'affronare certe difficoltà. Se ad esempio hai una front da XC con uno stem da 9 o 11 cm sono bei cazzi ad affrontare discese ripide e sconnesse. Per esempio la mia Sanction appena comprata aveva uno stem da 7cm che ho cambiato con quello della bici vecchia da 4,5 e il feeling era tutta un'altra cosa.
Per finire, le salite molto sconnesse. Premetto che la mia bici pesa 16kg e ha 152mm di escursione posteriore e 160 davanti che non posso abbassare come anche la vecchia z1 da 150 alla quale si era rotto il blocco. Nelle salite ripide e dissestate ho fatto di necessità virtù e vi assicuro che alzando la sella oltre la solita posizione per voi normale e pedalando quasi sulla punta della sella (quasi come se foste in piedi) manterrete un controllo perfetto su entrambe le ruote oltre a costringervi a creare quel movimento morbido e circolare della pedalata che è tanto importante in questi casi. In questi casi chi ha una front dovrebbe essere avvantaggiato ma se tutti quelli che hanno una full seguono il mio consiglio sono sicuro del buon risultato. Poi avviamente un buon allenamento alla fatica aiuta. Alcuni tratti potranno essere superati solo di slancio e quindi bisognerà aumentare l'andatura a volte oltre la soglia aerobica. Poi se sul sentiero non hai alternative a pietre smosse e massi più grossi ma ben piantati a terra, io scelgo quasi sempre gli ultimi. Recuperare la traiettoria persa a causa di un sasso che scivola sotto la ruota è una delle cose che ti fa bruciare più energie.
Spero di essere stato d'aiuto e vediamo se ora m'addormo
 
Reactions: tarcy

enzonen

Biker popularis
6/9/10
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Tricesimo
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la salita era dentro il giro da 85 km :)

pressione posteriore ok ma quella anteriore?

forse avevo un battistrada anteriore troppo tappato Geax Gato
 
Io, quando facevo enduro con la moto, mi ero specializzanto in imprese eroiche per sopprimere la differenza tecnica dei miei mezzi con chi disponeva di mezzi dell' ultima generazione.
In una mulattiera in discesa feci correre un po' troppo la moto e le vertebre lombari hanno i segni in maniera permanente dell' accaduto.
...
Morale della Favola: se la situazione non mi convince nel dubbio scendo, che alla salute ho imparato a tenerci troppo.

Saluti dalla Romagna.
 
Reactions: tarcy

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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la salita era dentro il giro da 85 km :)

pressione posteriore ok ma quella anteriore?

forse avevo un battistrada anteriore troppo tappato Geax Gato
siceramente io in salita della ruota anteriore me ne frego abbastanza, ovvero cerco solo la traiettoria migliore, ma poi dell'assoribimento di forca o pneumatico mi disinteresso. a quello mi dedico invece per la discesa, quindi forka aperta e pneumatico con pressione 1,8-2,0 bar.
 

depax

Biker serius
16/10/08
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Trieste
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appena torno su riprovo allora con un filo di velocità XD

se non vado dritto giù dallo strapiombo, posto il risultato

lascio il campo al post originario che ho già inquinato anche troppo ^^

Mi associo a quello che han detto molti, l'importante è non perdere l'anteriore, ma l'istinto dice culo indietro tutta, e allora quale è il giusto arretramento?
Secondo me, specie se affronti una curva, una regola empirica che bisognerebbe tenere a mente è: mai braccia interamente distese. Così ammortizzi i colpi, e non scarichi l'anteriore.
Per provare, però, ti consiglio un sentiero vicino a casa, magari in bosco, senza esposizione, senza strapiombo a lato, così elimini una fonte di stress e ti concentri sul sentiero
 

luky-82

Biker serius
25/8/10
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Corciano(PG)
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grazie gepp! sei stato molto esaustivo, in effetti sto imparando a copiare sempre più il fondo, cercando un' andatura fluida anche in discesa in modo da non "impuntare" su vari ostacoli ma "aggirarli", per così dire... questo per me implica ridurre drasticamente la velocità con la quale affonto la discesa... devo scendere a compromessi per il momento... inoltre ho messo in pratica i tuoi consigli sui movimenti sciolti del corpo e devo dire che ci sono benefici immediati, restare calmi e non irrigidirsi aiuta molto, per fare un paragone è come sugli sci, se ti butti indietro e ti tempri tutto sei finito....
Un 'ultima domanda: nelle salite ripide e ghiaiose ho la tendenza a far scartare troppo la ruota posteriore, quindi sono costretto a fermarmi ed a volte non riesco a ripartire pedalando.... qualche consiglio?
Ciao e grazie.
luky-82.
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
1.945
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Trieste
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A questo punto metto anche la mia opinione.
Quando scendo a bomba (con bici da FR) su percorsi particolarmente spaccati (gradini o sassi di una certa dimensione - cosiddetti "baby heads") sui tratti veloci (rettilinei o con curve morbide) il peso lo butto molto sul posteriore per lasciare libera la forca di lavorare e rimbalzare, in pratica guido con il corpo fregandomene della posizione del manubio (se il peso è indietro anche se la ruota è girata la bici andrà dritta); su curve più accentuate il peso va al contrario sull'anteriore in modo che faccia presa la ruota davanti fregandosene di quella dietro che, ancora meglio, in questo modo è libera di derapare (nel caso).

Io faccio così.
 

Bike&Snow

Biker cesareus

ciao dariuckus, potresti indicarci con maggiore precisione fino a che misura si potrebbe arrivare ad accorciare lo stem per avere una maggiore guidabilità del mezzo; o meglio quale metodo sarebbe possibile applicare per capire bene il montaggio di uno stem il più corto possibile?
 

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
1.771
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Roma
www.lamelodia.it

Quello che ho scritto riguardava la mia esperienza. Un'indicazione del genere non sono assolutamente in grado di darla perchè i fattori sono tanti. Posso fare delle considerazioni che magari anche altri forumendoli potrebbero migliorare e/o correggere.
Ad esempio il tipo di bici e l'uso che se ne fa (non avrebbe senso montare un attacco molto corto su un mezzo da xc perchè se hai propensioni per discese non ti fai quel tipo di mezzo).
La taglia della bici in rapporto alla propria statura (la GT ha delle misure un po' generose per le sue taglie e soprattutto per me la M con un attacco da 7 cm era improponibile e comunque oggettivamente parlando non in linea con l'uso freeride per la quale è nata).
La propria disposizione o meno ad affrontare percorsi più o meno tranquilli.
E' comunque sempre una questione di compromessi; come delle gomme con grande trazione non ti possono dare anche grande scorrevolezza o come i reggisella telescopici che hanno il loro debole nel peso.
 

omg

Biker superis
15/4/09
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Cividale del Friuli
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a me è capitato parecchie volte di cadere perchè andavo troppo piano. Mi spiego meglio, la mia velocità era troppo lenta per superare un ostacolo (radici, sassi) mi si chiudeva il davanti e venivo "sparecchiato" in avanti...
penso che l'unica soluzione sia peso abbondantemente indietro, e toccare i freni il meno possibile... poi, fra il dire e il fare... so pure io che è difficile...
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo