Un po' di chiarezza sul tema delle responsabilità.
Innanzitutto lo "scarico di responsabilità" non ha alcun valore: è una clausola che si mette sui moduli di iscrizione ma che non consente deroghe alle leggi vigenti. Per esempio, il fatto che il concorrente si "assuma le responsabilità" non autorizza la società organizzatrice a derogare dalle leggi sulle attività agonistiche: se è una gara ci vuole il certificato agonistico, e se ammetti un concorrente non in regola ne rispondi in caso di problemi.
Ugualmente non vedo alcuna differenza tra atleti ed escursionisti o tra "amatori" o "professionisti": prima di tutto a norma di legge i "professionisti" sono coloro che hanno un contratto, che corrono cioè per lavoro e come attività economica principale, ma questo non autorizza nessuno a metterli sotto con l'auto o a riempirli di schifezze, così come non è ammesso far cadere i muratori dalle impalcature. E poi perchè una GF è una manifestazione amatoriale per definizione.
Concordo sostanzialmente con FG773 sul fatto che molto ruota intorno al rispetto dei regolamenti della federazione o dell' Ente di promozione sportiva.fermo restando che la mancata osservanza di una norma regolamentare rappresenterebbe un bel guaio (oltre che una stupidaggine) va detto che i regolamenti spesso non dicono nulla. E' chiaro quindi che gli organizzatori per stare tranquilli devono mettere in atto tutto quello che la prudenza consiglia; c'è una sentenza del '93 (in ambito sportivo, motocross per la precisione) che parla di "predisporre le normali cautele atte a contenere il rischio nei limiti confacenti alla specifica attività sportiva, nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi". Sul sito della FCI c'è il regolamento, che parla di quanti numeri devono avere addosso i concorrenti, ma non di che misure di sicurezza ci devono essere... anzi, le GF non esistono neppure come tipologie, sono delle "Point to Point"....
Innanzitutto lo "scarico di responsabilità" non ha alcun valore: è una clausola che si mette sui moduli di iscrizione ma che non consente deroghe alle leggi vigenti. Per esempio, il fatto che il concorrente si "assuma le responsabilità" non autorizza la società organizzatrice a derogare dalle leggi sulle attività agonistiche: se è una gara ci vuole il certificato agonistico, e se ammetti un concorrente non in regola ne rispondi in caso di problemi.
Ugualmente non vedo alcuna differenza tra atleti ed escursionisti o tra "amatori" o "professionisti": prima di tutto a norma di legge i "professionisti" sono coloro che hanno un contratto, che corrono cioè per lavoro e come attività economica principale, ma questo non autorizza nessuno a metterli sotto con l'auto o a riempirli di schifezze, così come non è ammesso far cadere i muratori dalle impalcature. E poi perchè una GF è una manifestazione amatoriale per definizione.
Concordo sostanzialmente con FG773 sul fatto che molto ruota intorno al rispetto dei regolamenti della federazione o dell' Ente di promozione sportiva.fermo restando che la mancata osservanza di una norma regolamentare rappresenterebbe un bel guaio (oltre che una stupidaggine) va detto che i regolamenti spesso non dicono nulla. E' chiaro quindi che gli organizzatori per stare tranquilli devono mettere in atto tutto quello che la prudenza consiglia; c'è una sentenza del '93 (in ambito sportivo, motocross per la precisione) che parla di "predisporre le normali cautele atte a contenere il rischio nei limiti confacenti alla specifica attività sportiva, nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi". Sul sito della FCI c'è il regolamento, che parla di quanti numeri devono avere addosso i concorrenti, ma non di che misure di sicurezza ci devono essere... anzi, le GF non esistono neppure come tipologie, sono delle "Point to Point"....