Vi ricordate che circa due anni fa un'orsa di nome Daniza era stata avvistata sul Garda? Venive dal lago di Tovel, sul Brenta, ed era stata "importata" dalla Slovenia. Bene, ora leggete sotto (tratto da "repubblica.it" :-?
Era una razza in estinzione. Ora un progetto
lungo almeno vent'anni
Miracolo, gli orsi ritornano a nascere
Avvistati tre cuccioli nel Parco Adamello. Ora si cerca il padre...
di PIERO GENOVESI*
TRENTO - Sono usciti all'aperto solo da pochi giorni. I tre cuccioli di Daniza, una femmina di orso bruno di circa otto anni, catturata in Slovenia e rilasciata in val di Tovel, in Trentino, nella primavera del 2000, sono nati durante l'inverno nella tana dove la madre ha passato i mesi più freddi. Questa eccezionale foto è stata scattata nel Brenta meridionale. Un documento unico che incoraggia ottimismo riguardo alle sorti dell'orso sulle Alpi.
I tre cuccioli si aggiungono ai due orsetti nati quest'anno da un'altra femmina, Jurka, le cui tracce sono state segnalate in Val di Tovel in aprile dalle guardie forestali della Provincia di Trento e dai tecnici del Parco Adamello Brenta.
I due parti avvenuti quest'anno sono il segnale che il progetto di recupero della popolazione dell'orso sta rispettando le più ottimistiche previsioni. Un buon tasso di accrescimento del piccolo nucleo (sette maschi e tre femmine catturati in Slovenia sono stati rilasciati in quest'area tra il 1999 e il 2003) è infatti una condizione essenziale perché l'intervento per riportare gli orsi nelle Alpi centrali possa aver successo.
Secondo l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (Infs) - che nel 1997 aveva realizzato un approfondito studio di fattibilità del progetto - occorre infatti raggiungere il numero di 50 orsi per assicurare che questa popolazione sopravviva nel lungo periodo. Saranno necessari dai 20 agli 80 anni, a seconda di come andranno le riproduzioni e di quante perdite si registreranno, per avere la certezza del successo.
Negli anni '90 l'orso era praticamente estinto in tutto l'arco alpino; nel 1997 sopravvivevano solo 3 maschi, confinati nel massiccio dell'Adamello Brenta, mentre di tanto in tanto qualche individuo veniva osservato nelle Alpi orientali, proveniente dalle più abbondanti popolazioni balcaniche di Slovenia, Croazia e Romania. L'ultimo cucciolo di orso delle Alpi era nato nel 1989, proprio nel massiccio del Brenta.
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Per salvare questa specie oramai sulla soglia dell'estinzione, il Parco Adamello Brenta ha quindi iniziato la progettazione della reintroduzione dell'Orso bruno nelle Alpi centrali, il più ambizioso progetto di recupero mai realizzato in Italia. L'intervento è stato realizzato in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l'Infs ed è stato sostenuto sia dall'Unione Europea, che lo ha in parte finanziato, sia dalla Slovenia, che ha fornito gli orsi, sottratti alla quota di animali per i quali ogni anno viene autorizzata la caccia dalle autorità di quel Paese.
L'evoluzione della popolazione viene costantemente monitorata con sofisticate tecniche di genetica; una rete di tecnici raccoglie campioni organici degli orsi (peli ed escrementi) che vengono poi analizzati dai genetisti dell'Infs in collaborazione con l'Università dell'Idaho. Le analisi genetiche permettono di caratterizzare ogni singolo orso, evidenziando le fluttuazioni numeriche della popolazione e identificando i nuovi nati, il loro sesso e le relazioni di parentela con gli altri orsi. Saranno quindi peli e escrementi a dirci chi è il padre dei cinque orsetti nati quest'anno.