Allora oggi, ho finalmente provato un giro di cui parlavo da tempo. Lo conoscevo già in parte, mi mancava un pezzo di discesa dal Rifugio Auronzo sito a 2320 mt sotto le 3 Cime fino a fondo valle. Precursore del giro è stato il mitico Carb, il cui resoconto mi aveva lasciato un pò interdetto. Il suo giro con partenza dal lago di Misurina, comprendeva sì 1700 mt di dislivello, ma appena 29,5 km ed allora io ed un pazzo come me anzichè partire da Misurina a 1750 ed arrivare di nuovo lì, abbiamo pensato di partire 23 km + a valle da un'altitudine di 838 mt. ed è venuto un giro direi bello maschio. Prendendo in uso le parole di qualcuno, dico che questo non è un giro esattamente alla portata di tutti, men che meno se fatto in poco + di mezza giornata comprese foto, pause varie e pausa pranzo. Ad un certo punto ci vuole la testa, dove le gambe, la schiena, il culo dicono basta. Un grazie a Morgan, che è venuto con me, che forse in discesa poteva andare un pò di più (nonostante i v-brake), ma che in salita ha patito ancor più di me (non molto) e che quando verso il Carpi, sfinito, mi ha chiesto una sosta, lo avrei baciato perchè per tigna ed orgoglio non mi fermavo ma sta sosta era molto bene accetta anche da me.
Oggi ho capito cosa intendeva Pantani quando alla domanda sul come facesse ad andare così forte in salita, lui rispondeva che era per terminare prima la sofferenza. Oggi quando verso il Carpi ho accelerato nell'ultimo km e mezzo, l'ho fatto solo per questo: per terminare prima la sofferenza
Ovviamente sia chiaro che io con Pantani non ho in comune manco il coprivalvola di plastica nera di una bicicletta.
Questi i dati:
Partenza alle 8.44 da Auronzo di Cadore, mt.838 slm; arrivo alle ore 16.04, comprese soste foto, cadute, barrette e soprattutto pausa pranzo, e un totale di 5h e 24 min. di pedalata.
Dopo 29 km di bitume arrivo al rifugio Auronzo a mt.2320 dopo l'ascesa del passo Tre Croci e quella della famosa salita delle 3 Cime di Lavaredo (questa per capirci http://www.salite.ch/lavaredo1.asp?...co8dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661)
Discesa nel Valon di Lavaredo di 1120 mt. di dislivello, bella impegnativa, ancor di più se fatta con una front da xc puro come la Scale (ovviamente senza toccare la sella), con cappottamento a metà discesa che non aiuta il coraggio nella prosecuzione, specie con una caviglia gonfia. Cappottamento per colpa mia, ma quando si è un pò stanchi le dita sul freno davanti a volte sono più rapide del cervello che dice di non usarle (scusa Tost ). Il mio compagno era dotato di una Genius Limited, invece, pure quella bella racing comunque e con i v-brake.
Discesa per la quale se si ha buon manico con la mia Scale si fa al 95% montati, io l'avrò fatta all'80%, ad ogni modo se uno pensa di riposarsi scendendo, ha sbagliato discesa.
Arrivo a 1207 mt. e nuova salita stavolta su sterro abbastanza buono sino ai 2.100 del Rifugio Città di Carpi. Questa salita presa da sola è d'oro, pendenze mai eccessive (non oltre il 12/13%) abbastanza regolare, con fondo buono, ma se si hanno alle spalle già 35 km e 1400 mt di dislivello, può risultare piuttosto indigesta a più di qualcuno . Infatti i primi 2 km sono stati una sofferenza, poi preso il ritmo è andata meglio, ma gli ultimi 3/4 km è stato un atto di coraggio, testa e caparbietà. Non ne avevamo più.
Arrivati al Città di Carpi il tempo di mettersi una mantellina e via veloci per arrivare al Rifugio Col De Varda a 2115 mt., ma non prima di essere ridiscesi a 1900, con ultima rampa di 300 mt. al 23% su dritti verticali per la pista di sci con fondo ghiaioso . Fatta col 22x32 e solo perchè dei turisti che scendevano a piedi, seppur stupiti, hanno cominciato ad incitarci manco fossimo al Giro. "Dai, dai, bravi, dai che ce la fate, incredibile!!!". Insomma ci hanno dato una carica mai vista, ma soprattutto quello che ci ha dato più carica era che erano gli ultimi 300 mt. di salita, al termine dei quali c'era al rifugio Col de Varda il nostro pranzo :magna: . E io quanno se tratta de magnà non temo manco Armstrong.
Arrivati al Col de Varda è terminata la salita, quindi 50,7 km per 2495 mt di dislivello . I restanti 26 erano 4 di discesa intersecando la pista di sci sino al lago di Misurina e il resto discesa su bitume, totale 76 km.
Veniamo al pranzo: per velocizzare le cose sono andato dentro ad ordinare per me ed il mio compagno. Al termine dell'ordinazione, visto quel pò pò di roba che avevo ordinato la cameriera mi fa (forse per portare i coperti): "Siete in quattro, giusto?" Ed io: "no siamo in due, ma con la fame per sei, quindi veda lei....."
Spazzolati tempo 0, un piatto di lasagne ed uno di penne ai porcini, due piatti di salsicce (due e belle grosse) con polenta, due piatti di patatine fritte, un cestino di pane, due fette di torta ai mirtilli, tre coke da mezzo, e due caffè. Tutto buonissimo ed a prezzo ridotto per essere un rifugio.
Ora le poche foto che la giornata non molto soleggiata e un'andatura non troppo escursionistica mi hanno concesso:
Lago di Misurina e 3 Cime sullo sfondo:
I due pazzi:
Tornante della mitica salita:
Rifugio Auronzo, 2320 s.l.m.:
Di qua non si scende :
Di qua si :
Si risale :
Rifugio Città di Carpi, 2100 s.l.m.:
Cadini di Misurina:
Rifugio Col de Varda, 2115 s.l.m.:
La gente normale va al Col de Varda così:
Panorami:
Sorapis
Monte Piana:
Oggi ho capito cosa intendeva Pantani quando alla domanda sul come facesse ad andare così forte in salita, lui rispondeva che era per terminare prima la sofferenza. Oggi quando verso il Carpi ho accelerato nell'ultimo km e mezzo, l'ho fatto solo per questo: per terminare prima la sofferenza
Ovviamente sia chiaro che io con Pantani non ho in comune manco il coprivalvola di plastica nera di una bicicletta.
Questi i dati:
Partenza alle 8.44 da Auronzo di Cadore, mt.838 slm; arrivo alle ore 16.04, comprese soste foto, cadute, barrette e soprattutto pausa pranzo, e un totale di 5h e 24 min. di pedalata.
Dopo 29 km di bitume arrivo al rifugio Auronzo a mt.2320 dopo l'ascesa del passo Tre Croci e quella della famosa salita delle 3 Cime di Lavaredo
Discesa nel Valon di Lavaredo di 1120 mt. di dislivello, bella impegnativa, ancor di più se fatta con una front da xc puro come la Scale (ovviamente senza toccare la sella), con cappottamento a metà discesa che non aiuta il coraggio nella prosecuzione, specie con una caviglia gonfia. Cappottamento per colpa mia, ma quando si è un pò stanchi le dita sul freno davanti a volte sono più rapide del cervello che dice di non usarle (scusa Tost
Discesa per la quale se si ha buon manico con la mia Scale si fa al 95% montati, io l'avrò fatta all'80%, ad ogni modo se uno pensa di riposarsi scendendo, ha sbagliato discesa.
Arrivo a 1207 mt. e nuova salita stavolta su sterro abbastanza buono sino ai 2.100 del Rifugio Città di Carpi. Questa salita presa da sola è d'oro, pendenze mai eccessive (non oltre il 12/13%) abbastanza regolare, con fondo buono, ma se si hanno alle spalle già 35 km e 1400 mt di dislivello, può risultare piuttosto indigesta a più di qualcuno
Arrivati al Città di Carpi il tempo di mettersi una mantellina e via veloci per arrivare al Rifugio Col De Varda a 2115 mt., ma non prima di essere ridiscesi a 1900, con ultima rampa di 300 mt. al 23% su dritti verticali per la pista di sci con fondo ghiaioso
Arrivati al Col de Varda è terminata la salita, quindi 50,7 km per 2495 mt di dislivello
Veniamo al pranzo: per velocizzare le cose sono andato dentro ad ordinare per me ed il mio compagno. Al termine dell'ordinazione, visto quel pò pò di roba che avevo ordinato la cameriera mi fa (forse per portare i coperti): "Siete in quattro, giusto?" Ed io: "no siamo in due, ma con la fame per sei, quindi veda lei....."
Spazzolati tempo 0, un piatto di lasagne ed uno di penne ai porcini, due piatti di salsicce (due e belle grosse) con polenta, due piatti di patatine fritte, un cestino di pane, due fette di torta ai mirtilli, tre coke da mezzo, e due caffè. Tutto buonissimo ed a prezzo ridotto per essere un rifugio.
Ora le poche foto che la giornata non molto soleggiata e un'andatura non troppo escursionistica mi hanno concesso:
Lago di Misurina e 3 Cime sullo sfondo:
I due pazzi:
Tornante della mitica salita:
Rifugio Auronzo, 2320 s.l.m.:
Di qua non si scende
Di qua si
Si risale
Rifugio Città di Carpi, 2100 s.l.m.:
Cadini di Misurina:
Rifugio Col de Varda, 2115 s.l.m.:
La gente normale va al Col de Varda così:
Panorami:
Sorapis
Monte Piana: