sicuramente si, l'importante è che poi non assumano i cinesi sottopagati ai quali hanno tolto la produzione, per controllare le macchine e montare i telai.è sempre meglio avere 50 persone che curano una fabbrica automatizzata in Belgio che zero.
sicuramente si, l'importante è che poi non assumano i cinesi sottopagati ai quali hanno tolto la produzione, per controllare le macchine e montare i telai.è sempre meglio avere 50 persone che curano una fabbrica automatizzata in Belgio che zero.
Costano troppo di trasfertasicuramente si, l'importante è che poi non assumano i cinesi sottopagati ai quali hanno tolto la produzione, per controllare le macchine e montare i telai.
e comunque dietro una fabbrica automatizzata c'è un indotto di lavoro non automatizzato, da chi fa manutenzione alle macchine a chi pulisce i pavimentiè sempre meglio avere 50 persone che curano una fabbrica automatizzata in Belgio che zero.
non ti offendere....ma questo significa che con il tempo marchi come Yeti (bici da paura per carità) non potranno (o non dovrebbero) far pagare 4500 euro solo un telaio "made in Vietnam".già il fatto che si tratti di un "nuovo tipo di carbonio" lascia presagire che difficilmente i prezzi scenderanno.
Piuttosto, molto interessante é che la produzione torni qui grazie all'automazione, che rende la manodopera a basso costo irrilevante. È la strada che si deve prendere se si vuole contrastare la Cina e l'Oriente in generale.
non ti offendere....ma questo significa che con il tempo marchi come Yeti (bici da paura per carità) non potranno (o non dovrebbero) far pagare 4500 euro solo un telaio "made in Vietnam".
da come ho capito in asia la qualità si produce a Taiwan e i prezzi sono ancora onesti...ed anche qui....bisognerà vedere....
Prova a chiedere a guerilla..interessante capire come venga lavorato il carbonio in maniera così automatizzata visto che solitamente i robot faticano a maneggiare i fogli di fibre, in più si parla anche ti resina termoplastica che mi sembra un'altra soluzione motlo particolare in ambito carbonio
speriamo sia cosi...io non denigro il lavoro all estero....ma non è possibile che in Europa sia sparito tutto....non parliamo da noi...il valore di un marchio non è dato solo da dove avviene la produzione, altrimenti yeti avrebbe dovuto chiudere quando l'hanno spostata dagli usa all'oriente, invece si è ingrandita ed ha avuto più successo
ecco appunto, sono curioso di capire di che processo e di che materiale si trattaProva a chiedere a guerilla..
Guerrilla Gravity: 4 diverse bici in un unico telaio
www.google.it
Comunque non è solo carbonio.. ma un nuovo materiale.. quindi il processo sarà ancora diverso..
speriamo sia cosi...io non denigro il lavoro all estero....ma non è possibile che in Europa sia sparito tutto....non parliamo da noi...
Vedi Beta....produce all'estero, ma almeno le linee top sono rimaste in italia....
Sarà anche che il gap del costo della manodopera si è ristretto sostanzialmente rispetto al passato.comunque a dire il vero varie aziende sono tornate indietro perchè alla fine se si ricerca la massima qualità e soprattutto dei controlli qualità e certificazioni produrre in cina non diventa più così conveniente in vari campi
Sarà anche che il gap del costo della manodopera si è ristretto sostanzialmente rispetto al passato.
Sarà anche che il gap del costo della manodopera si è ristretto sostanzialmente rispetto al passato.
Sarà anche che il gap del costo della manodopera si è ristretto sostanzialmente rispetto al passato.
il punto è che la maggior parte delle persone (votanti) vede ancora le catene di montaggio come simbolo di prosperità e lavoro, quando invece il futuro non è nell'avere l'industria da bassa manovalanza, ma essere sempre avanti un passo a chi di manodopera ne ha a bizzeffe, come la Cina o l'India, o concentrarsi sulle risorse del territorio, che nel caso italiano sono il motivo del turismo.
Per esempio le miniere di carbone degli Stati Uniti, appoggiate da Trump perché tanti suoi elettori provengono da questo tipo di lavoratori, sono l'ultimo rigurgito di un passato che non tornerà più, anche se adesso l'onda populista ci marcia su. Ma finirà anche quella di fronte ai fatti, volenti o nolenti.
il punto è che la maggior parte delle persone (votanti) vede ancora le catene di montaggio come simbolo di prosperità e lavoro, quando invece il futuro non è nell'avere l'industria da bassa manovalanza, ma essere sempre avanti un passo a chi di manodopera ne ha a bizzeffe, come la Cina o l'India, o concentrarsi sulle risorse del territorio, che nel caso italiano sono il motivo del turismo.
Per esempio le miniere di carbone degli Stati Uniti, appoggiate da Trump perché tanti suoi elettori provengono da questo tipo di lavoratori, sono l'ultimo rigurgito di un passato che non tornerà più, anche se adesso l'onda populista ci marcia su. Ma finirà anche quella di fronte ai fatti, volenti o nolenti.
Giusto.con taiwan e la cina. C'è però la fila di Paesi dove costa meno, a cominciare dal vietnam, e le aziende sono sempre cinesi, con filiali dove costa meno
dipende,potrebbe anche perdere, se qualcuno ... avrà il JAMMER a portata di mano!e terminator vincerà il tour de france