Provato sabato con un amico. La prima metà del percorso è uguale all'anno scorso, quindi stessa salita lunghissima su asfalto e stessa discesa velocissima su fondo sdrucciolevole, avvallamenti, canali di scolo e pietre in ogni dove, quindi occhio (un ragazzo davanti a noi è caduto, per fortuna non si è fatto nulla). Io la reputo la discesa più pericolosa della gara, ma le valutazioni sono sempre soggettive.
Completamente diversa la seconda parte che comincia dalla seconda lunghissima salita. Questa è impegnativa ed a tratti molto ripida ed è quasi tutta su sterrato. Al termine si arriva alla seconda lunga discesa. E' più tecnica della precedente, ma a mio avviso decisamente più divertente e stilosa e pure meno pericolosa, visto che i passaggi ed i single
trek non consentono velocità elevatissime. Nei tratti meno esposti al sole abbiamo trovato fango, ma solo in un punto era veramente pesante.
L'ultima parte è nuovamente uguale a quella dello scorso anno, con la serie di ripidoni che portano sotto Cortona. Sabato il terreno in quel punto era solo umido, quindi erano fattibilissimi, ma se dovesse piovere, col fango occorrerà un pò più di manico, ma in casi estremi si può sempre scendere.
Da qui in poi è praticamente tutta salita fino all'arrivo. Si tratta di salita molto ripida, in parte anche su antico basolato romano, quindi non agevolissima visto che saremo stanchi. Consiglio di arrivarci con ancora un pò di benzina per evitare il colpo di grazia.
Una curiosità, al termine della prima salita si può vedere lo scempio che purtroppo ha provocato la bufera di vento delle settimane scorse che ha investito la Toscana, con centinaia di abeti sradicati e caduti.