Frequenza cardiaca vs prestazione

Bughi

Biker velocissimus
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Brianza rules
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Ciao Ragazzi,
Sono ormai 6 mesi che l'HAC4 registra ogni mia uscita con la bici.
Analizzando i dati di un giro ripetuto più volte, ho osservato dalla prima all'ultima volta un aumento della velocità media con un parallelo abbassamento della frequenza cardiaca media.
Questo fatto mi lascia un po' interdetto perchè se da un lato è logico che conl'allenamento crescono le prestazioni dall'altro mi lascia perplesso il fatto che la frequenza cardiaca cali ... mi spiego ... spingo sempre al mio limite per cui mi aspetterei solo il miglioramento della media di velocità ... insomma un migliore rendimento a parità di sforzo.
Come completare/variare l'allenamento per riuscire a far crescere parallalemente frequenza cardiaca e prestazione ???
 

benozzo71

Biker serius
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Brianza collinosa
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Bughi ha scritto:
Ciao Ragazzi,
Sono ormai 6 mesi che l'HAC4 registra ogni mia uscita con la bici.
Analizzando i dati di un giro ripetuto più volte, ho osservato dalla prima all'ultima volta un aumento della velocità media con un parallelo abbassamento della frequenza cardiaca media.
Questo fatto mi lascia un po' interdetto perchè se da un lato è logico che conl'allenamento crescono le prestazioni dall'altro mi lascia perplesso il fatto che la frequenza cardiaca cali ... mi spiego ... spingo sempre al mio limite per cui mi aspetterei solo il miglioramento della media di velocità ... insomma un migliore rendimento a parità di sforzo.
Come completare/variare l'allenamento per riuscire a far crescere parallalemente frequenza cardiaca e prestazione ???

Non sono né un medico né un preparatore atletico. Mi smebra evidente che l'esperienza (in senso Galileiano) abbia dimostrato che la legge che ti aspettavi semplicemente errata. L'allenamento migliora la potenza (quindi le prestazioni) abbassando la frequanza cardiaca. Considera poi che quella iniziale non è detto che fosse la media ideale di riferiment; perché dovresti prenderla come riferimento costante per misurare i tuoi progressi?
 

KORKI

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Bughi ha scritto:
Ciao Ragazzi,
Sono ormai 6 mesi che l'HAC4 registra ogni mia uscita con la bici.
Analizzando i dati di un giro ripetuto più volte, ho osservato dalla prima all'ultima volta un aumento della velocità media con un parallelo abbassamento della frequenza cardiaca media.
Questo fatto mi lascia un po' interdetto perchè se da un lato è logico che conl'allenamento crescono le prestazioni dall'altro mi lascia perplesso il fatto che la frequenza cardiaca cali ... mi spiego ... spingo sempre al mio limite per cui mi aspetterei solo il miglioramento della media di velocità ... insomma un migliore rendimento a parità di sforzo.
Come completare/variare l'allenamento per riuscire a far crescere parallalemente frequenza cardiaca e prestazione ???
Una diminuzione della frequenza cardiaca (per motivi non patologici) tramite un'attività fisica è normale. Il cuore è un muscolo e come tale allenabile a tutti gli effetti. Lo sviluppo del cuore può riguardare lo SPESSORE (Ipertrofia concentrica), o il VOLUME (Ipertrofia eccentrica); il prima caso è relativo ad atleti di che praticano sport di forza, il secondo caso è tipico di chi pratica uno sport di resistenza.

La parte del cuore deputata ad inviare il sangue in circolo è il ventricolo sinistro (una cavità) che ha una certa dimensione, o meglio un certo volume. Ad ogni contrazione del cuore, il ventricolo pompa il relativo volume di sangue in circolo che moltiplicato per i battiti al minuto determina la Gettata cardiaca cioé il volume di sangue pompato dal ventricolo per minuto. Se il volume del ventricolo sinistro aumenta grazie all'allenamento, aumenta anche il volume di sangue pompato ad ogni battito; di conseguenza, per far fronte ad una stessa richiesta di sangue, servono meno battiti.

Il volume della scarica sistolica tipico per una persona adulta in posizione eretta, va da 60 a 80 ml di sangue, che moltiplicato per un battito a riposo di 80 pulsazioni, si ottiene una gettata cardiaca tra 4,6 e 6,4 L/min.

Prendiamo come esempio un volume di 60 ml per 80 battimi min, si ottengono appunto 4,8 L/min. Con l'allenamento si arriva ad un volume di 100 ml. Per fornire la stessa gittata cardiaca di 4,8 L/min servirebbere a riposo solo 48 battiti, risparmiando anche in usura cardiaca.
 

KORKI

Moderatur
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Per completezza, bisognerebbe analizzare tutte le situazioni fisiologiche che si verificano con l'aumento dello sforzo, e non solo ralativamente all'aumento della frequenza cardiaca. Infatti, aumentando lo sforzo, aumenta anche la produzione di acido lattico, per esempio, che se troppo elevato diventa un fattore inibente della contrazione muscolare costringendoci, se non a fermarci, almeno a rallentarci; non a caso gli sprint massimali si possono sostenere per brevi tratti con la necessità di rallentare entro poco tempo.

Una capacità di sostenere uno sforzo con il minor numero di battiti possibili, oltre ad indicare un "motore fisiologico" efficiente, ci permette di rimanere ben lontani dal nostro massimo fisico e da tutti quei fattori limitanti che possono intervenire a disturbare la prestazione fisico.

Una volta leggevo uno studio del Centro Ricerca Gatorade, dove si diceva che la perdita di 1 Lt di acqua (disidratazione) portava ad un incremento di 8 battiti al minuto; mi sembrava strano :nunsacci:. Informandomi, la spiegazione è dovuta la fatto che la disidratazione riguarda anche il sangue ( ovvio, è un liquido ), con la conseguente diminuzione di volume plasmatico. Per mantenere la stessa gittata cardiaca bisogna aumentare i battiti cardiaci. Se serve una certa quantità di sangue ( in base allo sforzo ) per far fronte alle richieste energetiche in queste condizioni fisiche, c'é poco da fare: o ci si idrata, o si rallenta diminuendo i consumi.

Prendiamo il post precedente e ammettendo che a causa della disidratazione il ventricolo sinistro possa pompare 40 ml di sangue per battito, appare evidente che per mantenere una certa gittata la frequenza deve aumentare.
 

Gei Gei

Biker popularis
Bughi ha scritto:
Ciao Ragazzi,
spingo sempre al mio limite

probabilmente dico una bischerata, ma se la tua frequenza cardiaca è minore di quella di riferimento vuol dire che non spingi al limite. mi spiego: il limite dovrebbe essere rappresentato da una certa frequenza cardiaca, non dalla velocità o da chi sa altro...
 

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