Si parte alle 9. O meglio ci si ritrova alle 9. Da lì a partire passa sempre una mezz'ora di scambi di protezioni, dimenticanze, ritardi e aggiustamenti dell'ultim'ora e così attentiamo alla grande pazienza di Luciano sin dall'inizio. Poi si parte. Di pink siamo 5. Io, Laura, Soana, Ylenia e Roberta, ma il casino che facciamo è quello di 10. Di amici 3 (Alessio, Davide e un amico della Roby). E ad aiutare la troupe Luciano e Lazza (nel mattino). Siamo saliti al San Bernardino. E subito inizia lo show. Alessio si pianta contro la roccia, da cui inizia lo sterrato per imboccare il dolmen. E' una caduta da manuale. Cosa non si deve fare per non spaccarsi in mille pezzi, ma Alessio è resistente e a parte la bici, lui è perfetto. E si inizia con la prima foratura. Di forature ce ne state altre quattro, ma il divertimento, i posti e le risate a crepapelle hanno reso questa giornata una di quelle più memorabili. Abbiamo percorso il Dolmen, la Ruggetta e poi siamo salite alle Manie per il Toboga e infine la dh delle donne, per un totale di 40 Km. Quello che rimane è la soddisfazione di riuscire a fare un passaggio mai fatto, la gioia di stare insieme, la commozione nel vedere che è comune la gioia quando qualcuna di noi fa qualcosa di bello, i consigli e le prese in giro di Luciano, bonarie... perchè ci dà una forza e un coraggio incredibili. Rimangono i posti, cartoline che ti conquisti sulla tua sella e che si aprono di fronte a te per rivelarsi in tutta la loro bellezza al tuo cuore. Grazie Finale, grazie mountain bike, grazie a queste meravigliose ragazze che rendono il pink freeride una splendida realtà. Grazie Luciano. Rimane anche la bella botta in quella curva della dh delle donne, che inizia dopo un ripido dissestato. Ma vi dirò... non importa. Ho appuntamento con quella curva al più presto e salderò il mio debito. Felice!
giornata fantastica ..... siamo un bel gruppo di scoppiati .....