...non credo che lo sforzo economico sia grossissimo, penso che manchi lo spirito per tuffarsi in qualcosa di nuovo, conosco bene la mentalità dei Valsassinesi e credo che sia simile a quella dei Valtellinesi...
Su Tutto mtb qualche mese fa è stato pubblicato questo articolo, se ti va di leggerlo... credo che dovrebbero farlo anche tanti altri....è un'intervista di Luca il Pazzo a un direttore di impianti francese:
QUESTIONE DI MENTALITA
Devo dire che ci stiamo abituando, direi con un certo gusto, a fare i turisti fuori dallItalia, lo facciamo sostanzialmente per due motivi: quello principale è che ci piace vedere più posti possibili, mischiarci con le altre culture e assorbire gli aspetti più positivi ad ogni incontro; il secondo è che amiamo non poco trascorrere le nostre ferie in località fatte appositamente per persone che amano le attività sportive, e manco a farlo apposta quelle legate alla mountainbike.
Les Orres è un territorio nuovo, nel senso che ha aperto le porte, anzi le ha proprio spalancate, a noi biker un paio danni fa, proprio quando la vicina (e concorrente) Les Deux Alpes ha iniziato a centrare un obiettivo dopo laltro, così tanto da far scattare quella molla che ogni buon imprenditore dovrebbe avere. Avendo a disposizione un posto stupendo, e soprattutto con un lago a valle dalle acque cristalline a soli 15 minuti di macchina, si è presto detta ma se la vicina Les Deux Alpes si è riempita di giovani e fa girare gli impianti da mattina a sera, perchè anche noi non ci rimbocchiamo le maniche?
A questo punto passiamo il microfono a Seb e al direttore dellufficio del turismo, per sapere qualcosa di più sul Team e scoprire comè nato il gancio che ha segnato la svolta.
Seb: lanno scorso siamo andati a Whistler (Canada) per vedere la zona più sviluppata e più innovativa del freeride a livello planetario. Siamo andati là anche per scopiazzare le strutture che poi abbiamo in parte costruito qui a Les Orres. La francia ha capito un po in ritardo che la bicicletta non è solo uno sport da cronometro
ma anche sul piacere, stile e divertimento. A me piace aiutare il mondo della mountainbike in Francia, abbiamo oltre 200 stazioni con impianti di risalita che destate diventano ritrovo solo per anziani
mi capisci? Les Orres ci ha contattati per costruire un bike park e per cambiare il target dei vacanzieri estivi. Lobiettivo era far divertire tutta la famiglia con bici da 100mm di escursione in su. Qui da noi si sono stufati del cross-country e fae solo fatica, qui la gente si vuole divertire, vuole passare la giornata in mezzo ai boschi, a divertirsi, provando nuove strutture, e noi gliele stiamo costruendo!
Riportiamo le parole del direttore dellufficio del turismo affinché anche lItalia incominci a guardare più avanti del proprio naso. Sveglia sveglia sveglia!!! Prima che, ancora una volta, si prenoti la vacanza allestero.
Dir. Uff. turismo: Organizziamo competizioni in mtb da più di 10 anni a tutti i livelli, regionali, nazionali ed europee. Per 10 anni abbiamo seguito levoluzione della bici e abbiamo visto che negli ultimi tempi lo spirito è diventato sempre più simile a quello dello sci e snowboard. Le bici sono cambiate parecchio, non si rompono anche con salti grossi, hanno
freni a disco, sono super tecnologiche
e la gente vuole dei percorsi su cui usare queste bici, è semplice! Come si fa a divulgare uno sport se si vendono i prodotti ma non si sa dove utilizzarli? Da qui abbiamo iniziato a sviluppare e costruire il bike park, esattamente come facciamo dinverno con snowpark con la stessa filosofia e lo stesso pubblico. Ci costava troppo far girare gli impianti solo per i turisti che facevano le passeggiate o andavano a prendere il sole nelle baite! (Con un ghigno di piacere ci confida: il biker usa gli impianti con qualsiasi tempo:..che se ancora non laveste capito significa la certezza economica).
Abbiamo ospitato e stipendiato un ragazzo sveglio, gli abbiamo affidato due operai e i lavori sono partiti, in un mese lo hanno fatto e finito; chiaro, un park è sempre in via di sviluppo! Il costo di realizzazione è stato di 12.000 euro compreso il materiale e tre persone che hanno lavorato. Grazie a questo piccolo investimento (uno snowpark costa 50 volte tanto. ndr) oggi Les Orres fa tra 700 e 900 passaggi giornalieri sulla seggiovia. Lanno scorso, senza il park 350-450
Persino i ristoratori ci dicono che un cliente su due è un biker, sono tutti contenti.