Frattura composta falange p1 dito indice

Salve Dottore,
la mia fidanzata ha riportato una frattura composta della falange P1 del dito indice (così riporta il referto RX) a causa di un piccolo incidente capitato in montagna.
Non le è stata applicata alcuna stecca bensì una semplice medicazione che consiste in un po' di garza che separa il dito indice e medio i quali sono a loro volta tenuti insieme da del cerotto adesivo in due punti diversi.
Questo dovrà tenerlo per 30 gg e rifare autonomamente la medicazione al bisogno.
Mi chiedevo se è prassi normale in questo tipo di fratture e se non ci sono rischi ad avere così tanta mobilità al dito fratturato... chiaramente non lo usa assolutamente per compiti di alcun tipo ma riesce, senza dolori, a fare alcuni piccoli movimenti...

La ringrazio in anticipo.

drpegoli ha scritto:

una frattura, anche se composta, necessita di una immobilizzazione. A volte una cauta mobilizzazione è consentita se la frattura non è completa. Buona regola è in caso di trattamento conservativo (non chirurgico) eseguire un controllo radiografico a distanza di circa sette giorni per vedere se i monconi di frattura non si siano mobilizzati.
drpegoli

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Suppongo si tratti di una frattura non completa, almeno per quanto il mio occhio poco esperto possa vedere. Nel foglio di uscita del pronto soccorso non si parla di controlli radiografici né al termine dei 30 gg né prima.
Le consiglierò quindi di farsi prescrivere una lastra di controllo nei prossimi giorni (la frattura risale a sabato scorso) dal curante.

Grazie mille!

edit:
aggiungo un particolare, l'incidente è avvenuto durante un giro con ciaspole e abbiamo dovuto camminare per molte ore dopo che si è fatta male. Ha dovuto utilizzare le racchette da neve per sostenersi in alcuni punti un po' pericolosi e dunque ha sforzato parecchio il dito. Potrebbe essere questo, considerato il fatto che la frattura è composta e che pare non completa, un fattore di ulteriore tranquillità? Mi spiego: se non si è spostato nulla durante tutti questi sforzi potrebbe essere che col riposo e l'immobilizzazione si possa stare relativamente tranquilli anche facendo una lastra di controllo solo al termine dei 30 gg, cosa che il curante le ha già prescritto? Lei è molto ottimista e dice che se ci fosse stato bisogno le avrebbero detto qualcosa in ospedale (siamo stati al CTO di Torino) e l'avrebbero steccata. Io non è che non mi fido, anzi, però vorrei sentire, visto che ne ho la possibilità, qualche altro parere! Tanto più che è stata visitata da un ortopedico e non da un chirurgo della mano anche se di solito a questo pronto soccorso (mi è già capitato di andare lì per un problema alla mano, frattura V metacarpo) sono molto precisi e se hanno dubbi prenotano immediatamente la visita dallo specialista. Il reparto di chirurgia della mano del CTO credo sia di ottimo livello.