Domenica 07 Agosto 2016...la giornata è di quelle da cartolina...si contano sulle dita di una mano durante una stagione...
Siamo solo in due, io e Mauro alias [MENTION=209553]SOTO[/MENTION]...ed è proprio lui che mi dà il via per un giro che sarebbe stato da ricordare per sempre...guarda caso "pescato" dal carnet di [MENTION=1523]nonnocarb[/MENTION].
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8716
Il condizionale è d'obbligo perchè una volta giunti al Rifugio Bellavista le nostre buone intenzioni si sono dissolte in pochi secondi...
Ma andiamo con ordine...
...partiamo di buon'ora (06.50) dal parcheggio del Lago di Vernago in alta Val Senales...siamo ancora in ombra.
Su bitume saliamo agevolmente fino a Maso Corto stazione di partenza degli impianti di risalita della Val Senales...
Saliamo, a spinta, lungo la ripidissima strada di accesso alle piste...dopo la prima curva pedalabile è un "drittone" infernale...(la foto non rende giustizia)...
Poi in prossimità del primo specchio d'acqua spiana incredibilmente e si riesce finalmente a pedalare.
Il sole inizia la sua corsa ascendente e noi sbuchiamo per godercelo tutto in un ambiente superbo...
Lasciata la carrareccia imbocchiamo più avanti il bellissimo sentiero che sale, prima pedalabile...
e poi molto meno pedalabile...
Guadagniamo abbastanza velocemente il Rifugio Bellavista a 2842 m di quota.
Sopra i 3000 m notiamo che sul versante a nord ha nevicato per cui chiediamo, più che altro per precauzione, ai gestori del rifugio sulla fattibilità di salire al Similaun dal versante austriaco.
Purtroppo la delusione era dietro l'angolo; per la "sfarinata" di neve nessun problema, si passa; il grosso inconveniente era lo smottamento staccatosi due giorni prima sul versante austriaco fra il paese di Vent e il Rifugio Martin Busch che occlude il passaggio anche a piedi...
...meno male che abbiamo chiesto, ci siamo detti...altrimenti avremmo dovuto fare dietrofront e che dietrofront...
Fine del girone Mauro, si torna a casa con la coda fra le gambe nonostante il nostro orgoglioso progetto...
E invece, già che ci siamo, ci inventiamo e ci riprogrammiamo la giornata...
in attesa del pranzo al rifugio, parcheggiamo le bike e a piedi saliamo fino alla croce della Croda delle Cornacchie a ben 3251 m di quota...
Il panorama dalla cima è spaziale...
I turisti iniziano ad aumentare per merito della funivia che sale da Maso Corto fino a 3200 m...
Dopo un tentativo di percorrere il crinale dalla cima per scendere più avanti dal nevaio, causa rocce scivolose ritorniamo sui nostri passi scendendo lungo la traccia battuta dal gatto delle nevi...
Di ritorno al rifugio consumiamo un pranzo veloce (ottimi canederli in brodo) per scendere prima dell'invasione degli escursionisti...
Scendiamo dal sentiero 3...quello della salita...si fa praticamente tutto in sella con buona tecnica...:-?
Dopo il primo tratto su pietroni
diventa bello filante e divertentissimo fino a Maso Corto...850 m di goduria...
Senza seguire l'asfalto continuiamo per sentieri nervosetti e forestali fino all'inizio del Lago di Vernago dove concludiamo il giro col sentierino lungo lago sul lato a meridione.
In conclusione, nonostante la brutta notizia dello smottamento, al riguardo del quale non ho trovato notizie, abbiamo rimediato con un girozzo niente male, bike + trekking, che ci ha, in parte, rinfrancato della forte delusione di non aver potuto compiere il tour preventivato...non era destino nonostante la giornata perfetta.