- Stato
[MENTION=36189]magicomaggio[/MENTION]
Sai cosa mi piace principalmente delle tuo foto? ( [MENTION=76335]yura[/MENTION] potrà confermarlo o meno tecnicamente parlando) te lo dico da cialtrone vicentino delle foto, il senso di profondità che riesci a dare non mi servono neanche gli occhiali 3D per guardarle
.
E' proprio un piacere osservarle complimenti Magico
Ciao Lone !!!
Quanto dici è vero, la capacità di rendere tridimensionale un' immagine è da attribuire principalmente al sensore della fotocamera e all' algoritmo di elaborazione dell' immagine. Contribuiscono poi anche le scelte in fase di scatto (sempre che si scelga e non si lasci decidere tutto alla fotocamera
) Si può scattare usando diaframmi aperti per staccare maggiormente i piani, magari usando un tele, oppure chiudere un po' di più per tenere a fuoco più campo possibile, meglio se con un grandangolo.
Due esempi:
70 mm. f 4,0 (diaframma tutto aperto)
Il primo piano è volutamente sfuocato ma essendo il soggetto abbastanza distante ha consentito che risultassero ben leggibili anche le cime dietro (Gruppo dell' Ortles), staccando comunque il soggetto dalle stesse.
22 mm f8.0 Qui scelta opposta: volevo che anche il tronco in primo piano risultasse leggibile e quindi ho chiuso il diaframma fino a F8,0.
P.s. E' Domenica, sono in casa col mal di schiena e non ho niente di meglio da fare che stare davanti al Mac...
Ciao Kikkolone !!!
lonebiker
Biker grossissimus
- 19/4/07
- 5.451
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- 59
- Bike
- Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
Ciao Lone !!!
Quanto dici è vero, la capacità di rendere tridimensionale un' immagine è da attribuire principalmente al sensore della fotocamera e all' algoritmo di elaborazione dell' immagine. Contribuiscono poi anche le scelte in fase di scatto (sempre che si scelga e non si lasci decidere tutto alla fotocamera
Si può scattare usando diaframmi aperti per staccare maggiormente i piani, magari usando un tele, oppure chiudere un po' di più per tenere a fuoco più campo possibile, meglio se con un grandangolo.
Due esempi:
70 mm. f 4,0 (diaframma tutto aperto)
Il primo piano è volutamente sfuocato ma essendo il soggetto abbastanza distante ha consentito che risultassero ben leggibili anche le cime dietro (Gruppo dell' Ortles), staccando comunque il soggetto dalle stesse.
22 mm f8.0 Qui scelta opposta: volevo che anche il tronco in primo piano risultasse leggibile e quindi ho chiuso il diaframma fino a F8,0.
P.s. E' Domenica, sono in casa col mal di schiena e non ho niente di meglio da fare che stare davanti al Mac...
Ostia (venetismo
) che foto!! grazie per la spegazione ne farò tesoro soprattutto quando cambio macchina.x Domenica altro Venetismo ( Yura capisce
) Semo in do 
ciaoo
Qui scelta opposta
ciao!
posto già visto in altre foto spettacolari, per cortesia mi ricordi dov'è? grassssie!!!
Trattasi dell' ormai celeberrimo Grosser Aletsch Gletscher !
Magic ma non hai inserito la più bella !!!
Ottima scelta compositiva con soggetto decentrato (regola dei terzi) per lasciar spazio al resto, bello il punto di ripresa dal' alto che rende bene il ripido, bello anche il gesto tecnico del biker...in poche parole: come si dovrebbe fare una foto in action in MTB !
Bravo Magico se non viene nominata FDG facciamo una petizione
IMHO
Si vero la più bella.... ma poi non volevo metterne troppo per paura di stufarvi.....
La mitica e temuta Trota..... Passaggio abbastanza tosto come sempre la foto non rende ma......
Cmq. grazie a tutti ...
Sabato 28, salita al Cornizzolo e discesa per il "perfido" pozzo...
Cornizzolo - Civate Lc
Rider e foto: io, Matteo, Fabio, Paolo, Antonio
Cornizzolo - Civate Lc
Rider e foto: io, Matteo, Fabio, Paolo, Antonio
Certe idee sarebbe meglio lasciarle stare nei piu' remoti e oscuri angoli del cervello...e invece sono proprio queste idee quelle che ti ronzano piu' spesso per la testa......qualche giorno fa in modalità esploratore alla ricerca di qualche nuova linea trovai un sentiero interessante che fece accendere in me un' insana scintilla...allora dopo varie ricerche e tracce su google earth ho preso la decisione di provare un anello..qualcuno mi ha seguito...poveri loro di certo non potevano immaginare una giornata simile
....comunque questa storia inizia cosi....
ore 8:30 di una domenica finalmente senza pioggia..direzione Masua
sino a qualche ora fa la giornata era uggiosa e non prometteva bene ma ora va alla grande
si pedala sotto un bel sole
Pan di zucchero ci osserva
siamo arrivati all'ingresso di bega sa canna
in principio si pedala
poi inizia lo spintage
e anche il portage
si ricomincia a pedalare
un grintoso doc sirbonis
si continua a salire per i tornanti di bega sa canna..
il colpo d'occhio alle nostre spalle è fantastico
arriviamo in cima..ne approfittiamo per sistemare il cambio di doc che faceva un po le bizze
siamo in cima....nonostante i tratti di spintage questo bega sa canna è la prima nota lieta di giornata...questo lungo single è fantastico..ovviamente in discesa
...ora dopo una veloce pulitina sarà ancora meglio....ma vi assicuro che sarà una goduria con un panorama da togliere il fiato....ho già in mente come offrirlo per dolce finale di un prossimo giro
ora finalmente si scende....
doc in action
scendiamo un po' troppo veloci e infogati e causa mia distrazione non mi accorgo d'aver sbagliato strada....quando me ne accorgo le mie urla sono vane...avete presente un ghepardo che avvista la preda???per fortuna il gruppo si ferma in uno spazio....alla mia notizia che dobbiamo risalire secondo me sono partite le prime maledizioni...
ora la strada è quella buona ci attende un tratto leggermente in salita con piccolo strappetto finale....ma si riscende subito in direzione acquaresi
velocemente arriviamo al villaggio minerario abbandonato d'acquaresi
un po' di pubblicità occulta
quando scappa scappa
dal villaggio proseguiamo in salita sino ad arrivare sopra la gola di gutturu cardaxiu
dopo un breve tratto in salita e qualche cancello da saltare scolliniamo ...qui troviamo la seconda nota lieta di giornata...un bellissimo quanto veloce single
che ci riporta alla statale dove scatta il primo momento manual del giorno
dopo un breve trasferimento su bitume riprendiamo lo sterrato in direzione ruderi miniera canal grande
qui imbocchiamo il sentiero in discesa che ci condurrà al nostro checkpoint
il veloce sentiero ci prende la mano..ma bisogna rallentare per affrontare qualche tratto un po' piu scorbutico
arriviamo al nostro punto prestabilito l'insenatura di canal grande
e la sua meravigliosa grotta delle spigole
da qui in poi iniziano le note dolenti..e che note..un intera sinfonia...le possibilità sono due:risalire da un sentiero dopo un breve tratto di spintage in uno stretto ma bel passaggio fra i ginepri che ci riporterà al punto dove presi dalla troppa foga e dalla mia disattenzione ,in precedenza avevamo sbagliato..il sentiero dovrebbe essere quasi del tutto pedalabile...opzione due fare il sentiero del trekking miniere nel blu.....si dai si farà del portage ma la vista non ci farà sentire la fatica...e poi che sarà mai ....siamo gente collaudata ..pensai
allora si sale ..tutto a spinta ...arriviamo in cresta
qualcosina si pedala facendo attenzione a non agganciarsi nello stretto sentiero,altri pezzi la maggior parte a piedi ...ma i paesaggi sono mozzafiato
il panorama davanti a noi è indescrivibile
quel corno che si intravede spuntare sulla sinistra è il pan di zucchero
ovunque ti giri trovi delle terrazze con viste sublimi
straordinario
ora inizia il peggio...neppure il miglior gege ha mai fatto un portage simile.....gira voce
che i tremendi terroristi dell'
isis dopo le gole tagliate ,le celle infuocate ti diano una tuta arancione e con una bici in spalla devi scalare il versante in questione...non potete capire ..tra bestemmie di chi non aveva mai bestemmiato....visioni a fondo mistico ci accingiamo a salire in uno strettissimo sentiero da trekking e solo per il trekking
un mazzo dell'altro mondo..se mi pagano non lo rifarei ma che panorama
scolliniamo...non ci posso credere....non si pedala ancora...ma almeno non abbiamo piu' la bici in spalla
qualche breve tratto ora si pedala
e anche se per brevi pezzi...passiamo in paesaggi cosi
per chiudere in bellezza
la mitica scala
un ultimo sforzo e finalmente si pedala..o per meglio dire si guida..tutto discesa sino a masua
arriviamo alle macchine come si suol dire COTTIIIIIIIIIIII..per fortuna gli incauti bikers che mi hanno seguito non mi linciano pubblicamente
la mia esplorazione odierna si è chiusa in maniera positiva...so che i miei compagni magari ancora presi dalle visioni di santi vari magari non la penseranno cosi...ma ho potuto valutare,provare,scoprire e segnare in nero alcune zone nuove ora sono pronto per chiudere un nuovo anello da mostrare a qualche amico del nord e non solo....ohhh non fatevi spaventare vi prometto che il giro sarà meno panoramico ma tutto pedalato...capito ullalà
comunque potro' raccontare quest'avventura insana (almeno per quanto riguarda l'ultimo tratto)alle generazioni future
..alla fine questa avventura si chiude cosi
aspetta aspetta...mi stanno fischiando tutta la sera le orecchie ma non è che saranno quei poveretti che oggi mi hanno seguito??????
....comunque questa storia inizia cosi....ore 8:30 di una domenica finalmente senza pioggia..direzione Masua
sino a qualche ora fa la giornata era uggiosa e non prometteva bene ma ora va alla grande
si pedala sotto un bel sole
Pan di zucchero ci osserva
siamo arrivati all'ingresso di bega sa canna
in principio si pedala
poi inizia lo spintage
e anche il portage
si ricomincia a pedalare
un grintoso doc sirbonis
si continua a salire per i tornanti di bega sa canna..
il colpo d'occhio alle nostre spalle è fantastico
arriviamo in cima..ne approfittiamo per sistemare il cambio di doc che faceva un po le bizze
siamo in cima....nonostante i tratti di spintage questo bega sa canna è la prima nota lieta di giornata...questo lungo single è fantastico..ovviamente in discesa
...ora dopo una veloce pulitina sarà ancora meglio....ma vi assicuro che sarà una goduria con un panorama da togliere il fiato....ho già in mente come offrirlo per dolce finale di un prossimo giroora finalmente si scende....
doc in action
scendiamo un po' troppo veloci e infogati e causa mia distrazione non mi accorgo d'aver sbagliato strada....quando me ne accorgo le mie urla sono vane...avete presente un ghepardo che avvista la preda???per fortuna il gruppo si ferma in uno spazio....alla mia notizia che dobbiamo risalire secondo me sono partite le prime maledizioni...
ora la strada è quella buona ci attende un tratto leggermente in salita con piccolo strappetto finale....ma si riscende subito in direzione acquaresi
velocemente arriviamo al villaggio minerario abbandonato d'acquaresi
un po' di pubblicità occulta
quando scappa scappa
dal villaggio proseguiamo in salita sino ad arrivare sopra la gola di gutturu cardaxiu
dopo un breve tratto in salita e qualche cancello da saltare scolliniamo ...qui troviamo la seconda nota lieta di giornata...un bellissimo quanto veloce single
che ci riporta alla statale dove scatta il primo momento manual del giorno
dopo un breve trasferimento su bitume riprendiamo lo sterrato in direzione ruderi miniera canal grande
qui imbocchiamo il sentiero in discesa che ci condurrà al nostro checkpoint
il veloce sentiero ci prende la mano..ma bisogna rallentare per affrontare qualche tratto un po' piu scorbutico
arriviamo al nostro punto prestabilito l'insenatura di canal grande
e la sua meravigliosa grotta delle spigole
da qui in poi iniziano le note dolenti..e che note..un intera sinfonia...le possibilità sono due:risalire da un sentiero dopo un breve tratto di spintage in uno stretto ma bel passaggio fra i ginepri che ci riporterà al punto dove presi dalla troppa foga e dalla mia disattenzione ,in precedenza avevamo sbagliato..il sentiero dovrebbe essere quasi del tutto pedalabile...opzione due fare il sentiero del trekking miniere nel blu.....si dai si farà del portage ma la vista non ci farà sentire la fatica...e poi che sarà mai ....siamo gente collaudata ..pensai
allora si sale ..tutto a spinta ...arriviamo in cresta
qualcosina si pedala facendo attenzione a non agganciarsi nello stretto sentiero,altri pezzi la maggior parte a piedi ...ma i paesaggi sono mozzafiato
il panorama davanti a noi è indescrivibile
quel corno che si intravede spuntare sulla sinistra è il pan di zucchero
ovunque ti giri trovi delle terrazze con viste sublimi
straordinario
ora inizia il peggio...neppure il miglior gege ha mai fatto un portage simile.....gira voce
che i tremendi terroristi dell'isis dopo le gole tagliate ,le celle infuocate ti diano una tuta arancione e con una bici in spalla devi scalare il versante in questione...non potete capire ..tra bestemmie di chi non aveva mai bestemmiato....visioni a fondo mistico ci accingiamo a salire in uno strettissimo sentiero da trekking e solo per il trekking
un mazzo dell'altro mondo..se mi pagano non lo rifarei ma che panorama
scolliniamo...non ci posso credere....non si pedala ancora...ma almeno non abbiamo piu' la bici in spalla
qualche breve tratto ora si pedala
e anche se per brevi pezzi...passiamo in paesaggi cosi
per chiudere in bellezza
la mitica scala
un ultimo sforzo e finalmente si pedala..o per meglio dire si guida..tutto discesa sino a masua
arriviamo alle macchine come si suol dire COTTIIIIIIIIIIII..per fortuna gli incauti bikers che mi hanno seguito non mi linciano pubblicamente
la mia esplorazione odierna si è chiusa in maniera positiva...so che i miei compagni magari ancora presi dalle visioni di santi vari magari non la penseranno cosi...ma ho potuto valutare,provare,scoprire e segnare in nero alcune zone nuove ora sono pronto per chiudere un nuovo anello da mostrare a qualche amico del nord e non solo....ohhh non fatevi spaventare vi prometto che il giro sarà meno panoramico ma tutto pedalato...capito ullalà
comunque potro' raccontare quest'avventura insana (almeno per quanto riguarda l'ultimo tratto)alle generazioni future
..alla fine questa avventura si chiude cosi
aspetta aspetta...mi stanno fischiando tutta la sera le orecchie ma non è che saranno quei poveretti che oggi mi hanno seguito??????
Ciao Lone !!!
Quanto dici è vero, la capacità di rendere tridimensionale un' immagine è da attribuire principalmente al sensore della fotocamera e all' algoritmo di elaborazione dell' immagine. Contribuiscono poi anche le scelte in fase di scatto (sempre che si scelga e non si lasci decidere tutto alla fotocamera
Si può scattare usando diaframmi aperti per staccare maggiormente i piani, magari usando un tele, oppure chiudere un po' di più per tenere a fuoco più campo possibile, meglio se con un grandangolo.
Due esempi:
70 mm. f 4,0 (diaframma tutto aperto)
Il primo piano è volutamente sfuocato ma essendo il soggetto abbastanza distante ha consentito che risultassero ben leggibili anche le cime dietro (Gruppo dell' Ortles), staccando comunque il soggetto dalle stesse.
22 mm f8.0 Qui scelta opposta: volevo che anche il tronco in primo piano risultasse leggibile e quindi ho chiuso il diaframma fino a F8,0.
P.s. E' Domenica, sono in casa col mal di schiena e non ho niente di meglio da fare che stare davanti al Mac...
e allora meriti di soffrire pensando a quali gradi ci siam fatti ieri :)
Allegati
Lo stronzio è l'elemento chimico di numero atomico 38. Il suo simbolo è Sr. Appartiene al gruppo dei metalli alcalino-terrosi e si presenta come un metallo tenero....
STRONZIO
Lo stronzio è l'elemento chimico di numero atomico 38. Il suo simbolo è Sr. Appartiene al gruppo dei metalli alcalino-terrosi e si presenta come un metallo tenero....
STRONZIO
Tutto fin nel midollo
)
... due fotine del Montiferru di fine inverno ..........
riporto un breve riassunto del giro di domenica sul lago di Garda.
L'itinerario prescelto ricalca questa traccia:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/13753
E' l'occasione x rivedere [MENTION=28919]Gigi81[/MENTION] e x conoscere [MENTION=1035]compagigi[/MENTION] (ideatore del giro),
[MENTION=692]Giani79[/MENTION], cecco e alessandro.
Il giro è molto variegato con tratti molto tranquilli su sentieri e strade secondarie alternati a tratti molto ma molto + cattivi.
Uno di questi è la discesa dalla Rocca di Manerba:
compagigi:
un paio di passaggi di alessandro:
l'itinerario dopo questa discesa a scale che mi sono fatto rigorosamente a piedi non prevedeva difficoltà eccessive. L'unico pericolo era dovuto all'esposizione del sentiero che in alcuni casi passava molto vicino al "vuoto"...
classica foto di gruppo:
Ila in contemplazione di tanta bellezza:
una volta raggiunto il bordo lago....
l'unico modo x riuscire a pedalare era passare con le ruote nell'acqua:
cecco:
Ila tra i cigni:
se c'è un biker che si bagna i piedi questo o questa chi è?
...troppo facile!!!, eccola intenta a strizzare il calzino.....
dopo aver perso Alessandro rapito dall'aroma di uno spiedino che fuoriusciva da una macelleria risaliamo su dura cementata sulla Corna di Salò.
La prima parte della discesa successiva è veramente molto bella, tutta nel bosco, tra tornantini mai impossibili ed infatti non ci sono foto.
la seconda parte invece è decisamente + verticale con alcuni passaggi che ricordano i terrazzamenti liguri:
gigi:
giani79:
...ecco come è finita....
tutte le altre foto mie e di Ila sono qui:
http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=52286&p=1
grazie a tutti e alla prossima
L'itinerario prescelto ricalca questa traccia:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/13753
E' l'occasione x rivedere [MENTION=28919]Gigi81[/MENTION] e x conoscere [MENTION=1035]compagigi[/MENTION] (ideatore del giro),
[MENTION=692]Giani79[/MENTION], cecco e alessandro.
Il giro è molto variegato con tratti molto tranquilli su sentieri e strade secondarie alternati a tratti molto ma molto + cattivi.
Uno di questi è la discesa dalla Rocca di Manerba:
compagigi:
un paio di passaggi di alessandro:
l'itinerario dopo questa discesa a scale che mi sono fatto rigorosamente a piedi non prevedeva difficoltà eccessive. L'unico pericolo era dovuto all'esposizione del sentiero che in alcuni casi passava molto vicino al "vuoto"...
classica foto di gruppo:
Ila in contemplazione di tanta bellezza:
una volta raggiunto il bordo lago....
l'unico modo x riuscire a pedalare era passare con le ruote nell'acqua:
cecco:
Ila tra i cigni:
se c'è un biker che si bagna i piedi questo o questa chi è?
...troppo facile!!!, eccola intenta a strizzare il calzino.....
dopo aver perso Alessandro rapito dall'aroma di uno spiedino che fuoriusciva da una macelleria risaliamo su dura cementata sulla Corna di Salò.
La prima parte della discesa successiva è veramente molto bella, tutta nel bosco, tra tornantini mai impossibili ed infatti non ci sono foto.
la seconda parte invece è decisamente + verticale con alcuni passaggi che ricordano i terrazzamenti liguri:
gigi:
giani79:
...ecco come è finita....
tutte le altre foto mie e di Ila sono qui:
http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=52286&p=1
grazie a tutti e alla prossima
Carissimo [MENTION=28958]miciolo[/MENTION] son contento ti sia piaciuto anche questo lato del Garda... e degli argini alla fine della Corna cosa mi dici ?....
- Stato