[FOTO] in azione delle nostre enduro/AM, parte quarta

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burdenbike

Biker immensus
A me, la montagna piace...quella tirolese ancora di più...
Le case, gli alpeggi, i masi, le malghe, l'ambiente tutto ha un fascino particolare ai miei occhi...
Fu così che per alterne vicende mi ritrovai a passare una settimana di vacanza in Valle Aurina, a San Giovanni,
alla fine del mese di agosto, dribblando maltempo e nuvole, con la fortuna di non prendere mai acqua...

Montagne splendide, panorami mozzafiato, colori imperdibili con tutte le sfumature del verde possibili ed immaginabili,
ospitalità impagabile, cucina da colica salivare... formaggi speck e cren solo per dirne alcuni...

Sentieri in bici impegnativi ma degni di essere percorsi che mettono a nudo tutti i limiti fisici di chi li affronta...
Sentieri a piedi che danno soddisfazione...( ed in questo caso i limiti sono meno evidenti )
Il "portage" eletto a sistema di traferimento...
L'impotenza e l'imprecisione dell'autoscatto...

Luoghi già visitati in altri tempi, altri compagni...
L'emozione sottile di riconoscere luoghi, malghe passi, creste...

Dedicando tutto questo a chi avrebbe potuto esserci ma non ci fu...

lo Speikboden






Giro della Malga dei Tauri


verso la KegelgassAlm














Verso il Passo dei Bovi (forcella abbassabile artigianalmente)








Verso la DurraAlm


Sperando di non avervi tediato...
 

nikmer

Biker serius
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Verso il colle Sommeiller


Vallon du Fond 2620m. Da qui si inizia a fare sul serio...


Verso il passo Fourneaux




Ancora qualche tratto ciclabile prima del passo Fourneaux


Ma la ciclabilità dura poco...


Sul passo Fourneaux


Chi ci arriva faticando di meno...


La valle dell'ascesa


Verso la punta Sommeiller


Quasi in cima alla Punta Sommeiller


Punta Sommeiller 3330 m


Il colle Sommeiller visto dalla Punta


Quel che resta del ghiacciaio


Rifugio Galambra


La discesa dalla Punta Sommeiller vista dal rifugio Galambra


Val Fredda (la valle della discesa)
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
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3° giorno les croisettes (ch) per soli 5000 d- ... s'è preferito pedalare un po'
PS: sebbene il D- fosse notevole il D+ in versione AM c'è stato!

in una splendida giornata di sole con la carta d'identita nel quaio io e la guida jag si va verso il confine svizzero


per il mio 3° giorno nel più grande parcogiochi d'europa si decide di "anche" pedalare e spingere per qualche metro!


il tutto per poter raggiungere posti da sogno


a tu per tu con les dents blanches








a sentir il freddo del ghiacciaio del monte bianco


finita la extension ritorno in francia nella via proibita passando dai pascoli di Heidi


giù in FR mode sino alle piste DH




a riprender le piste e gli impianti... ma non come questi che hanno fatto di tutto per prenderli a sbafo!!!




c'è chi ci ha provato smontando dalla bici


chi invece ha tentato l'aggrappaggio alle funi mollando il manubrio


chi è andato troppo in alto... e non so dirvi se dalla luna è poi tornato!!!


ecco il vincitore!... dai e dai è riuscito a quadagnarsi la cucagna, ha vinto un giro in seggiovia senza il pass!!!


a fine giornata saluto l'amico giag, il mio bonus a "les portes du soleil" è finito, lascio il bikepark con un po' di tristezza ma con la consapevolezza che un'altro giorno mi avrebbe distrutto il convalescente fisico e finito le ultime pastiglie dei freni rimastomi!!!

ci tornerò sicuramente, per la 20^ volta, fino a che un giorno pure io spiccherò il volo .... in sogno forse, e per giunta in bianconero!!!
 

miciolo

Biker obiettivus
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piacenza
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Devo ammetterlo, fare l'ultimo report dell'ultima escursione in Val Maira fa un certo effetto soprattutto se fatto da casa mia a Piacenza dove guardando fuori dalla finestra non vedo le montagne e non sento i campanacci delle mucche.
Bene mi devo carburare, un paio di bicchieri di genepy :-P, una lacrimuccia al pensiero di dove siamo stati e via partiamo con il report:

per l'ultima escursione Ila aveva preparato una traccia nei dintorni di Marmora, un paese della medio-alta Val Maira, zona x noi completamente inesplorata.
Ci alziamo di buon ora (non è vero!!!) carichiamo le bikes e ci dirigiamo verso valle lasciando un cielo blu da far paura x una nebbiolina autunnale....
Breve consultazione e ...discussione e rapido cambio di programma:
si va in quota dove il cielo è blu e dove il bitume è 0, ripetiamo il Tour dell'Oronaye con una variazione + alpinistica passando x il Lago d'Apsoi ed il successivo Colle dell"Enchiausa.
La scelta si rivela azzeccata; in quota splende il sole anche se il giro che ci si prospetta è molto duro con i suoi 1800 mt D+ concentrati in neanche 30 km con diversi tratti di bici in spalla:

già dai primi tornanti della sterrata che ci porta in quota si capisce che la scelta sull'itinerario è stata corretta:







sembra un acquerello:



Ripercorriamo in parte il Tour dell'Oronaye per abbandonarlo al Passo della Cavalla dove un bel single track ci conduce in prox del Lago d'Apsoi:









la risalita verso il colle d'Enchiausa è stata forse una delle più dure che abbia mai affrontato (paragonabile forse alla risalita del Passo Dosdè in alta Val Viola), sassi sino agli occhi e pendenze da far fatica a farle a piedi. Il mio pensiero va a Ila che solo sino a qualche mese fa era a terra ed ora sputa sangue e sudore con me...
grande mamma Ila!!!!



non mi par vero siamo in cima!!!!!!

la foto di rito su un passo che vi posso assicurare vede solamente qualche raro escursionista....



un paio di foto dove ce la tiriamo un pò....:





e siamo pronti per la discesa.....



via.....



nel frattempo un minaccioso temporale inizia a farsi sentire ma fortunatamente poi devierà la sua strada....







perdiamo quota su un sentiero circondati da stelle alpine:



e chi non vorrebbe mettere le proprie ruote su un sentiero come questo...:





dopo la discesa risaliamo x il colle Charbonet affrontando la successiva discesa già fatta in precedenza arrivando alla macchina con le luci del tramonto.

questa foto scattata al colle Charbonet testimonia stanchezza e felicità nell'aver ormai portato a termine un itinerario del genere.



Consiglio questo tour a chi ama la montagna cercando scorci poco frequentati che vanno a discapito della ciclabilità e della pedalata "rotonda".
Sconsigliato invece x i ciclisti che usano la bike x essere trasportati e non x trasportarla

Qualche dato del giro:

Km 29
D+ 1800 mt
quota max: 2.735 Colle Enchiausa
ciclabilità: 85%
difficoltà: OC/OC

PS: la traccia di questo itinerario è stata presa dal sito
www.cicloalpinismo.com
che ringrazio
 

burdenbike

Biker immensus
da precedenti esami dei giri ebbi la sensazione che "Miciolo" fosse uno tostO...
ora mi sorge il dubbio che sia tostA...

in ogni caso sappia che anche io sono iscritto al club di quelli che la bici "se la portano"...
 

burdenbike

Biker immensus
queste direi che son veramente belle...
 

yura

Redazione
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Varesott
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Orbea Rallon

Sinceri complimenti caro amico !!!
 

coolmanu

Biker poeticus

Gran bel giro, belle foto....

Bravissimi!!!!
 

nikmer

Biker serius
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stesso giro che feci io qualche anno fa ma cercando di descriverlo a domingosh non sono riusito a spiegargli come ho fatto a scendere dalla valfredda... la memoria perde i colpi!... hai la traccia?


Dal rifugio Galambra, si prosegue in direzione del Vallonetto ma invece di salire sulla vetta, si piega subito a dx passando sotto la punta Galambra.
Qui la traccia:

http://connect.garmin.com/modern/activity/569154768

L'idea era quella di salire anche sul Vallonetto ma l'ora tarda e le nuvole spesse in quella direzione ci hanno fatto desistere... Ma non è detto che non ci torniamo
 

joordan

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vago per il nord ovest e svizzera
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yeti su ruote e ibis sul chiodo
ed eccomi a chiudere un weekend (un altro..) di quelli da definire epici..per lunghezza dei giri, dislivello, sofferenza da sole e caldo, patimento da portege eccessivo, incidenti vari, interminabili ed inarrivabili confini e traguardi...ma pieni di un godimento così profondo che sarebbe vano cercare di descriverlo..lascio farlo a qualche immagine presa qua e la..

giorno 1...il saflishpass...per chi bazzica il sempione e dintorni resta nota gita, di degno spessore, fattibile in molti modi..ai più' audaci ad anello facendo la famigerata, amata e odiata, salita da grengiols...

ma avendone fatta e rifatta ogni variante, decidiamo per il giro ulteriormente esplorativo..e come sempre tra meraviglia e maledizioni, chiudiamo a notte fonda senza più' energie ma con uno spirito ritemprato..

partenza da grengiols ma direzione binn..su poderale sempre meravigliosa in bosco, con un primo 3-4 km da ammirare per la vecchia statale scavata a mano..

si faceva caldo..


da binn ci si incunea sulla eterna poderale per salire al saflishpass..


si pedala sempre bene, gli svizzeri le strade e i sentieri li tengono come le nostre autostrade..a prescindere da quota o distanza dalla stabile vita umana



i panorami sono sempre indescrivibili..in qualunque direzioni si guardi



la fatica si iniza a sentire comunque dopo i primi 1000mt di dislivello e i 30 e passa km nelle gambe..



la meta inizia a intravedersi..



e con lei la poderale ci abbandona e inizia il sentiero da spingere



resta la meraviglia..



in ambiente quasi lunare si giunge in cima...ora inizia la vera goduria...chilometri e chilometri di sentiero molto flow e un po scassato a tratti a 2700mt

00mt.

si scorre e tanto..



per la prima volta dopo n ripetizioni troviamo tutto sgombro da neve





e finalmente si arriva verso roswald con l'ultima discesa scassata



qui il ristoro e' d'obbligo..gia' arrivando qui e scendendo in funivia avremmo fatto un bel giro da 1700mt di dislivello positivo e 40km


e invece birra, sigaretta, bratwurst, e si riparte per la discesa che tanto bene conosciamo e amiamo..la roswald briga..



ma...colti dal gene dell'esploratore, ci buttiamo per una volta su un sentiero mai toccato..un tale 36er weg..lo si crede na roba da podisti...e invece, si rivela una delle discese più' belle, continue e filanti della zona..



poche foto e tanto godimento..



per chiudere in discesa verso briga fitta sulla immancabile bissa svizzera..



che il cagasotto fa a spinta quando c'e' il burrone..

nonostante le foto finiscano qui, il giro prevede ancora 24km e 400mt di dislivello per tornare a grengiols...sicuri e convinti di prendere il treno a briga, ci ritroviamo in ritardo e ci tocca farli tutti in bici...lasciandovi immaginare lo shock psicologico di tale sforzo..

mangiare e dormire e prepararsi al giorno 2..
 

joordan

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vago per il nord ovest e svizzera
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yeti su ruote e ibis sul chiodo
e giorno 2 sia...ma che giorno...

una discesa nel vallese francese...conosciuta ma ancora mai testata...la fatica del giorno 1 ci induce a schivare ogni metro di salita, e visto che la discesa prevede 2800mt di dislivello negativo, direi che ne avremo abbastanza per stancarci...indi bando al purismo, prendiamo gli impianti fino a crans montana!

il punto più' alto e' il plaine morte (cima degli impianti sciistici nonche finestra su uno dei ghiacciai più' belli e spaventosamente ritiratosi negli ultimi 50 anni)...dopo gli ovatti c'e' ancora una funivia da prendere...con l'agio mentale di chi sa che fara' poi si e no 300mt di salita in tutto tra sali e scendi, ci avviamo..

ed ecco l'amara sorpresa...a 2500 nebbia totale...funivia chiusa...ci guardiamo, e ce lo diciamo, questa e' la -----tta della domenica, facciamola..

si inizia a salire..dove, e' sconosciuto ai più'..





si prosegue dal sentierino su una poderale..ma il terreno si fa duro..ci toccano 1000mt di dislivello in poco più' di un paio di km...in un ambiente a dir poco stravagante...di roccia inconsistente senza l'ombra di vegetazione..e così sara' fino in cima..



uno scorcio nel cielo ci fa capire finalmente la strada fatta..



e subito la stessa ci fa capire che la meta ce la fara' sudare comunque..







tra chi spinge e e chi porta, si guadagna la cima e il suo panorama surreale



tra freddo e vento e il ghiaccio che sotto spinge, decidiamo per volare verso la discesa..e di nuovo..meraviglia..su brecciolino a 3000mt, fondo del deceduto ghiacciaio ci buttiamo giu' verso l'altra sponda della valle..







continuiamo a scendere con panorami mozzafiato..



e poi arriva la seconda batosta..c'e' da risalire un 200mt di dislivello per scavalcare..e si facciano anche questi e vediamo cosa ci aspetta al di la..

un bel conoide di neve da superare veloce..e poi si scende..qui su roccia vera, tra AM e più' si arriva a un rifugio incantato..





al rifugio raggiungiamo un gruppo di assatanati in tenuta da guerra che avevamo adocchiato prima sulla risalita..



ci guardano male con le nostre frontine senza zaino ne altro, mangiamo parliamo e tanti saluti

si continua a scendere su terreno da AM, quasi vulcanico per la quantita' innumerevole di roccette smosse ovunque



e finalmente si abbandona la nebbia e cerchiamo di capire dove finiremo..



e si scende, si scende e si va sviluppo...si attraversano valli e ci si trova su un'infinto pianoro iperscorrevolo, lisciato dal ghiacciaio che ci porta ad un secondo pezzo molto più' incazzato..



nonostante si e' abituati all'alta montagna, il panorama e' sempre surreale..



in fondo un lago da cartolina...ma c'e' un bel salto per arrivarci..come scendere..si vedra'..



ritroviamo il battaglione da guerra e capiamo dove si va a scendere..





non ci lesiniamo ed arriviamo al lago..dando un'occhiata a che razza di salto abbiamo fatto (compreso tunnel)



un comodo sentiero lungo lago su bissa e ci troviamo all'inizio della strada asfaltata...gia' qui si avrebbero fatti un buon 1500mt di dislivello negativo e 25-30km...ma da qui di nuovo inizia l'inaspettato..



ci si butta per un sentierino improponibile..che si staglia su una parete di roccia a picco, meravigliosamente cesellata per il nostro passaggio..



alcuni punti esposti al limite ma sempre belli..





si prosegue e si ritrovano pezzi del battaglione..



ora di nuovo verde e vegetazione e un tratto (lungo) flow da leccarsi le dita tra tornanti e controtornanti, radici e terreno meraviglioso..



e di nuovo ci si rimbuca nel cesellato sentierino, scorgendo il battagliano armeggiare con le ruote etc..



ebben si..quasi a gattoni, con la bici in mano e lo sterzo piegato perche' non ci passa, ci si infila in un tunnel di un 20ina di metri per uscire..



e fuori da questo altri almeno 10km di sentieri meraviglioso praticamente tutto su bissa..fino ad arrivare a sion....eternamente riconoscenti per un giro che ad oggi resta la miglior discesa mai fatta...con tutti i terreni, tutte le difficoltà, tutte le tecniche e tutte le specialità', in unici 45km praticamente tutti a scendere..se troverete la funivia aperta, altrimenti 1200mt di salita ve li farete tutti!
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
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... tutto bello, spettacolo .....................................

grazie disgra, o-o ho ancora 3 uscite veramente spettacolari da postare ma in agosto giro più di quanto mi sono imposto d condividere in questo topic, non più di una volta alla settimana per lasciare la vetrina libera a tutti ... grazie anche a tutti coloro che pigiano sul + e che io non ringrazio mai in messagistica, non me ne vogliate ma trovo che per questo topic è una prassi troppo di routine ... a coloro che non pigiano mai sul + pur prendendosene parecchi non li ringrazio ma dico che va bene lo stesso perchè l'importante per un fotografo è che le foto vengano viste e magari apprezzate sebbene non votate!

wiva la montagna, wiva la bike, wiva le foto che condividono!!!
 

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Data: 25/08/2014
Spot: Val di Funes (2° gg)

ho sistemato le foto del secondo giorno, aggiungo qualche altro scatto:

sul sentiero 35 delle Odle




panorama sulla Val Gardena


sul sentiero 7 che scende a San Pietro


sul sentiero 5






che ci ha riportato alla macchina.

Ciao a tutti
o-o
 
Stato
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