Cari Alberto e Tomaso,
fa molta amarezza leggere in questo topic, e, aggiungerei, in quello sulle convocazioni ai Mondiali, così tante cattiverie dirette a chi, come me, ha lavorato e sta lavorando duro per portare in Italia atleti di primo piano, inserirli in un team che, ricordiamo, supporta per TUTTA LA STAGIONE DI COPPA DEL MONDO (esclusa l'Australia) atleti italiani come Elisa Canepa, Luca Bertocchi e Lorenzo Suding (più Alan Beggin che pur rimanendo con Mapei è supportato da Iron Horse Italia). Io cerco di fare il mio lavoro al meglio, rispettando tutto e tutti. Mi aspetterei la stessa cosa da voi, che siete in questo ambiente da molti più anni.
Quando i miei atleti vanno bene (Maribor, Vallnord, Pragelato...) non mi sogno mai di dare opinioni sulle prestazioni degli altri, perché credo sia di competenza di ciascun team analizzare a giudicare i propri ragazzi.
Ma mi sembra quantomeno spiacevole che non consideriate mai i nostri atleti italiani, se non per dirne male. E anche la definizione di "rincalzi" che è stata data nell'altro topic ai membri della squadra azzurra, mi sembra decisamente infelice: Alberto, ma in quella lista non ci sono tanti nomi cresciuti proprio nel tuo vivaio, come spesso affermi?
La verità è che la DH agonistica in Italia è cresciuta di dimensioni e di livello, abbiamo ben 4 Trade Team UCI quest'anno (Playbiker - Iron Horse, Argentina Bike Gravity Team, Surfing Shop e Pro Bike Riding Team) e i primi due hanno deciso di investire per portare piloti stranieri a correre in Italia, assumendosi di fatto un impegno internazionale. D'altronde mi sembra che anche voi supportiate Petra Bernhard così come tanti altri atleti inglesi, mi sembra una cosa più che sensata e naturale nel nostro ambiente.
Vi inviterei a mettere da parto polemiche sterili e magari invece di ricorrere a forum, blog e siti web parlarci di persona, visto che ci vediamo quasi tutti i fine settimana.
Simon Cittati
PLAYBIKER - IRON HORSE
Road Manager