Come per tutte le sospensioni, le forcelle telescopiche hanno lobiettivo di aumentare il confort e la tenuta di strada isolando la bicicletta ed il suo pilota dalle sollecitazioni che provengono dal terreno. La parte superiore (costituita dal canotto, dalla testa e dagli steli) è solidale al telaio per mezzo della serie sterzo. La parte inferiore (foderi, archetto) è libera di muoversi in verticale scorrendo sugli steli. Tra queste due parti si trovano le molle e/o gli altri sistemi ammortizzanti.
-Canotto: può essere in alluminio o acciaio. Nel primo caso per utilizzi leggeritipo cross-country-enduro, nel secondo caso per utilizzi pesanti Freeride, Dh, Trial,etc. Se la forcella è nuova occorre tagliarlo alla giusta misura, secondo le esigenze antropometriche personali. Una volta tagliato non è più sostituibile se non dal costruttore (tenerne conto in caso di usati).
-Piastra: è la parte che tiene assieme canotto e steli. Può essere in alluminio, magnesio, etc. Da lei dipende in gran parte la rigidità della forcella, 36-39 cm di braccio di leva che la sollecitano immaginate le sollecitazioni in caso di frenate violente con un biker di 70-80kg o in caso di salti! Ecco perché nelle discipline più dure le forcelle sono preferibili a doppia piastra, in questo modo il rapporto del braccio di leva diminuisce notevolmente.
-Archetto: Serve ad irrigidire linsieme dei foderi, mantenendo la ruota in asse.
-Steli: questi cilindri scorrono allinterno dei foderi sotto leffetto di una pressione. Possono essere in alluminio o in acciaio. Sono rivestiti con un trattamento che rende la loro superficie più liscia possibile per eliminare gli attriti che possono impedire laffondamento. Dal loro diametro dipende in parte la rigidità della forcella.
-Foderi: Sono i cilindri allinterno dei quali scorrono gli steli. Il loro interno deve essere sempre ben lubrificato per minimizzare gli attriti. Dei parapolvere in plastica impediscono che al loro interno finiscano polvere e sporcizia varia. Sulla loro parte terminale ci sono gli agganci per la ruota, che possono essere di vari tipi secondo lutilizzo (sgancio rapido, perno passante, Qr20).
-Ammortizzatori: possono essere molle elicoidali (filo dacciaio a spirale), aria sotto pressione, semplici tamponi di elastomeri o una combinazione di questi. Dopo un impatto, questi si comprimono e poi ritornano nella loro posizione iniziale. Questa operazione è resa possibile da un sistema che frena il ritorno in posizione del sistema, in modo che la bici non si trasformi in una canguro ingovernabile. In generale questo è ottenuto per il passaggio forzato di olio attraverso delle lamine o dei piccoli fori.
-Regolazioni: è possibile regolare la durezza delle molle comprimendole o aumentando la pressione della camera daria: il precarico.
Si può anche regolare il livello di ammortizzamento, ovvero il ritorno.
Si può combinare linsieme di queste regolazioni (quando presenti) in funzione del peso del biker e del tipo di percorso. Una buona regolazione fa la differenza.
Sempre più forcelle hanno la regolazione della corsa, per permettere di variare la geometria della bici, in modo da avere più escursione in discesa e una geometria che favorisca la pedalata in salita.
Molte forcelle da xc hanno un blocco che rende la forcella completamente rigida, per essere utilizzata in salita o negli sprint per non disperdere potenza. Esistono altri tipi di regolazioni particolari, che ogni casa propone per le proprie forcelle, dai blocchi al manubrio ai sistemi intelligenti che bloccano e sbloccano la forcella da sola (Spv, Terralogic, Brain, etc.)
-Steli rovesciati: tipo di forcelle in cui gli steli vengono compressi dentro i foderi spinti dal basso verso lalto. Nel senso contrario rispetto alle forcelle standard.
-In generale: ci sono due famiglie di forcelle: le forcelle ad elastomeri o molle elicoidali e le forcelle pneumatiche, per le quali il ruolo di ammortizzatore è svolto una camera ad aria. La maggioranza delle forcelle pneumatiche è destinata ad un utilizzo cross-country per ridurre il peso. Giocando con la pressione dellaria, la forcella può essere da molto molle a veramente molto dura.
Le forcelle a molle sono riconosciute per offrire una eccellente progressività e si orientano più spesso ad un utilizzo escursionistico e per le discipline più estreme. Infine le forcelle che utilizzano solo elastomeri oggi sono sempre più rare o destinate al livello più basso ed economico, in quanto offrono prestazioni limitate che decadono col tempo e sono molto influenzate dalla temperatura esterna (col freddo si induriscono).
Oggi in ogni caso la maggior parte delle forcelle utilizzano sistemi ibridi: piccole molle per i piccoli urti, camere pneumatiche per gli urti più grossi ed elastomeri per evitare fine corsa dannosi alla forcella. Praticamente tutte le forcelle odierne hanno un sistema di funzionamento idraulico. Questo sistema serve per frenare il ritorno della forcella dopo un impatto. Questo laminaggio dolio (attraverso un pistone con piccoli forellini) avviene tanto in compressione che in estensione. Su certe forcelle questo può essere regolato.
Esistono forcelle particolari con funzionamento a quadrilatero, con canotto da un 1pollice e mezzo (lo standard è 1 pollice ed 1ottavo), con una gamba sola, etc.
-Marche e prezzi: le più note case che producono forcelle sono la Rock Shox , recentemente comprata dalla ditta americana Sram. Produce forcelle per tutti gli utilizzi con preferenza per quelli più agonistici, sia in xc che in dh. La Manitou, anche lei americana di proprietà della Answer, propone forcelle per tutti gli utilizzi. Litaliana Marzocchi, considerata la specialista dellidraulica, propone forcelle per tutti gli usi, anche se i modelli per utilizzi più estremi sono quelli più apprezzati. Altra americana la Fox, produce forcelle di ottima fattura per tutti gli utilizzi. Cannondale produce forcelle specifiche per i propri telai, particolarmente nota la Lefty (quella con una gamba sola). La RST di Taiwan produce forcelle molto economiche, mentre la tedesca Magura ne produce per ogni utilizzo ad un buon rapporto qualità prezzo. Ce ne sono cmq una miriade, da quelle con geometria a quadrilatero (Fournales, Hurrycat, Noleen), a quelle semiartigianali (litaliana Bergman), a moltissime altre meno diffuse (Pazzaz, Suntour, Girvin, Pace, etc.).
La scelta della forcella dipende dallutilizzo che se ne andrà a fare e dal tipo di telaio sulla quale verrà montata. Per una di gamma bassa si possono spendere da 180 a 270eu circa (meno si rischia di comprare una forca scadente), 300-700eu per una forcella per uso xc agonistico. Stessi prezzi per forcelle di media gamma per uso enduro-freeride. Fino ad un massimo di 2300eu per forcelle superspecialistiche da dh.
Problemi e soluzioni:
-I pattini dei freni sfregano contro il cerchio quando pedalo in fuorisella: la forcella si torce in modo assimetrico. Verificare che larchetto di irrigidimento sia ben serrato.
- Cè dellolio sulla superficie degli steli: fuga dolio dalle giunture tra stelo e fodero o stelo rigato. Smontare e cambiare e parapolvere o far esaminare da un rivenditore.
-La forcella è troppo morbida e spesso va a fine corsa: molle inadatte al peso del biker o camere pneumatiche gonfiate poco. Aumentare la pressione dellaria o cambiare le molle o gli elastomeri.
-La forcella tende a rimbalzare sugli impatti: ritorno mal regolato o troppo forte-olio troppo fluido. Ridurre la pressione dellaria o la durezza degli elastomeri- cambiare viscosità dellolio (maggiore).
-In discesa dopo molti impatti consecutivi, la forcella non si estende più e resta compressa: ritorno troppo debole o olio troppo viscoso. Aumentare la pressione dellaria o la durezza degli elastomeri. Cambiare lolio con uno di viscosità minore.
-Canotto: può essere in alluminio o acciaio. Nel primo caso per utilizzi leggeritipo cross-country-enduro, nel secondo caso per utilizzi pesanti Freeride, Dh, Trial,etc. Se la forcella è nuova occorre tagliarlo alla giusta misura, secondo le esigenze antropometriche personali. Una volta tagliato non è più sostituibile se non dal costruttore (tenerne conto in caso di usati).
-Piastra: è la parte che tiene assieme canotto e steli. Può essere in alluminio, magnesio, etc. Da lei dipende in gran parte la rigidità della forcella, 36-39 cm di braccio di leva che la sollecitano immaginate le sollecitazioni in caso di frenate violente con un biker di 70-80kg o in caso di salti! Ecco perché nelle discipline più dure le forcelle sono preferibili a doppia piastra, in questo modo il rapporto del braccio di leva diminuisce notevolmente.
-Archetto: Serve ad irrigidire linsieme dei foderi, mantenendo la ruota in asse.
-Steli: questi cilindri scorrono allinterno dei foderi sotto leffetto di una pressione. Possono essere in alluminio o in acciaio. Sono rivestiti con un trattamento che rende la loro superficie più liscia possibile per eliminare gli attriti che possono impedire laffondamento. Dal loro diametro dipende in parte la rigidità della forcella.
-Foderi: Sono i cilindri allinterno dei quali scorrono gli steli. Il loro interno deve essere sempre ben lubrificato per minimizzare gli attriti. Dei parapolvere in plastica impediscono che al loro interno finiscano polvere e sporcizia varia. Sulla loro parte terminale ci sono gli agganci per la ruota, che possono essere di vari tipi secondo lutilizzo (sgancio rapido, perno passante, Qr20).
-Ammortizzatori: possono essere molle elicoidali (filo dacciaio a spirale), aria sotto pressione, semplici tamponi di elastomeri o una combinazione di questi. Dopo un impatto, questi si comprimono e poi ritornano nella loro posizione iniziale. Questa operazione è resa possibile da un sistema che frena il ritorno in posizione del sistema, in modo che la bici non si trasformi in una canguro ingovernabile. In generale questo è ottenuto per il passaggio forzato di olio attraverso delle lamine o dei piccoli fori.
-Regolazioni: è possibile regolare la durezza delle molle comprimendole o aumentando la pressione della camera daria: il precarico.
Si può anche regolare il livello di ammortizzamento, ovvero il ritorno.
Si può combinare linsieme di queste regolazioni (quando presenti) in funzione del peso del biker e del tipo di percorso. Una buona regolazione fa la differenza.
Sempre più forcelle hanno la regolazione della corsa, per permettere di variare la geometria della bici, in modo da avere più escursione in discesa e una geometria che favorisca la pedalata in salita.
Molte forcelle da xc hanno un blocco che rende la forcella completamente rigida, per essere utilizzata in salita o negli sprint per non disperdere potenza. Esistono altri tipi di regolazioni particolari, che ogni casa propone per le proprie forcelle, dai blocchi al manubrio ai sistemi intelligenti che bloccano e sbloccano la forcella da sola (Spv, Terralogic, Brain, etc.)
-Steli rovesciati: tipo di forcelle in cui gli steli vengono compressi dentro i foderi spinti dal basso verso lalto. Nel senso contrario rispetto alle forcelle standard.
-In generale: ci sono due famiglie di forcelle: le forcelle ad elastomeri o molle elicoidali e le forcelle pneumatiche, per le quali il ruolo di ammortizzatore è svolto una camera ad aria. La maggioranza delle forcelle pneumatiche è destinata ad un utilizzo cross-country per ridurre il peso. Giocando con la pressione dellaria, la forcella può essere da molto molle a veramente molto dura.
Le forcelle a molle sono riconosciute per offrire una eccellente progressività e si orientano più spesso ad un utilizzo escursionistico e per le discipline più estreme. Infine le forcelle che utilizzano solo elastomeri oggi sono sempre più rare o destinate al livello più basso ed economico, in quanto offrono prestazioni limitate che decadono col tempo e sono molto influenzate dalla temperatura esterna (col freddo si induriscono).
Oggi in ogni caso la maggior parte delle forcelle utilizzano sistemi ibridi: piccole molle per i piccoli urti, camere pneumatiche per gli urti più grossi ed elastomeri per evitare fine corsa dannosi alla forcella. Praticamente tutte le forcelle odierne hanno un sistema di funzionamento idraulico. Questo sistema serve per frenare il ritorno della forcella dopo un impatto. Questo laminaggio dolio (attraverso un pistone con piccoli forellini) avviene tanto in compressione che in estensione. Su certe forcelle questo può essere regolato.
Esistono forcelle particolari con funzionamento a quadrilatero, con canotto da un 1pollice e mezzo (lo standard è 1 pollice ed 1ottavo), con una gamba sola, etc.
-Marche e prezzi: le più note case che producono forcelle sono la Rock Shox , recentemente comprata dalla ditta americana Sram. Produce forcelle per tutti gli utilizzi con preferenza per quelli più agonistici, sia in xc che in dh. La Manitou, anche lei americana di proprietà della Answer, propone forcelle per tutti gli utilizzi. Litaliana Marzocchi, considerata la specialista dellidraulica, propone forcelle per tutti gli usi, anche se i modelli per utilizzi più estremi sono quelli più apprezzati. Altra americana la Fox, produce forcelle di ottima fattura per tutti gli utilizzi. Cannondale produce forcelle specifiche per i propri telai, particolarmente nota la Lefty (quella con una gamba sola). La RST di Taiwan produce forcelle molto economiche, mentre la tedesca Magura ne produce per ogni utilizzo ad un buon rapporto qualità prezzo. Ce ne sono cmq una miriade, da quelle con geometria a quadrilatero (Fournales, Hurrycat, Noleen), a quelle semiartigianali (litaliana Bergman), a moltissime altre meno diffuse (Pazzaz, Suntour, Girvin, Pace, etc.).
La scelta della forcella dipende dallutilizzo che se ne andrà a fare e dal tipo di telaio sulla quale verrà montata. Per una di gamma bassa si possono spendere da 180 a 270eu circa (meno si rischia di comprare una forca scadente), 300-700eu per una forcella per uso xc agonistico. Stessi prezzi per forcelle di media gamma per uso enduro-freeride. Fino ad un massimo di 2300eu per forcelle superspecialistiche da dh.
Problemi e soluzioni:
-I pattini dei freni sfregano contro il cerchio quando pedalo in fuorisella: la forcella si torce in modo assimetrico. Verificare che larchetto di irrigidimento sia ben serrato.
- Cè dellolio sulla superficie degli steli: fuga dolio dalle giunture tra stelo e fodero o stelo rigato. Smontare e cambiare e parapolvere o far esaminare da un rivenditore.
-La forcella è troppo morbida e spesso va a fine corsa: molle inadatte al peso del biker o camere pneumatiche gonfiate poco. Aumentare la pressione dellaria o cambiare le molle o gli elastomeri.
-La forcella tende a rimbalzare sugli impatti: ritorno mal regolato o troppo forte-olio troppo fluido. Ridurre la pressione dellaria o la durezza degli elastomeri- cambiare viscosità dellolio (maggiore).
-In discesa dopo molti impatti consecutivi, la forcella non si estende più e resta compressa: ritorno troppo debole o olio troppo viscoso. Aumentare la pressione dellaria o la durezza degli elastomeri. Cambiare lolio con uno di viscosità minore.