Finalmente il chip all'interno della biga (reportage fotografico)

[Luca R.]

Dopo le varie paranoie sui furti (non ultime quelle legate a questo post) ho deciso di installare il famoso chip alla mia biga...

Il chip si chiama Cymichip: http://www.cymichip.com/index.asp[url]http://www.cymichip.com/index.asp[/URL]



Ho fatto un po' di foto che dovrebbero spiegare in maniera semplice l'operazione che dura meno di 20 min...

Mi sono rivolto ad un centro specializzato, e ho avuto modo di scambiare un bel po' di chiacchere con Federico, il simpatico (e competente) proprietario, che poi vedrete nelle foto...


Si parte da questa attrezzatura (computer, lettore di Rfid, ragno-chip e card):


Qui uno zoom sui ragni e sulle card:


Particolare sul ragno Rfid (assomiglia alla cimice tolta dalla panza di Neo in Matrix)


Qui si vede il chip Rfid:


Al computer si compilano un po' di informazioni sul proprietario e sui dati identificativi della bici:


Via il tubo sella:


Si infila il ragno:


In fondo:


Più in fondo:


Test di lettura:


Si, è la mia...


Si rimette a posto il tutto:




Adesivo (si squaglierà in una settimana...):


Federico mi ha poi consegnato i documenti della registrazione e la card con la quale si può dimostrare la proprietà della bicicletta. C'è poi una user-id + password per accedere alla sezione riservata del sito...

Totale dell'operazione: 15 euri direi ottimamente spesi...
...sia per un po' di sicurezza in più sia per la mattinata passata a parlare di bici, ciclosofia e storie di biciclettismo...

Ciao!

Luca

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[I am Specialized]

Interessante, ma dal sito non si capisce in cosa consiste, cioè il chip contiente una sorta di carta di identità della bici?

 

[Pier88]

Mi sembra ottimo!

 

[Dan75]

Interessante.

 

[Luca R.]

Interessante, ma dal sito non si capisce in cosa consiste, cioè il chip contiente una sorta di carta di identità della bici?

Si esattamente. Una carta d'identità con la quale puoi dimostrare la proprietà della bici.
Il chip Rfid contiene un numero seriale che se viene letto da un apposito lettore mostra tutti i dati del proprietario, accedendo ad un database centralizzato.
Ovviamente il metodo non è infallibile contro i furti - ad esempio nel caso in cui il chip venisse rimosso (non so come, visto come viene installato) o manomesso/distrutto.
Però in tutti gli altri casi è un ottimo sistema di identificazione e dimostrazione di proprietà!

 

[mattebon]

Si, ammesso (e assolutamente non concesso) che la ritrovi. Sono in effetti rimasto di stucco quando fonti attendibili mi hanno informato che se per caso trovassi qualcuno che se ne va in giro con la mia bici e cercassi di riprendermela il tipo potrebbe denunciare ME per furto.
Il problema è che la bici finisce all'estero, viene smontata e riassemblata, e via dicendo, quindi semplicemente non la ritrovi più.
Il problema poi per me specificamente sarebbe evitare il carcere, se trovassi la mia bici con un ladro sopra, perchè del ladro resterebbero solo gli schizzi...

Comunque è carino l'aggeggio.

M.

 

[tazioisth]

Interessante , mi è stata rubata la mia amata front da poco ..... toppo tardi per mettere il chip.....
Non ho ben capito una cosa, con 15 euro hai messo il chip, ma cosa ti permette di fare? oltre ad il fatto di garantire che è tua, grazie alla card? voglio dire, ti serve per garantire che è tua nel caso la rivedessi dopo che è stata rubata? o è forse un chip che può essere ricercato da un apparecchio gps specifico? (...fantascienza...)

 

[Luca R.]

Serve a identificarla e a garantire che è tua.
Il chip/tag Rfid installato è passivo e può essere letto da un apparecchio di lettura ad una distanza di alcuni cm (pochi - 3/4cm) quindi non è geolocalizzabile (come GPS).

 

[tazioisth]

Certo....Resta cmq interessante..! per 15 euro poi.... ; magari tra qualche anno faranno pure quello rintracciabile ad un prezzo accessibile.

 

[Ed il polso]

Niente da togliere all'iniziativa è sempre meglio di niente ma come ha detto Mattebon le ns amate bici finiscono su qualche furgone e dopo 24 ore sono all'estero a qualche migliaio di km dal luogo in cui sono state rubate e poi vengono vendute ad un terzo del loro valore. Qualcuno oltre ad aver subito il furto, aver ritrovato su un sito internet straniero la propria bici in vendita, si è sentito dire dalle forze dell'ordine che non era possibile intervenire in alcum modo. Senza andare tanto lontano a mio fratello hanno rubato una bici da città che usava per recarsi al lavoro, dopo tre giorni di ricerche l'ha trovata davanti ad un bar, ha chiamato i carabinieri che prima di intervenire hanno voluto che ne dimostrasse la proprietà, lui per fortuna aveva recuperato alcune foto che lo ritraevano insieme alla bici, per farla breve i caramba lo hanno scortato all'interno del bar e hanno chiesto a chi apparteneva la bici appoggiata fuori, inutile dire che nessuno a risposto. A quel punto gli hanno concesso di portarsi a casa la sua bici. Ogni altro commento è superfluo. Il giorno che metteranno nelle bici un segnalatore satellitare, cambierà ben poco i furti da parte di "professionisti" continueranno ad accadere e in più ci porteremmo sotto il kiulo un oggetto in grado di dire a tutti dove siamo con assoluta precisione come se non bastassero già i cellulari !!!!!

 

[Luca R.]

Concordo con te, Ed il polso.

Se viene rubata e sparisce all'estero c'è ben poca possibilità di recuperarla, chip o non chip - passivo o satellitare.

Il caso di tuo fratello, invece, è pertinente e centrato sull'utilità del chip.
La proprietà sarebbe stata dimostrata in maniera relativamente semplice con la scheda associata alla card che riporta le caratteristiche e il numero seriale del chip nella bici. Oltre al fatto che la denuncia di furto sarebbe stata semplificata visto che puoi stampare facilmente le caratteristiche della bici e il seriale del chip dal sito in questione.

Ad ogni modo non ho alcun interesse personale nè sono un venditore del chip e di tutta la soluzione Volevo condivere un metodo che mi fa stare relativamente più tranquillo quando lego la mia bici ad un palo o la lascio incustodita in città...

Considerando la mia spesa media mensile sulle bici (eheh) sono fermamente convinto che la cifra in gioco e il tempo necessario per l'installazione siano ben spesi.

 

[Ed il polso]

Luca ti chiedo immediatamente scusa se le mie parole hanno lasciato intendere in qualche modo che tu avessi un qualsiasi interesse personale alla vendita dell'oggetto.
Non era assolutamente mia intenzione, credimi se esistesse qualche cosa che mi permettesse di mettere la mia bici al riparo dai furti in modo certo sarei disposto a spendere ben oltre i 150 € altro che 15 e asrei infinitamente grato alla persone che come te contribuisce ad informarci della sua esistenza.

Hai pienamente ragione nel caso di mio fratello il cip sarebbe stato provvidenziale e magari se le forze dell'ordine avessero avuto la pazienza di aspettare fuori dal bar il ladro avrebbe passato uno spiacevole quarto d'ora.

Il mio discorso era semplicemente una constatazione sul modus operandi dei "ladri di biciclette" che operano attualmente sul ns. territorio non credo alla casualità credo che ogni furto sia studiato e pianificato non voglio dire "su commissione" ma il limite è sottile e non sarà un cip a mettere fine a questa brutta storia, credo purtroppo che in caso di furto, con la crisi che c'è in questo periodo, molti di noi, me compreso,avrebbero seri problemi a ricomprarsi una bici di un certo livello ma questo è un altro discorso.

 

[Luca R.]

Caro Ed il polso, nessuna scusa. Ma figurati. Non ho inteso alcun commento negativo dal tuo post. Veramente

Quando ho visto i numeri dei furti - solo a Milano si parla di decine di bici ogni giorno (!!) e le discussioni sui metodi di sicurezza, sono corso al riparo!

Oltre a tenere gli occhi aperti e agire, come in questo caso.

Comunque riguardo ai furti sono incoraggiato sia dalle comunità online come questa (e altre: Fixedforum, bdc-forum, ecc.) sia dall'atteggiamento di tutti gli amici su due ruote sia anche dall'atteggiamento delle ciclofficine/negozi...

Buone pedalate!! :-D

 

[MetalDave]

Ma ammesso ceh questo aggeggio funziona alla perfezione e nessuno lo mette in dubbio ovviamente, ammesso che con la tessera posso identificare la mia bici...supponiamo che me la rubino e che la ritrovo come dimostro che è mia?
Devo andare in giro con il lettore di chip sempre in tasca?...devo invitare quello che è sulla mia bici a seguirmi dal sivende che mi ha montato il chip per eseguire la lettura?...a me sembra una cavolata epica e assolutamente non applicabile!

 

[Luca R.]

Ma ammesso ceh questo aggeggio funziona alla perfezione e nessuno lo mette in dubbio ovviamente, ammesso che con la tessera posso identificare la mia bici...supponiamo che me la rubino e che la ritrovo come dimostro che è mia?

Con la lettura del chip. Ma la domanda è generica e le circostanze per riavere la tua bici (con o senza aver installato il chip) possono essere svariate: dove sei? dove si trova la tua bici? quanti sono loro e quanti siete voi? sei vicino ad una stazione dei carabinieri? sei cintura nera di karate? la ritrovi in un annuncio su ebay? se la vedi legata ad un palo, hai con te un tronchese? la vedi sfilare a warp2 in una strada isolata o cittadina? è giorno o notte? ecc.ecc.

Devo andare in giro con il lettore di chip sempre in tasca?...devo invitare quello che è sulla mia bici a seguirmi dal sivende che mi ha montato il chip per eseguire la lettura?...a me sembra una cavolata epica e assolutamente non applicabile!

Il punto fondamentale è proprio nella tua domanda: "come dimostro che è mia?".

Riporto dal sito:
[url]http://www.provincia.milano.it/pianificazione_territoriale/MiBici/servizi_cliclisti/registro_bici.html[/URL]

MiBiciSicura consente, a qualunque cittadino, di dotare la propria bicicletta di una marchiatura elettronica attraverso l'installazione di un microchip e la relativa iscrizione di tutti i dati, del mezzo e del suo proprietario, nell'apposito registro.
A registrazione effettuata il ciclista verrà dotato di una tessera 'RFID' - come in figura - associata al chip installato sulla bicicletta e potrà così accedere al registro via web per verificare il corretto inserimento dei propri dati e monitorare l'attivazione di nuovi servizi.
La Provincia garantendo l'integrità dei dati e la corretta gestione della Privacy, abiliterà le autorità competenti alla consultazione del registro, dotandole di appositi lettori per la verifica dei microchip.
Le autorità saranno così in grado di ricondurre le biciclette ritrovate al proprietario, provvedendo così alla riconsegna del mezzo. Egualmente, se lo stesso utente individuerà il proprio veicolo rubato, potrà dimostrarne la proprietà.
Il cittadino potrà inoltre sottoscrivere apposite polizze assicurative contro il furto, a tutela della responsabilità civile e contro eventuali infortuni nel tragitto casa-lavoro-casa.

 

[MetalDave]

MiBiciSicura consente, a qualunque cittadino, di dotare la propria bicicletta di una marchiatura elettronica attraverso l'installazione di un microchip e la relativa iscrizione di tutti i dati, del mezzo e del suo proprietario, nell'apposito registro.
A registrazione effettuata il ciclista verrà dotato di una tessera 'RFID' - come in figura - associata al chip installato sulla bicicletta e potrà così accedere al registro via web per verificare il corretto inserimento dei propri dati e monitorare l'attivazione di nuovi servizi.
La Provincia garantendo l'integrità dei dati e la corretta gestione della Privacy, abiliterà le autorità competenti alla consultazione del registro, dotandole di appositi lettori per la verifica dei microchip.
Le autorità saranno così in grado di ricondurre le biciclette ritrovate al proprietario, provvedendo così alla riconsegna del mezzo. Egualmente, se lo stesso utente individuerà il proprio veicolo rubato, potrà dimostrarne la proprietà.
Il cittadino potrà inoltre sottoscrivere apposite polizze assicurative contro il furto, a tutela della responsabilità civile e contro eventuali infortuni nel tragitto casa-lavoro-casa.

Però non è la risposta alla mia domanda, supponiamo che tu mi rubi la bici, ti incrocio per strada mentre te la spassi con lei , ti fermo e ti dico: "oh tipo quella che cavalchi è la mia femmina! Adesso vieni con me dagli sbirri e te lo dimostro" oppure "...adesso aspetti qua con me che chiamo gli sbirri e appena arrivano ti dimostro che è mia"...tu ovviamente te ne sei già andato da almeno mezz'ora

In linea teorica funziona, in linea pratica non la vedo come una cosa applicabile, ben diverso sarebbe se il chip fosse georeferenziato, a quel punto me lo potrei controllare direttamente da casa sul mio pc e potrei indicare agli sbirri dove si trova la mia amata due ruote oppure quando sporgo la denuncia comunico il codice del chip e loro riescono a rintracciarlo.

PS: ovviamente il tono scherzoso è per sdrammatizzare un pò...non voglio prendere in giro nessuno sia chiaro.

 

[gattONE BROS]

Il giorno che metteranno nelle bici un segnalatore satellitare, cambierà ben poco i furti da parte di "professionisti" continueranno ad accadere e in più ci porteremmo sotto il kiulo un oggetto in grado di dire a tutti dove siamo con assoluta precisione come se non bastassero già i cellulari !!!!!

Scusa Ed,
ma che problemi hai?
magari ti danno fastidio pure le telecamere di sorveglianza... e la privacy e l'anonimato....

Ma dai!!!!!

Per conto mio se mi piazzano telecamere in giro mi sento più sicuro e i delinquenti si sentirebbero un po' meno liberi di fare cio' che vogliono.
Se mettono un bracciale per monitorare se il reo rimane a casa agli arresti domiciliari non mi scandalizzo anzi dico che finalmente un disonesto dovrà rispettare le regole.
Io quando vado in giro mi sento libero di fare quello che voglio nel rispetto delle libertà altrui.
Se poi ci stanno i furbi, ben vengano tutti gli strumenti per contrastarli.

Ciao e senza polemica

 

[Luca R.]

Però non è la risposta alla mia domanda, supponiamo che tu mi rubi la bici, ti incrocio per strada mentre te la spassi con lei , ti fermo e ti dico: "oh tipo quella che cavalchi è la mia femmina! Adesso vieni con me dagli sbirri e te lo dimostro" oppure "...adesso aspetti qua con me che chiamo gli sbirri e appena arrivano ti dimostro che è mia"...tu ovviamente te ne sei già andato da almeno mezz'ora

In linea teorica funziona, in linea pratica non la vedo come una cosa applicabile, ben diverso sarebbe se il chip fosse georeferenziato, a quel punto me lo potrei controllare direttamente da casa sul mio pc e potrei indicare agli sbirri dove si trova la mia amata due ruote oppure quando sporgo la denuncia comunico il codice del chip e loro riescono a rintracciarlo.

PS: ovviamente il tono scherzoso è per sdrammatizzare un pò...non voglio prendere in giro nessuno sia chiaro.

Aspetta: chiariamo

Il chip serve per identificare la tua bici con il metodo descritto sopra. Se te la rubano, sporgi denuncia più facilmente allegando una stampata delle caratteristiche della tua bici - indicando che è dotata di chip, se la ritrovi puoi dimostrare che è tua.
Se la ritrovano le autorità (dotate di lettore) sanno a chi rivolgersi.
PUNTO

Non è

• un potenziatore che ti comunica la forza/coraggio di fermare i balordi a bordo della tua bici rubata
• un circuito che fa diventare la tua bici supercar-kit che torna a casa da sola dopo il furto
• un sistema di geoposizionamento

Per quanto riguarda il caso che citi, il chip non c'entra nulla
Se non sei capace di tirargli uno sganassone o di convincerlo a ridarti la bici o di seguirlo per poi riprenderla quando lui non c'è...
...non è certo un chip dentro la bici che te lo fa fare, non credi?

 

[gfavier]

Chiedo scusa, ma che differenza c'è con il numero di telaio della bici che mi viene segnato in fattura quando la compero ?