ferrovia SPOLETO-NORCIA....cercasi notizie

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Eraclitus

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Come sarebbero le gallerie elicoidali!?:nunsacci:
era un pittoresco espediente dell'epoca per risolvere il problema di superare forti pendenze su rotaia, senza ricorrere alle cremagliere moderne.

La cosa strana, però, è che tutti quelli che conosco e che le hanno percorse (io compreso) affermano di non essersi minimamente accorti di questo andamento a "cavatappi". Sarà forse per il fatto che, generalmente, si fa uso di fanali inadeguati al buio pesto che c'è lì dentro, di talchè riesci a malapena ad illuminare le pietre innanzi alla ruota anteriore.
Di vedere le pareti della galleria manco a parlarne, quindi ti ritrovi a fare una cauta pedalata in un surreale buio assoluto, del quale ti rimane il ricordo di un'esperienza intensa e suggestiva in cui i sensi si dilatano a dismisura alla ricerca di suoni e immagini stranamente assenti. Anche il tatto (nel nostro caso la sensazione trasmessa dalla biga che copia il terreno) si diluisce nella indistinguibile vibrazione costante delle sospensioni che lavorano sulle pietre dell'antica via ferrata, senza che la vista possa aiutarti a scegliere il tragitto meno insidioso.
Il primo impatto disorienta ed aggredisce i sensi con un elemento tanto insolito quanto inaspettato: l'assenza quasi assoluta di tutti quegli stimoli sensoriali che ci accompagnano in ogni momento, al punto che non ce ne rendiamo nemmeno conto, salvo restare turbati ne momento in cui ci vengono a mancare.
 

leonook

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V° Tour della Vecchia Ferrovia Spoleto Norcia
Siamo ritornati oggi a casa verso le 17:00 posto fantastico organizzazione al top ed il percorso è veramente un gioiellino 37 km di puro godimento.. apparte il pezzo di asfalto in salito di quasi 5 km.. quello un po noioso.. del resto non si puo' avere tutto ;P
 

mbike

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era un pittoresco espediente dell'epoca per risolvere il problema di superare forti pendenze su rotaia, senza ricorrere alle cremagliere moderne.

La cosa strana, però, è che tutti quelli che conosco e che le hanno percorse (io compreso) affermano di non essersi minimamente accorti di questo andamento a "cavatappi". Sarà forse per il fatto che, generalmente, si fa uso di fanali inadeguati al buio pesto che c'è lì dentro, di talchè riesci a malapena ad illuminare le pietre innanzi alla ruota anteriore.
Di vedere le pareti della galleria manco a parlarne, quindi ti ritrovi a fare una cauta pedalata in un surreale buio assoluto, del quale ti rimane il ricordo di un'esperienza intensa e suggestiva in cui i sensi si dilatano a dismisura alla ricerca di suoni e immagini stranamente assenti. Anche il tatto (nel nostro caso la sensazione trasmessa dalla biga che copia il terreno) si diluisce nella indistinguibile vibrazione costante delle sospensioni che lavorano sulle pietre dell'antica via ferrata, senza che la vista possa aiutarti a scegliere il tragitto meno insidioso.
Il primo impatto disorienta ed aggredisce i sensi con un elemento tanto insolito quanto inaspettato: l'assenza quasi assoluta di tutti quegli stimoli sensoriali che ci accompagnano in ogni momento, al punto che non ce ne rendiamo nemmeno conto, salvo restare turbati ne momento in cui ci vengono a mancare.

Una volta dovresti andarci in perfetta solitudine Ale,
Vedi come si amplificano i sensi... ;-)
 

Eraclitus

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Una volta dovresti andarci in perfetta solitudine Ale,
Vedi come si amplificano i sensi... ;-)

Quoto pienamente!
tra l'altro ieri, mentre pedalavo, ho sentito qualcuno dire che sarebbero in procinto di "asfaltare" le gallerie :maremmac:
forse non è vero, o forse si tratta del solito "asfalto ecologico" che da tempo sembra andare tanto di moda (tra l'altro nessuno mi convincerà mai che asfalto ed ecologia possano avere qualcosa in comune), comunque, a scanso di equivoci (finchè la zona è quasi incontaminata - dico quasi perchè già quest'anno mi pare ci sia più asfalto di quanto ne ricordassi) tra i miei prossimi progetti ci sarebbe il tentativo di risalire il tracciato (dalla Valnerina in direzione del valico) bypassando le gallerie (se non erro dovrebbe essere possibile:nunsacci:) e poi ridiscendere sul tracciato classico (mi risulta che si potrebbe/dovrebbe fare da Spoleto, ma, al ritorno, non vorrei "ingozzarmi" il valico su asfalto).
 

sembola

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una nera e l'altra pure
A mio parere il ghiaione del sedime ferroviario ha poco senso se si vuole promuovere il tracciato come percorso cicloturistico, per cui ben venga un consolidamento e un fondo più scorrevole.

Dopotutto parliamo di una ferrovia dismessa, non di un sentiero in mezzo alle Dolomiti ;-)
 

Eraclitus

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Siamo ritornati oggi a casa verso le 17:00 posto fantastico organizzazione al top ed il percorso è veramente un gioiellino 37 km di puro godimento.. apparte il pezzo di asfalto in salito di quasi 5 km.. quello un po noioso.. del resto non si puo' avere tutto ;P

A dire il vero, quest'anno qualche "crepa" nell'organizzazione si è avvertita: un amico che era tra i primi si è lamentato di non aver trovato praticamente nessuno agli incroci ad indicargli il percorso (che, ammetterai, non era così ben segnalato) e si è ritrovato a dover fare lui da guida agli altri, visto che conosceva il tracciato! :smile: Inoltre, quando è passato il gruppo dei più veloci, le vettovaglie del ristoro non erano ancora state predisposte (più di uno mi ha detto: "il ristoro? ma dov'era? io non l'ho incontrato!).
Tra l'altro, al momento dell'estrazione dei premi a sorteggio, quando hanno tentato di premiare i primi 3 classificati, c'è stata una mezza "rivolta popolare". Non avevo capito il motivo, poi mi è stato spiegato che il "commissario" incaricato di annotare l'ordine d'arrivo, non c'era quando i primi tagliavano il traguardo. E' arrivato solo in un secondo momento ed ha chiesto candidamente ai presenti: "chi sono i primi tre??":smile::smile:
Ovvio che non si trattava di una manifestazione agonistica, ma è altrettanto ovvio che se si vuol dare un premio simbolico a chi ha profuso maggior impegno, anche senza ricorrere a sofisticati cronometraggi si può almeno mettere una persona a prendere appunti sotto allo striscione :nunsacci:
Credo che queste "disfunzioni" siano dipese dal fatto che, causa lavori, la parte centrale del percorso è stata eliminata (circa 20 km) e perciò quelli che non riescono a fare a meno di "spingere" nemmeno durante una pedalata amatoriale, hanno battuto sul tempo anche organizzatori e volontari :smile:i quali, tra l'altro, probabilmente hanno avuto qualche difficoltà in più rispetto allo scorso anno per il maggior numero di bikers che, complice la bella giornata, hanno partecipato all'evento.
In ogni modo, dal mio punto di vista, considerando lo spirito della manifestazione,si è trattato comunque di una giornata di bike, natura e amicizia che merita di essere ricordata!
 

Eraclitus

biker semi-serio
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A mio parere il ghiaione del sedime ferroviario ha poco senso se si vuole promuovere il traccitao come percorso cicloturistico, per cui ben venga un consolidamento e un fondo più scorrevole.

Dopotutto parliamo di una ferrovia dismessa, non di un sentiero in mezzo alle Dolomiti ;-)
Mah.... sarà che la mia full mi fa talmente soffrire sulla parte asfaltata in salita che mi sentirei defraudato se non potessi riprendermi il pane sul ghiaione in discesa :smile::smile:
Scherzi a parte, quell'"anomalo" fondo insidioso ed irregolare, secondo me fa parte del fascino del tracciato e mi dispiacerebbe perderlo anche se, immagino, a fini turistici migliorare la fruibilità significherebbe certamente accrescere l'interesse da parte grande pubblico e, nel complesso, contribuire ad attrarre investitori e finanziamenti, dei quali il territorio ha estremo bisogno.
Rimane il fatto che a me piacerebbe ancor di più se ci fossero ancora traversine e rotaie :loll:
P.S. :offtopic:ottimo il lavoro che hai fatto in OSM, a maggior ragione se risale all'epoca precedente al PCN (ero un po' preoccupato nell'accingermi a caricare la traccia in josm e non mi è affatto dispiaciuto scoprire che lo avevi già fatto tu!:prost:)
 

sembola

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Mah.... sarà che la mia full mi fa talmente soffrire sulla parte asfaltata in salita che mi sentirei defraudato se non potessi riprendermi il pane sul ghiaione in discesa :smile::smile:
...e anche con la full non è che sia una passeggiata... :paur:


Scherzi a parte, quell'"anomalo" fondo insidioso ed irregolare, secondo me fa parte del fascino del tracciato e mi dispiacerebbe perderlo anche se, immagino, a fini turistici migliorare la fruibilità significherebbe certamente accrescere l'interesse da parte grande pubblico e, nel complesso, contribuire ad attrarre investitori e finanziamenti, dei quali il territorio ha estremo bisogno.
Mah, io non faccio una questione di interesse del grande pubblico, quanto proprio una questione di utilizzabilità, che ora come ora è limitata alle mtb guidate da gente almeno un po' esperta e solo in discesa, visto che a risalire verso Spoleto è parecchio faticoso e disagevole. Basterebbe un fondo più compatto, anche sterrato, come per esempio quello della Cortina-Dobbiaco o della Val di Fiemme.

Rimane il fatto che a me piacerebbe ancor di più se ci fossero ancora traversine e rotaie :loll:
Ci pedaleresti male, fidati... ;-) Senza contare che occorrerebbe controllare bene l'orario, per evitare il frontale nella galleria di valico :smile:


P.S. :offtopic:ottimo il lavoro che hai fatto in OSM, a maggior ragione se risale all'epoca precedente al PCN (ero un po' preoccupato nell'accingermi a caricare la traccia in josm e non mi è affatto dispiaciuto scoprire che lo avevi già fatto tu!:prost:)
:prost:
 

violator

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Scherzi a parte, quell'"anomalo" fondo insidioso ed irregolare, secondo me fa parte del fascino del tracciato e mi dispiacerebbe perderlo anche se, immagino, a fini turistici migliorare la fruibilità significherebbe certamente accrescere l'interesse da parte grande pubblico e, nel complesso, contribuire ad attrarre investitori e finanziamenti, dei quali il territorio ha estremo bisogno.

io l'ho fatta la prima volta l'anno scorso (con una front) e mi è piaciuta per com'era

concordo con eraclitus: anche io lascerei il mondo com'è in galleria, e non ho visto di buon occhio neanche i lavori di "piastrellamento" che hanno fatto sulla parte del fondovalle"

piuttosto cercherei di rendere fruibile il tracciato nella sua interezza

non è una pista ciclabile e, secondo me, non deve diventarlo a tutti i costi, altrimenti qualcuno proporrà anche di illuminare le gallerie...

si tratta, come al solito, di attrarre il turismo di massa a scapito dei veri (anche se pochi e buoni) amatori della natura/storia/vecchia ingegneria

p.s. ho trovato ridicolo, invece, in una manifestazione turistica, premiare i corridori: se faccio il miglior tempo una domenica da casello a casello devo forse esigere che la società autostrade mi premi?
 

alfy

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di ferro
Io avevo partecipato 2 anni fà e devo dire che mi è mancato il tratto iniziale fino a borgo cerreto con relativo ristoro in agriturismo per quanto riguarda il fondo io non sono contrario perche viste le caratteristiche del percorso lo renderebbe più accessibile a tutti soprattutto a fondo valle(chi è in cerca di situazioni più estreme ne può trovare quante ne vuole in zona) e per quanto riguarda invece un possibile percorso di gara inserito in un circuito nazionale si potrebbero percorrere le gallerie in salita per poi riscendere su sentieri e single trak (che non mi sembra manchino in zona)evitando cosi la risalita sul tratto asfaltato e percorrendo in discesa tratti tipo il sngle parallelo all'ultima galleria quella chiusa x capirci (secondo me il tratto più bello del tracciato)
 

alfy

Biker urlandum
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di ferro
Per quanto riguarda l'organizzazione visto il contesto secondo me hanno fatto abbastanza bene mi è sembrato che abbiano recuperato tutti i biker che anno avuto problemi o che per vari motivi erano rimasti lungo il percorso. Il ristoro era comunque in un punto strategico prima della salita dove era poi necessario il maggior dispendio di energie e dove magari chi era preso dalla trance agonistica fermandosi ha potuto riflettere sulle sue reali possibilita decidendo poi a mente lucida se continuare x il lungo o rientrare col corto,mi è anche piaciuta la scelta di rinunciare al pacco gara x effettuare il sorteggio con tutti i prodotti e i premi messi a disposizione dagli sponsor creando cosi un momento di socializazione.Forse andava chiarito meglio e da prima l'aspetto non agonistico della manifestazione la giornata di glieri io credo andasse interpretata cosi,andava ribadito che aoccorreva rispettare il codice della strada essendo il circuito aperto la traffico e soprattutto forse l'unica pecca vera dell'organizzazione andava presidiato l'incrocio sulla statale della valnerina(che era tra l'altro in curva)dall'inizio alla fine della manifestazione quando ci sono passato io non c'era nessuno
 

sembola

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io l'ho fatta la prima volta l'anno scorso (con una front) e mi è piaciuta per com'era

concordo con eraclitus: anche io lascerei il mondo com'è in galleria, e non ho visto di buon occhio neanche i lavori di "piastrellamento" che hanno fatto sulla parte del fondovalle"

piuttosto cercherei di rendere fruibile il tracciato nella sua interezza

non è una pista ciclabile e, secondo me, non deve diventarlo a tutti i costi, altrimenti qualcuno proporrà anche di illuminare le gallerie...

si tratta, come al solito, di attrarre il turismo di massa a scapito dei veri (anche se pochi e buoni) amatori della natura/storia/vecchia ingegneria


Onestamente non posso dire di essere d'accordo.

Ripeto, stiamo parlando di un'opera dell' uomo, non della natura. Le gallerie ed i ponti sono opere di ingegneria e non delicati ambienti naturali da proteggere anche con la difficoltà di accesso. Senza contare che se l'opera non è frequentata sarà sempre più difficile giustificare gli interventi pubblici per la sua manutenzione.
Non mi auguro certo che venga asfaltata e trasformata in strada, ci mancherebbe: ma non è con l'abbandono e la difficoltà di accesso che se ne salvaguarda la conservazione, tutt'altro. Con un fondo migliore, specialmente se la Provincia riuscisse ad ottenere l'uso del tratto nel fondo chiuso, sarebbe uno degli itinerari di maggior valore (naturalistico, storico, ingegneristico) in Italia. Ho già citato la Cortina-Dobbiaco e la Egna-Cavalese, entrambe perfettamente percorribili (e con le gallerie illuminate...) e non mi risulta che il "turismo di massa" le abbia danneggiate, anzi ha consentito di conservarle.
 

alfy

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Onestamente non posso dire di essere d'accordo.

Ripeto, stiamo parlando di un'opera dell' uomo, non della natura. Le gallerie ed i ponti sono opere di ingegneria e non delicati ambienti naturali da proteggere anche con la difficoltà di accesso. Senza contare che se l'opera non è frequentata sarà sempre più difficile giustificare gli interventi pubblici per la sua manutenzione.
Non mi auguro certo che venga asfaltata e trasformata in strada, ci mancherebbe: ma non è con l'abbandono e la difficoltà di accesso che se ne salvaguarda la conservazione, tutt'altro. Con un fondo migliore, specialmente se la Provincia riuscisse ad ottenere l'uso del tratto nel fondo chiuso, sarebbe uno degli itinerari di maggior valore (naturalistico, storico, ingegneristico) in Italia. Ho già citato la Cortina-Dobbiaco e la Egna-Cavalese, entrambe perfettamente percorribili (e con le gallerie illuminate...) e non mi risulta che il "turismo di massa" le abbia danneggiate, anzi ha consentito di conservarle.

Come al solito cio che dice sembola non posso altro che quotarlo quasi infastidisce x come ha sempre ragione mai una volta che gli si può dare contro :smile:

Comunque mi sembra di aver capito che una parte importante del tratto di ferrovia spoleto norcia è coinvolto in un progetto di recupero che vede la pavimentazione della ferrovia allo scopo di creare un tracciato turistico x un trenino su gomma se ciò avvenisse credo che sarebbe cosa buona e giusta x gli abitanti di una zona che se non riesce nei prossimi anni a sfruttare un pò di turismo tenderà inevitabilmente a spopolarsi.
Ripeto per quanto riguarda il percorso di gara fare le gallerie in salita invece che l'asfalto a me non dispiacerebbe a fatto consideriamo anche che se mai si realizzasse una gran fondo agonistica con un elevato numero di partecipanti quel tratto si presterebbe bene per creare un po di selezione e sgranare il gruppo im modo da non avere imbuti con code sui tratti tecnici che potrebbero venire percorsi dopo le gallerie. :prost:
 

violator

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....non delicati ambienti naturali da proteggere anche con la difficoltà di accesso.

... ma non è con l'abbandono e la difficoltà di accesso che se ne salvaguarda la conservazione, tutt'altro.

e chi ha parlato di abbandono e difficoltà di accesso??

sono contrario agli interventi che snaturano e stravolgono il disegno iniziale.
se è una ex ferrovia non vedo perché oggi bisogna eliminare ciò che resta della massicciata originale e spianare tutto.

parlando dei lavori che stanno effettuando sul tratto lungo il nera (e, da quello che racconta alfy - pensa che geni - non riescono a riaprire quel tratto neanche per una manifestazione che celebra quell'opera e che si fa una volta all'anno!):
se la percorrevo l'anno scorso potevo immaginare che era una vecchia ferrovia;
se la percorro oggi non mi sembrerà molto diversa da una qualsiasi altra strada!

se invece il discorso è: facciamo una pista ciclabile e conserviamo solo la traccia della vecchia ferrovia, avanti con le ruspe!
 

Eraclitus

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Tutto sommato abbiamo ragione tutti: credo che a molti (a me sicuramente) piacerebbe che certe realtà rimanessero immutate, appannaggio di pochi, così da conservare il loro sapore antico e la loro suggestione, ma purtroppo per poter sostenere le spese necessarie al loro mantenimento è spesso necessario trasformarle per renderle appetibile al grosso pubblico e quindi in qualche modo snaturarle. :medita:
Mi vengono in mente i km di piste ciclabili della Valvenosta: tutte quelle strisce d'asfalto che solcano i frutteti non sono belle ed hanno certo un impatto ambientale non positivo, inoltre immagino che i residenti non abbiano troppo piacere nell'imbattersi di continuo in turisti in bicicletta che ostacolano le loro attività quotidiane, ma sicuramente è grazie anche a quelle ciclabili che l'economia del luogo, prettamente agricola (certo non ricca) ha scoperto la risorsa del turismo che ha fornito nuove ed enormi opportunità, non ultime anche le risorse necessarie a tutelare il patrimonio naturale già esistente. In sostanza, il concetto è quello di sacrificare un po' per ottenere molto. Si tratta di un principio sacrosanto che ci rimane difficile da digerire (intendo a noi umbri, compreso il sottoscritto): se non vogliamo definitivamente rimanere tagliati fuori dalla prima risorsa economica del Paese (il turismo) dovremo abituarci all'idea, ma è dura :azz-se-m:
Figuratevi che quando leggo che l'ASD Bolob di Arrone organizza, per i turisti, uscite in biga a Torre Maggiore (la montagna sopra a casa mia), ho quasi un moto di gelosia :smile:
 

sembola

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Evidentemente non mi so spiegare.

Non vedo quale "stravolgimento" ci sia nel trasformare un sedime ferroviario in un percorso ciclabile o una linea di trasporto ad uso turistico: la ferrovia non era stata progettata e costruita per fare divertire i biker o gli escursionisti, ma per trasportare uomini e merci... ed in ogni caso per trasformare la "massicciata" (che già non c'è più...) in un percorso più facilmente percorribile basta compattarla ed imbrecciarla bene, non servono certo le ruspe.

Comprendo però il timore di "perdere" un percorso che attualmente è di fatto riservato alle mtb ed ai biker ben attrezzati (quanti hanno dei fari adatti alla galleria di valico?) in favore di "trenini" su gomma e magari di un fondo asfaltato, sebbene bianco e non nero. D' altra parte è impensabile che la Provincia abbia messo un sacco di soldi nelle opere di consolidamento e di messa in sicurezza solo per far divertire noi biker.
 

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Non c'è da preoccuparsi tanto ne il comune, tantomeno la provincia ha i soldi per fare nulla, sono anni che si dice che verra' ripristinata la vecchia ferrovia, si sono istituite associazioni varie, con l' auspicio di farne una pista ciclabile, che, come dice il Sembola non ci vogliono le ruspe per fare una sterrata, ma secondo me rimarra solo un sogno per biker ed escursionisti vari,staremo a vedere. ciao
 

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e vabbu...
forse voi non li avete visti quali mezzi erano all'opera lungo il Nera in questi mesi...io si!
bastava un decespugliatore e due badili

forse la mente di quei lavori è la stessa che ha deciso sul Subasio di asfaltare la salita da Collepino al Rif. della Spella...ora sì che ci si può sfrecciare comodamente in auto!

@sembola: forse mi spiego male io. non ho mai pensato che la ferrovia sia un bike park per i fanatici delle sospensioni. credo soltanto che mi affascina più l'idea di percorrere quei viadotti e quelle gallerie con gli scarponi e magari un faretto in testa, piuttosto che illuminarlo a giorno e renderlo accessibile ai tacchi delle signore ed ai bimbi in passeggino.
poi ognuno è libero di avere le sue idee, eh!
 

Eraclitus

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e vabbu...
forse voi non li avete visti quali mezzi erano all'opera lungo il Nera in questi mesi...io si!
bastava un decespugliatore e due badili

Quoto! tra l'altro, quest'anno il tracciato era più breve proprio perchè stanno facendo lavori (per il momento, la parte in pianura che ho visto è stata allargata e resa liscia e regolare con dello stabilizzato, ma non so quale sia il progetto definitivo).
@sembola: forse mi spiego male io. non ho mai pensato che la ferrovia sia un bike park per i fanatici delle sospensioni. credo soltanto che mi affascina più l'idea di percorrere quei viadotti e quelle gallerie con gli scarponi e magari un faretto in testa, piuttosto che illuminarlo a giorno e renderlo accessibile ai tacchi delle signore ed ai bimbi in passeggino.
poi ognuno è libero di avere le sue idee, eh!
In effetti, come ho già detto, Sembola ha sicuramente ragione ed il suo pensiero interpreta quello che legge di mercato, logica ed anche buon senso suggeriscono e, probabilmente, noi siamo un po' snob (o forse solo romantici) a desiderare che alcune cose rimangano appannaggio di chi (in bike ma anche a piedi) sia disposto a sacrificarsi quanto basta a guadagnarsi certi panorami, ma tant'è! personalmente sono un pessimo atleta e soffro enormemente per arrivare dove mi porta la biga, ma le immagini e le sensazioni che certi luoghi mi regalano mi compensano abbondantemente e trasformano anche la fatica in piacere........ma se chiunque potesse arrivarci comodamente con un qualche mezzo di trasporto, in tutta sincerità temo che la mia soddisfazione andrebbe in gran parte perduta!
 

sembola

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... probabilmente, noi siamo un po' snob (o forse solo romantici) a desiderare che alcune cose rimangano appannaggio di chi (in bike ma anche a piedi) sia disposto a sacrificarsi quanto basta a guadagnarsi certi panorami...

E' una mentalità che ritengo assolutamente valida anch'io quando si parla di ambienti che, per le loro caratteristiche, non sono fisicamente adatti ad una frequentazione massiccia. Per esempio in montagna è giusto che ci saino luoghi raggiungibili facilmente, ma è altrettanto giusto che i luoghi più belli e delicati siano raggiungibili solo a piedi, ma non per snobismo, ma perchè è necessario per conservarli: insomma il principio dell' uso sostenibile.

Qui la situazione è diversa: oggettivamente girerebbero un po' le scatole anche a me se venisse tutto asfaltato per farci passare un trenino turistico, ma non potremmo dire che il percorso verrebbe "snaturato" o "consumato" dal turismo. Senza contare che il turismo di massa va a Assisi o a Gubbio, chi andasse a vedere le gallerie elicoidali e la valle del Nera forse non è proprio "di massa" ;-)
 

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