Però...simpatico...Complimentissimi a Mirco Vendemmia, 21 anni e tanto manico. Ragazzo da seguire con attenzione.
I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
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Molto rispettoso da parte tua! Immagino che tu nel tuo lavoro sia sempre il migliore, no perché qualcuno altrimenti potrebbe mandarti a zappareComplimentissimi a Mirco Vendemmia, 21 anni e tanto manico. Ragazzo da seguire con attenzione.
I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
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I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
...I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
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Invidioso??? Gli sponsor non credo "regalano bici" a chi non da risultati sia in termini racing che di immagine. Che poi ci siano in giro ragazzi forti non sponsorizzati è un' altra storia...Complimentissimi a Mirco Vendemmia, 21 anni e tanto manico. Ragazzo da seguire con attenzione.
I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
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ah aha ha !!!!! bellissima!!!!...I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
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Il vero problema è che qualcuno ha regalato a te una tastiera.
Due considerazioni:invece di sparare a zero sui lupato andate almeno a vedervi sui video di una testata concorrente come e quanto gas ci danno con tanto di cadute (e sono caduti in tanti persino i top rider) sono tutti dei mostri! altro che chiacchere...
Gli italiani, da sempre, fanno i galletti nelle gare di casa, e puntualmente si pigliano sonore mazzate quando si confrontano con gli stranieri... è sempre stato così, e sarà sempre così, perchè un campione si costruisce con un piano di lavoro serio, il giusto supporto degli sponsor, e una mentalità orientata al sacrificio... e nell'enduro italiano questi tre ingredienti non si sono mai uniti in un atleta... o mancava il metodo, o la testa, o i soldi...Due considerazioni:invece di sparare a zero sui lupato andate almeno a vedervi sui video di una testata concorrente come e quanto gas ci danno con tanto di cadute (e sono caduti in tanti persino i top rider) sono tutti dei mostri! altro che chiacchere...
In italia i Lupato sono forti, ormai sono anni che girano e gareggiano, quasi sempre nei soliti posti.. è il loro lavoro, la loro passione e gli viene bene... in Italia
In ews il livello è pazzesco, cadono in tanti, e da un anno all'altro le cose cambiano tanto.. Rude ? Hill ? Ravanel ?
Chiaramente ci si aspettata tanto da un campione italiano.. ma in ews sono quasi novellini..
Il discorso sfortuna lasciamolo stare, se cadi , se rompi .. non è mai sfortuna ( a meno che non ti attraversi il sentiero un bufalo.. e lo centri..)
Sarebbe bello esaltare i vari Vendemmia e Ronzon e Pesenti.. Sarebbe bello che trovassero un budget che gli permettesse di fare tutta la ews.. e parlare a fine stagione di un bilancio.. una gara significa.. ma poco..
Credo che i più delusi siano proprio i Lupato..
Facciamo un invito alle vari produttori di bici italiane.. fatevi avanti con un budget.. date la possibilità ad un paio di italiani di fare tutta la ews ..
Penso che i Lupato siano andati a fare questa gara per soddisfazione personale.. non per un ritorno di immagine per loro o per lo sponsor principale.. ( cosa se ne fa Cingolani di pubblicità in ews ?)
Forza aziende ..
Essere campione italiano di enduro equivale a essere campione di rutti nella gara del bar...I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.
Ma basta cosa? Alex è il campione italiano in carica.....
Anche se non è da me intromettermi in queste tastierate posta gara mi permetto di chiedere una cosa, visto la stringatezza dell'articolo, da semplice lettore e con un tono totalmente propositivo.
E' previsto un focus, un articolo, delle interviste...un qualcosa insomma, riferito agli italiani in gara?(buoni o zappatori non importa, parlo di piano umano più che esclusivamente agonistico).
Giusto per sapere direttamente da loro come è andata, le loro sensazioni, il personale punto di vista rispetto al gap tra loro e gli stranieri (Che poi bisognerebbe capire a quali riferirsi visto che i primi sono professionisti, molti dietro fanno altro oltre alla bici per mangiare).
Penso che questo genere di approfondimenti farebbe del bene per primo a loro stessi, in ottica di raccogliere interesse e magari qualche soldino in più per andare in Tasmania o in Canada al prossimo giro.
Così intanto iniziano a correre con continuità agli eventi di massimo livello e fanno da pionieri buscando mazzate, che andrebbe più letto come "fare esperienza" e, parere personale, con buoni risultati, perché un 2.12 dal primo (per citare il primo nazionale) non è proprio una cosa da buttare... Così facendo magari si facilita la strada per qualche giovane che tra qualche anno potrebbe lottare per mettere la bandierina tricolore tra i top.
Altrimenti capisco il commento di chi dice che percepisce minor interesse per la disciplina.
Scusa ma "pionieri" di cosa?Anche se non è da me intromettermi in queste tastierate posta gara mi permetto di chiedere una cosa, visto la stringatezza dell'articolo, da semplice lettore e con un tono totalmente propositivo.
E' previsto un focus, un articolo, delle interviste...un qualcosa insomma, riferito agli italiani in gara?(buoni o zappatori non importa, parlo di piano umano più che esclusivamente agonistico).
Giusto per sapere direttamente da loro come è andata, le loro sensazioni, il personale punto di vista rispetto al gap tra loro e gli stranieri (Che poi bisognerebbe capire a quali riferirsi visto che i primi sono professionisti, molti dietro fanno altro oltre alla bici per mangiare).
Penso che questo genere di approfondimenti farebbe del bene per primo a loro stessi, in ottica di raccogliere interesse e magari qualche soldino in più per andare in Tasmania o in Canada al prossimo giro.
Così intanto iniziano a correre con continuità agli eventi di massimo livello e fanno da pionieri buscando mazzate, che andrebbe più letto come "fare esperienza" e, parere personale, con buoni risultati, perché un 2.12 dal primo (per citare il primo nazionale) non è proprio una cosa da buttare... Così facendo magari si facilita la strada per qualche giovane che tra qualche anno potrebbe lottare per mettere la bandierina tricolore tra i top.
Altrimenti capisco il commento di chi dice che percepisce minor interesse per la disciplina.
effettivamente per come tempestano i social di foto , video e post nel w.end di gara , pure col telefonino in tasca in gara tra una ps e l altra, mi pare piu uno spirito vacanziero/ pubblicitario, rispetto ad uno professionale come dovrebbe essere,ma poi i risultati si vedono, se son contenti loro e i loro sponsor, contenti tutti. mi rammarica un po. forse li ho sopravvaluti, mi aspettavo di piu, almeno vederli nel top 50 e i primi dei italiani in gara.Scusa ma "pionieri" di cosa?
I pionieri, al limite, sono stati quelli che a gareggiare all'estero ci andavano cacciando soldi personali e facevano risultati di ben altro livello 10 anni fa... che poi, sostanzialmente, sono Bruno e Sottocornola, unici due che negli anni hanno ottenuto risultati degni di nota e che, seppur per un breve e ancor poco maturo periodo, hanno anche saputo lottare per il podio con campioni del calibro di Lau, Lopes, Atherton...
Da quando sono arrivati i professionisti stranieri veri, e qualche giovane, non c'è n'è più stata per nessuno... ma allora potevi sperare di vedere almeno un italiano in top15, adesso ciaone!
Stanno a girare sui trail dietro casa, si fanno i circuiti tra di loro per spartirsi le gare e poter andare a dire allo "sponsor" che gli da un telaio in uso e tre barrette per farci le foto su facebook che "corrono all'estero" quando invece ci vanno in vacanza...
L'enduro agonistico in italia è già morto da un paio di anni... e va bene così, l'enduro deve tornare ad essere quello che era prima di essere distrutto dall'ambiente agonistico, andare a spasso per le montagne con gli amici con una bici che ti permetta di pedalare e di divertirti con moderazione in discesa... e magari un giorno tornerà ad essere chiamato come merita: All-Mountain.