EWS EWS Madeira: Maes e Courdurier fanno tripletta

marco

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EWS Madeira: Maes e Courdurier fanno tripletta
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Andrea#11

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Complimentissimi a Mirco Vendemmia, 21 anni e tanto manico. Ragazzo da seguire con attenzione.
I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.


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Carmelo 74

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Complimentissimi a Mirco Vendemmia, 21 anni e tanto manico. Ragazzo da seguire con attenzione.
I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.


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Molto rispettoso da parte tua! Immagino che tu nel tuo lavoro sia sempre il migliore, no perché qualcuno altrimenti potrebbe mandarti a zappare

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pavlinko80

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a zappare no, però , però mi sarei aspattato almeno che i lupato entrassero nella top 50, in italia vincono sempre e hanno molta esperienza e mestiere ormai, ma nel ews non ci siamo.
 
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kji

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invece di sparare a zero sui lupato andate almeno a vedervi sui video di una testata concorrente come e quanto gas ci danno con tanto di cadute (e sono caduti in tanti persino i top rider) sono tutti dei mostri! altro che chiacchere...
 

morra

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Complimentissimi a Mirco Vendemmia, 21 anni e tanto manico. Ragazzo da seguire con attenzione.
I Lupato invece meglio che vadano a zappare, dietro a tutti gli italiani; io direi: basta! Portare sta gente in giro regalandogli pure 2/3 bici.


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Invidioso??? Gli sponsor non credo "regalano bici" a chi non da risultati sia in termini racing che di immagine. Che poi ci siano in giro ragazzi forti non sponsorizzati è un' altra storia...
 

sgamarco

Nulla si crea tutto si modifica
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effe24

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invece di sparare a zero sui lupato andate almeno a vedervi sui video di una testata concorrente come e quanto gas ci danno con tanto di cadute (e sono caduti in tanti persino i top rider) sono tutti dei mostri! altro che chiacchere...
Due considerazioni:
In italia i Lupato sono forti, ormai sono anni che girano e gareggiano, quasi sempre nei soliti posti.. è il loro lavoro, la loro passione e gli viene bene... in Italia
In ews il livello è pazzesco, cadono in tanti, e da un anno all'altro le cose cambiano tanto.. Rude ? Hill ? Ravanel ?
Chiaramente ci si aspettata tanto da un campione italiano.. ma in ews sono quasi novellini..
Il discorso sfortuna lasciamolo stare, se cadi , se rompi .. non è mai sfortuna ( a meno che non ti attraversi il sentiero un bufalo.. e lo centri..)
Sarebbe bello esaltare i vari Vendemmia e Ronzon e Pesenti.. Sarebbe bello che trovassero un budget che gli permettesse di fare tutta la ews.. e parlare a fine stagione di un bilancio.. una gara significa.. ma poco..
Credo che i più delusi siano proprio i Lupato..
Facciamo un invito alle vari produttori di bici italiane.. fatevi avanti con un budget.. date la possibilità ad un paio di italiani di fare tutta la ews ..
Penso che i Lupato siano andati a fare questa gara per soddisfazione personale.. non per un ritorno di immagine per loro o per lo sponsor principale.. ( cosa se ne fa Cingolani di pubblicità in ews ?)
Forza aziende ..
 
T

teoDH

Ospite
invece di sparare a zero sui lupato andate almeno a vedervi sui video di una testata concorrente come e quanto gas ci danno con tanto di cadute (e sono caduti in tanti persino i top rider) sono tutti dei mostri! altro che chiacchere...
Due considerazioni:
In italia i Lupato sono forti, ormai sono anni che girano e gareggiano, quasi sempre nei soliti posti.. è il loro lavoro, la loro passione e gli viene bene... in Italia
In ews il livello è pazzesco, cadono in tanti, e da un anno all'altro le cose cambiano tanto.. Rude ? Hill ? Ravanel ?
Chiaramente ci si aspettata tanto da un campione italiano.. ma in ews sono quasi novellini..
Il discorso sfortuna lasciamolo stare, se cadi , se rompi .. non è mai sfortuna ( a meno che non ti attraversi il sentiero un bufalo.. e lo centri..)
Sarebbe bello esaltare i vari Vendemmia e Ronzon e Pesenti.. Sarebbe bello che trovassero un budget che gli permettesse di fare tutta la ews.. e parlare a fine stagione di un bilancio.. una gara significa.. ma poco..
Credo che i più delusi siano proprio i Lupato..
Facciamo un invito alle vari produttori di bici italiane.. fatevi avanti con un budget.. date la possibilità ad un paio di italiani di fare tutta la ews ..
Penso che i Lupato siano andati a fare questa gara per soddisfazione personale.. non per un ritorno di immagine per loro o per lo sponsor principale.. ( cosa se ne fa Cingolani di pubblicità in ews ?)
Forza aziende ..
Gli italiani, da sempre, fanno i galletti nelle gare di casa, e puntualmente si pigliano sonore mazzate quando si confrontano con gli stranieri... è sempre stato così, e sarà sempre così, perchè un campione si costruisce con un piano di lavoro serio, il giusto supporto degli sponsor, e una mentalità orientata al sacrificio... e nell'enduro italiano questi tre ingredienti non si sono mai uniti in un atleta... o mancava il metodo, o la testa, o i soldi...
 

verderame

Biker serius
24/11/10
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Anche se non è da me intromettermi in queste tastierate posta gara mi permetto di chiedere una cosa, visto la stringatezza dell'articolo, da semplice lettore e con un tono totalmente propositivo.
E' previsto un focus, un articolo, delle interviste...un qualcosa insomma, riferito agli italiani in gara?(buoni o zappatori non importa, parlo di piano umano più che esclusivamente agonistico).
Giusto per sapere direttamente da loro come è andata, le loro sensazioni, il personale punto di vista rispetto al gap tra loro e gli stranieri (Che poi bisognerebbe capire a quali riferirsi visto che i primi sono professionisti, molti dietro fanno altro oltre alla bici per mangiare).
Penso che questo genere di approfondimenti farebbe del bene per primo a loro stessi, in ottica di raccogliere interesse e magari qualche soldino in più per andare in Tasmania o in Canada al prossimo giro.
Così intanto iniziano a correre con continuità agli eventi di massimo livello e fanno da pionieri buscando mazzate, che andrebbe più letto come "fare esperienza" e, parere personale, con buoni risultati, perché un 2.12 dal primo (per citare il primo nazionale) non è proprio una cosa da buttare... Così facendo magari si facilita la strada per qualche giovane che tra qualche anno potrebbe lottare per mettere la bandierina tricolore tra i top.

Altrimenti capisco il commento di chi dice che percepisce minor interesse per la disciplina.
 

marco

Not
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Anche se non è da me intromettermi in queste tastierate posta gara mi permetto di chiedere una cosa, visto la stringatezza dell'articolo, da semplice lettore e con un tono totalmente propositivo.
E' previsto un focus, un articolo, delle interviste...un qualcosa insomma, riferito agli italiani in gara?(buoni o zappatori non importa, parlo di piano umano più che esclusivamente agonistico).
Giusto per sapere direttamente da loro come è andata, le loro sensazioni, il personale punto di vista rispetto al gap tra loro e gli stranieri (Che poi bisognerebbe capire a quali riferirsi visto che i primi sono professionisti, molti dietro fanno altro oltre alla bici per mangiare).
Penso che questo genere di approfondimenti farebbe del bene per primo a loro stessi, in ottica di raccogliere interesse e magari qualche soldino in più per andare in Tasmania o in Canada al prossimo giro.
Così intanto iniziano a correre con continuità agli eventi di massimo livello e fanno da pionieri buscando mazzate, che andrebbe più letto come "fare esperienza" e, parere personale, con buoni risultati, perché un 2.12 dal primo (per citare il primo nazionale) non è proprio una cosa da buttare... Così facendo magari si facilita la strada per qualche giovane che tra qualche anno potrebbe lottare per mettere la bandierina tricolore tra i top.

Altrimenti capisco il commento di chi dice che percepisce minor interesse per la disciplina.

Lo spazio per gli atleti c'è e lo abbiamo sempre reso disponibile. Il problema è che tanti preferiscono mettere la fotina su instagram con 1 riga di descrizione piuttosto che sbattersi a scrivere un report o anche solo contattarci. A ciò si aggiunge il fatto che l'enduro agonistico attira sempre meno visite, quindi preferiamo mettere le risorse altrove.
 
T

teoDH

Ospite
Anche se non è da me intromettermi in queste tastierate posta gara mi permetto di chiedere una cosa, visto la stringatezza dell'articolo, da semplice lettore e con un tono totalmente propositivo.
E' previsto un focus, un articolo, delle interviste...un qualcosa insomma, riferito agli italiani in gara?(buoni o zappatori non importa, parlo di piano umano più che esclusivamente agonistico).
Giusto per sapere direttamente da loro come è andata, le loro sensazioni, il personale punto di vista rispetto al gap tra loro e gli stranieri (Che poi bisognerebbe capire a quali riferirsi visto che i primi sono professionisti, molti dietro fanno altro oltre alla bici per mangiare).
Penso che questo genere di approfondimenti farebbe del bene per primo a loro stessi, in ottica di raccogliere interesse e magari qualche soldino in più per andare in Tasmania o in Canada al prossimo giro.
Così intanto iniziano a correre con continuità agli eventi di massimo livello e fanno da pionieri buscando mazzate, che andrebbe più letto come "fare esperienza" e, parere personale, con buoni risultati, perché un 2.12 dal primo (per citare il primo nazionale) non è proprio una cosa da buttare... Così facendo magari si facilita la strada per qualche giovane che tra qualche anno potrebbe lottare per mettere la bandierina tricolore tra i top.

Altrimenti capisco il commento di chi dice che percepisce minor interesse per la disciplina.
Scusa ma "pionieri" di cosa?
I pionieri, al limite, sono stati quelli che a gareggiare all'estero ci andavano cacciando soldi personali e facevano risultati di ben altro livello 10 anni fa... che poi, sostanzialmente, sono Bruno e Sottocornola, unici due che negli anni hanno ottenuto risultati degni di nota e che, seppur per un breve e ancor poco maturo periodo, hanno anche saputo lottare per il podio con campioni del calibro di Lau, Lopes, Atherton...
Da quando sono arrivati i professionisti stranieri veri, e qualche giovane, non c'è n'è più stata per nessuno... ma allora potevi sperare di vedere almeno un italiano in top15, adesso ciaone!
Stanno a girare sui trail dietro casa, si fanno i circuiti tra di loro per spartirsi le gare e poter andare a dire allo "sponsor" che gli da un telaio in uso e tre barrette per farci le foto su facebook che "corrono all'estero" quando invece ci vanno in vacanza...
L'enduro agonistico in italia è già morto da un paio di anni... e va bene così, l'enduro deve tornare ad essere quello che era prima di essere distrutto dall'ambiente agonistico, andare a spasso per le montagne con gli amici con una bici che ti permetta di pedalare e di divertirti con moderazione in discesa... e magari un giorno tornerà ad essere chiamato come merita: All-Mountain.
 

kristianscott

Biker superis
23/9/13
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Sovodnje->Savogna (GO)
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sc bronson
E complimenti anche a Pesenti ed Erwin Ronzon (vincitore della 3 Camini) ottimi tempi e tutti nella top 40 assoluta! Che dire, fa piacere vedere nomi nostri (non quelli più noti) nella classifica alta, finalmente non i soliti francesi nei primi 30!
...senza polemica ma secondo me ci sono, appunto, degli atleti "meno famosi" ma molto bravi, che per motivi vari non possono partecipare al nazionale (probabilmente essendo persone "standard" devono ritagliarsi il tempo e il denaro per gareggiare ogni week e non se lo possono permettere tutti!!!) e quindi non si mettono in risalto...magari sbaglio ma frequentando le gare vedo che chi aprteciapsempre, anche se non è il miglior atleta, alla fine può risultare il 1 nel trofeo e graduatoria finale!
 

pavlinko80

Biker grossissimus
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Scusa ma "pionieri" di cosa?
I pionieri, al limite, sono stati quelli che a gareggiare all'estero ci andavano cacciando soldi personali e facevano risultati di ben altro livello 10 anni fa... che poi, sostanzialmente, sono Bruno e Sottocornola, unici due che negli anni hanno ottenuto risultati degni di nota e che, seppur per un breve e ancor poco maturo periodo, hanno anche saputo lottare per il podio con campioni del calibro di Lau, Lopes, Atherton...
Da quando sono arrivati i professionisti stranieri veri, e qualche giovane, non c'è n'è più stata per nessuno... ma allora potevi sperare di vedere almeno un italiano in top15, adesso ciaone!
Stanno a girare sui trail dietro casa, si fanno i circuiti tra di loro per spartirsi le gare e poter andare a dire allo "sponsor" che gli da un telaio in uso e tre barrette per farci le foto su facebook che "corrono all'estero" quando invece ci vanno in vacanza...
L'enduro agonistico in italia è già morto da un paio di anni... e va bene così, l'enduro deve tornare ad essere quello che era prima di essere distrutto dall'ambiente agonistico, andare a spasso per le montagne con gli amici con una bici che ti permetta di pedalare e di divertirti con moderazione in discesa... e magari un giorno tornerà ad essere chiamato come merita: All-Mountain.
effettivamente per come tempestano i social di foto , video e post nel w.end di gara , pure col telefonino in tasca in gara tra una ps e l altra, mi pare piu uno spirito vacanziero/ pubblicitario, rispetto ad uno professionale come dovrebbe essere,ma poi i risultati si vedono, se son contenti loro e i loro sponsor, contenti tutti. mi rammarica un po. forse li ho sopravvaluti, mi aspettavo di piu, almeno vederli nel top 50 e i primi dei italiani in gara.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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