per me nessuno, se non che si è ancora alla ricerca dell'identità di questa disciplina, in qualsiasi campionato occorre definire delle regole e trovare uno standard
Ok, sì, su questo sono d'accordo...Cercare un'identità significa necessariamente sperimentare soluzioni diverse, talvolta pure opposte. Ma a me pare che qui si tratti non tanto di due
forme diverse (Punta Ala e Val d'Allos), quanto piuttosto di due
sostanze diverse....
Sarà che io non condivido la passione/trance per l'enduro- che pare invece essere trascinante per tanta parte dei bikers...
Non posso non pensare all'enduro-trend....Metterla giù come moda, mi sembra riduttivo. Etichettarla (orrendo approccio) come il risultato di tanto marketing - peraltro comunque evidente, è svilente per chi pratica la "disciplina". Dire che è "il vero spirito della mtb" è ridicolo: mi perdonino coloro che ne fanno la summa del mtbking ma l'enduro, come ogni attività che diventa agonistica, di "spirituale " non ha un fico secco. E' un bel modo, finchè non diventa davvero serio, di stare una giornata con gli amici a cazzeggiare e sparare balle varie, raccontare di come la gomma bla bla bla e di come sul toboga ho fatto bla bla bla e di come i pro facevano brum brum brum e di quanto è meglio la mescola 42 rispetto alla doppia mescola XYh2ocarbonnanotech etc etc... questo sì, sono il primo a dirlo.
...Ma è ora che io la pianti co' 'sti discorsi peseudoaccademici del raxxo!
Vai! Regole, campionato, classifiche...tutto quello che volete ed in ogni forma! Ma non parliamo di
spirito, di pedalare tanto o poco, di prove sì o no: tutte balle! Non saremo mai tutti d'accordo sul formato, mi pare ovvio! Io, dal MIO punto di vista, umile e ciarliero e davvero senza pretese, penso che un paio di punti dovrebbero essere saldi:
- no alle risalite a motore e/o meccanizzate di vario genere
- no all'obbligo di questa o quella protezione, casco integrale escluso
Buona domenica!