Mi è capitato recentemente, soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca, di riflettere sulla pericolosità intrinseca dell'enduro e fino a che punto può essere ragionevole continuare così. Non parlo tanto di pericolosità assoluta quanto di pericolosità relativa, mi spiego: siamo più o meno tutti concordi penso nel sostenere che nel DH le piste sono sicuramente create ad hoc per mettere in difficoltà gli atleti, ma gli stessi partecipanti hanno consapevolezza di questo ed aiutati dal fatto che non si debba pedalare cercano di prendere tutte le precauzioni del caso: casco integrale, neckbrace, body armor, ginocchiere e così via. Non solo, le piste sono larghe (con conseguente facile accesso per i soccorsi medici) ed i potenziali punti piu pericolosi sono spesso messi in sicurezza con i materassini. Certo ogni tanto capita che qualcuno possa farsi male ma un minimo di rischio è intrinseco nello stesso tipo di attività a prescindere dalle precauzioni.
Nell'enduro invece si deve pedalare, e soprattutto a livello nazionale/europeo/mondiale si tende sempre più a ricercare l'adrenalina e la spettacolarità delle discese frenetiche, veloci, tecniche. Il problema è che l'enduro per come è concepito manca di tutta una serie di misure di sicurezza secondo me invece sempre più necessarie per il motivo di cui sopra: i trail sono spesso singletrack dal difficile accesso e sono spesso dispersi nelle montagne, potenzialmente rendendo molto difficile il soccorso medico; non c'è nessun tipo di "safety-net" tipo materassini sugli alberi anche se sono previste discese nel bosco; spesso i regolamenti sono molto liberali nell'uso del casco ed abbiamo visto che in molti preferiscono tenere solo il casco aperto per ovvie ragioni, se possono. E' quasi del tutto assente l'uso di body armor salvo qualche soluzione leggera o l'uso dello zaino con back protector; per ovvie ragioni non si usa il neck brace. Inoltre c'è da considerare un fattore importantissimo: le tracce sono al 90% naturali e questo significa che la maggior parte dei passaggi potrebbero non essere bike-friendly non nel senso che non ci si può passare ma nel senso che sono intrinsecamente pericolosi. Come disse anche Masserini proprio in occasione di una sua review di una traccia di qualche gara enduro (ora non ricordo quale) è mille volte preferibile affrontare un passaggio tecnico o un salto di tot metri fatto ad opera d'arte che un passaggio fatto male o un salto fatto a caso magari anche piccolo.
Tutti questi elementi secondo me lo rendono uno sport potenzialmente più pericoloso del DH e onestamente non penso che sia giustificabile. Forse non si dice apertamente ma credo che sia anche un fattore molto importante nel non includere l'enduro nei mondiali UCI. C'è troppa libertà da parte degli organizzatori e poca sicurezza per gli atleti.
Che ne pensate?
Nell'enduro invece si deve pedalare, e soprattutto a livello nazionale/europeo/mondiale si tende sempre più a ricercare l'adrenalina e la spettacolarità delle discese frenetiche, veloci, tecniche. Il problema è che l'enduro per come è concepito manca di tutta una serie di misure di sicurezza secondo me invece sempre più necessarie per il motivo di cui sopra: i trail sono spesso singletrack dal difficile accesso e sono spesso dispersi nelle montagne, potenzialmente rendendo molto difficile il soccorso medico; non c'è nessun tipo di "safety-net" tipo materassini sugli alberi anche se sono previste discese nel bosco; spesso i regolamenti sono molto liberali nell'uso del casco ed abbiamo visto che in molti preferiscono tenere solo il casco aperto per ovvie ragioni, se possono. E' quasi del tutto assente l'uso di body armor salvo qualche soluzione leggera o l'uso dello zaino con back protector; per ovvie ragioni non si usa il neck brace. Inoltre c'è da considerare un fattore importantissimo: le tracce sono al 90% naturali e questo significa che la maggior parte dei passaggi potrebbero non essere bike-friendly non nel senso che non ci si può passare ma nel senso che sono intrinsecamente pericolosi. Come disse anche Masserini proprio in occasione di una sua review di una traccia di qualche gara enduro (ora non ricordo quale) è mille volte preferibile affrontare un passaggio tecnico o un salto di tot metri fatto ad opera d'arte che un passaggio fatto male o un salto fatto a caso magari anche piccolo.
Tutti questi elementi secondo me lo rendono uno sport potenzialmente più pericoloso del DH e onestamente non penso che sia giustificabile. Forse non si dice apertamente ma credo che sia anche un fattore molto importante nel non includere l'enduro nei mondiali UCI. C'è troppa libertà da parte degli organizzatori e poca sicurezza per gli atleti.
Che ne pensate?