Gli anni scorsi riuscivo, almeno un paio di volte la settimana, ad uscire in pomeridiana, dopo il lavoro, per max un paio d'ore.
Per un paio d'anni ho dovuto tralasciare queste uscite ma questa settimana ero libero di uscire il venerdì: oggi.
Ed è così che già da lunedì contatto il mio amico Luca e poi, stamattina anche l'altro Luca, rispettivamente Luca81 e Luc7a, qui sul forum.
E' tutto deciso, tutto pronto, per un giretto senza troppe ambizioni, che non susciterà troppe emozioni, ma sufficiente e muovere la gamba.
A metà pomeriggio i primi allarmati messaggi di Luca (uno dei due, poco importa chi....) "piove", "grandina"; "non ti preoccupare", gli rispondo io, "alle 18:30 ci sarà il sole".
"Non si vede più Montegrimano"...... e poco dopo: "non si vede più il campanile della chiesa" ed ancora "le strada sono fiumi!".
E che sarà mai? Mi chiedo.
"Non ti preoccupare", ribadisco, "alle 18:30 ci sarà il sole".
Credo mi scambi per matto ma se ne esce con un diplomatico "non sei un gran meteorologo, qui fa sempre peggio.......".
Esco dall'ufficio che piove, a 30 km. dal punto di ritrovo.
salgo in auto e placidamente mi avvicino a casa, sotto la pioggia.
Nebbia sul Carpegna, nubi basse vanno e vengono, piove.
Poco dopo, nel breve susseguirsi di pochi minuti, ancora due SMS, dai due Luca:
Mi dispiace ma non sono preparato per queste condizioni.....
rimando a domani mattina.....
divertitevi......
Rimandiamo è meglio
...... partire mentre piove non mi piace......
ci sarei eventualmente domani pomeriggio.
Continuo tranquillamente verso casa.
Arrivo, mi cambio placidamente: nessuno mi aspetta e nessuno devo aspettare.
Appena un attimo mi balena il dubbio di rimandare..... piove!
Dubbio passato: divisa, impermeabile, parafango, casco, via!
Alla seconda pedalata ho eliminato tutti i dubbi.
Incomincio a bagnarmi per la copiosa pioggia e raggiungo l'obiettivo: pedalare!
Ed è ora che incominciano a lavorare i sensi:
la vista è offuscata da nebbia, pioggia e nubi;
l'olfatto è sollecitatissimo: i profumi della campagna di questo periodo sono amplificati dalla pioggia: fieno, terra, mi entrano nel naso e mi annebbiano la mente.
E poi l'udito:
shhhhhhhhhh fanno le gomme delle auto che mi sorpassano
plic ploc plic ploc le goccie di pioggia sul casco
swishhhhhhh il mio posteriore quando in discesa pinzo troppo
tic tic tic tic tic il mio impermeabile.
Abbandono l'asfalto e trovo lo sterrato, le pietre viscide, un po' di fango.
Mi colpisce un fulmine, forse:
penso agli elementi della natura: fuoco, vento, terra, roccia, sabbia, gas......
almeno uno di questi lo si trova su almeno uno dei corpi celesti a noi conosciuti, in giro per il nostro sistema solare.
Lo sapete qual'è che solo sulla nostra amata terra potete trovare?
Il fango!
Liberi di provare a cercare ma credetemi: il fango lo trovate solo sul pianeta terra: è assente dal sole, dai pianeti, dai pianetini, da comete ed asteroidi ed è con questo spirito che accolgo gli schizzi sulle gambe, sulla bike, sulla divisa.
E ripenso alla profezia che ho fatto qualche ora prima a Luca e che ora, si sta per avverare:
le nubi si diradano, il cielo si tinge d'azzurro ed il sole....... il sole ormai prossimo al tramonto si taglia ampi squarci nel cielo e, iniziando a salutarmi per ritrovarmi domattina, si abbassa costantemente tra le due Torri, tra un tripudio di colori e di luce.
Decido di coronare la serata con l'inedita salita del canile.
Inedita come salita, più volte percorsa in discesa.
E salgo, salgo verso il sole che si allontana; sono costretto a togliermi l'impermeabile, sudo, ansimo, la ruota posteriore slitta un paio di volte su grossi mucchi di ghiaia ammassata dal temporale; salgo, mi avvicino alle Torri, quasi a toccarle, fotografo mentre pedalo ma la macchinetta è bagnata, poco sarà presentabile; meglio così: questo spettacolo me lo sono guadagnato ed è giusto che me lo gusti da solo.
La divisa si va asciugando.
Le
scarpe sono ancora fradicie.
Arrivo all'asfalto e da lì a casa il racconto non meriterebbe la vostra attenzione.
E' per questo che vado in MTB: perché ne' la pioggia, ne' la neve, ne' il freddo, ne' il caldo mi possono fermare.
Poi penso: "c'è chi si lamenta della pioggia, del fango, del caldo e del freddo; c'è chi non parte se è da solo, c'è chi preferisce starsene a casa piuttosto che qui a faticare".
Io scelgo di stare nel primo gruppo...... a ognuno di voi la possibilità di stare nel secondo!
P.S. questo non è "un altro" racconto di una giornata di pioggia.......
è solo il racconto di un normale pomeriggio in MTB, come tanti altri!
......... piove........ embé?