Dunque, questo sabato si è svolto il primo test per il mostriciattolo elettrico.
Vado subito al sodo: sono felicissimo per quasi tutto. Mi resta solo da affinare la mappatura della centralina (ne parlerò più avanti)
Innanzitutto un sentito ringraziamento a [MENTION=175777]marcorally[/MENTION], balzandoso ciclista "diversamente giovane" e "veramente invalido" (ha un ginocchio dalla mobilità quasi nulla, che di fatto lo costringe a pedalare usando solo la gamba destra), che va come un treno in salita ed è IMPRENDIBILE in discesa
Il tragitto prevedeva un trasferimento, in buona parte in salita, fino all'inizio della forestale che avrebbe scavalcato un monte fino a scendere fino al lago di Molveno. Andata e ritorno sono circa 45km, per poco più di un migliaio di metri di dislivello, splamati però in maniera non omogenea, con falsipiani e salite di notevole livello.
Eravamo io, marcorally e due miei amici muscolari (MOLTO muscolari)
Va detto che, forse per una questione di orgoglio, pestavano come dannati e andavano davvero come dei forsennati, forse per far vedere a noi poveri panzoni pigroni quanto una e-bike non potesse reggere il ritmo di una bici muscolare e due polpacci d'acciaio
Ad ogni modo, veniamo a noi.
Il primo tratto va alla grandissima: assistenza impostata a 1 e tenevo tranquillamente il passo dei miei amici, che di solito mi danno la biada. Ottimo, era quello che volevo. Il motore, anche comparando con il Bosh di Marco, è silenziosissimo e pastoso.
Qui siamo alla prima sosta, al valico da cui inizia la discesa che porta a Molveno.
Perdonate la foto un po' sovraesposta; non sono abituato al sole
La velocissima Haibike "pedal pendulum" di Marcorally
Marco con i miei due amici muscolari, Alessio e Roberto
Marco e Roberto si scambiano dati sul Garmin come due ragazzini con le figurine dei calciatori
Per la prima metà del tragitto, fino alle sponde del lago di Molveno, ho sempre usato l'assistenza a livello 1, faticando all'incirca l'80% del mio usuale sforzo muscolare e tenendo quasi sempre il passo dei miei amici. Per raggiungerli nelle salite più cattive avrei dovuto aumentare l'assistenza, ma era il mio primo giro e volevo essere un po' parsimonioso perchè non sapevo di quanta autonomia potessi disporre. Fatto sta che arrivo al lago di Molveno, metà del percorso, con tutte e 4 le tacche della batteria ancora integre.
OTTIMO!
Ecco l'allegra brigata godersi il sole di primavera; io sono quello in giallo con la panza
Le bici, in un momento di meritato riposo...
Il lato Elettrico della Forza
Tornando indietro, decido di spingere, e porto l'assistenza ben oltre quello che mi serviva, per testare l'autonomia; in molte salite imposto livelli dal 7 fino addirittura al 9, e mediamente sto intorno al 5-6.
Pedali leggeri e veloci...
Tengo velocità che mai mi sarei sognato, percorrendo intorno ai 14-15 all'ora salite che normalmente mi vedevano arrancare a 4-5, e viaggio leggiadro sui pianori intorno ai 20-22.
SBALORDITIVO!!
Sono davvero contento e soddisfatto, se non fosse per una cosa, che riporterò in fondo, nelle note...
Arrivo giù in paese, tranquillo e felice. La batteria, dopo 44km, presenta ancora 4 tacche !!!!
La prima tacca comincia a lampeggiare nelle salite, ma riappare appena terminato lo sforzo di scarica.
Decido di preseguire ancora un po' ed ecco che verso il cinquantesimo km (in una salita tostissima su cui ho impostato il livello 9) si spegne la seconda tacca, per poi riaccendersi una volta finito lo sforzo della salita.
Posso affermare che, centellinando l'assistenza e fornendo molto apporto muscolare (che è ciò che volevo da una e-bike), posso superare i 60km con i miei incredibilmente compatti 520Wh.
Che dire? Sono STRACONTENTO !!
Sì, ma ci sono un paio di "ma"
Il primo è il cambio che "salta" quando innesto l'ultimo pignone, l'11. Non salta di rapporto, intendiamoci, ma fa proprio un salto su se stesso, restando innestando ma facendo uno scatto. Forse il cambio non regge la coppia del motore, forse devo registrarlo meglio. Vedrò.
Il secondo punto è uno sgradevolissimo ritardo all'innesto dell'assistenza.
Molte volte, partendo, dovevo fare molti giri di pedale perchè il motore iniziasse a spingere, e questo nonostante uno "Startup degree" bassissimo (2) e una corrente di startup quasi massima (95).
Devo trovare il modo per ridurre questi delay al minimo.
Una volta sistemato questo punto, direi che posso ritenermi ULTRASODDISFATTO del BBS. E' un motore davvero godibile, e riesce a consumare davvero poco.
ULTIMA NOTA poi smetto, giuro
La corona 32 col pacco pignoni 9v 36-11 ha lavorato benissimo, dandomi tutti i rapporti di cui avevo bisogno. Solo in salite estreme si vorrebbe qualcosa di più corto, ma solo perchè vorrei salirle con assistenza 1...
Vado subito al sodo: sono felicissimo per quasi tutto. Mi resta solo da affinare la mappatura della centralina (ne parlerò più avanti)
Innanzitutto un sentito ringraziamento a [MENTION=175777]marcorally[/MENTION], balzandoso ciclista "diversamente giovane" e "veramente invalido" (ha un ginocchio dalla mobilità quasi nulla, che di fatto lo costringe a pedalare usando solo la gamba destra), che va come un treno in salita ed è IMPRENDIBILE in discesa
Il tragitto prevedeva un trasferimento, in buona parte in salita, fino all'inizio della forestale che avrebbe scavalcato un monte fino a scendere fino al lago di Molveno. Andata e ritorno sono circa 45km, per poco più di un migliaio di metri di dislivello, splamati però in maniera non omogenea, con falsipiani e salite di notevole livello.
Eravamo io, marcorally e due miei amici muscolari (MOLTO muscolari)
Va detto che, forse per una questione di orgoglio, pestavano come dannati e andavano davvero come dei forsennati, forse per far vedere a noi poveri panzoni pigroni quanto una e-bike non potesse reggere il ritmo di una bici muscolare e due polpacci d'acciaio
Ad ogni modo, veniamo a noi.
Il primo tratto va alla grandissima: assistenza impostata a 1 e tenevo tranquillamente il passo dei miei amici, che di solito mi danno la biada. Ottimo, era quello che volevo. Il motore, anche comparando con il Bosh di Marco, è silenziosissimo e pastoso.
Qui siamo alla prima sosta, al valico da cui inizia la discesa che porta a Molveno.
Perdonate la foto un po' sovraesposta; non sono abituato al sole
La velocissima Haibike "pedal pendulum" di Marcorally
Marco con i miei due amici muscolari, Alessio e Roberto
Marco e Roberto si scambiano dati sul Garmin come due ragazzini con le figurine dei calciatori
Per la prima metà del tragitto, fino alle sponde del lago di Molveno, ho sempre usato l'assistenza a livello 1, faticando all'incirca l'80% del mio usuale sforzo muscolare e tenendo quasi sempre il passo dei miei amici. Per raggiungerli nelle salite più cattive avrei dovuto aumentare l'assistenza, ma era il mio primo giro e volevo essere un po' parsimonioso perchè non sapevo di quanta autonomia potessi disporre. Fatto sta che arrivo al lago di Molveno, metà del percorso, con tutte e 4 le tacche della batteria ancora integre.
OTTIMO!
Ecco l'allegra brigata godersi il sole di primavera; io sono quello in giallo con la panza
Le bici, in un momento di meritato riposo...
Il lato Elettrico della Forza
Tornando indietro, decido di spingere, e porto l'assistenza ben oltre quello che mi serviva, per testare l'autonomia; in molte salite imposto livelli dal 7 fino addirittura al 9, e mediamente sto intorno al 5-6.
Pedali leggeri e veloci...
Tengo velocità che mai mi sarei sognato, percorrendo intorno ai 14-15 all'ora salite che normalmente mi vedevano arrancare a 4-5, e viaggio leggiadro sui pianori intorno ai 20-22.
SBALORDITIVO!!
Sono davvero contento e soddisfatto, se non fosse per una cosa, che riporterò in fondo, nelle note...
Arrivo giù in paese, tranquillo e felice. La batteria, dopo 44km, presenta ancora 4 tacche !!!!
La prima tacca comincia a lampeggiare nelle salite, ma riappare appena terminato lo sforzo di scarica.
Decido di preseguire ancora un po' ed ecco che verso il cinquantesimo km (in una salita tostissima su cui ho impostato il livello 9) si spegne la seconda tacca, per poi riaccendersi una volta finito lo sforzo della salita.
Posso affermare che, centellinando l'assistenza e fornendo molto apporto muscolare (che è ciò che volevo da una e-bike), posso superare i 60km con i miei incredibilmente compatti 520Wh.
Che dire? Sono STRACONTENTO !!
Sì, ma ci sono un paio di "ma"
Il primo è il cambio che "salta" quando innesto l'ultimo pignone, l'11. Non salta di rapporto, intendiamoci, ma fa proprio un salto su se stesso, restando innestando ma facendo uno scatto. Forse il cambio non regge la coppia del motore, forse devo registrarlo meglio. Vedrò.
Il secondo punto è uno sgradevolissimo ritardo all'innesto dell'assistenza.
Molte volte, partendo, dovevo fare molti giri di pedale perchè il motore iniziasse a spingere, e questo nonostante uno "Startup degree" bassissimo (2) e una corrente di startup quasi massima (95).
Devo trovare il modo per ridurre questi delay al minimo.
Una volta sistemato questo punto, direi che posso ritenermi ULTRASODDISFATTO del BBS. E' un motore davvero godibile, e riesce a consumare davvero poco.
ULTIMA NOTA poi smetto, giuro
La corona 32 col pacco pignoni 9v 36-11 ha lavorato benissimo, dandomi tutti i rapporti di cui avevo bisogno. Solo in salite estreme si vorrebbe qualcosa di più corto, ma solo perchè vorrei salirle con assistenza 1...