Inizialmente scrivevi frasi come:
"l vento soffiava sul volto, dilatava i polmoni.
Anche il verso dei freni si era fatto più duro e affilato. Era arrivata la discesa... finalmente!"
"Una volta in cima… Liberatevi da ogni pensiero.
Mollate i freni. Svirgolate, saltate, derapate, sbandate, volate… liberi e leggeri."
"Sì, a volte la discesa è monotona e banale, come oggi"
Ora invece
paura,
dolore e
accidenti la fan da padrone... che l'ultima discesa si sia chiusa con un bel capitombolo?
se c'è stato ( non lo sappiamo, ma in caso fosse cosi ) una caduta con eventuali conseguenze, la paura è piu' che comprensibile, mente e corpo mantengono per un certo lasso di tempo memoria dell'accaduto.....
purtroppo, incidenti in bici ne ho fatti abbastanza e un po' di pezzi li ho frantumati per bene e ricordo il ritorno in sella e le sensazioni provate, non belle, tanta insicurezza e timore, quando prima scendevo sciolto e tranquillo ecc ecc....chiunque c'è passato sa di cosa parlo...
poi si recupera, ma un po' per il numero di crash fatti un po' per l'avanzare dell'eta', si cambia, a me piace ancora molto scendere e mi diverte parecchio, ma ho un po' diminuito le uscite su terreni ultra tecnici e difficili, prediligendo dove c'è piu' da guidare divertendosi e come ha gia' detto qualcuno ,se un passaggio mi preoccupa ,piuttosto che rischiare lo faccio a piedi....