E anche Cinelli compra i telai in cina

tacito

Biker imperialis
23/9/04
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Catania
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ci ripetiamo...
in Cina ci sono produzioni di primissimo ordine e di infimo ordine con in mezzo una grande varietà di prodotti... dipende da cosa sceglie l'acquirente...
 

rdifra

Biker tremendus
28/3/08
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Aosta
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sarà, ma ormai la maggior parte delle produzioni è orientata al massimo profitto con la minima spesa per ottenere i massimi profitti da dividere tra i pochi dirigenti, non per far crescere un'azienda...
legittimo ottenere il massimo rendimento, ma questo secondo me non è una giustificazione al portare tutte le produzioni all'estero, lasciando a casa la manodopera di qua che di certo non ha bisogno delle spiegazioni di un cinese o di un romeno (per quanto siano competenti) per sapere come si lavora.

es: con la scusa che ormai la concorrenza è tanta e la caffettiera low cost in alluminio va più di quella blasonata marca, e che le caffettiere a cialda sono la moda del momento hanno deciso di chiudere uno stabilimento.
per riaprirlo in romania.
e venderci le stesse caffettiere in alluminio di prima, ma spendendo meno e guadagnando di più.

per me questo sistema ci porterà ad essere dipendenti per tutto dagli altri.
quando ce ne accorgeremo inizierà la vera crisi.
ovviamente IMHO
 

bricke

Biker perfektus
24/8/07
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Avete un po rotto le balle con queste storie, le soluzioni MADE IN ITALY ci sono, ma vengono snobbate, non potete lamentarvi.

Se non volete comprare roba made in cina, andate da un artigiano italiano o europeo, ce ne sono moltissimi, nel mondo corsa non ne parliamo, praticamente TUTTI, nel mondo MTB molti per le front, qualcuno anche le full, vedi MDE.

Quoto poi Tacito, in Cina c'é tutto, dipende dai marchi scegliere la qualità dei propri telai scegliendo a chi rivolgersi.
 
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bricke

Biker perfektus
24/8/07
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Tra comprare i telai e fare i telai passa una bella differenza, comunque
Tipo il costo?
Ti sei mai fatto fare un preventivo da un artigiano? I prezzi di MDE sono allineati con gli altri marchi per esempio e per quanto riguarda i telai front anche.

Certo che non troverai un telaio da 150€, ma i telai cinelli non mi pare costino poco, come neanche gli specy o i cannondale. Se decidi di spendere 1000€ per un telaio front specy o cinelli, li puoi benissimo spendere per un telaio artigianale.

E ti assicuro che se scegli bene l'artigiano verrai seguito di più in postvendita che non scegliendo una delle grandi case...
 

Fuocoz

Biker augustus
8/12/08
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Tipo il costo?
Ti sei mai fatto fare un preventivo da un artigiano? I prezzi di MDE sono allineati con gli altri marchi per esempio e per quanto riguarda i telai front anche.

Certo che non troverai un telaio da 150€, ma i telai cinelli non mi pare costino poco, come neanche gli specy o i cannondale. Se decidi di spendere 1000€ per un telaio front specy o cinelli, li puoi benissimo spendere per un telaio artigianale.

E ti assicuro che se scegli bene l'artigiano verrai seguito di più in postvendita che non scegliendo una delle grandi case...

Si ma non centra niente con quello che ho detto io ;)

Il 90% delle cose che usiamo arrivano da li, basta lamentarsi è ora di farsene una ragione anche perchè appunto la scelta viva iddio c'è, però netta è la differenza tra un telaio fatto in cina secondo le specifiche e i progetti di Cinelli o dei telai fatti in cina progettati da chissà chi, poi comprati e rimarchiati cinelli.
 

pingia

Biker novus
2/3/10
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como
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Ma perchè non viene detto semplicemente dove è prodotto il telaio. Poi posso scegliere. Sui test di MTB Action è sempre indicato il paese di produzione del telaio, sulle riveste italiane no. Siamo sempre più realisti del re. Solo l'idea di arrecare disturbo a qualcuno è sufficiene per celare ogni cosa. Io ho una Scapin da corsa in acciaio fatta in Italia e una Specy Stump fatta a Taiwan.
 

tacito

Biker imperialis
23/9/04
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io non capisco dove sta il problema... ok sapere dov'è è realizzato il telaio anche se, secondo me, non è garanzia di niente... ci sono prodotti di altissimo livello realizzati in Asia e ciofeghe spaziali realizzate in Italia e viceversa...
 

fw_crocodile

Biker popularis
Ha senso voler sapere dove vengono prodotti per poter applicare una politica di acquisto se lo si desidera.

Inutile lamentarsi della delocalizzazione, il pubblico ha molta responsabilità nel voler comprare tutto e spendere poco. Probabilmente non è sufficiente, ma cominciare a preoccuparsi del valore delle cose che si comprano, e della loro durata nel tempo è il primo passo per poter sostenere le manufatture locali. Sfortunatamente questo significa anche maggiori spese e dover fare delle scelte rinunciando a qualcosa.
 

tacito

Biker imperialis
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Ha senso voler sapere dove vengono prodotti per poter applicare una politica di acquisto se lo si desidera.

Inutile lamentarsi della delocalizzazione, il pubblico ha molta responsabilità nel voler comprare tutto e spendere poco. Probabilmente non è sufficiente, ma cominciare a preoccuparsi del valore delle cose che si comprano, e della loro durata nel tempo è il primo passo per poter sostenere le manufatture locali. Sfortunatamente questo significa anche maggiori spese e dover fare delle scelte rinunciando a qualcosa.

chi è che mi assicura che il telaio realizzato n Italia sia migliore di quello realizzato in USA o a Taiwan? l'area di provenienza, oramai, per molti tipologie di prodotti non è sinonimo di affidabilità... può esserlo per il vino, per il parmiggiano, o per poche e identificate tipologie di prodotti ma per il resto, a mio avviso, no...anzi, sempre secondo me, la lavorazione per esempio del carbonio è molto più afidabile se fatta a Taiwan che se fatta in Italia e questo per evidenti motivi di bagaglio di esperienza e numeri di produzione...sulla delocalizzazione ci sarebbe molto da dire... non mi pare che l'autarchia nella storia economica sia mai stata una buona soluzione...anzi proprio l'autarchia, storicamente, è stata la causa di grandi crisi economiche in momenti di difficoltà...e poi se le altre nazioni scegliessero di acquistare solo prodotti della loro manifatture locali ilnostro tanto osannato Made in Italy, Ferrari e Dolce e Gabbana compresi potremmo usarli come splenidi soprammobili...
 
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shrdlu

Biker poeticus
7/2/03
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Torino
www.giovannimanca.com
Sapere da dove arrivano le merci non serve solo a determinare la qualità, per quello vale di più il nome del produttore che ci "mette la faccia" e che, magari, dettaglia i controlli di qualità.
Sapere da dove arrivano le merci serve, in molti settori, a mettere in condizioni il consumatore di scegliere... ammesso che lo voglia.
Ad esempio io cerco di non comprare quotidianamente merci che viaggiano troppo, ma se nessuno mi dice se le pesche sono pugliesi, romagnole o piemontesi come faccio a scegliere? Nel dubbio non acquisto e vado in un altro negozio...
 

tacito

Biker imperialis
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Sapere da dove arrivano le merci non serve solo a determinare la qualità, per quello vale di più il nome del produttore che ci "mette la faccia" e che, magari, dettaglia i controlli di qualità.
Sapere da dove arrivano le merci serve, in molti settori, a mettere in condizioni il consumatore di scegliere... ammesso che lo voglia.
Ad esempio io cerco di non comprare quotidianamente merci che viaggiano troppo, ma se nessuno mi dice se le pesche sono pugliesi, romagnole o piemontesi come faccio a scegliere? Nel dubbio non acquisto e vado in un altro negozio...

infatti ho specificato l'importanza della provenienza per alcune tipolgie di merci citando proprio prodotti alimentari...che poi anche questo è molto relaivo... se ti è capitato di leggere un articolo su Repubblica si faceva l'esempio del pomodoro che partiva da Pachino per arivare al merto di Fondi e poi rientrare nuoamente in Sicilia...
ecco il link (non è Repubblica) http://www.qds.it/index.php?sez=articolo&skip_interstitial=true&id=1142
 

bricke

Biker perfektus
24/8/07
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Sapere se un telaio é made in cina o fatto in italia mi serve non tanto per conoscerne la qualità, che come gia ampiamente discusso é relativa (vedi ciofeche italiane e gioielli cinesi, e viceversa!) ma per come detto informare il compratore.

Se dovessi io compratore voler supportare il made in Italy dovrei sapere se quel dato telaio é stato prodotto in Italia o ne riporta solo il nome.

Qui non stiamo parlando di qualità, ma di informazione.

A mio avviso scrivere la provenienza di ogni telaio sarebbe un ottima cosa.
Sul mio Haro c'é scritto chiaramente: "Made in Taiwan".
Sulla mia Stambek: "Fait a man en Piemunt"
 

tacito

Biker imperialis
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Sapere se un telaio é made in cina o fatto in italia mi serve non tanto per conoscerne la qualità, che come gia ampiamente discusso é relativa (vedi ciofeche italiane e gioielli cinesi, e viceversa!) ma per come detto informare il compratore.

Se dovessi io compratore voler supportare il made in Italy dovrei sapere se quel dato telaio é stato prodotto in Italia o ne riporta solo il nome.

Qui non stiamo parlando di qualità, ma di informazione.

A mio avviso scrivere la provenienza di ogni telaio sarebbe un ottima cosa.
Sul mio Haro c'é scritto chiaramente: "Made in Taiwan".
Sulla mia Stambek: "Fait a man en Piemunt"
pienamente d'accordo...
siccome ho inteso il titolo del 3d con un senso quasi dispreggiativo del fatto che i telai sono cinesi, insisto nel dire che il made in Taiwan o in China non è, a priori, sinonimo di poca qualità...
 

tacito

Biker imperialis
23/9/04
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poi in realtà oramai è difficile capirci qualcosa perchè la legislazione prevede che un prodotto può fregiarsi del made in Italy anche se solo una piccola parte è stata realizzata in Italia... (magari da laboratori cinesi in spregio di ogni normativa a tutela dei lavoratori sia per la sicurezza, che per il salario che la previdenza, ma in suolo italico)...
insomma forse è il caso di rivedere certi preconcetti...(Report docet...)
 

riotastro

Biker tremendus
poi in realtà oramai è difficile capirci qualcosa perchè la legislazione prevede che un prodotto può fregiarsi del made in Italy anche se solo una piccola parte è stata realizzata in Italia... (magari da laboratori cinesi in spregio di ogni normativa a tutela dei lavoratori sia per la sicurezza, che per il salario che la previdenza, ma in suolo italico)...
insomma forse è il caso di rivedere certi preconcetti...(Report docet...)
ot: cmq con la scusa della crisi mi sembra che si voglia cambiare anche queste regole, troppo permissive e poco schiavizzanti per i lavoratori italiani
 

Fuocoz

Biker augustus
8/12/08
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Ha senso voler sapere dove vengono prodotti per poter applicare una politica di acquisto se lo si desidera.

Inutile lamentarsi della delocalizzazione, il pubblico ha molta responsabilità nel voler comprare tutto e spendere poco. Probabilmente non è sufficiente, ma cominciare a preoccuparsi del valore delle cose che si comprano, e della loro durata nel tempo è il primo passo per poter sostenere le manufatture locali. Sfortunatamente questo significa anche maggiori spese e dover fare delle scelte rinunciando a qualcosa.

Sapere se un telaio é made in cina o fatto in italia mi serve non tanto per conoscerne la qualità, che come gia ampiamente discusso é relativa (vedi ciofeche italiane e gioielli cinesi, e viceversa!) ma per come detto informare il compratore.

Se dovessi io compratore voler supportare il made in Italy dovrei sapere se quel dato telaio é stato prodotto in Italia o ne riporta solo il nome.

Qui non stiamo parlando di qualità, ma di informazione.

A mio avviso scrivere la provenienza di ogni telaio sarebbe un ottima cosa.
Sul mio Haro c'é scritto chiaramente: "Made in Taiwan".
Sulla mia Stambek: "Fait a man en Piemunt"

Beh ma mi sembra piuttosto semplice, quando non è pubblicizzata stiamo sicuri che proviene dal far east, in caso contrario è scritto a caratteri belli grossi sul telaio.

Cioè dai, chi crede più che un telaio anche top di gamma e anche dei rinomati marchi italiani sia fatto in italia?
Non siamo mica negli anni 90 dove ancora c'è il dubbio, eh!

Bricke dice bene, uno dovrebbe considerare anche questo fatto prima di acquistare, però non mi sembra che non si sappia in giro da dove arrivano i telai...
 

logo77

Biker extra
poi in realtà oramai è difficile capirci qualcosa perchè la legislazione prevede che un prodotto può fregiarsi del made in Italy anche se solo una piccola parte è stata realizzata in Italia...


esatto, basta 1 fase di lavorazione: per esempio la verniciatura ( o l'applicazione delle decals o il ripasso delle filettature ecc...)

è infatti allo studio la variazione della normativa, in modo da portare le fasi di lavorazione da UNA a DUE....ma la sostanza cambierà ben poco
 

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