molto spesso girando nel forum ho trovato scritto il carbonio è preferito all'alluminio sia per il peso, ma sopratutto per la rigidità..per definizione, la rigidità è la resistenza che oppone un corpo alla deformazione elastica provocata da una forza applicata, cioè un telaio rigido disperde meno energia in quanto si deforma meno, quindi la potenza che imprimo al pedale viene trasferita tutta sulla ruota..quello che vorrei capire è, in che modo si misura la rigidità?? ha senso poi parlare di rigidezza in una mtb?? il dubbio mi sorge dal momento in cui ormai tutte le mtb sono ammortizzate, di conseguenza per quanto buona possa essere la forcella parte dell'energia viene cmq dispersa dall'ammortizzatore..allo stesso modo, seppur minima, anche i copertoni da sterrato (2.1-2.2 di spessore) gonfiati generalmente a 1.8atm contribuiscono a tale dispersione (motivo per cui i ciclisti su strada gonfiano a 7-8 atm)..infine, anche le case come cannondale progettano telai con, ad esempio, i foderi posteriori più sottili e reggisella che si flettono, con l'obbiettivo di assorbire le asperità del terreno..ma allora, considerando tutto ciò, ha senso parlare di rigidità su una mtb?????ed è così palpabile la differenza in termini sempre di rigidità con una bici in alluminio?? illuminatemi..grazie!!