Dubbi acquisto 29er

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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roby31

Biker serius
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Morro D'Oro
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Ciao a tutti,

sono possessore di una Orbea Alma H30 da 1 mese, quindi alluminio idroformato, tutto X9 2x10 e forcella Recon Gold TK Peso rilevato con pedali con strumento di precisone presso rivenditore: 11,7 kg con montaggio di serie. La precedente sempre Orbea ma diciamio una entry level.
Mi piace pedalare lungo i fiumi, nei bosci e solo per stare a contatto con la natura perchè per via del lavoro vedo solo monitor o tanta autostrada o aerei.
Esco quando posso, 150-200-300 km al mese, ben attrezzato, non mi manca niente e la maggior parte solo.
Ma quando esco con amici mi diverto sentire i loro discorsi su latticizzazione, pesi, gomme con spalla morbida o non, forcelle, blablabla.
Beh Vi dico una cosa, io nel mio piccolo ho capito una cosa, dipende dalle gambe e dalla testa libera. Io do la paga a tutti, ho la mente libera e spensierato in bici, pedalo che è una meraviglia, uguale che tipo di strada o sentiero capita sotto la gomma.

Pedalate e divertitevi, godetevi la natura e sopratutto rispettatela.
 

pedro1973

Biker assatanatus
13/9/03
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perugia
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Grazie come sempre per i vostri contributi/opinioni!

Nel ballottaggio tra Stambek e Cravot mi trovo ancora incerto: io ho già una pesante 26" di acciaio, e sono dunque mooooolto attratto dall'idea di pedalare una bike decisamente più leggera, nell'ottica di fare faticosi sentieri di montagna, granfondo e qualche uscita anche su strada.
Considerate che la mia mtb attuale, quella che guido da una vita, è una rigida; pertanto non credo di risentire particolarmente delle maggiori vibrazioni della Cravot rispetto alla Stambek, visto che comunque la "bianca" ha una forcella ammortizzata ed è una 29er....questi due fattori dovrebbero compensare le maggiori vibrazioni, immagino, e non potrà di certo esser peggio che cavalcare il mio attuale "cavallo" rigido.

Io sarei dunque più propenso di andare sulla Cravot, ma se qualcuno ha voglia di dire la sua, ne sarò solo contento!

A proposito, qualcuno sa quale sia la differenza di peso complessiva tra la Stambek e la Cravot, entrambe montate di serie come le propone GAS nella configurazione COMP e normale?

La cosa che più mi potrebbe far propendere per la Stambek è la durata del telaio nel tempo: non è che il telaio di alluminio si spacca più facilmente?

Attendo consigli/esperienze, grazie ancora! :-)

ceszij

PS: qualcuno sa se sul manubrio è presente il blocco remoto dell'ammortizzatore?


Non mi fossilizzerei troppo sui 500 g di differenza ma cercherei di capire se per i giri alpini che dici di fare è meglio l'una o l'altra. A mio modesto modo di vedere pur non avendo mai provato la Cravot andrei di acciaio. Non è una questione di durata ma di assorbimento delle vibrazioni. Immagino che tra l'alluminio e l'acciaio in questo contesto ci sia una sostanziale differenza.

Ciao
Francesco
 

ceszij

Biker urlandum
26/3/11
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cesano maderno
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Già, mi sa che avete ragione, tutta questa ossessione per 400-500 gr non ha forse molto senso: nel mio caso preferisco che la bici sia fondamentalmente robusta ed elastica, in grado di assorbire le botte che inevitabilmente prende su sentieri pieni di sassi e radici sporgenti; se mi si crepasse il telaio in alu dopo pochi mesi, sclererei non poco!
A questo punto mi sto informando con gas29 delle offerte sulla Stambek...
Mi spaventa un po' il mio peso (83-84 kg per 1,90), su fuorisella così importanti; lo sloping accentuato incrementa tantissimo rispetto alla mia attuale mtb la distanza delle chiappe dal telaio, speriamo che regga!
 

ceszij

Biker urlandum
26/3/11
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cesano maderno
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Ciao a tutti!

Ormai ci siamo, la Stambek non me la farò sfuggire!!! :-))))

Sto discutendo gli ultimi dettagli con Gas29, ma nel mentre chiedo un parere anche ai luminari del sito che tanto bene mi hanno saputo consigliare finora.

Rammento che sono alto 1,90, peso 84 kg e amo fare escursionismo di alta montagna su sentieri molto pietrosi e pieni di radici; l'uso che farò della bike sarà dunque 50% sentieristico di media-alta montagna, 35% su sterrato leggero o asfalto, 15% granfondo mtb/stradali alpine.

La configurazione in discussione è quella della COMP 100 con qualche piccola variante relativa alle ruote (decisamente più leggere):

TELAIO STAMBEK
FORCELLA Manitou tower Comp
RUOTE FRM xmd388 + Alpina F1 + Novatec SL
COPERTURE Continental Race King
GUARNITURA Guarnitura SRAM X.7 3.3 Grey GXP 170mm,
44-33-22 (Calotte passo inglese incluse)
CATENA PC 951 Power chain, 114 maglie, 9 velocità
CASSETTA Powerglide SRAM 1050 - 10 Velocità 12-36
DERAGLIATORE SRAM X7
CAMBIO Cambio X-9 carbon a gabbia media colore Grey
COMANDI CAMBIO Comando Trigger X-7 colore Storm Grey 10 velocità
MANUBRIO Ritchey Pro Flat UD 10°
ATTACCO MANUBRIO Stylo Race strada/MTB colore Nero Opaco lunghezza 90 mm, inclinazione 5°, diametro 31,8, AL-7050-TV
SERIE STERZO FSA THE Pig
FRENI Hayes Stroker ryde comp/ JUICY 3
SELLA VELO PLUSH
CANOTTO SELLA Stylo Race, doppio Clamp diametro 27,2 lunghezza 400 mm
MANOPOLE Ritchey prp tgv
COLLARINO Seat Clamp a vite diametro 30,00 mm

prezzo: € 1.450

I quesiti che mi pongo ancora sono:

1-dimensione del telaio: per un'altezza di 1,90 m, la taglia del telaio XL sarà corretta o ci vuole la XXL? (il cavallo è circa 93-94 cm)

2-tipo di ruota: il tipo di ruota sarà sufficientemente solido e duraturo anche per un uso su sentieri pietrosi di alta montagna, considerato che peso 84 kg (sapendo anche che faccio più escursionismo che granfondo)? Non vorrei trovarmi a breve con raggi e cerchione "sfatti"...

3-coperture: pur a scapito della scorrevolezza, preferirei avere coperture belle tassellate e spalle resistenti, visto che vado spesso su sentieri pieni di pietre aguzze, rocce e radici, talvolta umidi o fangosi; in tal senso non so se le Race King proposte siano l'ideale (credo lo siano per XC e percorsi scorrevoli e asciutti, visti i tasselli non molto profondi); cosa ne pensate? Pensate che ci sia qualche copertura più adatta? Meglio andare di tubeless o camera d'aria per il tipo di uso che voglio farne (premettendo che non ho mai avuto tubeless)?

4-resistenza della guarnitura/pedaliera: sulla mia attuale bici continuo ad avere problemi con la guarnitura/pedaliera...mi si rompono la pedaliera o mi si stortano le corone, intanto che il perno si allenta; da questo punto di vista vorrei avere un perno e pedali belli robusti, perchè si vede che amo spingere rapporti duretti col peso del mio corpo, rovinando i materiali troppo deboli. Il gruppo montato sulla COMP è abbastanza "tosto" o credete sia meglio mettere qualcosa di più resistente (sempre a prezzi ragionevoli, s'intende!)?

5-canotto sella: normalmente guido con il manubrio più basso della sella; mi attendo dunque di posizionare il canotto della stambek molto alto, visto l'accentuato sloping della 29: anche in questo caso vorrei mettere un canotto sufficientemente "tosto" da resistere il mio peso di 84 kg quando guido su sterrati sassosi alpini, senza che mi si spezzi...

Ormai sono alla paranoia, scusate; ma per me questo acquisto è importante perchè non ho tanti $$ da spendere per la bici e vorrei avere un mezzo versatile che duri nel tempo (non sono uno che acquista ogni 2-3 anni una bici!)...ringrazio in anticipo quelli che vorranno darmi ulteriori pareri!

ceszij
 

pedro1973

Biker assatanatus
13/9/03
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perugia
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Forse un paio di flow sarebbero l'ideale ma costi e peso saliranno. Per le gomme, una che ti vada bene per tutto difficilmente la troverai, certo che la Race King sono sottodimensionate, io metterei una nobby Nic dietro e una rampage davanti per i giri tosti. La guarnitura dovrebbe tenere senza problemi, la taglia a meno che non abbia un cavallo abnorme sicuramente sei da xl. Se non vuoi avere problemi con il canotto sella monta un thomson, il manubrio forse lo metterei da 70.

Ciao
Francesco
 

roby31

Biker serius
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Già, mi sa che avete ragione, tutta questa ossessione per 400-500 gr non ha forse molto senso: nel mio caso preferisco che la bici sia fondamentalmente robusta ed elastica, in grado di assorbire le botte che inevitabilmente prende su sentieri pieni di sassi e radici sporgenti; se mi si crepasse il telaio in alu dopo pochi mesi, sclererei non poco!
A questo punto mi sto informando con gas29 delle offerte sulla Stambek...
Mi spaventa un po' il mio peso (83-84 kg per 1,90), su fuorisella così importanti; lo sloping accentuato incrementa tantissimo rispetto alla mia attuale mtb la distanza delle chiappe dal telaio, speriamo che regga!

Se questa è la tua paura ti posso consigliare Orbea, uguale quale prendi hai la garanzia a vita sul telaio!
 

redpepper

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8/3/11
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Non so se vale la stessa cosa per le 29er ma per un cavallo come il tuo di 93-94 cm le pedivelle da 170mm mi sembrano corte andrei almeno sulla lunghezza di 175 mm lo standard solitamente usato sulle mtb. Attualmente che lunghezza usi?
 

ceszij

Biker urlandum
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cesano maderno
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Forse un paio di flow sarebbero l'ideale ma costi e peso saliranno. Per le gomme, una che ti vada bene per tutto difficilmente la troverai, certo che la Race King sono sottodimensionate, io metterei una nobby Nic dietro e una rampage davanti per i giri tosti. La guarnitura dovrebbe tenere senza problemi, la taglia a meno che non abbia un cavallo abnorme sicuramente sei da xl. Se non vuoi avere problemi con il canotto sella monta un thomson, il manubrio forse lo metterei da 70.

Ciao
Francesco

Ciao, purtroppo non sono per niente esperto sui componenti e a volte non capisco bene le osservazioni...cosa sono i "flow"?? (scusa l'ignoranza!)

Per quanto riguarda le ruote, effettivamente anche io le "sento" come troppo soft, visto l'uso che ne voglio fare. Proprio ieri abbiamo fatto una divertentissima pedalata su single track e sterrati sconnessi in alta brianza, in mezzo a tonnellate di fango e vibrazioni considerevoli su sassaiole/radici; non so come sarebbe andata con quelle gomme, sicuramente ottime, ma forse più adatte per gare e percorsi più soft....

In riferimento al canotto, ho letto in internet, grazie al tuo suggerimento, che il Thomson, effettivamente, viene descritto come uno tra i più robusti:

http://www.gambacicli.it/componenti/reggisella_frame.htm

Per quanto attiene il manubrio, suggerisci 70 al posto di 90 mm? Per avere più controllo ed una posizione più bassa? (spero di aver capito stavolta!):nunsacci:

Per la guarnitura spero anche io che sia sufficientemente resistente, visto che ultimamente sono un po' sfortunato con questo tema...

grazie ancora per i preziosi consigli!

ceszij
 

ceszij

Biker urlandum
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cesano maderno
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Se questa è la tua paura ti posso consigliare Orbea, uguale quale prendi hai la garanzia a vita sul telaio!

Grazie per la info, Roby; mi pare che anche Specy dia questa garanzia. In realtà il sito di orbea lo avevo visitato (io sono di origini iberiche e quindi mi piaceva l'idea di avere una mtb ispanica), ma a parità di componenti sinceramente non avevo trovato prezzi confrontabili con quelli praticati da gas.
Poi sinceramente mi piace anche l'idea di finanziare un'attività imprenditoriale come quella di gas, un bell'esempio di artigianato locale fatto con passione e competenza...
Comunque ti ringrazio, anche per avermi ricordato di non ossessionarmi con alcuni parametri che non fanno la felicità!:il-saggi:
 

ceszij

Biker urlandum
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cesano maderno
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Non so se vale la stessa cosa per le 29er ma per un cavallo come il tuo di 93-94 cm le pedivelle da 170mm mi sembrano corte andrei almeno sulla lunghezza di 175 mm lo standard solitamente usato sulle mtb. Attualmente che lunghezza usi?

Bella domanda! Il telaio attuale è XL, se non erro, per cui penso di avere pedivelle lunghette, ma non so...dici che 0,5 cm cambiano così tanto la pedalata? Non è che poi tocco più facilmente gli ostacoli??? Purtroppo queste "sottigliezze" mi sfuggono...:nunsacci:
 

roby31

Biker serius
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Grazie per la info, Roby; mi pare che anche Specy dia questa garanzia. In realtà il sito di orbea lo avevo visitato (io sono di origini iberiche e quindi mi piaceva l'idea di avere una mtb ispanica), ma a parità di componenti sinceramente non avevo trovato prezzi confrontabili con quelli praticati da gas.
Poi sinceramente mi piace anche l'idea di finanziare un'attività imprenditoriale come quella di gas, un bell'esempio di artigianato locale fatto con passione e competenza...
Comunque ti ringrazio, anche per avermi ricordato di non ossessionarmi con alcuni parametri che non fanno la felicità!:il-saggi:

Ola ceszij,
posso parlare solo di mia esperienza che ho solo con Orbea, quindi mi limito solo a dire che Orbea è l'unico produttore europeo che fabbrica e sopratutto salda i telai in Spagna nei pressi di Bilbao (alluminio e carbon silver e carbon gold). Tutto il resto (produttori europei) e made in Taiwan (se ti va bene).
Per tanto se andiamo a paragonare i prezzi noterai che un Alma 29 er Hydro, quindi alluminio, ha un simile prezzo di un carbonio di altro costruttore. Naturalmente questo perchè in Spagna la mano d'opera ha un costo simile al nostro qui in Italia e assolutamente non paragonabile con paesi asiatici.

Il polo costruttivo in realizzazione in Cina è solo per il mercato Asiatico e Oceanico al quale sta puntando il costruttore spagnolo. Fonte di prima mano, ho un cliente a Madrid, il suo genero fa parte dello staff ricerca e sviluppo che supporta la quadra Euskaltel Euskadi (Team corse strada).

Come si dice, ad ognuno il suo, io ho potuto paragonare la qualità saldature, lavorazione materiali e precisione dei singoli pezzi assemblati e saldati con altre MTB, per me (e posso dire che me ne intendo di materiali ferrosi e non per via del mio lavoro) è assolutamente lavorazione al Top.

Per tanto io mi tengo ben stretto la mia, come altri giureranno per la loro.

Tu avrai il dilemma ma non dimenticare che bisogna sempre pedalare, alla fine il biker fa la differenza. Secondo me Absalon avrebbe vinto anche con una Cannondale o Scott le Olimpiadi a Pechino o qualche mondiale.

Saludos
 
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roby31

Biker serius
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Posso darti un consiglio che sono passato da poco da una 26 alla 29 er.

Diciamo che, a parte la statura, abbiamo lo stesso utilizzo e anch'io non ho tanti watt nella gambe.
Per tanto monta, se riesci a trovare, un 2 x 10 (io ho tutto SRAM X9) possibilmente davanto un 22-36. Io ho 26-39 e ti posso garantire che su certe salite toste ti gonfia la milza nonostante il 36-12 dietro.

Altra opportunità montare davanti corone O'Symmetric ossia quelli ovali. Ti danno una mano in salita.

Altrimenti allenati bene perchè se vuoi goderti la discesa con il plus delle 29 er devi fare sempre la salita, su pianure o allungi hai comunque sempre il vantaggio rispetto alle 26.

Ecco cosa scrive Richard Cunningham sul numero di dicembre di Mountain Bike Action:

" Le ruote da 29 pollici di diametro sono diventate l’argomento più caldo degli appassionati di ogni livello.
Salire però in sella ad una 29er richiede un reset mentale ed abitudini diverse, sia di guida che di pedalata.
Se un simile cambiamento viene naturale ad alcuni, per altri può comportare mesi di confidenza con il mezzo ridotta al minimo, se non addirittura una drastica bocciatura di uno standard invece dal più che consolidato potenziale.
Eccovi quindi alcuni consigli sia per la vostra eventuale prima esperienza che per un graduale passaggio che garantisca il massimo della soddisfazione. Se invece non sapete ancora cosa fare in merito, queste valutazioni vi saranno probabilmente utili a capire quale sia la vera natura di una 29er.

1) RAPPORTI CORTI
Una ruota più grande in diametro ha anche uno sviluppo metrico superiore. Copre cioè più percorso con un giro completo e questo allunga notevolmente l’effettivo rapporto di trasmissione adottato, confrontandolo con quanto abitualmente riscontrato pedalando una mtb con ruote da 26”.
Si sente pertanto il bisogno di avere un rapporto più leggero, se con la 26er si fa spesso uso di quello più corto. Oggi ci sono cassette scalate fino ad un pignone da 36 denti, ma la corona piccola Shimano è passata da 22 a 24 denti, vanificando i benefici delle nuove cassette per i bikers in sella ad una 29er.

2) STERZATE DECISE
Il superiore diametro delle ruote da 29” disegna un arco con un raggio più ampio, quando inclinate sul percorso. L’azione di sterzata derivante è pertanto inferiore e per sopperire bisogna ruotate maggiormente il manubrio.
Se poi si è passati anche a manubri più larghi con il cambio di bici, la sensazione sarà di un’ancora minore reattività.
La maggior inclinazione dell’asse di sterzo è invece necessaria per contenere l’avancorsa, ovvero la funzione di autostabilizzazione geometrica dell’avantreno, altrimenti troppo elevata e fattore di ulteriore impigrimento della risposta. Ci vorrà un po’ di tempo quindi per abituarsi alla guida più funzionale di una 29er.


3) MANUBRIO PIÙ BASSO
La ruota più grande sposta anche il manubrio più in alto, sebbene l’effetto sia mitigato a volte da forcelle ammortizzate di minore escursione.
Per bikers di statura nella norma, o inferiore, è pertanto necessario ritrovare la postura più corretta adottando un manubrio dritto al posto di quello ormai tipicamente rialzato, riducendo (anche a zero) gli spessori posti al di sotto dell’attacco manubrio ed arrivando pure ad adottare quest’ultimo a gradi zero o girato in negativo.
A parte l’altezza superiore, una 29er richiede un maggior peso sull’anteriore, al fine di garantire la desiderata reattività nella sterzata.

4) GOMME FINI
Se pensavate di restare sulle sezioni più diffuse oggi nel trailride, ovvero tra 2.2 e 2.35”, cambierete idea alla prima salita seria che percorrerete. Ci vuole infatti un bel po’ di gomma in più per completare la circonferenza da 29” ed il peso extra posto in periferia di ruota comporta evidenti peggioramenti in pedalata, anche se molti bikers sono disposti ad accettarlo, pur di rovesciare le cose a vantaggio in discesa.
Va comunque spiegato che la ruota più grande rende gli ostacoli più piccoli non soltanto per un rapporto favorevole nelle dimensioni abbastanza intuitivo, ma anche grazie al fatto di contenere molta più aria al proprio interno e poter così garantire pure un superiore effetto ammortizzante.
Al tempo stesso anche l’impronta a terra di una gomma da 29” è maggiore, con un chiaro vantaggio in termini di presa sul fondo sia in curva che in trazione (salita e frenata), al punto da poter persino adottare più facilmente tassellature meno aggressive di quanto si faccia con gomme di diametro 26”.


5) IN GRUPPO
Anche se molti dei citati vantaggi delle 29er sono facilmente avvertibili, in modo particolare la scorrevolezza sia sui fondi compatti che su quelli più dissestati, o il grip nelle salite più avare in questo senso, la prova migliore che possiate fare per ricavarne un effettivo riscontro è l’uscire con altri bikers, così da avere subito un riscontro diretto nella comparazione sul campo, specialmente se si tratta dei soliti amici che conoscete molto bene dal punto di vista del rendimento, a meno che non abbiano già una 29er!
Molti sono infatti rimasti sorpresi da come, pur avvertendo una certa pigrizia su pedali e manubrio, stessero di colpo superando gli altri con una sorprendente facilità, impegnandosi nelle salite più tecniche ed indifferenti o quasi a quello che si trovava sotto alle proprie ruote.
Senza esaltarvi, tenete però gli occhi bene aperti nelle curve cieche, visto che potreste anche tamponare violentemente chi vi stava precedendo.

6) NON GIUDICATE SUBITO
In molti si è rimasti sostanzialmente delusi dalla primissima uscita con una full-suspended, arrivando dalla front.
Certo, il comfort ed il maggior controllo nei tracciati tecnicamente impegnativi non erano assolutamente da discutere, ma la prima impressione era stata di una efficienza di gran lunga inferiore a quella garantita da una front nel momento in cui c’era da spingere forte sui pedali. Il tempo ha poi dimostrato il contrario ed oggi la cosa non viene nemmeno più rimessa in discussione (lo sappiamo che c’è chi invece ne discute eccome... ma facciamo finta di non sentirli!).
Con la 29er è sostanzialmente la stessa cosa, perché anche in questo caso quelle che sono delle pure e semplici sensazioni cozzano contro la realtà oggettiva e misurabile. A complicare maggiormente l’adattamento ci si mettono anche le diverse proporzioni, dato che sia l’orizzontale che il carro posteriore sono generalmente più lunghi e bisogna per forza anche imparare da capo la distribuzione del proprio peso tra i due assi, improvvisamente più distanti tra loro.
In altezza si è invece più dentro al mezzo, ma la stabilità offerta da questo rilevante aspetto viene a volte interpretata solo come una minore reattività nella guida. Ci vorrà più tempo che con il passaggio alla full, probabilmente, per un reale adattamento, quindi evitatevi giudizi frettolosi.

7) FRENI PIÙ POTENTI
Maggiore è il diametro ruota e maggiore è il braccio di leva che la gomma in presa sul fondo esercita nei confronti del freno che tenta di rallentare il mezzo. Preferite pertanto diametri disco maggiori e/o pastiglie freno più performanti.

8) PEDALATA ROTONDA
Si spreca molta più energia di quel che si pensi con le microaccelerazioni tipiche di una pedalata poco coordinata nell’arco di rotazione completa delle pedivelle e la cosa si aggrava parlando di 29 pollici, ancora più restie ad accelerare rispetto ad una ruota da 26, a parità di materiali naturalmente.
Il rovescio della medaglia è che poi una ruota più grande mantiene più facilmente la propria in rotazione, richiedendo quindi una fatica inferiore per proseguire sul percorso a velocità costante. Se quindi si accetta di consumare qualche energia in più in accelerazione poi se ne risparmiano molte.
Imparate quindi a girare fluidamente le pedivelle e ne sarete ripagati con gli interessi.


9) FUORISELLA SI PUÒ
Nessuno lo vietava con una 26er, ma in effetti alzandosi sui pedali con la 29er ci si giova del maggior interasse tra le ruote, motivo per il quale lo spostamento del proprio peso sortisce minori rischi di sbilanciamenti e perdite di aderenza.
Anche il manubrio più largo e la risposta mediamente più elastica di ruote e telai aiutano nell’azione, mentre la mancanza di un rapporto sufficientemente corto potrebbe persino rendere obbligatoria la cosa in molti frangenti!

10) PIÙ VELOCI
Come chi pedalando una single-speed ha imparato a frenare il meno possibile, data la fatica che potrebbe costare poi un rilancio in assenza del rapporto più giusto per farlo, alla guida di una 29er è in parte la stessa cosa, ma è in modo particolare la maggior aderenza al suolo a dover essere sfruttata per proiettarsi realmente in una nuova dimensione e spremere quindi a fondo il potenziale ben diverso del mezzo.
Provate allora a perdere un po’ alla volta, e con buon senso naturalmente, il vizio di sfiorare le leve dei freni prima di ogni curva.
Ne rimarrete stupiti ed estasiati!"
 
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ceszij

Biker urlandum
26/3/11
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cesano maderno
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Grazie mille Roby per il tuo contributo; a me le bici orbea piacciono molto, ma sui 1300-1500 euro non ho trovato soluzioni buone come quelle di gas (se mi sbaglio correggimi pure!). Certo la cura con cui sono assemblati i metalli si paga, ma ora come ora 2 mila euro non li ho per una bici...

Per quanto riguarda il passaggio da 26" a 29" credo che non sarà un trauma; sicuramente farò fatica all'inizio, perchè lo stile di guida di una vita non si perde in una uscita, ma spesso sulle 26" mi sono sentito "appeso", essendo alto, e le ruote mi sono sempre sembrate veramente piccole rispetto a me: sono dunque più che fiducioso che non la rivenderò dopo 1 mese!:rosik:

In riferimento ai rapporti, io sarei propenso a montare 3 corone da 22x33x44 e 10 pignoni da 12 a 36; sinceramente ho sempre avuto 3 corone e averne 2 mi farebbe sentire strano! Già cambio da 26" a 29", lasciami qualche certezza!! ;-)
A parte gli scherzi, tu consigli di avere solo 2 corone per una questione di peso e di salvaguardia della catena, o ci sono altri motivi? Io tendenzialmente cerco di non fare strani incroci (22x12 o 44x36, ad esempio!), ci sto attento...
Poi l'idea di poter "tirare" un 44x12 in discesa o quando faccio giri su asfalto, non mi dispiace affatto!
E stai sicuro che il 22x36 lo voglio sicuro, visti i percorsi che amo fare!

Quanto letto poi in MBAction (lo avevo già letto su 29pollici) non fa altro che gasarmi! Non vedo l'ora di provare la nuova bike e di postarvi le mie impressioni!:i-want-t:
 

pedro1973

Biker assatanatus
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perugia
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Hai confuso l'attacco con il manubrio. 70 cm ovviamente é riferito alla larghezza del manubrio, l'attacco da 70 o 90 mm dipende dalla posizione con cui ti trovi meglio. Riguardo il resto visto che non hai "fortunatamente" conoscenze approfondite in materia fatti consigliate da gas spiegandogli quali sono le tue esigenze nel dettaglio e vedrai che ti accontenterà.

Ciao
Francesco
 

babylonboss26

Biker velocissimus
22/9/09
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Ola ceszij,
posso parlare solo di mia esperienza che ho solo con Orbea, quindi mi limito solo a dire che Orbea è l'unico produttore europeo che fabbrica e sopratutto salda i telai in Spagna nei pressi di Bilbao (alluminio e carbon silver e carbon gold). Tutto il resto (produttori europei) e made in Taiwan (se ti va bene).
Saludos


questo non significa che i telai costruiti a taiwan siano inferiori a telai costruiti negli USA o in altri paesi. La mano d'opera dei paesi asiatici nn ha nulla da invidiare ad altri paesi con il vantaggio che i costi di produzione sono nettamente inferiori, offrendo a noi utenti prodotti più abbordabili.
La qualità costruttiva non si dovrebbe giudicare solo dal paese in cui viene prodotto ma nella reale affidabilità che il prodotto stesso manifesta.
 

roby31

Biker serius
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questo non significa che i telai costruiti a taiwan siano inferiori a telai costruiti negli USA o in altri paesi. La mano d'opera dei paesi asiatici nn ha nulla da invidiare ad altri paesi con il vantaggio che i costi di produzione sono nettamente inferiori, offrendo a noi utenti prodotti più abbordabili.
La qualità costruttiva non si dovrebbe giudicare solo dal paese in cui viene prodotto ma nella reale affidabilità che il prodotto stesso manifesta.

Hai ragione ma dimmi un produttore di MTB o bici da strada che assembla e salda i telai in Asia che ti da garanzia a vita su quel componente che è sicuramente la parte più importante di tutta la bici.
 

babylonboss26

Biker velocissimus
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Hai ragione ma dimmi un produttore di MTB o bici da strada che assembla e salda i telai in Asia che ti da garanzia a vita su quel componente che è sicuramente la parte più importante di tutta la bici.

nessuno tiene una mtb una vita, per me una garanzia di 3-5 anni è più che sufficiente. La garanzia a vita nn è sinonimo di qualità e nn esistono telai prodotti in europa, usa e asia che nn si rompono.
Tolto questo, il mio metro di giudizio quando acquisto una bike nn è il luogo dove viene prodotto ma semmai il progetto, la qualità costruttiva e le geometrie.

Mi sembra che CANNONDALE offra la garanzia a vita e i suoi telai sono prodotti in asia......ma ripeto, nn è importante per me.
 

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