certo che droppare cose del genere con un frontino.. e non in piste da slopestyle.. tanto di cappello
Dov'era Kirill Benderoni alla Rampage?
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
ho appena visto il documentario su come è cambiata la vita di Kevin Pearce dopo l'incidente a Park City. L'ho trovato illuminante per molti aspetti. l'approfondimento dei possibili esiti drammatici di questi sport è ciò che spesso non vediamo in tutti questi video di gente che gira backflip da trenta metri e che creano l'illusione che tali, a volte infauste conseguenze, non possano accadere.
consigliato a tutti, possiamo considerarlo come una misura di sicurezza in più per quando andiamo a fare cazzate: http://www.imdb.com/title/tt2499076/
consigliato a tutti, possiamo considerarlo come una misura di sicurezza in più per quando andiamo a fare cazzate: http://www.imdb.com/title/tt2499076/
Il secondo video mi ha fatto divertire più di dieci dirette della Rivella Rampage messe assieme
sono della tua opinione...
Ohhh ma allora non sono l'unico che ha avuto questa sensazione!
Ho cercato di parlare di ciò in un altro 3d ma poi il discorso è stato deviato sul fatto che cmq il calcio genera più infortuni e morti...
Non ho mai ascoltato una colonna sonora più temeraria di quella del secondo video, mi fa una tenerezza indescrivibile. La dichiarazione tradotta mi pare coerente con le parole del video, ha incominciato a raidare giovanissimo e ha continuato a farlo perchè è divertente, non è interessato agli sponsor e alla vita che essi comportano. Probabilmente gli bastano la sua auto scassona e i poveri ospedali russi, e ha imparato a stare bene anche così. Non ha voluto affrontare la Rampage di quest'anno per un motivo che di solito un pro non ammette, ma che tutti noi capiamo benissimo: la Rampage fa una paura paurosa. Ma chissà che non cambi idea in futuro... Però non condivido la sua interpretazione della Mtb, non credo proprio che sia riassumibile nel gesto tecnico del salto, anzi, credo che sia proprio tutta un'altra cosa.
A me la Rampage piace guardarla, x cui purtroppo ne faccio parte...il botto di Binggeli però mi ha fatto capire di essere un avvoltoio che si diverte a guardare gente che rischia TROPPO la vita...se nessuno la guardasse probabilmente la Red@ull non ci beccherebbe soldi...purtroppo siamo anche noi -ognuno con le proprie scelte personali -responsabili di ciò che accade attorno a noi: non è sempre colpa degli altri...
N.B.: ho parlato x me stesso e non era mia intenzione offendere o criticare nessuno
APPREZZO BENDERONI che ha avuto il coraggio di fare outing e capire che la sua vita è più importante del disprezzo che si può tirare addosso nel fare una scelta x alcuni controcorrente: magari le critiche di chi sta comodo dietro al pc ad aspettare il sangue nell'arena...(almeno mi piace pensarla così) o-o
N.B.: ho parlato x me stesso e non era mia intenzione offendere o criticare nessuno
APPREZZO BENDERONI che ha avuto il coraggio di fare outing e capire che la sua vita è più importante del disprezzo che si può tirare addosso nel fare una scelta x alcuni controcorrente: magari le critiche di chi sta comodo dietro al pc ad aspettare il sangue nell'arena...(almeno mi piace pensarla così) o-o
Era praticamente la sua "prima" prova da pro.
Non è sponsorizzato in senso pieno, non partecipa a contest "seri". Si è fatto un culo così per una vita (esagerando) per essere notato da qualche sponsor, ha fegato da vendere, talento e testa.
Ha rotto le scatole un bel po' a redbull per essere invitato al contest, la rivista freeride (germanica) ha cercato di sostenerlo.
Non è proprio un "weekend warior", è un ragazzo che abita in un posto sfigato, quasi isolato dal resto del mondo, sicuramente privo di una qualsiasi vaga opportunità di crescere tecnicamente (è da solo) e professionalmente (parlando di bici)
Si è ritrovato proiettato in un ambiente a lui completamente estraneo per come si è sviluppato, sognando probabilmente la "vecchia" rampage.
E' come se fosse un FRO-Rider fuori tempo massimo. Un Bender nell'epoca sbagliata.
Non so cosa si sia innescato nella testa del ragazzo , ma posso capirlo , proprio ieri non sono riuscito a fare un drop , quando prima riuscivo a saltarlo con disinvoltura . Effettivamente mi cagavo sotto , forse la paura di rompermi nuovamente qualcosa e stare mesi fermo fa piu male di un salto evitato .Io sto parlando di pochi metri , figuriamoci uno che ne deve saltare una decina con un blocco mentale , sicuramente andrà incontro ad una brutta fine , per cui ben venga la sua scelta .
Beh i Fro rider e Bender scendevano in maniera più ignorante, mentre Benderoni è uno che chiude i frontflip, perciò di tecnica moderna da slopestyle ne ha.. ha probabilmente più testa delle braccia rubate all'agricoltura e alla pastorizia dei suoi colleghi .
T
teoDH
Ospite
Mi fa ridere, ma anche no... leggere di questi paragoni tra un rider normale e uno da rampage...
Scusate ma voi andate in macchina? bene, quello è come andare in bici... fare la rampage, una WC di DH (che è decisamente più pericolosa di una run della rampage perchè li vai davvero a tuono), è come fare una gara di F1 o la Pikes Peak... è roba per pro di alto livello, non per riders bravini che sanno whippare e fare frontflip su un saltino dirt...
E', a mio parere, il livello più alto di riding esistente, lo guardo e mi piace guardarlo da spettatore, conscio del fatto che io da quella cima non ci scenderei nemmeno a piedi...
I rider usano le protezioni che loro ritengono opportune, A perchè sono in grado meglio di noi di sapere cosa gli serve, B perchè sanno quello che fanno...
Chi si ostina, stupidamente direi, a non affrontare la cosa dal loro punto di vista, ma solo dal proprio punto di vista da rider della domenica, logicamente non comprenderà mai cosa vuol dire la Rampage, e perchè proprio dai riders è visto come il massimo risultato conseguibile... Ho sentito parlare di Rampage da riders come Zink, Andreu, Tmac, già a 2 alpes, mesi prima, loro lo aspettano e lo preparano con grande entusiasmo.
E' altresì logico che chi vede la MTB in modo direi limitato, con i paraocchi, li addita come pazzi... ma pazzi non sono... Mitch Chubey lo scorso anno si è fratturato la tibia a 2alpes su un salto che voi definite "normale", e si è fatto più male che cadendo da quel megadrop, Binggelli già è in piedi a tre gg dallo schianto da molti definito tremendo... e se il prossimo anno rifaranno la rampage, la rifarà pure lui...
Quindi voi continuate a giudicare l'operato di professionisti di alto livello, come "tendenze suicide" o "braccia rubate all'agricoltura", sinceramente... vergognatevi!
Se poi uno guarda la Rampage sperando che qualcuno muoia, beh, il problema non è dell'evento e di chi vi partecipa, ma è solo suo, e credo sia pure un problema grave...
Scusate ma voi andate in macchina? bene, quello è come andare in bici... fare la rampage, una WC di DH (che è decisamente più pericolosa di una run della rampage perchè li vai davvero a tuono), è come fare una gara di F1 o la Pikes Peak... è roba per pro di alto livello, non per riders bravini che sanno whippare e fare frontflip su un saltino dirt...
E', a mio parere, il livello più alto di riding esistente, lo guardo e mi piace guardarlo da spettatore, conscio del fatto che io da quella cima non ci scenderei nemmeno a piedi...
I rider usano le protezioni che loro ritengono opportune, A perchè sono in grado meglio di noi di sapere cosa gli serve, B perchè sanno quello che fanno...
Chi si ostina, stupidamente direi, a non affrontare la cosa dal loro punto di vista, ma solo dal proprio punto di vista da rider della domenica, logicamente non comprenderà mai cosa vuol dire la Rampage, e perchè proprio dai riders è visto come il massimo risultato conseguibile... Ho sentito parlare di Rampage da riders come Zink, Andreu, Tmac, già a 2 alpes, mesi prima, loro lo aspettano e lo preparano con grande entusiasmo.
E' altresì logico che chi vede la MTB in modo direi limitato, con i paraocchi, li addita come pazzi... ma pazzi non sono... Mitch Chubey lo scorso anno si è fratturato la tibia a 2alpes su un salto che voi definite "normale", e si è fatto più male che cadendo da quel megadrop, Binggelli già è in piedi a tre gg dallo schianto da molti definito tremendo... e se il prossimo anno rifaranno la rampage, la rifarà pure lui...
Quindi voi continuate a giudicare l'operato di professionisti di alto livello, come "tendenze suicide" o "braccia rubate all'agricoltura", sinceramente... vergognatevi!
Se poi uno guarda la Rampage sperando che qualcuno muoia, beh, il problema non è dell'evento e di chi vi partecipa, ma è solo suo, e credo sia pure un problema grave...
considera che ci sono anche la confagricoltura e la "fiompastorizia" che stanno inviando lettere ufficiali di lamentela al direttore del forum...
Sono abbastanza d'accordo con TeoDH (ultimamente mi capita spesso, dev'essere che invecchio 
), ma mi permetto di far presente che l'attesa del "botto" è una componente inconscia ma presente in tutti gli sport più o meno "estremi". L'attrazione per certi stunt deriva appunto, più o meno inconsciamente, dal sapere che sono rischiosi. La F1 non è più così da più di vent'anni eppure ancora ci campa con quell' immagine...
), ma mi permetto di far presente che l'attesa del "botto" è una componente inconscia ma presente in tutti gli sport più o meno "estremi". L'attrazione per certi stunt deriva appunto, più o meno inconsciamente, dal sapere che sono rischiosi. La F1 non è più così da più di vent'anni eppure ancora ci campa con quell' immagine...Mi ricorda Poggiali nel motomondiale, saper fare le cose e avere la motivazione per farle è molto diverso. Forse Poggiali all'epoca era decisamente più quotato come "atleta" nella sua disciplina. Però anche lui ha detto "ragazzi, c'ho paura non mi va' più di correre". E se avete un po' di memoria, con la moto privata che aveva si stava pure classificando bene nelle gare prima di ritirarsi, non è che girava a 5sec da quelli forti.
Quello che voglio dire è che ognuno ha le sue motivazioni, se lui non se l'è sentita in quel momento ha fatto bene a rinunciare, sarebbe stato più pericoloso se si fosse obbligato a partecipare alla Rampage controvoglia.
Quello che voglio dire è che ognuno ha le sue motivazioni, se lui non se l'è sentita in quel momento ha fatto bene a rinunciare, sarebbe stato più pericoloso se si fosse obbligato a partecipare alla Rampage controvoglia.
Su PB girano fotos dei grandi che se ne stanno seduti a contemplare il pauroso sender da 75 piedi e non stavano sorridendo di certo.
Ammiro Mr. Benderoni per il coraggio che ha dimostrato nel saper valutare il proprio limite e per non essersi piegato al ritrito gioco "no pain no gain" (jackass docet).
Paul
Ammiro Mr. Benderoni per il coraggio che ha dimostrato nel saper valutare il proprio limite e per non essersi piegato al ritrito gioco "no pain no gain" (jackass docet).
Paul
non so, per me questi non sono neanche mtb biker , ma degli acrobati. detto questo chi non se la sente di fare dei saldi da 12 15m direi che fa bene a non farli! Questo voler cercare a tutti i costi i limiti non mi esalta molto.Cm apprezzo lo spettacolo, ma dovrebbero, come nello sci, far vedere solo i migliori: chi non fa spettacolo non é interessante a meno che, purtroppo per lui, non si schianti.....