E' un opinione che rispetto. Però non spiega perché nel ciclismo e in altri sport a biglietto 0, ci sia una vera e propria persecuzione antidoping, mentre in molti e assai famosi sport no. Nel calcio, nel basket e nel rugby mancano i controlli, non credo invece che manchi l'uso di sostanze, che aumentano reattività, potenza, forza e resistenza. Ma davvero crediamo ancora alla storiella che in quegli sport prevale il solo talento. Tutto lo sport professionistico si avvale di sostanze che aumentano e alterano le prestazioni. Sostanze dannose come tutti i farmaci, che andrebbero presi a ragion veduta, e non fin dalla prima infanzia distribuiti come caramelle. Dalla porzione di obelix, alle noccioline di super pippo, agli
integratori per aumentare la memoria, la concentrazione, fino ad arrivare ai farmaci, spesso dopanti, per lenire il prurito delle punture di zanzare, è presente la cultura della pastiglia magica. Il doping non è altro che la prosecuzione della logica c'è una pillola per tutto: studiare di più, essere più resistenti ai 'virus', dimagrire, far crescere i capelli, battere gli altri nello sport e guarire dalla malattia dell'agnello.