Il giro poi, nella parte nord dei Monti Sibillini, è stato assai poco pedalato, il caldo non invitava affatto alla fatica.
Siamo partiti da un punto imprecisato della strada del Fargno e saliti alla Croce di M.Rotondo (1900 m circa) con solo dei brevi tratti a spinta, e poi giù per 1300 metri fino a Visso (MC). Naturalmente ad essere più volenterosi si potrebbe partire da Casali, evitando solo la parte asfaltata. In questo modo la salita è di circa 1000 metri, noi ne abbiamo fatti 300 appena.
WilLupo sta ancora mangiandosi i gomiti perché aveva dimenticato la fotocamera. Per questo le foto sono quelle scattate da Renzo R., e per una volta compare sempre WilLupo.
Queste foto sono tutte della parte alta:
In salita:
Scendendo sulla crestina
Tra i fiori:
Un tracciolino su prati ripidi:
Il giro lo ripeteremo con temperature più miti , probabilmente a fine settembre inizi di ottobre, perché vale la pena, soprattutto se riusciremo a trovare un buon sentiero alternativo per i trecento metri di dislivello che altrimenti si scendono su uno sterrato alquanto noioso (a parte qualche taglio di tornanti su prati sassosi).
La parte intermedia, pedalata, che percorre una stradina in lieve salita lungo il pianoro del Macereto è sconsigliabile nella stagione estiva sembra di essere in un deserto :???: :???: :???: .
Il sentierino finale, del quale non ho foto, è scorrevole e divertente e finisce nei vicoli di Visso
Siamo partiti da un punto imprecisato della strada del Fargno e saliti alla Croce di M.Rotondo (1900 m circa) con solo dei brevi tratti a spinta, e poi giù per 1300 metri fino a Visso (MC). Naturalmente ad essere più volenterosi si potrebbe partire da Casali, evitando solo la parte asfaltata. In questo modo la salita è di circa 1000 metri, noi ne abbiamo fatti 300 appena.
WilLupo sta ancora mangiandosi i gomiti perché aveva dimenticato la fotocamera. Per questo le foto sono quelle scattate da Renzo R., e per una volta compare sempre WilLupo.
Queste foto sono tutte della parte alta:
In salita:
Scendendo sulla crestina
Tra i fiori:
Un tracciolino su prati ripidi:
Il giro lo ripeteremo con temperature più miti , probabilmente a fine settembre inizi di ottobre, perché vale la pena, soprattutto se riusciremo a trovare un buon sentiero alternativo per i trecento metri di dislivello che altrimenti si scendono su uno sterrato alquanto noioso (a parte qualche taglio di tornanti su prati sassosi).
La parte intermedia, pedalata, che percorre una stradina in lieve salita lungo il pianoro del Macereto è sconsigliabile nella stagione estiva sembra di essere in un deserto :???: :???: :???: .
Il sentierino finale, del quale non ho foto, è scorrevole e divertente e finisce nei vicoli di Visso