"la mia fesssssuriiiinaaaa" cit. Gollum da I Duo Porriperchè Gandalf non sapeva come levarsi dalle pa..e quella scimmia urlatrice di Gollum che si era stabilito nel suo laghetto e gli fotteva tutte le carpe Koi
"la mia fesssssuriiiinaaaa" cit. Gollum da I Duo Porriperchè Gandalf non sapeva come levarsi dalle pa..e quella scimmia urlatrice di Gollum che si era stabilito nel suo laghetto e gli fotteva tutte le carpe Koi
"la mia fesssssuriiiinaaaa" cit. Gollum da I Duo Porri
Si, infatti Superman l'ha fatto nel 1978......ma se per un qualsiasi motivo la terra invertisse i senso di rotazione sul suo asse e di rivoluzione attorno al sole....il tempo scorrerebbe all'indietro?
Perchè John Tomac e Chuck Norris eran di là da venire...Ma perchè il Concilio di Elrond pianificò tutto quel casino a piedi per arrivare al Monte fato ? Non bastava convocare Gwaihir , Signore delle Aquile , e chiederGli gentilmente di recarsi sulla verticale dell'Orodruin (che non eruttava costantemente ) e lì lasciare cadere l'Unico ?
perché in realtà era innamorato di luiperchè Gandalf non sapeva come levarsi dalle pa..e quella scimmia urlatrice di Gollum che si era stabilito nel suo laghetto e gli fotteva tutte le carpe Koi
Sicuramente no. Piuttosto dovrebbe superare la velocità della luce per raggiungere tale scopo......ma se per un qualsiasi motivo la terra invertisse i senso di rotazione sul suo asse e di rivoluzione attorno al sole....il tempo scorrerebbe all'indietro?
Sicuramente no. Piuttosto dovrebbe superare la velocità della luce per raggiungere tale scopo.
Se invece la rotazione e la rivoluzione improvvisamente cambiassero verso di percorrenza si avrebbe un cataclisma di dimensioni impressionanti:
probabile inverisione del campo magnetico, eruzioni vulcaniche (la parte di mantello più vicina alla crosta ruota per lo più alla stessa velocità della crosta, ma se improvvisamente la crosta cambia il senso, l'inerzia delle masse fluide porterebbe a spinte e oscillazioni, con improvvisi innalzamenti delle montagne (che più o meno son "fonde" quanto sono alte, con "effetto cuneo" di spinta radiale dovuta al fluido in movimento all'interno) e contemporanea apertura delle faglie ai bordi delle placche oceaniche, e successivi abbassamenti delle montagne, per il deflusso del magma, innalzamento dei fondali oceanici ed eruzione incontrollata dalle faglie, riversamento di una grandissima quantità d'acqua sulla lava incandescente e conseguente vaporizzazione. L'attività sismica continuerebbe a perpetuarsi con oscillazioni tremende con dissipazione asintotica dell'energia.
La dilatazione a livello dell'equatore dovuta a questa spinta radiale provocherebbe un distaccamento delle placche anche a livello dei poli, con sciglimento dei ghiacci e nuovi maremoti.
Il mare, per inerzia, come succederebbe per il magma sotto, tenderebbe a proseguire la rotazione, inondando tutte le coste orientali della Terra, con tsunami di dimensioni incalcolabili... L'Atlantico potrebbe riversarsi sul brasile e sugli stati uniti fino a scontrarsi sulle ande e montagne rocciose. Il Pacifico, riversandosi sull'asia, svuoterebbe le fosse abissali delle coste orientali delle americhe e l'atlantico, riversandosi al di là del centroamerica, formerebbe una cascata di migliaia di km di larghezza.
Quando il Pacifico defluisce nuovamente nel suo sedime, troverà anche parte dell'acqua dell'atlantico che avevano valicato izmo delle americhe, riattraversando i caraibi con una massa d'acqua ancora superiore, raddoppiando l'onda che andrebbe a sbattere sulle coste dell'europa e africa.
Inoltre lo scioglimento dei poli porterebbe ondate provenienti dagli estremi del mondo verso l'equatore.
Le eruzioni massicce lungo le dorsali oceaniche alzerebbero terribilmente le onde del mare, con cavalloni di centinaia di metri d'altezza.
A questo va aggiunta innalzamento-abbassamento alternato dei fondali e delle terre emerse che enfatizzarebbe ulteriormente questi fenomeni già estremi.
Anche in questo caso le oscillazioni continueranno finché l'energia non venisse dissipata.
Essendo la crosta terrestre molto rigida, questi continui innalzamenti e abbassamenti differenziali creerebbero un'enorme quantità di faglie, eruzioni, la quantità d'acqua trasformata in vapore sarebbe tale da compensare l'innalzamento dei mari, anzi, l'umidità dell'aria sarebbe inverosimile, con nubi dense su tutta la Terra, dagli strati più bassi dell'aria fino alla ionosfera.
L'acqua salata riversata su tutte le terre emerse le sterilizzerebbe.
L'immane fuoriuscita di magma porterebbe al collasso della crosta, venendo a mancare parte della materia del mantello che la sostiene. Si creerebbero nuove faglie, lontano dalle attuali, in quanto da queste l'eruzione avrebbe prodotto alte catene di vulcani e montagne, trasformando e margini fragili delle placche in solide cicatrici, saldature. Le nuove faglie si creerebbero nelle pianure, dove la crosta è più sottile, o ai bordi delle nuove catene di vulcani, troppo sviluppati in altezza, senza un "basamento" che ne garantisca la spinta idrostatica.
La Terra sarebbe un deserto, con oceani pieni di cadaveri, detriti e relitti, senza la luce del Sole offuscata da una coltre impenetrabile di nuvole nere.
Quindi... che importanza avrebbe se anche il tempo potesse scorrere all'indietro??
Sicuramente no. Piuttosto dovrebbe superare la velocità della luce per raggiungere tale scopo.
Se invece la rotazione e la rivoluzione improvvisamente cambiassero verso di percorrenza si avrebbe un cataclisma di dimensioni impressionanti:
probabile inverisione del campo magnetico, eruzioni vulcaniche (la parte di mantello più vicina alla crosta ruota per lo più alla stessa velocità della crosta, ma se improvvisamente la crosta cambia il senso, l'inerzia delle masse fluide porterebbe a spinte e oscillazioni, con improvvisi innalzamenti delle montagne (che più o meno son "fonde" quanto sono alte, con "effetto cuneo" di spinta radiale dovuta al fluido in movimento all'interno) e contemporanea apertura delle faglie ai bordi delle placche oceaniche, e successivi abbassamenti delle montagne, per il deflusso del magma, innalzamento dei fondali oceanici ed eruzione incontrollata dalle faglie, riversamento di una grandissima quantità d'acqua sulla lava incandescente e conseguente vaporizzazione. L'attività sismica continuerebbe a perpetuarsi con oscillazioni tremende con dissipazione asintotica dell'energia.
La dilatazione a livello dell'equatore dovuta a questa spinta radiale provocherebbe un distaccamento delle placche anche a livello dei poli, con sciglimento dei ghiacci e nuovi maremoti.
Il mare, per inerzia, come succederebbe per il magma sotto, tenderebbe a proseguire la rotazione, inondando tutte le coste orientali della Terra, con tsunami di dimensioni incalcolabili... L'Atlantico potrebbe riversarsi sul brasile e sugli stati uniti fino a scontrarsi sulle ande e montagne rocciose. Il Pacifico, riversandosi sull'asia, svuoterebbe le fosse abissali delle coste orientali delle americhe e l'atlantico, riversandosi al di là del centroamerica, formerebbe una cascata di migliaia di km di larghezza.
Quando il Pacifico defluisce nuovamente nel suo sedime, troverà anche parte dell'acqua dell'atlantico che avevano valicato izmo delle americhe, riattraversando i caraibi con una massa d'acqua ancora superiore, raddoppiando l'onda che andrebbe a sbattere sulle coste dell'europa e africa.
Inoltre lo scioglimento dei poli porterebbe ondate provenienti dagli estremi del mondo verso l'equatore.
Le eruzioni massicce lungo le dorsali oceaniche alzerebbero terribilmente le onde del mare, con cavalloni di centinaia di metri d'altezza.
A questo va aggiunta innalzamento-abbassamento alternato dei fondali e delle terre emerse che enfatizzarebbe ulteriormente questi fenomeni già estremi.
Anche in questo caso le oscillazioni continueranno finché l'energia non venisse dissipata.
Essendo la crosta terrestre molto rigida, questi continui innalzamenti e abbassamenti differenziali creerebbero un'enorme quantità di faglie, eruzioni, la quantità d'acqua trasformata in vapore sarebbe tale da compensare l'innalzamento dei mari, anzi, l'umidità dell'aria sarebbe inverosimile, con nubi dense su tutta la Terra, dagli strati più bassi dell'aria fino alla ionosfera.
L'acqua salata riversata su tutte le terre emerse le sterilizzerebbe.
L'immane fuoriuscita di magma porterebbe al collasso della crosta, venendo a mancare parte della materia del mantello che la sostiene. Si creerebbero nuove faglie, lontano dalle attuali, in quanto da queste l'eruzione avrebbe prodotto alte catene di vulcani e montagne, trasformando e margini fragili delle placche in solide cicatrici, saldature. Le nuove faglie si creerebbero nelle pianure, dove la crosta è più sottile, o ai bordi delle nuove catene di vulcani, troppo sviluppati in altezza, senza un "basamento" che ne garantisca la spinta idrostatica.
La Terra sarebbe un deserto, con oceani pieni di cadaveri, detriti e relitti, senza la luce del Sole offuscata da una coltre impenetrabile di nuvole nere.
Quindi... che importanza avrebbe se anche il tempo potesse scorrere all'indietro??
Se invece la rotazione e la rivoluzione improvvisamente cambiassero verso di percorrenza si avrebbe un cataclisma di dimensioni impressionanti:
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Le nuove faglie si creerebbero nelle pianure, dove la crosta è più sottile, o ai bordi delle nuove catene di vulcani, troppo sviluppati in altezza, senza un "basamento" che ne garantisca la spinta idrostatica.
La Terra sarebbe un deserto, con oceani pieni di cadaveri, detriti e relitti, senza la luce del Sole offuscata da una coltre impenetrabile di nuvole nere.
Quindi... che importanza avrebbe se anche il tempo potesse scorrere all'indietro??
preferirei un'altra Angela...Complimenti per l' analisi! Piero angelo ti fa una pippa!o-oo-o
di getto, di getto...Ma ti è venuta così di getto o ci stai sveglio la notte a pensare a 'ste cose?
.....ma se per un qualsiasi motivo la terra invertisse i senso di rotazione sul suo asse e di rivoluzione attorno al sole....il tempo scorrerebbe all'indietro?
No, l'Altlantico proseguirebbe per inerzia sull'Africa e l'Europa ed il Pacifico scavalcherebbe le Ande e le Montagne Rocciose.L'Atlantico potrebbe riversarsi sul brasile e sugli stati uniti fino a scontrarsi sulle ande e montagne rocciose. Il Pacifico, riversandosi sull'asia, svuoterebbe le fosse abissali delle coste orientali delle americhe e l'atlantico, riversandosi al di là del centroamerica, formerebbe una cascata di migliaia di km di larghezza.
Dall'inferno non esce nulla... eccetto Virgilio, Dante, Orfeo e qualche altro personaggio mitologico. Infatti sulla porta c'e` scritto "Lasciate ogni speranza voi che entrate".L'inferno è esotermico (libera calore) o endotermico (assorbe calore) ?
Se il tempo scorresse all'indietro tutto quello che hai descritto succederebe al contrario, i cadaveri ricorderebbero la loro morte ma non saprebbero da chi sono nati (per loro la nascita sarebbe nel futuro)... decrescerebbero fino a ritornare neonati, rientrare nell'utero materno e accorpare le loro cellule fino a separarsi in ovulo e spermatozoo. Tutte le cose rotte e le occasioni perdute sarebbero rivissute al contarrio... insomma, visto che la catastrofe sarebbe nel passato e nel futuro ci sarebbero le nascite, mi pare che la domanda abbia un suo senso.Quindi... che importanza avrebbe se anche il tempo potesse scorrere all'indietro??
Dall'inferno non esce nulla... In compenso entrano molte anime che, tanto o poco, portano la loro massa, .........
non vi immaginate una specie di metal detector che suona se uno attraversa il portale con qualche speranza? e virgilio, vestito da poliziotto aeroportuale, ricaccia indietro dante a lasciar giù le speranze nella cassettina con le forbicette e accendini?sulla porta c'e` scritto "Lasciate ogni speranza voi che entrate".
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