Io mi sono dato questa risposta: da loro il turismo dell'escursionista funziona talmente bene grazie alla materia prima eccellente (Dolomiti appunto) che non vedono il motivo di: 1) investire in un altro tipo di turismo (il biker); 2) rischiare di dare fastidi al primo (trekker) con il secondo (biker).
Ma siamo finiti OT.
Sarebbe bello se con produzioni come questa si svegliasse qualche anima sopita.
sì ma bisogna vederla anche da altre prospettive, c'è anche il fatto di limitare gli incidenti in montagna perchè i recuperi hanno un costo, l'escursionista a piedi è un rischio minimo, il freerider che tenta l'impresa scendendo percorsi alpinistici è un rischio in più, poi figuriamoci le polemiche se dovessero aumentare i casi di incidenti di biker estremi.
Beh, il problema dei recuperi ce l'hanno anche a Pila, Canazei (mi sembra ci sia un BP) ed in tutti gli altri posti dove hanno aperto i trail anche a noi (praticamente tutto il restante arco alpino) ma non mi sembra li abbia scoraggiati.
... quello che intendevo è che scendere certi percorsi "al limite" per una bike non può essere reso accessibile a tutti o pubblicizzato da parte degli enti locali.
grandi,mi chiedevo anch'io quali bici hanno usato...
tanto di cappello
Quoto in toto!!Mi è molto piaciuto questo video.
Non solo per la cura con la quale -a mio parere- è stato girato e confezionato, o per l'indiscutibile bravura dei riders, bensì soprattutto per il modo in cui coinvolge durante la visione. Nonostante il tema principale sia, ovviamente, la MTB, il video colpisce perchè riesce ad attrarre l'attenzione con equilibrio su ogni singolo aspetto (musica, inquadrature, fotogrammi, singoli passaggi, scenari, ecc.), rivelando un profondo senso estetico da parte dell'autore.