Quello che volevo dire è che, come alleggerimento di massa rotante, ogni grammo risparmiato sul disco conta come 1/16 di un grammo risparmiato sul complesso cerchio-camera-pneumatico.
Quindi se con 180 euro si riesce a risparmiare più di 3g per ruota (sul complesso di cui sopra) allora conviene lasciare perdere i cerchi e spendere gli euro per questo.
Ad esempio, cerchi notubes 355g, flap
stans 55g , explorer supersonic 450g , fanno molto (ma molto ) più effetto dei dischi in titanio. Anzi fanno un tale effetto che anche levando totalmente i dischi non si arriva ad eguagliarlo.
In pratica le cose stanno così: se si procede a velocità costante in pianura o salita non c' è distinzione tra masse rotanti e masse traslanti, levare un kg sulle
ruote o sul telaio è uguale. Se invece si accelera o si decelera allora le masse rotanti contano di più , e contano tanto più, quanto più sono periferiche. Ad esempio la parte esterna (o quasi) delle ruote, che ha il vincolo di rotolamento, conta come doppia. Cioè levare 50g su un pneumatico vuol dire che la bici accelera come se si levassero 100g sul telaio (o che decelera come se il telaio pesasse 100g in meno). In pratica la bici accelera prima e frena dopo.
Levare invece 50g sul disco è come levare 50g sul telaio, a velocità costante. In accelerazione levare 50g sul disco è come levare 50+(50/16)=53g sul telaio. In pratica è la stessa cosa, è come se il disco non fosse massa rotante. (Per i mozzi l' inerzia rotazionale conta come milligrammi, ecco perche conviene prendere mozzi durevoli e scorrevoli, non solo leggeri).
Riguardo quanto detto sopra , va fatta una precisazione. In salita, a causa dell' andatura "pulsata" dovuta alla pedalata è come se ci fossero una successione di piccole accelerazioni a ogni colpo di pedale. Dunque anche in una salita a velocità costante la ruota non conta come pura massa traslatoria , ma c' è una componente di inerzia rotazionale che conta.
Perciò in una salita a velocità costante la massa M delle ruote conta come una massa M+EXM del telaio dove E è un coefficiente che varia da 0 (pianura) a quasi 1 (quando le pendenze sono enormi (nella mtb capita)).
In quest' ultimo caso si ha E=1 e M+M=2M, cioè si è nella stessa situazione dell' accelerazione costante. E in effetti ci sono delle salite talmente pendenti che ogni colpo di pedale è una ripartenza da fermo.
E tutte queste ripartenze da fermo , una di seguito all' altra, sono come un' accelerazione costante e quindi la massa periferica delle ruote vale doppio, 2M appunto.
Poi c' è il problema dei pneumatici , le ruote tubelessizate , sono più scorrevoli, ma hanno anche più rebound, rimbalzano di più sulle pietraie, ecc. ecc.